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Lettera pubblicata il 29 Novembre 2008. L'autore, angel49, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Xavier, sai… non ti conosco, ma ho l’impressione che tu sia una persona un po dura… oppure potrei dire eccessivamente realista, poco sognatore… Ma fai bene sai, in fondo le persone che non si lasciano andare, che non credono nella forza di un sentimento importante, che analizzano tutto con la ragione riescono a difendersi meglio. Si è indifesi quando vivi come una sognatrice, quando sogni il principe azzurro, quando ti capita di innamorarti anche se non hai cercato nulla di tutto ciò. Io rispetto il tuo punto di vista ed è chiaro che ci sono persone che pensano che bisogna pensare ai propri doveri e alle proprie responsabilità a priori, prima delle proprie esigenze e dei propri desideri. E’ così che dovrebbe agire una madre per i propri figli, anteporre le loro esigenze alle proprie. E questo mi fa sentire in colpa verso di loro. Ma è davvero la cosa più giusta da fare? Io ormai la mia scelta l’ho fatta, ma una volta parlando con una mia amica che aveva avuto un’infanzia con i genitori che litigavano in continuazione, mi disse che avrebbe preferito mille volte che i suoi si separassero piuttosto che assistere ogni giorno all’indifferenza, alle liti… Non voglio giustificarmi in alcun modo, ognuno di noi agisce per come ritiene più opportuno, per l’educazione che ha ricevuto… le motivazioni sono infinite.
Xavier, tu ti ami e sono contenta per te, è qualcosa che molti non fanno… volersi bene. Credere in se stessi e comprendere appieno le proprie capacità… avere stima di se stessi… è un percorso che ho intrapreso anch’io… ma da poco. Forse anch’io riuscirò ad amarmi. Ciao e grazie
ANGEL: io ho l’impressione che una persona che ha affrontato con coraggio questa fase della sua vita si ami forse più di quanto pensi. (e non è un’accusa di egoismo, tutt’altro).
Hai scelto, e ti prendi la responsabilità della tua scelta, mi pare.
Non è facile lasciare delle sicurezze in nome della ricerca della propria verità, dell’onestà verso se stessi e gli altri. Affrontare la propria solitudine. Dire all’uomo che comunque ami delle cose con tanta lucidità, sul fatto che si chiarisca bene le idee, anche lui, senza fare male agli altri con la propria indecisione.
Io credo (posso sbagliarmi, certo!) che ammettere che il problema non era soltanto trovare la posizione più comoda tra due situazioni, il non cercare la sicurezza solo negli altri, sia un prova di consapevolezza. sarà una consapevolezza in corso d’opera, ma non mi pare che tu sia messa male in questo senso.
@La mia scelta ha fatto soffrire tante persone e il senso di colpa non mi abbandona mai per questo. Il mio ex marito non mi passa nemmeno gli alimenti per i bambini e io faccio finta di niente perchè mi sento in colpa verso di lui.
Cosa c’entrano i tuoi bambini con quello che hai fatto tu? nel senso: mi pare chiaro e onesto che tu non chieda soldi a tuo marito per te stessa, ma se lui ha le possibilità economiche per darti i soldi per i bambini ciò non ha nulla a che vedere con il fatto che tu te ne sia andata e come.
Naturale che tu abbia dei sensi di colpa, però attenzione anche a non lasciarti manipolare dalla questione “donna da lapidare”, come scusa buona per tutte le occasioni.
Scusate parlerò con chiarezza tanto per non lasciare fraintendimenti: il grande amore della tua vita… è un bambino co….ne. Perchè dico questo? Perché è una banderuola, non sceglie il meglio per lui, sceglie il meno peggio per gli altri. Ti ha semplicemente illusa di essere quello che non è. Ci credo che sei morta dentro, l’uomo che credevi fosse quello della tua vita ti ha lasciata. Perché? Per i figli. Ma (e qui ci sono passato anche io ma per altri motivi) come faccio a stare bene con i figli se sto male io? Conta la quantità o la qualità? Possibile che non c’era la via di mezzo, che stesse con te e seguisse più o meno da vicino i figli? E che figli ha lui? Dici che sono più grandi dei tuoi… ma da quando in qua un adulto si fa guidare nelle sue decisioni fondamentali dai desideri/capricci dei figli? Se poi come dici “lo accusavano di far soffrire la madre, che non volevano più vederlo” non lo facevano per loro stessi, ma per la moglie!!! Non è improbabile che la moglie l’abbia fatto apposta per rovinargli la vita, e a quanto pare ce l’ha fatta. Io ai figli farei un bel discorsetto, o capiscono o che crescano anche loro. Se sono grandi oramai quello che è fatto è fatto, farmi condizionare perché “mamma soffre” se fosse per me se ne devono fare una ragione. E ho detto tutto.
by psYco(R)
XAVIER una persona che la pensa come me….non sono sola…non sono pazza
Mayte be ormai siamo in pochi…..forse il cielo e’ cosparsa da sostanze allucinanti, io sento storie infami. gente che dopo 14 anni, che dopo anni di convivenze, dice ho incontrato tizio mi faceva battere il cuore e quindi non amo piu il vecchio.
Il tutto senza una sola ragione plausibile. Il nuovo non sarà mai meglio del vecchio, alla fine ci si deve accontentare per forza.
Io penso questo ma il tutto e’ fuori tempo. Ormai vi e’ la cultura della perenne infelicità, della continua ricerca della persona giusta. Ho 33 anni intorno a me vedo solo single che si lamentano….finiamola…siamo ridicoli….3 metri sopra al cielo e una storia per adolescenti…vero e’ che ognuno deve essere indipendente…..ma insomma un po di sano realismo e gioia della realtà non puo mancare….
XAVIER: ma insomma un po di sano realismo e gioia della realtà non puo mancare….
sono assolutamente d’accordo. sulla gioia della realtà, assolutamente. No, non dovrebbe mancare. Il punto è che ci sono persone assolutamente corrette che si ritrovano a vivere in situazioni in cui la gioia della realtà non esiste, e non per resposabilità loro, o non solo per responsabilità loro. Ci sono persone che ogni mattina si svegliano e devono inventarsi la gioia dell’irrealtà, per andare avanti in situazioni anche limite.
e negare questo è negare un dato di realtà.
@Il nuovo non sarà mai meglio del vecchio, alla fine ci si deve accontentare per forza.
non ho capito bene questa frase. In che senso: ci si deve accontentare per forza?
E ci sono situazioni in cui il nuovo non può che essere migliore del vecchio, perché il vecchio (inteso come situazione) è terribile, per entrambi.
Io sono assolutamente d’accordo con i tuoi valori, ma mi pare si parli anche in astratto, facendo di tutta l’erba un fascio, di situazioni in cui persone superficiali saltano da un treno all’altro, senza senso di responsabilità e sentimenti, ascoltando una sorta di illusorio richiamo delle sirene. E’ verissimo che in una coppia bisognerebbe sempre guardarsi negli occhi e trovare insieme una via comune, anche nelle difficoltà. Le persone mature e responsabili, inoltre, non vedono le difficoltà dove non ci sono, per capriccio.
Però alle volte, sai, capita anche che ci sia una persona che tenta di guardare negli occhi l’altra mentre l’altra se ne frega.
Ripeto, condivido i valori, e la penso in generale come te. Non è questione di essere fuori tempo, questo è il mondo in cui tutti vorremmo vivere, un mondo in cui i sentimenti hanno un valore assoluto, e le persone si impegnano per portarli avanti, e per portare avanti la gioia nella realtà, da qui ai 120 anni… ma purtroppo le variabili sono tante, e molto spesso c’è chi, pur avendo dei grandi valori, deve portare sulle sue spalle, completamente da solo, un peso che dovrebbe essere equamente diviso, tanto da non essere nemmeno un peso.
io non parlo dei casi con leggittimi e ragionevoli problemi come lui e lei si droga, ci sono maltrattamenti,o incompatibilità di caratteri, gelosia eccessiva. Stranamenti di questi casi se ne vedono pochi. No parlo di quelle situazioni in cui uno dei due dice sei perfetto, eccezionale, ma io …..oppure all’improvviso il cuore non batte piu’, etc, chiaro che queste sono le situazioni contro cui mi scaglio.
E penso di aver individuato il problema dopo mesi di studi..la risposta e’ piu banale di quello che sembra..ovvero bisogna essere autosufficienti, e non pensare che quello che ti manca te lo puo dare altro…altrimenti si fanno danni.
Questi elencati non sono valori per me, anzi, e’ un modo di essere.
XAVIER: @la risposta e’ piu banale di quello che sembra..ovvero bisogna essere autosufficienti, e non pensare che quello che ti manca te lo puo dare altro…altrimenti si fanno danni…
Sì, mi sa che questa, tra le basi importanti, è proprio una delle più importanti 🙂
Ad essere equilibrati e “risolti” il più possibile non si sbaglia mai 🙂
Perché, come ripeto fino alla nausea, una persona equilibrata in tal senso non è più chiusa rispetto agli altri, è persino più aperta, ma in modo, appunto, più equilibrato.
E quando se ne va, e dice no, vale anche in questo senso, non lo farà mai per un capriccio, o per una caduta nel suo modo di essere.
Ma chi se ne va….come e’ capitato a me o a qualcun altro e’ sempre un vigliacco…meglio che se ne e’ andato comunque, pero’ poi si prende il dolce e l’amaro, poi uno non si deve lamentare se a chi dici dopo anni di convivenza o matrimonio….tu devi assolvere i tuoi doveri, perche’ se le regole saltano, saltano per tutti, e poi subentra altro sentimento l’odio e il rancore, alla fine siamo tutti molto umani…
Leggo con molto piacere questo dibattito e vi considero già degli amici consiglieri. Io non sono andata via ma ho fatto in modo che mio marito se ne andasse, anche perchè la casa è di mia proprietà ma, alla fine, non riuscivo più a vivere sotto lo stesso tetto con lui. Mi sono comportata male, ho molti sensi di colpa verso di lui, perchè in fondo è l’uomo con cui ho diviso quasi metà della mia vita (l’ho conosciuto che ero una ragazzina). Io ero quella che aveva un’altra storia, ho detto a mio marito che non l’amavo più e ho fatto in modo che andasse via da casa e poi mi sono presa tutta la responsabilità di quello che avevo fatto. E questo sapete cosa vuol dire? Mi si sono scagliati contro tutti quanti: famiglia, amici (quelli veri per fortuna erano con me) e tutto il paese. Ma sapete qual’era la verità, che poi è saltata fuori dopo per caso. La verità era che mio marito mi tradiva da anni, che aveva un’altra storia in un’altra città eche aveva interrotto poco tempo prima, solo quando si era reso conto che io mi stavo allontanando da lui. Io non sapevo nulla di tutto questo. Dopo poco tempo che è andato via da casa, è andato a vivere con questa donna. Mi stupivo del fatto che avesse trovato una sostituta in così poco tempo, ma ne ero contenta perchè non era da solo. Ho scoperto per puro caso la verità, perchè c’erano degli amici che conoscevano la tipa e così sono venuta a sapere che la cosa durava da tempo. Allora non ero la sola responsabile della fine del nostro matrimonio. Eppure, ancora adesso, mi sento in colpa verso di lui, perchè gli ho tolto la casa dove viveva con i nostri figli e la finzione di una famiglia serena.
Oggi lui vive con lei e io col cuore infranto sono da sola. Il destino fa beffe di noi.
Volevo dirvi che leggere le vostre parole, la discussione che è nata in questo forum mi da la forza di superare questo periodo di profonda solitudine. Vi ringrazio davvero del sostegno.