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Lettera pubblicata il 6 Febbraio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore elenaivanova.
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Il discorso è che:
1) queste realtà che tu definisci sono convinto che sono a bagno d’alcol… e anche il carburante della “locomotiva” è l’alcol
2) io ho avuto diverse ragazze, l’ultima è una di quelle che appartengono alle realtà rurali tipo quelle che descrivi tu. Le mie regole sono semplici: al primo accenno di ubriachezza collettiva si alzano i tacchi. Se qualcuno si ubriaca, lo faccia senza farsene accorgere e tutto andrà bene. Ti racconto io una storiella: una volta suo fratello ha alzato il gomito e pretendeva di mettere le mani addosso alla mia ragazza perché ha osato dirgli che è ubriaco: fece un volo dalla finestra della loro casetta “natale”. Io lasciai il corrispettivo di soldi per il danno sul tavolo, (riparazione della finestra), alzai i tacchi insieme a lei e me ne tornai in città dove abitavo. Da quel giorno i suoi parenti sono diventati dei “lord inglesi” a tavola in mia presenza.
“Se intendi scene del genere capitano spesso e volentieri”: le scene che descrivi tu indubbiamente sono presenti anche a casa mia. E anch’io sono d’accordo con la storia dei mezzi gay. Sono nauseato dal rapporto di sudditanza che hanno i miei compagni di scuola sposati con le loro mogli. Qui sfondi una porta aperta. Ma da qui ai calci e ai pugni sulla schiena che ho visto dare io, a certe donne (che se lo meritassero o meno non conta) ce ne corre. Anche questi sono mezzi gay, a loro modo, perché se si trovano sulla loro strada uno della loro stazza, si ca**no addosso. Comunque non so a cosa fosse contrario Itto (dovrei leggere il post) ma quel genere di donne che dici tu (che indubbiamente esistono) io le mollo dopo poco e ne cerco un’altra con altre caratteristiche. Non posso star con una che ha bisogno delle mazzate per fermarsi, gli deve bastare il pugno sul tavolo. Se no è veramente squallido.
Ello,
No alcol da queste parti non se ne vede. Mio marito si limita a borbottare. Mai stato violento. Non con le donne almeno. Con gli uomini le ha prese e le ha date. Del resto pure tu le hai date, ma vedi che in certi casi non è proprio possibile evitare. Del resto se non le avessi date saresti passato sicuramente per gay incapace di difendere la moglie e non ti avrebbero rispettato. La tua ragazza avrebbe perso rispetto, le saresti scaduto e probabilmente ti avrebbe messo lei sotto. Secondo me stavano pure testando la tua virilità.
Fai bene ad evitare quel tipo di donna. Non sono tutte così ma esistono. E trovarne di così buzzurre pure da sobrie in Italia è pure difficile; stanno più che bene con uomini altrettanto buzzurri.
Del resto anche quella è una relazione bilanciata a suo modo. 😀
PS: secondo me in UA ti diverti. Pure io mi sbellico.
Il trucco con gli slavi e di non farsi mettere sotto. Se vedono che sei debole è finita. Quindi la tua reazione è stata più che giusta. È quando torni in Italia che non si sa più come comportarsi. I maschi fanno le femmine e le femmine i maschi.
“Il trucco con gli slavi e di non farsi mettere sotto.” assolutamente vero.
“È quando torni in Italia che non si sa più come comportarsi. I maschi fanno le femmine e le femmine i maschi.” anche questo verissimo.
“Secondo me stavano pure testando la tua virilità.”: no questo mi sembra esagerato… boh… In Italia non ti dico cosa mi succede. Riassumiamo col fatto che se uno non è “gomo” estrinsecamente o intrinsecamente, rischia sempre di essere scambiato per un delinquente. Comunque non è grande prova di virilità defenestrare un ubriaco perso. Cadono da soli e sono dei pesi morti… 😀 In Italia non lo ho mai date o prese. E’ impossibile visto che io non frequento le discoteche. Solo lì è possibile trovare qualche giovinastro violento e sotto l’effetto di qualcosa.
In Italia mio marito mai fatto a botte, in Ucraina sì. I motivi furono i più disparati, incluso che almeno un decennio fa potevi incappare in gruppetti di mezzi ubriachi che per un’occhiata storta potevano assalirti. E tu ti dovevi difendere. A loro volta i ragazzi del quartiere, spesso radunati in bande, potevano prendere di mira il debole del gruppo e usarlo come sacco da allenamento.
Sì, sono sicura che stessero testando quanto sei uomo. Un uomo che non sa difendere la donna fisicamente non è rispettato.
Del resto se i russi hanno rotto il c**o pure alla Wermacht è perché sono tosti.
Ma dai mai sentito di bande in Ucraina, e nemmeno in altri paesi dell’est. Anche lì in discoteca qualche imbecille, fra parenti, risse anche casalinghe, ma bande tipo bronx mai. E nemmeno in altre parti dell’ex URSS… ma sei sicura? Forse erano gruppetti nei bar, allora si…
Ello,
adesso non più, negli anni Novanta sì.
Ah negli anni novanta, ma quelle non erano bande, erano vere e proprie cosche mafiose. Con quelli non si scherzava. Bastava non andare in giro tardi la sera, e avere le spalle coperte dal mafioso più potente. Io facevo entrambe le cose… Come quando rubavano gli specchietti delle macchine. A me poi li riportavano e me li rimontavano. Adesso quei “boss” non ci sono più, o quasi.
Ecco appunto. Ma non hai fatto parte della manovalanza? Comunque tutto ciò per dire che incappare in risse serali era facile. I ragazzi avevano per mito il vor v zakonje. La cultura ucraina è molto più machista, più cruda. Oggi stanno cambiando, ma spero sul serio che non diventi anche lì come in Europa.