Salve a tutti, mi presento sono Claudia e ho 24 anni. Sono una cameriera ma da 4 aspiro a diventare una truccatrice, e aprire negli anni avvenire una mia attività (che sia beauty farm o una mia linea di cosmetici). Se non fosse per la profonda frustrazione che provo da qualche tempo a riguardo. Non posso permettermi una scuola di trucco nella mia città, dato che una buona costa minimo sui 2000 euro e io prendendone solo 1000 mi servono per pagarmi l’affitto e le bollette. Quindi mi esercito autonomamente a casa ogni giorno, leggo tanti fascicoli e faccio pratica appena riesco sulle mie amiche.
Il problema è sorto quando mi sono offerta dopo una proposta di una truccatrice per uno shooting, dove sono stata respinta perché non avevo un certificato/diploma da truccatrice. Ok, d’accordo, però essendo determinata e non sfrontata e maleducata, ho proposto loro di inviargli i miei lavori (trucchi) che avevo fotografato. Ovviamente mi è stato detto che non erano interessati.
Poi però vengo a sapere che è stata presa una truccatrice nemmeno lei certificata che era lì solo per conoscenza. Nemmeno mi è stata data la possibilità di dimostrare le mie abilità. E questo mi è successo per altre 3 volte. Se non hai il “diploma” da truccatrice nemmeno ti guardano. Ritengo di essere brava a truccare, perchè mi è stato detto da persone che hanno lavorato a teatro.
Perchè il mondo del lavoro sta diventando così schifoso? Perchè vanno avanti solo persone che senza il minimo sforzo entrano ovunque? Io che mi spacco la schiena dalla mattina alla sera, trovo il tempo per dedicarmi a una passione che spero di trasformare in un lavoro, vengo guardata dall’alto verso il basso, con sdegno? Sì ok, tengo duro, ma poi è normale crollare. Senza parlare poi delle facce che hanno fatto quando ho detto che faccio la cameriera (ergo, non sono ricca). Mi sembra che ogni passo che faccio venga respinta di altri 100 indietro. Quasi come se tutto questo significasse che devo rassegnarmi. Ho conosciuto persone diventate c*lo e camicia con fotografi solo perché sono conoscenti. Non so più che pesci prendere. I peggiori che mi sono capitati sono quelli che mi hanno chiesto se avessi un social network online dove avessi tanti “seguaci” (non posso dire il nome del personaggio per il quale avevo inviato la candidatura). Ovviamente sono un’umile persona inutile che cerca di svoltare ma che continua a vedersi muri sbarrati davanti a sè. È angosciante, delirante. Non riesco a gettare la spungna perché sento la passione nel sangue, ho sempre voglia di creare e sbizzarrirmi. Solo che ultimamente mi sto lasciando andare a terra. Sono distrutta dalle delusioni che ho ricevuto. E se pensavo che ci sarebbe stata una svolta allora si rivelava una “fregatura”. Mi sembra come il mondo dello spettacolo che prendono pagliacci di basso Q.I. a cui importa che facciano solo audience. Il 23 aprile ho l’occasione di andare all’estero per poter frequentare un corso che ha lo stesso valore italiano ma costa decisamente di meno, però sono davvero indecisa. Perché io ci tenevo rimanere qui, a lottare. Però sono mesi ormai che prendo pesci in faccia senza essere guardata negli occhi. Ho pensato di andare per un arricchimento in più.
Che cosa fareste voi?
Vorrei farti riflettere sul fatto, che per truccatrice, hai menzionato esclusivamente il settore dello spettacolo stretto: teatro, TV ecc.
Mi sembra una visione molto ristretta. Potresti, se sei veramente brava, proporti agli organizzatori di eventi, o organizzatori di enti fieristici, in questo ambito, so che c’è penuria di truccatrici e acconciatori, si può anche essere inesperti, magari potresti proporti come “soft artist”.
meno male che hai questa occasione di andare all’estero, vacci e lascia perdere l’italia, in ogni campo è così, è l’italia che non funziona dal punto di vista del lavoro, non prendono chi merita, te ne sei accorta, ma chi ti fa favori (di tutti i tipi). quindi vai e fai la tua strada all’estero almeno non cadi in depressione per colpa non tua ma di pagliacci che vivono sulle spalle della brava gente.
Perchè il mondo del lavoro sta diventando così schifoso? ma cara ragazza in questo paese si è sempre andati avanti x conoscenze!se togliamo quando molti decenni fa c’era una grande richiesta di manodopera è sempre stato cosi, almeno dagli anni 90.io stesso non avrei mai lavorato un giorno senza l’interessamento di qualcuno,e ti parlo di lavori assolutamente non qualificati,figurati gli altri
Non serve a niente andare all’estero. Non sei una biologa molecolare. Il costo, peraltro irrisorio, del corso è il “pizzo” che verosimilmente devi pagare per entrare nel settore. Metti da parte 100 euri al mese e ne riparliamo tra due anni.
Grazie per i vostri consigli e le vostre idee. Sono profondamente delusa di come sta evolvendo il mondo del lavoro negli ultimi anni in questo Paese, sempre a privilegiare i poco meritevoli e scartare chi davvero ci metterebbe il 1000% delle sue capacità.
@Yog che centra essere biologi? Adesso manco si può dire estero?
Io ho provato quasi di tutto per farmi mettere alla prova, ma nemmeno mi vogliono guardare in faccia. E non pago nessun “pizzo”, ci mancherebbe ancora alimentare questo sopruso. Non fanno per me questi mezzucci indegni.
Ciao Claudia, la penso molto diversamente da te, ma scrivere qui vuol dire anche confrontarsi.
1) Io penso che ormai la meritocrazia non sia andata a farsi benedire solo in Italia: se viaggerai e lavorerai all’estero in futuro e te lo auguro, ti accorgerai che ovunque è così. Semplicemente lo fanno in maniera più nascosta e meno spudorata di noi italiani.
2) Essere meritocratici vuol dire anche accettare che ci sia qualcuno più bravo di noi. Quanti colloqui hai fatto e a quanti hai proposto la tua professionalità?
3) Cerca di crearti un tuo sito, posta li i tuoi lavori, cerca di essere attiva sui social, cerca di crearti un nome con i social network. È il modo più semplice e meritocratico
4) Buona fortuna da un ragazzo tuo coetaneo che nonostante tutti crede ancora in questo paese.
Claudia, un biologo molecolare se vuol fare ricerca DEVE andare all’estero. Tu no, sei fortunata, dici che fai la truccatrice, e in Italia adesso ce ne servono tantissime, lo dicono anche al tiggí. Se vuoi andare all’estero, vacci, ma è un peccato, saresti solo una delle numerose “truccatrici in fuga”. Perchè invece non paghi due migliaia di euro, che è il prezzo di una Punto scassata di dieci anni o di una cena da Cracco e non ti fai la tua strada qui da noi in Italia?
Nell’uomo esiste una sensibilità che lo porta ad avere una politica. Ci sono rapporti che non si possono calare nella quotidianità perché nella vita c’è anche una componente esotica che consente la sopravvivenza. L’infelicità è un dato naturale. A noi la possibilità di conservare spazi “sacri” in cui la nostra debolezza non è motivo di scandalo. Non so se riesco a spiegarmi. Io non mi sento migliore di nessuno perché sono consapevole del fatto che la mia mentalità mi pone sullo stesso piano di una persona alimentata dalla volontà di conoscenza e non ci posso fare niente se questa visione realistica riduce l’ideale a pura forma. Questo dipende dal vuoto che ha lasciato Dio nella società postmoderna. Il problema è il secolarismo. La frattura esiste, altrimenti Nostro Signore non avrebbe spezzato il pane. Il rispetto reciproco dovrebbe essere la base di una civile convivenza. La “deportazione” di quanti rappresentano il divino, e non vogliono rivoltarsi contro se stessi, non mi sembra la soluzione più umana per ricreare l’unità. Il resto è pura formalità. Nessuno vuole scoraggiare nessuno.
ti volevo dire perché non vai anzi ti impari e puoi avere fortuna una mia amica ha il tuo stesso lavoro e guadagna 3.000 euro e ha trovato un marito quindi ti auguro buona fortuna ciao
Beh la Rossye che dice “non so se riesco a spiegarmi”è la dimostrazione che un momento di lucidità è concesso a tutti nella vita,basta aspettare