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Lettera pubblicata il 5 Gennaio 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Tomas70.
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Caro Tomas, sei incappato nella lettrice peggiore che ti potesse capitare, ci sono voluti dei giorni perchè comprendessi interamente quello che volevi dire!! Dai giusto per sdrammatizzare un pò, credo a questo punto di aver compreso interamente il problema che ti affligge e in tutta sincerità questa volta è meglio che me ne stia al mio posto senza elargire consigli subdoli, perchè quando si parla di figli, tutto ciò che concerne il “noi” passa in secondo piano, se vivi con questa angoscia questo momento è perchè solo tu sai in che modo tutto questo potrebbe più o meno sconvolgerli, certo è vero anche che loro sono come spugne e assorbono tutto ciò che gli trasmettete, poi che voi siate così bravi da tenerli fuori da tutto chi può dirlo..qual’è il male minore non lo so..ma se dovessi sapere che c’è anche la minima possibilità di salvare il mio rapporto, e di conseguenza la mia famiglia, con un distacco..forse tenterei..forse insieme potreste trovare il modo di far vedere questo periodo di pausa ai vostri figli sotto una luce diversa che non sia per forza di disperazione..ti chiedo scusa se posso averti dato l’idea di una consigliera superficiale, è solo che non ho mai creduto alla soluzione dei problemi aggirando l’ostacolo..o adattandosi alle situazioni..non vedo egoismo nel cercare un modo per…notte..
ciao tomas,
ho letto solo oggi tutto quello che avete scritto ….forse non sono la persona piu’ indicata per darti consigli in quanto non ho avuto figli ma sono una persona di buon senso e molto sensibile e in piu’ a mia volta figlia di genitori incompatibili quindi mi sento comunque di dire la mia. I miei genitori sono due persone che non hanno mai avuto nulla in comune, con ideali diversi, principi diversi, caratteri profondamente diversi…li accomunava credo forse unicamente una bellissima intesa sessuale. Io figlia sono cresciuta sentendoli litigare, vedendo sempre le lacrime agli occhi di mia madre e il malumore e l’amarezza in quelli di mio padre. Non ero felice, assorbivo come una spugna la loro tristezza e crescendo non sai quanto avrei voluto che si fossero separati quando erano giovani piuttosto che diventare io grande con il senso di colpa di essere io con mio fratello la causa per la quale loro erano rimasti infelicemente insieme. Io non conosco l’eta’ dei tuoi figli, immagino siano molto piccoli ma credimi una separazione serena, prospettata in maniera pacifica e nel giusto modo, con una mamma e un papa’ che comunque sono presenti , puo’ non essere deleteria per i bambini; puo’ esserlo molto di piu’ un clima disarmonico. La serenita’ dei tuoi figli e’ importantissima ma loro lo saranno solo se lo siete anche voi. Spero tanto di esserti stata un pochino di aiuto per fare un po’ di chiarezza e ti ricordo che dietro ad uno schermo apparentemente freddo e impersonale ci puo’ essere tanta comprensione e solidarieta’. Io ci sono.
Cara Francesca,
amo la lucidità e la tenera carezza che mi regala la tua testimonianza, amo pensare ad un futuro che possa fotografarmi con l’occhio lucido e il sorriso di chi ha raggiunto il suo traguardo, amo scrivere come comporre e suonare la mia musica perchè vedo le mie emozioni liberarsi della mia razionalità, amo sognare e svegliarmi pensando che il destino a ha voluto indicarmi la strada, amo il vento, le foglie d’autunno, il sole d’estate e le urla di gioia mai represse, amo chi ha il coraggio di darsi senza farsi troppe domande sperando che chi ama me venga trasportato dall’emozione del mio sguardo e non dalle altrui parole…….grazie.