E Bruno Vianini ? E Michele Sanfilippo?
Pochissimi di Voi. Forse nessuno.
Questi sono i nomi dei primi tre nostri militari deceduti dall’inizio della missione Isaf in Afghanistan.
Con Matteo Miotto, ucciso da un cecchino il 31/12/2010, sale a 35 il numero dei nostri soldati morti, in varie circostanze, in questa missione ‘di pace’.
Mi auguro che questa guerra, perchè di GUERRA si tratta, finisca al più presto e che tutti i nostri ragazzi tornino sani e salvi alle loro famiglie e da chi li ama.
BASTA GUERRE ! BASTA SANGUE ! BASTA MORTI !
PACE ! PACE ! PACE!
Mau.
Lettera pubblicata il 3 Gennaio 2011. L'autore ha condiviso 23 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Mau.
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Categorie: - Riflessioni
E io ti rispondo: chi si ricorda di tutti i morti sul posto di lavoro?
Per cortesia finiamola di definirli eroi perchè di eroi non si
tratta….sonio andati in Guerra volontariamente senza che nessuno li
obbligasse….quindi ognuno sia responsabile delle proprie azioni e
delle proprie scelte….con ciò mi dispiace per i militari caduti come
allo stesso modo mi dispiace per chi perde la vita sul proprio posto di
lavoro….anzi forse per quest’ultimi mi dispiace ancora di più!!!
x fab74
Non mi pare di aver scritto la parola ‘eroi’. Forse non lo sono.
Ma di sicuro non sono mercenari, come qualcuno ebbe modo di scrivere tempo fa.
Concordo. Certamente tutti coloro che perdono la vita, inclusi quelli sul lavoro, meritano il massimo rispetto.
Così come coloro che muoiono investiti da un’auto pirata, così come quelli che muoiono di malasanità, ecc..
Ci sarà senz’altro occasione di richiamare e ricordare questi angosciosi fatti con altre lettere.
Puoi farlo tu se lo desideri.
Ma a me, al contrario di te, mi spiace per tutti con la stessa intensità di dolore. Non ho mai catalogato i morti in quelli di Serie A e Serie B.
Ma io introducevo uno specifico argomento.
E la finalità del mio scritto non era quella di alimentare discussioni non volute e fuori luogo.
Non capisco perchè si debba sempre andare a cercare la polemica a tutti i costi, anche difronte alla drammaticità della morte.
Non volevo assolutamente polemizzare, certo è che quando muore un
soldato in guerra si ha una percezione diversa rispetto alle altre
morti…e questo non è giusto!!
addio Matteo 🙁
tutti siamo eroi, nel nostro piccolo lo siamo tutti.
la percezione di credere che lo siano solo quelli morti in guerra è data dai giornalisti…dal businness dalla “pubblicità occulta” che si da a certe normalissime persone (sarah scazzi per esempio) sembra anche lei diventata un eroina.
matteo è andato in guerra perchè lo voleva davvero e non perchè voleva diventare un eroe, amava il suo lavoro…..è venuto fuori il suo nome perchè è morto per una nobile causa, e non ce da meravigliarsi ne da arrabbiarsi….il mondo va così.
le guerre nel mondo ci saranno sempre purtroppo e gli aiuti umanitari sono molto importanti. se succedesse da noi una guerra, noi civili apprezzeremmo di gran lunga gli aiuti umanitari che ci portano acqua e cibo o che ci difendono dai cattivi…che ci proteggono. mi fermo sennò divento noiosa.
di nuovo….ciao MATTEO MIOTTO :-(…riposa in pace
Desolato per quei morti “sul lavoro”, ma il vero dramma è che l’Afghanistan ci costa 6milioni di € al mese.
Tutto questo per far mangiare le lobby delle armi..Finmeccanica in testa.