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Lettera pubblicata il 23 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 30 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Itto Ogami.
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Solnze,
anche per me una donna può avere tutti gli uomini che vuole. mi arrogo, però, la facoltà di non approvare, maschio o femmina che sia, chi tende a separare il sesso dal sentimento. con tale attitudine si va incontro a cinismo e si può, anche non volendolo, arrecare sofferenza.
conosco e stimo una donna che, nel tormentoso tentativo di trovare l’uomo giusto per lei, ha avuto, dai 16 ai 40 anni, sei partner, cambiandone in media uno ogni quattro anni, MAI però per sola gratificazione sessuale. ora da molto tempo è felicemente in coppia.
A MIO AVVISO, non è seguendo il pessimo esempio prettamente maschile di sfarfallare qua e là che meglio si costruisce se stessi e legami con un minimo di consistenza e di contenuto emotivo. da adulti, comunque, ognuno può scegliere liberamente la strada che preferisce per il futuro che intende costruirsi.
opinioni personali, ovviamente, con NESSUN specifico riferimento a particolari utenti.
Solnze, separare la sfera sessuale da quella emotiva non significa copulare con chiunque capiti, ma significa semplicemente riconoscere che certe cosiddette attrazioni si basano su fattori puramente fisici uniti al soddisfacimento ormonale, e che in quei casi l’ AMORE inteso come tale non centra nulla. Invece mi sembra che molte persone – sopratutto donne – facciano parecchia confusione in questo senso, e forse anche per quell’ atavica paura di essere giudicate come “donnette facili”. Invece secondo me non c’è nulla di male a riconoscere ( e a vivere ) certe cose semplicemente per quello che sono. E le avventure occasionali possono capitare A TUTTE, non solo a un certo genere di donna.. mi creda.
Saluti.
Maria Grazia,
i tizi che vogliono la donna brutta hanno imparato dai bulgari. Di solito sono loro che hanno la moglie cicciona a casa e l’amante fi.. fuori. In tale paese è una cultura. Ovviamente non per tutti. Sono notizie che mi provengono da gente della bulgaria.
Riguardo alle 50 domande, io non ho detto che la tizia o il tizio diranno per forza la verità. Io ho detto che mettendoci la firma sotto, con una penale di 50 mila euro in caso di errore, magari ulteriormente siglato davanti ad un notaio… sarà un piacere (oltre che un dispiacere) per l’altro appurare la verità. Perché la gente che si sposa ha un minimo di tutela? Perché il contratto è siglato davanti ad un pubblico ufficiale. Solo che nel mio caso le 50 domande ti permettono di AGIRE MEGLIO sugli stronzi.
Riguardo alla mignotta che deve mentire, io purtroppo ti dico che non sono d’accordo. Se uno riceve il male, non deve farlo ad altri solo perché lui lo ha ricevuto. Altrimenti autorizziamo i bambini picchiati da piccoli a fare i criminali, oppure a diventare pedofili se qualche parente ha abusato di loro in tenera età. Questa cosa è PEGGIO della giustizia sommaria, perché mentre in quella (anche se contro la legge) paga chi ti ha fatto del male, con il sistema della menzogna paga chi non c’entra nulla (anzi, l’unica persona che ti ha dato fiducia!!!).
Per la serie, sei come chi ti ha fatto del male.
NON SI MENTE IN RELAZIONE. NON SI MENTE IN RELAZIONE. NON SI MENTE IN RELAZIONE. NON SI MENTE IN RELAZIONE
Itto ha ragione, i bulgari sono bestiali nel chiavaggio. Non a caso hanno inventato la “chiave bulgara” prorio per “aprire” tutte le “serrature”.
Ottima l’idea del contratto matrimoniale con “penale” (purchè non sia “piccola” veh sennò non fa godere). E non dimentichiamone la la segnalazione all’Ufficio del Registro. Altrimenti scattano altre penali.
Itto, non sapevo di questa cosa dei bulgari. Quindi quelli di cui so avere una moglie/fidanzata brutta per tutelarsi da eventuali tradimenti sarebbero dei “bulgarofili”?… Buono a sapersi. Detto ciò, passo a commentare quello che hai scritto.
Punto 1: Le 50 domande. Mi pare alquanto improbabile che qualcuno ( uomo o donna che sia ) possa accettare di stare con chi gli propina un formulario del genere. Anzi secondo me le reazioni da parte dell’ altro in questo caso sarebbero con tutta probabilità di puro biasimo o di derisione, con conseguente totale deprezzamento della tua persona nell’ ottica di essere considerato come il potenziale futuro partner. Quindi, nel suo complesso, lo vedo onestamente come un progetto poco fattibile e di difficile diffusione su larga scala.
Punto 2: Passiamo al delicatissimo e ostico “punto 2”, il “mignottaggio”. Tanto per cominciare, una povera ragazza vittima di tratta e indotta con la violenza a prostituirsi non può per alcuna ragione essere definita volgarmente come “mignotta”, perchè si tratta solo e soltanto di una VITTIMA. Magari vittima della sua stessa ingenuità, ma sempre di vittima abusata parliamo, che quindi come tale merita il dovuto rispetto. Ma anche ammesso che una qualsivoglia donna decida SPONTANEAMENTE di vendere il suo corpo ( ad esempio per mere ragioni economiche o perchè lo preferisce rispetto a lavori più usuranti e meno retribuiti ) sarebbe più esatto e corretto chiamarla “operatrice erotica”, in quanto fornisce un servizio che è comunque utile alla comunità, vista anche la diffusissima domanda di certe “prestazioni”. Se invece analizziamo prettamente la cosa in termini di “verità o bugia”, possiamo dire che l’ex prostituta che omette il suo passato fa un reale danno solo a chi ritiene quel tipo di passato rilevante ai fini della scelta di una partner, mentre non farà alcuna differenza per chi non lo ritiene importante come parametro di valutazione in ambito sentimentale..
.. Se ne deduce quindi che in questi casi è altrettanto difficile stabilire le effettive responsabilità di ognuno ( anche il partner moralista/geloso retroattivo spesso tace questa sua caratteristica, e la persona che ha di fronte potrebbe erroneamente pensare di avere davanti un soggetto di larghe vedute – è quindi propenso ad accettare determinate cose – quando di fatto non è così ). E ad ogni modo è naturale che la ragazza/donna che si vede ripetutamente rifiutata dopo aver preventivamente ammesso un certo trascorso, dopo un tot numero di fallimenti a un certo punto tenterà la strada della bugia/omissione pur di non continuare ( ingiustamente aggiungerei io ) a stare sola. Anche in questo caso quindi parliamo di concetti tanto apprezzabili in teoria quanto poco fattibili nella realtà dei fatti.
Maria Grazia,
il fatto è che a me l’attrazione scatta solo se sono coinvolta anche mentalmente. In altre parole se vedo un bell’uomo dico :”Ah, un bell’uomo”, come se guardassi una statua e basta. Non mi scatta niente. Invece se vedo un uomo che ha un suo perché mi scatta anche la voglia. Questo innamoramento emotivo-mentale si realizza mediamente una volta ogni 10 anni.
Attenzione, non pongo nessun giudizio morale su chi agisce diversamente.
Il problema è che a me non scatta niente. Mi metti un Raul Bova davanti nudo e io posso bermi un drink senza provare assolutamente nessuna voglia di farmelo.
Itto,
Concordo sul fatto che in coppia non si deve mentire. In qualunque caso voglio che il mio partner mi ami per quello che sono. Ho sempre chiesto delle ex, ma non per gelosia, bensì solo per avere un’idea della tipologia di donne che lo attraessero e del perché queste storie fossero finite. Il tutto per costruirmi un’idea della persona che avevo davanti. Se mi dicesse che invece di aver avuto X numero di donne ne avesse avute 100 resterei esterrefatta ma non per il numero in sé, bensì perché la ppersona che ho amato fino ad allora… non esiste.
Penso che ci resterei molto male. Forse la storia non finirebbe ma sarebbe un colpo durissimo.
Maria Grazia,
le 50 domande sono un inizio. Come tutti gli inizi è difficile. Sicuramente si può fare di meglio. Negli USA specie tra ricchi c’è il contratto matrimoniale. Le 50 domande sono solamente un indicatore, una eventuale spia d’allarme. Sono qualcosa in piu’ rispetto a qualcosa in meno. Io non credo che tutti vogliano mentire. Secondo me invece è meglio parlare francamente delle cose. Esempio: Maria Grazia e Itto Ogami non si conoscono in realtà. Una sera vanno fuori a cena insieme per vedere se si piacciono.
Cominciano a parlare. La prima domanda è di Itto: “hai avuto partner in precedenza?” Lei risponde: “sono libera emancipata e non voglio parlarne”. Itto Ogami dice: “te l’ho chiesto perché sono geloso retroattivo, se hai avuto un passato sessuale finirei per crearti guai”. Lei risponde: “non penso di essere la persona per te”. Lei ha rispettato la sua privacy. Itto Ogami ha avuto la sua risposta. I due si salutano cordialmente e a mai piu’ rivederci… Tutto nell’armonia, nella pace e senza farsi del male.
Riguardo alla ragazza “mignotta”. Io ho scritto sbrigativamente così in quanto già si parlava di ragazza divenuta “zo......” di strada e già avevo spiegato che non la consideravo responsabile ma solo VITTIMA. Ad ogni modo è vero quanto scritto. Essendo vittima, lei non è mignotta, lei è COSTRETTA a fare la mignotta. Giusta precisazione e non mi oppongo. Quindi riguardo alla ragazza “facente mignotta contro volontà”, ritengo che comunque non debba mentire, altrimenti l’ABUSO ricevuto sarebbe propagato al TERZO innocente che le ha dato fiducia. Non è un dettaglio tacere sul fatto che si era “facente mignotta contro volontà”. E’ sempre un fatto grave della vita e il partner DEVE poter scegliere. Il fatto che esistano i gelosi retroattivi, e questi ultimi possono essere DEVASTATI dalla bugia (fino alla depressione e a suicidarsi), non può essere ignorato! O la ragazza da vittima diventa colpevole!
Solnze,
se vuoi che il tuo partner ti ami per quello che sei, allora gli devi dire tutto !!
E guarda che tu stai parlando con l’unico che qui dentro capisce benissimo che cosa vuole dire trovarsi di fronte a qualcuno che ti dice che ha avuto 1 miliardo di trombate.
A me è successo, anche su persone interessanti. Ci sono rimasto male, per gli stessi motivi, e ovviamente… ho salutato. Poche persone mentivano…oggi non credo che ci siano davvero reali problemi a parlare. Anzi, oggettivamente è meglio conoscere la realtà, perché talvolta se si sa prima si può anche arrivare ad accettare, se invece si scopre dopo, è troppo duro l’impatto. Ci si spezza.