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Un giovane uomo in tempi di crisi

di Lillins

Salve a tutti, ho 29 anni e abito in provincia di Milano.
Lavoro saldamente da più di 9 anni ormai in una azienda del milanese e con l’arrivo della pandemia ho iniziato ad accusare molto la convivenza a casa coi miei.
Così l’anno scorso decisi di iniziare a fare sul serio e mettermi in cerca di una casa da acquistare visti anche i tassi agevoli.
Guadagno sui 1500 euro puliti al mese circa, mica male direte, però a Milano ed hinterland non sono poi così tanti in rapporto al costo della vita.
Non mi è mai mancato nulla ma anche grazie al fatto che tante cose erano pagate dai miei, ma ora la situazione è cambiata.
Loro lavorano in proprio come commercianti e con il covid si è venuta a creare una situazione economica complicata già precaria prima della pandemia.
Oggi sono io che a volte aiuto loro, magari anticipo dei soldi e piano piano me li ridanno oppure alle volte non li prendo nemmeno.
Sono anni che vado in terapia data la mia scarsa autostima e difficoltà a vivere interazioni sociali, proprio ora che sto raccogliendo i frutti del duro lavoro e che con la casa completerei il mio istinto di autonomizzazione ed emancipazione mi vedo bloccato.
Non ho molte risorse economiche da parte perchè gli anni indietro sono stati segnati da importanti spese sanitarie, non ho aiuti dai miei viste le condizioni economiche ed in più non posso nemmeno farmi dei piani perchè non so come farebbero i miei senza di me ora.
Non vorrei sembrare maleducato ma, non vorrei nemmeno sentirmi dire che c’è chi sta peggio perchè già lo so e soprattutto non è questo lo scopo della lettera.
Ho fatto e sto facendo i miei sacrifici per far quadrare i bilanci, ma nonostante io non sia per niente ricco, con la mia situazione potrei provare ad uscire di casa ma come si fa ad andarsene con la paura che se avrò bisogno non ci sarà nessuno ad aiutarmi, oppure che se i miei avranno bisogno con le varie spese non potrò più aiutarli io.
Non posso però nemmeno aspettare tutta una vita, le mia vita è adesso, il pieno delle energie le ho ora e vorrei lanciarmi ma il pensiero va sempre li.
Tutti i miei amici o conoscenti che hanno acquistato casa sono stati aiutati chi più chi meno, non corrono grossi rischi e sono contento per loro, non rinuncerei agli aiuti nemmeno io se ci fosse la possibilità di averli.
Tutto ciò è frustrante.
Grazie per l’ascolto.

Lettera pubblicata il 23 Febbraio 2022. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Melchiorre -

    In effetti, 1500 euro a Milano sono veramente pochi. Il consiglio che posso darti è quello di rischiare e cercare un altro lavoro in un posto più tranquillo ed economico, dove potrai mettere su casa più facilmente. Non conosco bene la tua situazione economica, ma se appena puoi, fai un mutuo e acquista la casa che vuoi, non andare in affitto. Per quanto riguarda il discorso dei tuoi genitori, mi dispiace per la situazione, ma credo che tu debba lasciarli: hai il diritto (e il dovere) di fare la tua vita. Devono arrangiarsi da soli, non puntare su di te.
    Certo, fare questo non sarà facile e comporta dei rischi, come ti stai già accorgendo. Però, se vuoi uscire da questa situazione spiacevole, la strada è questa. Dietro a ogni successo c’è sempre un rischio e/o un sacrificio. Se riesci a diventare indipendente poi, salirà di PARECCHIO anche la tua autostima, garantito e non avrai più bisogno di cure. Buttati e buona fortuna!

  2. 2
    Lillins -

    Grazie per il tuo commento Melchiorre, la testa dice che hai ragione su tutto, è che poi metterlo in pratica è tutt’altra faccenda.
    Penso che tra mille paure riuscirei a superare anche quella di allontanarmi dai miei, ma quella di mollare il lavoro mi spaventa non poco.
    I tempi sono molto incerti e la paura di rischiare mi limita davvero tanto, tutti si spostano su Milano per trovare lavoro e io farei il contrario, a fare cosa poi non so, ho un titolo di studio mai sfruttato e a 29 anni dubito che puntino alla mia formazione.
    Grazie comunque ancora.

  3. 3
    glosstar -

    Se continui a concentrarti sui problemi, non vedrai le soluzioni. A Milano il mercato immobiliare e’ impazzito e persino il bilocale piu scrauso in periferia viaggia sui 2500/mq. Lasciamo perdere l’eventuale ristrutturazione, e a conti fatti se non hai almeno 50/60mila, da dare in anticipo, acquistare la casa e’ un sogno. I prezzi in provincia sono inferiori, ma non fa una grande differenza.

    Non puoi cambiare l’immagine che hai di te stesso, se non cambi i comportamenti che la generano. Pertanto cambia schema, cerca le soluzioni invece di rimuginare i problemi, e muoviti in avanti per uscire dalla situazione tossica in cui vivi. Affitta un monolocale in periferia, o nell’hinterland, si trovano anche a 400/500euro. Fai il sacrificio di vivere e apprezzare te stesso e quel che fai. Inizia cosi il viaggio.

  4. 4
    Darkitty -

    Esatto, la tua vita è adesso, i tuoi genitori sono egoisti a non capire questo, purtroppo devono loro per primi cavarsela da soli e non intrappolarti nei loro problemi. Capisco la buona volontà di aiutarli, ma questo come prima cosa sta facendo affondare te, che non te lo puoi permettere, devi costruire adesso la tua vita.
    Tanto in ogni caso non potrai contare su di loro, se hanno problemi economici, sia che li aiuti o no, la tua parte l’hai fatta, ma rischi di perdere un sacco di tempo -e soldi- senza avere nulla in mano.
    Comincia ad andare in affitto, tirando un po’ la cinghia, magari trova un secondo lavoro nel weekend, insomma in qualche anno se ti concentri sul tuo obiettivo potresti farcela. Non devi avere rimpianti nè guardarti indietro, sei praticamente solo ma non sei stato l’unico, altri lo hanno fatto prima di te e altri ancora sono nella tua stessa situazione ora. Secondo me ce la farai.

  5. 5
    Lillins -

    glosstar cosa intendi con fare il sacrificio di vivere?
    Sembra una cosa brutta, suona quasi come “la vita è così infima di suo, fai sto sforzo per viverla”.

    Comunque ragazzi/e è un percorso che ho iniziato qualche tempo fa ormai e sono contento dei risultati che sto ottenendo ma forse non ho ancora maturato quel che mi state provando a dire voi, lasciarsi andare ed evitare di provare a controllare tutto che tanto non ci si riesce.
    Un passo alla volta lo sto provando a fare ma per il mio vissuto, senza fare la vittima, è difficilissimo.
    Io sono pronto a trovare casa da solo, fare i miei sacrifici, mettere da parte le comodità e se mi trovassi in difficoltà non sarebbe piacevole ma penso che me la caverei in un modo o nell’altro.
    Ma i miei non hanno più 30 anni e non può essere certo mia responsabilità, ma come posso pensare che dovranno trasferirsi, svendere di ogni o magari finire senza un lavoro.
    La cosa mi distrugge ma avete ragione, la mia vita è adesso.

  6. 6
    Darkitty -

    Lillins purtroppo non hai molte alternative.. o vai via di casa e trovi la tua strada, oppure rimani con i tuoi genitori, li aiuti, ma rinunci ad una tua autonomia ed emancipazione.
    Questo è il bivio della tua vita in cui devi essere deciso. Cosa vuoi veramente?

  7. 7
    Lillins -

    Non ho alternative hai ragione… quello che voglio davvero è diventare autonomo, anche se con il terrore nel cuore per i miei.

  8. 8
    Zamaran -

    Intanto smetti di buttare i soldi a farti strizzare il cervello e finiscila di piagnucolare.

  9. 9
    Lillins -

    Sicuramente un gran contributo il tuo Zamaran! 😀

  10. 10
    Suzanne -

    Ciao Lillins, anch’io la pensavo come te ed ero piú o meno nella tua stessa situazione. Mai avuto aiuti economici dai miei, anzi, sono io che in diverse occasioni ho dovuto coprire “buchi”. L’unico privilegio era poter vivere nella casa in cui ero cresciuta. A trent’anni però, aiutata da un contratto a tempo indeterminato (ma stipendio piú basso del tuo) sono andata via di casa, prima in affitto e poi, aprendo un mutuo mi sono comprata la mia casetta. Senza alcun aiuto, anzi, con la mia famiglia contraria perché avrei dovuto investire i soldi nelle proprietà di famiglia.
    Ricorda, la vita è tua, e hai tutti i diritti di creartela a tua misura. Dovrai scendere a compromessi, forse non potrai permetterti un attico in piazza del Duomo, ma la libertà e l’indipendenza sono la migliore vista di cui potrai godere! Buttati, è il momento giusto!

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