Salve. Sono un Consulente Tecnico del Tribunale, un Geometra e agente immobiliare. Nel 2004 vengo chiamata in causa presso il Giudice di Pace per aver proferito telefonicamente parole ingiuriose nei confronti di un conoscente per aver questi denunciato mio marito per una sua questione personale. Nel processo, il mio accusatore si è presentato senza un avvocato, ed è stato abbondantemente ascoltato dal Giudice, mentre a me non è stato consentito di parlare. Il mio accusatore ha addotto quale prova delle mie ingiurie esclusivamente la telefonata stessa, ma nessuna testimonianza, dichiarando che la moglie era presente ed ha ascoltato la telefonata in viva voce. Ciò nonostante la moglie non è stata ascoltata come teste né come persona informata sui fatti.
Il dibattimento è breve, il PM sostiene che la mia condanna è giustamente motivata da “facta concludentia”, ossia dal fatto che, nonostante non vi siano prove, tali prove possono essere ottenute tramite la coincidenza dei fatti raccontati in aula. I fatti sono questi: vero che lei (io) ha telefonato al suo conoscente quel giorno a quell’ora? Certo. Vero che era stata fatta una denuncia da parte dell’accusatore verso suo (mio) marito? Vero. Tutto vero. In conclusione, per uno strano sillogismo, se è vero che io ho telefonato e che tempo addietro mio marito era stato denunciato dalla persona, io certamente nella mia telefonata ho riempito di ingiurie la persona stessa.
Così il Giudice, credendo alle sole parole del mio accusatore, senza tenere conto della difesa del mio avvocato, mi ha così condannato al pagamento di una multa, il minimo della pena, ma è pur sempre una condanna per un fatto che non ho commesso.
Il tutto senza una sola prova che non fosse la parola del mio accusatore.
Il mio avvoccato, nonostante la piccolezza della multa, consapevole della mia sofferenza per la condanna ingiusta, ha proposto ricorso presso il Giudice penale, ma purtroppo, strana coincidenza, il Pubblico Ministero del Giudice ordinario era lo stesso che ha perorato la mia condanna presso il Giudice di Pace.
Ovviamente ha messo la stessa foga nell’accusarmi anche con il Giudice Ordinario, e questi ha confermato la condanna.
Pertanto, sappiate che per il Giudice (di Pace o Ordinario che sia) è sufficiente che attorno al fatto ci sia un castello, che sia di mattoni o di carte non ha importanza, e la sentenza è fatta.
Nessuno, meno che mai il PM, che dice di avere indagato, ha detto che il mio accusatore odiava mio marito da anni per una sua questione legale non andata a buon fine, che io amministravo il condominio dove il signore abitava abusivamente e che la mia telefonata di quel giorno verteva esclusivamente questioni condominiali, e che il mio accusatore aveva un motivo abbastanza valido per sfruttare la mia telefonata ed inventare le mie ingiurie contro di lui.
Ossia, da oggi, se vogliamo inguaiare qualcuno che ci sta antipatico, è sufficiente che lo quereliamo per una telefonata diffamatoria, e, se almeno un paio di tasselli vanno al loro posto, il Giudice condannerà il nostro nemico.
Storia vera, e non è un racconto di parte. Atti di causa visionabili. Buona fortuna alla Giustizia che è amministrata da giudici tanto saggi e lungimiranti.
Vorrei scrivere una lettera al Giudice che mi ha condannato per dirgli le verità che non ha mai saputo, dato il mio ruolo di Consulente Tecnico del Tribunale. Mi dispiace che mi valuti in un certo modo dato che sono innocente e col mio lavoro potrei avere a che fare con lui. Secondo voi cosa accadrebbe?
Grazie per avermi letto. Ciao a tutti.
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Ciao, la tua situazione è un po’ particolare, ma se le cose stanno così, ed io prendo per veritiere le tue parole, credo che dovresti davvero scrivere al Giudice, oppure se ne hai la possiblità, potresti andarci a parlare. Anche se dubito che potrebbe cambiare idea. Certo che è un po strano che nessuno sia mai stato chiamato a comprovare l’accusa, e che il Giudice di pace abbia deciso per la tua colpevolezza prescindendo dal principio fondamentale del sistema giuridico italiano, che è quello garantista. A mio modesto parere, la sola telefonata non è sufficiente a fornire la prova della tua colpevolezza, perchè, in questo modo, chiunque può farsi giustizia da se col beneplacito del sistema giudiziario. Purtroppo credo che, se il giudice penale ha confermato la sentenza del giudice di pace, non abbia senso il ricorso in Cassazione, sarebbe alquanto dispendioso, anche se forse per un principio potrebbe valerne la pena. Ti auguro buona fortuna, credo che ne abbia bisogno. Giuseppe.
Ti capisco perfettamente e hai tutta la mia solidarietà.
Leggi su questo blog se verrà pubblicato l’articolo che ho scritto a proposito dei giudici e della giustizia.
E’ titolato ….E Abele chi lo salva?
http://www.petizionionline.it/petizione/abele-chi-lo-difende/968
saluti
Anche io,come te sto vivendo un incubo per un processo simile.
Per una truffa subita dal mio ex, quando chiedo per via legale la restituzione dei miei soldi(100.000,00 €),l’infame, attua un piano veramente criminoso: denuncia con calunnie e accuse infamanti il mio attuale convivente di minacce. Consapevole che il mio convivente aveva avuto in passato dei precedenti penali, mi ricatta col pretesto di far decadere la mia richiesta di restituirmi il dovuto.Ovviamente, malgrado le prove schiaccianti della nostra innocenza, il giudice e il procuratore, non leggono nemmeno i fascicoli e non eseguono nemmeno le indagini opportune. Ancora sto lottando, e credimi che a volte mi sembra di vivere l’inferno. Berlusconi non ha tanto torto, credimi.
Ti capisco perché anch’io e mio marito stiamo vivendo un incubo, abbiamo avuto un gravissimo incidente con un camionista Italia , e approvato che non abbiamo nessuna colpa, siamo stati feriti. Mio marito è stato operato per causa dell’incidente, io un trauma cranico, minerva più di 2 mesi, e mi hanno riuscito una ferita al viso. Abitavamo in Francia. Abbiamo preso un avvocato per difenderci, il giudice ci ha dato ragione malgrado la poca documentazione e gli errori del nostro avvocato, l’assicurazione vedendo la breccia, ha fatto appello,volevano farci passare una visita di controllo e, erano d’accordo per farcela passare in Francia per evitaci il viaggio in Italia. Ma più notizie di loro. Poi non lo sapevamo che la visita era stata chiesta dal giudice perché l’avocato non ci ha spiegato cos’era un CTU L’avvocato ci aveva scritto per mail che “era importante passare una visita, ma che capiva la nostra difficoltà a venire in Italia ” abbiamo chiesto al nostro avvocato se si poteva passare la visita dopo l’appello è lei ha risposto che non potevamo fare niente e che era meglio lasciare il giudice decidere la sentenza. Il giudice ci ha praticamente considerati come dei delinquenti che volevano truffare l’assicurazione e ci ha condannato a rimborsare integralmente l’assicurazione e a pagare i processi etc…cioè più di 72000 euros, abbiamo attaccato il nostro avvocato per negligenza e il giudice ha accettato la testimonianza della sua collega è associata di ufficio che ha detto di avere sentito dalla sua stanza delle conversazioni del nostro avvocato con il mio marito affermando che si rifiutava di venire in Italia per passare la visita con il medico. Ha accettato anche tutto quello che ha detto il nostro avvocato dandoci torto, e ha detto che se non ci ha detto che non si poteva più fare niente dopo l’appello era perché supponeva che avremmo rifiutato di passare una visita visto il nostro primo rifiuto.
Preciso che l’incidente è successo in Italia e che il processo si è svolto in Italia. L’assicurazione del nostro avvocato ci ha proposto 15000 euros per fermare tutto e abbiamo rifiutato perché volevamo giustizia. L’avvocato che ci ha difeso per il processo contro il nostro primo avvocato ci aveva garantito che avevamo 80% di probabilità di vincere perché non valeva niente la testimonianza della collega di ufficio senza nessuna prova per le conversazioni telefoniche, e perché non avrebbe dovuto scrivere che dovevamo lasciare decidere il giudice ” il quale aveva fatto capire che non aveva niente per darci ragione. Naturalmente Abbiamo perso
Malgrado tutto questo per il nostro processo contro l’avvocato la legge gli ha dato pienamente ragione credendole lei e la testimonianza ” senza prove” della collega e associata tutto questo rappresenta 100000 euros, che non sappiamo come pagare., stiamo malissimo penso spesso a farla finita. , ho scritto ai giudici per farli vedere le conseguenze e prove delle nostre ferite ma rifiutano di incontrarci
Gracie per le vostre risposte, vedo che siamo tanti in queste situazioni, ho tutte le prove di quello che scrivo, il nostro avvocato attuale è rimasto stupito, era arrabbiato perché ci ha detto che il giudice aveva fatto l’avvocato della parte avversa, meglio di quello dell’assicurazione. Non posso accusare nessuno ma eravamo già condannati prima del’ processo.
Insieme alla disperazione ho una rabbia immensa contro questa ingiustizia, da vittime accertate siamo diventati accusati. Voglio cercare in tutti i modi di battermi per ottenere giustizia, anche perché stiamo soffrendo,
Viviane in questo paese succedono cose assurde e siamo tutti incazzati ma a qualcuno va bene cosi e guarda caso quel qualcuno decide anche per tutti gli altri
Non possiamo andare in cassazione perché non abbiamo fatto appello della sentenza, ci hanno mandato i fogli molto rapidamente per non farci riflettere troppo a lungo, il nostro avvocato c’è l’aveva anche sconsigliato perché riteneva che i giudici della sua città avrebbero quasi sicuramente seguito il verdetto del loro collega e perché ci ha detto che si rischierebbe di perde ancora tanti soldi,. la cassazione è troppo rischiosa. Voglio incontrare i giudici che ci hanno condannato per sapere il perché sono stati così severissimi,per una visita non passata per colpa del nostro avvocato, abbiamo le prove delle nostre ferite che ci hanno negato.quando abbiamo perso la prima volta l’avvocato ci ha detto che ” il giudice l’aveva preso di traverso ” se e vero è pazzesco
Quali risposte? Non ti ha risposto nessuno, anche – suppongo – per oggettive difficoltà interpretative
Yog sono italiana e anche il mio marito è italiano. la mia storia è complicata, so che quello che ho scritto si capisce poco, perché è troppo confuso. Ho solo voluto sfogarmi,