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Giuliano Ferrara quanto è indipendente?

di Giulio
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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

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  1. 11
    numa -

    Golda parla di civiltà di valori e di ragione. Benissimo. Ma essere indipendenti è un’altra cosa. Vuole dire non mettersi al servizio di niente e di nessuno. E’ la differenza che passa, nella Storia, fra il Consigliere del Principe e il Libero Pensatore. Le maiuscole vogliono declinare l’importanza di questi due ruoli. Che, sempre nella Storia, hanno avuto fortune molto diverse e non può essere solo un caso.

  2. 12
    golda -

    Invece sottolineo l’importanza del mettersi a servizio di qualcosa o qualcuno, non ha senso fare i contrari a tutto per differenziarsi e di conseguenza distinguersi.
    Si può dire che Giuliano Ferrara appartiene ad una squadra e in quasta fa il suo lavoro.
    Insisto a dire che Giuliano ferrara è in una fazione politica, la quale è una serie di dipendenze ma tutte con lo stesso fine “il bene comune”.
    Ci dimentichiamo sempre più spesso cosa sia la fede per qualcosa!

  3. 13
    Alan -

    Giusto,

    purchè non si dimentichi che la squadra alla quale appartiene adesso è diametralmente opposta dal punto di vista ideologico a quella alla quale apparteneva prima.
    Talmente lontana dall’ideologia e dal contenuto, dalla storia di famiglia (il padre è stato segretario personale di Togliatti) da far seriamente pensare ad una adesione di convenienza.

    Tant’è vero che lo ritroviamo, dopo l’abbandono del PCI nel 1983, a fianco di San Bettino Martire che insieme a Martelli lo introduce prima al corriere e poi a reporter. Nel frattempo, come lui stesso dichiara, è confidente retribuito della CIA.
    Dopo la caduta del PSI, si accoda a FI dove ottiene nel primo governo incarico di Ministro dei rapporti con il parlamento.

    Questa succinta biografia non rende certo onore alla sua sfolgorante carriera. Il punto è: ci sarebbe stata questa carriera se non avesse sventolato dove, di periodo in periodo, soffiava il vento?
    Personalmente credo di no. Basta guardarsi attorno. Tutti coloro che rivestono incarichi di prestigio non esitano a prostituirsi al potere di turno(preferisco questo termine all’eufemismo “mettersi al servizio…”)pur di conservare le loro poltrone, salvaguardare la propria carriera e mantenere i propri privilegi.
    Ve lo ricordate Vespa nel periodo di Forlani?
    E che dire di Belpietro?
    Non è questione di faziosità.
    Santoro è fazioso, ma ha pagato di persona con l’esilio televisivo. Non per questo ha strisciato. E così Biagi e anche Luttazzi.

    Insomma, come ho già avuto modo di dire in un precedente post, un uomo dovrebbe fare quello che è giusto anche se questo non coincide con ciò che gli conviene. Questo è il bene comune. L’altro è soltanto il bene di se stessi.

    Saluti,
    Alan

  4. 14
    golda -

    Mah, penso che Giuliano Ferrara sia abbastanza sincero, questo lo desumo dal fatto che lui ha cambiato idee non solo esteriori (tipo politichetta e soldini, comefanno molti) ma anche morali fino quasi a diventare cattolico (o forse lo è gia),se avesse cambiato la bandiera per interessi non credo che si sarebbe “sputtanato” così tanto per quelli che sono i suoi odierni presunti valori, mi sembra che per lui non è stato così semplice passare da una bandiera all’altra, credo che tanto più questo cambio sia stato grande tanto più sia sincero, perchè si è messo completamente in discussione compromettendo metà della sua vita, le sue amicizie(importanti) e via discorrendo.
    Penso che se fosse rimasto ne partito comunista adesso sarebbe diventato di più di quello che è ora, sarebbe ai vertici, non è così?

  5. 15
    Alan -

    Magari ora sarebbe direttore dell’Unità.

    Avrebbe però passato dei periodi dietrO la trincea di tanto in tanto. Invece è sempre lì qualsiasi governo si avvicendi. Non è facile andare contro il potere. E’ molto più facile servirlo.
    Giulianone negli anni si è spostato verso destra con la stessa velocità del potere e non credo che questa sia una coincidenza. Partendo dal PCI, quando tutto sommato era il secondo partito in Italia, è passato al PSI e al suo crollo è passato a FI.

    E’ diventato direttore del corriere grazie a Craxi e Martelli al culmine del loro splendore politico, lo è del Foglio (il quale gruppo editoriale vede come maggiore azionista Veronica Lario) e lo è stato di Panorama (gruppo editoriale Mondadori, proprietà Berlusconi).

    Per quanto riguarda la sua ultima crisi mistica, che segue di fatto l’attentato dell’11 settembre, quello che tu vedi come ritorno al cattolicesimo è una sorta di radicalismo cristiano forzato che nasce unicamente come contrapposizione alla religione Islamica.
    Un po’ alla Oriana Fallaci, anche se con toni leggermente più soft, un radicalismo che mi sembra più pericoloso che rassicurante.

  6. 16
    golda -

    Su di lui si potrà dire quello che volete ma vi assicuro che quando vuole può smontare dialetticamente qualsiasi persona, non è incasellabile in queste vostre schematiche visioni della realta Ciao Ciao

  7. 17
    Alan -

    Se l’eloquenza fosse una virtù morale,

    allora tutti gli avvocati sarebbero delle brave persone.
    Un uomo si giudica dalle cose che fa, non da quelle che dice.
    Specie se parlare è il suo mestiere.
    Non mi stupisce comunque che il buon Giulianone abbia così tanti ammiratori. Ha il grande merito di aver fatto del voltagabbanismo una filosofia di vita. Per questo, credo, c’è stato perfino chi lo ha votato come presidente della repubblica (ha preso ben 8 voti…)

    E comunque è perfettamente incasellabile, scegliendo ovviamente caselle di dimensioni extra large…
    E per chi si fosse perso l’ultima puntata, sembra che dopo la crisi mistica si stia preparando per un’altra svolta a sinistra.

    Fatto salvo il diritto di tutti per dire o credere a quel che si vuole, dopo questa sarà difficile poter sostenere la sua onestà intellettuale.

    Ma credo che tu ce la farai comunque.

  8. 18
    numa -

    tante parole Alan e Golda per dire che cosa ? se non sbaglio la domanda è : Giuliano Ferrara è indipendente ? la mia risposta è no per i motivi che ha detto Cesare e per qualcosa che ho aggiunto io. è inutile fare sfoggio di eloquenza cultura o retorica l’indipendenza è un’altra cosa e non la possiede nè Ferrara nè gli altri che avete nominato. Se poi vogliamo parlarci addosso nessuno ce lo vieta.

  9. 19
    Alan -

    Per quanto mi riguarda,

    mi sono dilungato perchè se giudico una persona in genere amo spiegarne le ragioni. Tra l’altro il titolo mi sembrava volutamente retorico e la domanda è posta per sviluppare un dibattito.
    Rispondere direttamente alla domanda non mi sembra abbia grande senso. Va anche detto che questo è un forum, non una gara di haiku giapponese. E’ all’interno di una più vasta rete globale chiamata internet. C’è chi dice che dovrebbe promuovere la tolleranza mediante il dialogo e la frequentazione casuale delle persone, magari anche di pareri opposti come me e Golda.

    Il collegamento larga banda non si paga in funzione del numero dei bit digitati e come regola generale chi scrive dovrebbe dare abbondanza di informazioni riguardo al suo punto di vista, più che esprimere telegrafici pareri personali, se non altro per chiarezza e per evitare il malinteso. Lasciando poi alla capacità di sintesi e intelligenza di chi legge il compito di capire, non capire o criticare.
    E se qualcuno si dilunga sulla digeribilità dei sassi da fiume, la cosa migliore che puoi fare è prendere atto che per qualcuno quell’argomento è importante e ha deciso di dedicarci qualcosa più che un mugugno.
    L’uso proprio del linguaggio, più che sfoggio di eloquenza, è necessario per far passare l’idea attraverso un mezzo.
    Capisco sia anacronistico in una società dove ormai “che” si scrive con la k per risparmiare l’h.

    Volendo abbreviare questo post, sentiti libera di leggere una riga ogni tre.

    Alan

  10. 20
    golda -

    Io sono d’accordo con te, del resto è un blog se avessimo trovato la verità non ci sarebbe nemmeno bisogno di aprirlo (per saperla chiameremmo Cesare che ce la direbbe), tra l’altro io non ho mai scritto molti nomi date ecc, mi dispiace perchè sono la base di un discorso, ho 18 anni appena compiuti e quei fatti non li ho vissuti ma mi devo fare un idea del passato vivere il presente (forse sarebbe appropriato aprire un blog sull’indipendenza dei blog)

    Golda

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