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Gli angeli del covid hanno perso le ali

di Genovese

Era il 31 dicembre del 2019 e le autorità cinesi comunicavano all’Oms il diffondersi di Covid-19.
Quel giorno il mondo si rovesciò: sono iniziati i lockdown e noi ci siamo chiusi.

– il covid 19 ha tirato fuori il meglio di noi, ci siamo sentiti un unico popolo –

A metà febbraio 2023 in Italia il bilancio presenta numeri pesanti con i contagiati che ammontano a 25.547.414 ed i morti a 187.850.

– Ben venga il momento dei ripensamenti e delle critiche costruttive –

Sono stato uno dei tantissimi ad appendere striscioni per sostenere i medici i paramedici e tutte le persone impegnate nelle corsie degli ospedali

Ho pensato che potevano essere loro gli eroi del nostro tempo, testardamente impegnati per combattere una malattia che poteva ucciderli e in molti casi lo ha fatto.

Ho ascoltato i virologi e seguito tutte le regole. Ho provato sgomento per le parole di odio dei novax.
Cosa significavano quegli slogan? Libertà non significa imporre le proprie scelte agli altri

– Quando le lodi diventano giudizi possono trasformarsi in accuse –

Vedo che il clima è cambiato, dimenticata la solidarietà, torniamo ai distinguo, alle polemiche e alle divisioni mentre si riscrivono i due anni di inferno alla luce delle inchieste della Magistratura.
Sulla corda i “responsabili della diffusione del virus in Italia”.

E’ così che gli angeli del covid hanno perso le ali.

G Monari

Lettera pubblicata il 13 Marzo 2023. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni - Salute

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