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Grazie Berlusconi

di Silvio
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 5 Aprile 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 52 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6

  1. 31
    Anna73 -

    Non avevo letto gli ultimi commenti…riguardo alla disobbedienza fiscale sono daccordo: visto che questi comunisti che abbiamo messo al governo ritengono che gli italiani siano comunque e sempre degli evasori fiscali, visto che hanno offeso, tra le altre, la mia categoria professionale (ingegnere) vi dico si, sono daccordo, che se la piangano loro e che gli aumenti di tasse fino allo strozzinaggio gli si rivoltino contro! è facile governare strapazzando gli italiani derubandoli di tutto pur di far quadrare un bilancio disastroso-ereditato si dalla prima repubblica, ma favorito dalle mancate prese di posizione chiare riguardo a tagli della spesa pubblica. Una frase che può insegnare qualcosa ai nostri governanti? eccola: “sono favorevole alla riduzione delle tasse sotto ogni circostanza, e con qualunque scusa, per ogni ragione non appena possibile. Il motivo è perchè credo che il problema centrale non siano le tasse, il problema centrale è la spesa. La domanda è come tieni a bada la spesa dello Stato? L’unico metodo efficace per tenerla a bada è controllare gli introiti dello Stato. Il modo per fare questo è tagliare le tasse” M.Friedman

  2. 32
    filippo -

    x Anna

    per quella minima differenza che può fare, mio suocero fu nell’esercito regolare della Rep. di Salò, non mio nonno.
    in ogni caso, terrei a precisare che sono un Liberale vero, non come i leccapiedi degli Industriali e dei proprietari terrieri e non certo vicino ai fascisti, siano vecchi, consumati o nuovi.
    non ho alcuna simpatia per il ventennio, che nacque sul precariato sociale dell’intermezzo tra 2 guerre, così come il NazionalSocialismo nacque per la crisi tedesca e la stupidità alleata.
    ma questo non pregiudica la mia capacità di riconoscere un galantuomo, com’era Giorgio Almirante, proprio perché ai liberali interessa la natura dell’individuo prima che le sue idee, che possono sempre mutare.
    per la stessa ragione, nutro il più profondo disprezzo per questo Berlusconi, un omminicchio favorito dall’intrallazzo italiota e che oggi gioca a fare il politicante per i fatti suoi.
    onestamente, mi ripugnano di meno quelli della Sinistra, ma i infastidiscono lo stesso, perché sono demagoghi e papponi, non pensano minimamente all’interesse della Nazione e hanno ancora il cervello ancorato allo Statalismo comunista, con il peggiorativo che da questo statalismo noi abbiamo solo da perdere, come si vede dagli squilibri tra ciò che paghiamo e ciò che lo Stato ci rende.
    già perché lo Stato deve rendere, non essere padrone del cittadino!
    quanto alla questione del controllo della spesa statale, la frase che hai citato come detta da Friedman mi pare un tantino oscura; non puoi ridurre e tasse se non riduci il fabbisogno; il problema è che questi, nessuno di questi, ha intenzione di ridurre il fabbisogno, a meno che non si faccia intervenendo su Previdenza, Assistenza, Istruzione, Sanità, Ricerca piuttosto che sull’Apparato, perché con l’Apparato gestiscono il ptere e le clientele e quindi i propri interessi di partito e individuali.
    pertanto, le contromisure devono tornare in mano al Popolo; è la Legge della Democrazia liberale, sennò si parla di Tirannia oligarchica.
    quello che mi preoccupa, infatti, è che la maggioranza degli Italiani sono Italioti, cioè pensano oguno per i cvoli propri, cosa sulla quale prima hanno magnato i preti e adesso magnano questi.

  3. 33
    filippo -

    ……………..

    e continuano a magnà pure i preti, somma vergogna!!

  4. 34
    Domenico -

    Io non ho ancora capito chi li ha votati, i comunisti…
    Tutti mi dicono no, io no…
    boh!

  5. 35
    filippo -

    i comunisti possono contare su uno zoccolo duro che difficilmente salta, ma la questione non è quella, bensì “chi ha votato a sinistra?!” e qui la risposta è facile: tutti quelli che hanno visto in Prodi una risposta a 2 grossi problemi:
    1. come fare a cacciare quella vergogna ambulante di Berlusconi da Palazzo Chigi;
    2. come fare a votare a sinistra nonostante i comunisti, Bertinotti, Fassino, D’Alema, Bersani, Castagnetti, Rutelli etc…
    adesso, questo dice che Berlusconi ha lasciato un buco di finanza, il che è possibile perché è tipico delle amministrazioni aziendali degli intrallazzatori come Berlusconi allargarsi, fare falsi in bilancio, fallire e poi non andare neanche in galera perché sennò si perdono posti di lavoro e per la prescrizione del reato.
    il guaio è che Prodi, con i comunisti alle spalle, non può razionalizzare lo Stato come si dovrebbe; tuttavia, i comunisti frenano ulteriori interventi sulle pensioni, che, insieme con altri servizi pubblici, sono il capro espiatorio della bancarotta nazionale prodotta dai governi degli anni ’80.
    il risultato, con una evasione fiscale all’80% del PIL, è stato la finanziaria 2007, che ha creato dissensi e opposizioni da parte del popolo, me compreso, perché avrei preferito più coraggio riformatore e non il solito intervento del ragioniere.
    la situazione è complicata, ma l’ultima cosa che ha senso dire è “grazie Berlusconi”, che spero ritorni presto nel buco nero da dove è uscito.

  6. 36
    Domenico -

    “adesso, questo dice che Berlusconi ha lasciato un buco di finanza, il che è possibile perché è tipico delle amministrazioni aziendali degli intrallazzatori come Berlusconi allargarsi, fare falsi in bilancio, fallire e poi non andare neanche in galera perché sennò si perdono posti di lavoro e per la prescrizione del reato.”

    Ancora? Ma lo volete capire che non è stato così? Conti alla mano, non è stato così!
    Sono piuttosto stati i governi di sinistra precedenti a quello berlusconi che hanno falsato i bilanci, questo sì come al solito, ed è comprensibile dal punto di vista di uno come prodi che fa finta di non saper cos’è l’inflazione (tanto chi lo vota non lo sa a sua volta), che mira a ricostruire uno stato iperburocratico, che cerca di far sparire l’iniziativa privata a suon di clientelismi alle grandi industrie (senò Montezemolo, Della Valle e Agnelli col cavolo che lo appoggiavano) intendendo riaccorpare alla pubblica amministrazione quanto già privatizzato (grazie Tronchetti Provera, telecom non la prenderanno!) e pagando con le tasse della gente il posto di lavoro degli operai fiat!
    Prodi ha messo in moto una macchina che mira non solo a creare bilanci economici disastrosi, ma ben peggio: portare l’Italia ad uno standard comunista, fatto di nessuna iniziativa privata, grandi gruppi industriali oligarchici (fiat ecc.) ed accorpamento della popolazione nelle grandi città, demolendo le piccole amministrazioni comunali e la microeconomia.
    Mi chiedo perchè ci siano degli italiani (indegni di tale nome, perchè non hanno neanche l’orgoglio di esserlo) ch vogliono ciò ed appaludono lo scempio di questa Nazione!

  7. 37
    filippo -

    x domenico

    “Sono piuttosto stati i governi di sinistra precedenti a quello berlusconi …”

    la corte dei conti non è d’accordo su questo e certo non mi basta quel falsario di Tremonti per crederci.
    in ogni caso, è quasi ovvio che il CSinistra conti più sulle megalopoli aziendali come fu quella vergogna delle Partecipazioni Statali; ci contano pure i Sindacati, che ci mangiano sopra.
    dal mio punto di vista di Liberale, tuttavia, non penso che sia più sostenibile una società basata per lo più sull’iniziativa privata; al contrario, se non si limita l’iniziativa privata al settore del terziario con partecipazione in quello secondario ed esclusione tassativa da quello primario, regolamentando severamente i comportamenti in funzione dell’ambiente e dell’interesse collettivo, qui si finisce definitivamente nella merda, quella alta e fangosa. il Liberismo capitalistico ha sfasciato il mondo e l’economia naturale, e si vede. Liberalismo poi, come ho detto, non significa certo sostenere i capitali e l’industria privati, specialmente quando questi agiscono come uno stormo di cavallette. Liberalismo significa promuovere l’inizitiva privata nell’interesse collettivo.
    se i sostenitori del CDestra vogliono dare una mano a ridurre l’appiattitore comunista al margine, devono liberarsi anzitutto di questo tanghero di Berlusconi, poi del falso federalismo leghista e infine di alcuni loschi figuri di ex militanza fascista e poi allinearsi con l’idea liberale, ma quella vera, non con la sua caricatura, altrimenti, anche con mio sommo disgusto, i comunisti resterannno dove stanno, perché la gente ha paura del futuro, non beve più le stronzate del cantante di Arcore e tenderà piuttosto ad affidarsi alla demagogia di sinistra per mancanza di scelta.
    Casini sta preparandosi a sfruttare questa situazione.

  8. 38
    Anna73 -

    la vedremo…io so solamente che, tranne quelli come te che manifestano un odio viscerale ( e mi chiedo sempre chissà perchè) nei confronti del cav. Berlusconi, il resto dell’Italia non la pensa così: da quando c’è l’attuale accozzaglia di gente che chiamiamo governo di centro sinistra a governarci, sembra che Berlusconi sia diventato la Madonna pellegrina…dove va lui c’è gente osannante! gli italiani non sono tutti come credi tu, io penso che Casini stia prendendo un granchio…e l’occasione di andare al governo!

  9. 39
    filippo -

    cara Anna,
    se tu avessi conosciuto l’entourage di Craxi e tutte le sue tristi conseguenze sulla politica e sull’economia di questo paese così come l’ho conosciuto io dall’interno della UIL, t’opporresti anche tu che l’Italia fosse lo sgabello di campioni di mediocrità intellettuale come Berlusconi; ma capisco pure che finché certe situazioni non ti toccano da vicino tu possa ragionare come quelli che vanno al funerale dei parenti degli altri.

  10. 40
    ERCOLINI -

    sono deluso…. per me destra e sinistra al giorno d’oggi sono solo buffonate.. BENITO ALZATI E CAMMINA!

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