Premetto che non sono nessuno, non sono né un’attrice, né una cantante, nessuno.
Sono solo una ragazza 25 anni come tantissime altre, felicemente sposata, da pochi mesi e dopo anni di fidanzamento, con un meraviglioso ragazzo di 32 anni.
Mio marito da 8 anni è inchiodato su una sedia a rotelle per un incidente in moto (come la definisce lui ancora oggi la sua amata ovviamente dopo di me hehhehe) che lo ha reso paraplegico, inevitabilmente la sua vita è cambiata come quella dei suoi familiari, io l’ho conosciuto già così dopo l’incidente, quindi non vissuto con lui il dramma del cambiamento.
Mi rivolgo ai 15enni, 16enni (età tipica del motorino) ma anche ai 18enni neopatentati, non correte perché correre per dimostrare qualcosa , di avere la moto o la macchina nuova, a qualcuno è da idioti, è da deficienti, a volte basta davvero poco per evitare quello che è un qualcosa di irreparabile.
È vero che il casco non può proteggere la colonna vertebrale ma se mio marito NON avesse avuto il casco non starei qui a scrivere.
Ma se fosse andato piano (detto da lui stesso) non sarebbe volato (nel vero senso della parola) dalla moto e caduto rovinosamente sull’asfalto, non sarebbe a quest’ora su una carrozzina.
Fatevi un giro in qualche Unità spinale (centri per riabilitazione) per rendervi conto che chi finisce in carrozzina a vita sono per lo più giovani; un compagno di stanza aveva 16 anni, il “più vecchio” 38 anni.
Prima di salire in sella o su una macchina usate la testa e poi il casco, perché rovinarsi la vita per sempre? Pensateci.
Mi scuso se uso questo sito, che per altro conoscevo già, ma volevo che i giovani capissero, magari una testimonianza possa smuovere qualcosa… Concludo con uno slogan; “Corri, corri, tanto poi corri con questa” ovvero la sedia a rotelle. Ciao.
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Categorie: - Riflessioni - Salute
ciao Annette! mi dispiace per il tuo ragazzo. ma credo che ogniuno di noi ha il proprio destino. anche con mio marito e’ successa una disgrazia, ma ora sta meglio. ci vuole ancora tempo per ricupero ma io sono sicura che riavremo la nostra vita di prima. anche tu devi credere e se tu credi anche lui ci credera’. lui ha bisogno di te ora piu’ di prima. e questa esperienza, ora forse nn ci credi, ma un giorno vedrai ti dara’ un futuro migliore. fai bene di cercare di mettere in guardia i giovani ma io penso che nn ti ascolteranno. perche’ le cose terribile succedono con gli altri e mai con noi. ciao e buona guariggione al tuo ragazzo.