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Lettera pubblicata il 22 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Christopher.
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Io però voglio andare contro corrente, agitare le acque e quindi vi chiedo:
ma davvero voi in tutta la vostra vita, non avete mai e ripeto mai tradito? Siete così forti da non avere debolezze e da riuscire a rinunciare a qualcosa che magari vi prende un bel pò?
ma proprio mai mai?
guardandomi indietro ci sono state occasioni, in cui forse avrei potuto e voluto cedere; poi succede che non tutte le situazioni si incastrano perfettamente e le cose passano da sole, o magari mi sono resa conto che rischiavo di perdere qualche cosa di veramente importante, oppure, che prima di tutto avrei tradito me stessa, in più metteteci l’incapacità a mentire dopo, comportandomi come se niente fosse successo
per di più sono troppo trasparente, i sentimenti che provo, belli o brutti che siano, mi si leggono in faccia così, senza dover neanche parlare; se una persona mi piace si vede lontano un miglio, idem se non la tollero, non sono capace a fare le cose di nascosto
a pensarci adesso mi dico che c’ho avuto la mia buona stella che mi guardava e che è molto meglio così, di fatto meglio essere “all’antica” ma coerenti. La prenderò sempre in tasca ma la mattina potrò guardarmi allo specchio e trovarmi una “bella” persona (nei limiti si capisce…)
ma nei momenti di rabbia, quando invece ripenso agli altri, a quelli che per me non hanno avuto lo stesso rispetto, a quelli che non sono stati onesti, mi dico che sono proprio una cretina
A-Imperfect
Il discorso è semplice “L’occasione fà l’uomo ladro”
Quindi io quando sono impegnato , evito sia il dare che ricevere troppa confidenza . Non solo ritengo che il tradimento sia la piu’ grossa violenza morale che si possa fare ad una persona , ma la troppa confidenza agli altri è comunque una mancanza di rispetto.
Pensare seriamente di tradire , anche se poi non accada per qualche ragione , di per se , già significa che è stato superato il limite .
Non ammetto che ci si nasconda dietro al fatto che al cuor non si comanda , perchè a monte c’è una scelta volontaria di far entrare o meno una terza persona nella nostra sfera emotiva , concedendogli confidenza o abbandonandosi alla curiosità di volerla conoscere meglio. E questa è una libera scelta.
Nessuno ci obbliga a stare con nessuno e quindi niente giustifica il fatto di poter calpestare la persona che ci ama .
In caso ci si mette la faccia e si dicono le cose come stanno . Assumendosene le giuste responsabilità . E tutti i rischi di un nuovo rapporto , con qualcuno che al di là delle piacevoli ed intriganti chiacchiere , ci deve ancora dimostrare quanto valga ai fatti come persona.
Mi viene da pensare che forse è il concetto di relazione sta cambiando, fugge via quel senso assoluto di possesso, che ci ingabbia. E l’evoluzione della civiltà significasse costruire immense relazioni senza il condizionamento legale, come, che so, i Bonobo. Mini gruppi nei quali tutti si sostengono e tutti si relazionano tra loro, senza preconcetti (uso questa parola perché per il momento non me ne viene un’altra). Non so, è un idea, io ve la getto lì!!
Piero,
sono d’accordo con te su questo enunciato:
“il concetto di relazione sta cambiando, fugge via quel senso assoluto di possesso” e si sta andando, faticosamente e dolorosamente nel cambio dei costumi, verso la “società dell’Armonia”, vagheggiata da Charles Fourier già a fine Ottocento e ripresa dai movimenti hippy e dalle comuni americane degli anni ’60.
ero in quest’ottica allora (accettando che mio marito facesse sesso più volte con una bella donna che desiderava un figlio e non poteva averlo dal marito, ignaro del suo “tradimento”) e sono lieta di essere rimasta coerente con un’apertura a 360 gradi non solo sulle modalità ma anche sulle motivazioni della relazione uomo-donna per il resto della vita, pagandone tutti i prezzi.
Christopher,
il mio parere sul tema si accoda a quello di Elly85, Federico e Colam’s:
finchè c’è amore è impensabile il tradimento, inteso come l’andare a letto con una terza persona.
subentrando in una relazione di coppia l’affetto, sentimento più razionale, si può decidere o meno se e quanto ferire il partner facendo sesso con altri o facendosi irretire in un nuovo amore.
@ Rossana
…………………..Cvd!
Kid,
non devo, nè intendo, dimostrare NIENTE a NESSUNO.
non è nemmeno chiaro a cosa ti riferisci…
ti rendi conto che stai diventando vagamente persecutorio?
@ Rossana
…………………abc?
…………………What?
rossana, tanto per dire….ma non pensi che i tuoi interventi nr.14 e nr.15 siano un pochino contradditori ?
Maximum,
secondo me no, perchè il n. 14 era riferito (in risposta a Piero) a un tentativo d’interpretazione di una modalità di relazione in via di evoluzione in senso ampio e generalizzato, abbastanza utopico, che coinvolge l’intera società, mentre il n. 15 (rivolto a Christopher) rappresenta la mia visione di una dinamica della realtà come in linea di massima si è posta finora a livello di microcosmo personale nel rapporto di coppia, che potrebbe pian piano sgretolarsi, come gia sta avvenendo, in forme meno rigorose, non per questo sempre soltanto negative.
al di là della leggerezza e della superficialità, che pure esistono in larga misura, si può tradire se stessi, quando si resta ancorati a qualcuno che non ci rende felici, ad esempio per timore di star soli o per paura della sua reazione. si può tradire l’amore, quando ci si accoppia per interesse o per pigrizia, rivestendolo di sentimento. si può tradire un partner, quando si finge amore mentre si cerca la propria personale gratificazione amorosa altrove, con la scusa di non volerlo far soffrire. si può tradire, come di persona ho potuto constatare, per avere un figlio, che anche il partner desidera pur essendo sterile. si può tradire con il consenso implicito del partner e si può anche amare due persone contemporaneamente…
rifuggo dal giudicare anche quando assisto a tradimenti in modo diretto da parte di persone che conosco bene. solo chi sta all’interno di una relazione ne conosce tutte le sfaccettature. mi sembra che ora si tenda ad essere più fedeli all’amore-passione di quanto non avvenisse in passato, che per me resta accettabile, fino a quando non ci sono figli di mezzo.
forse alcune sofferenze potrebbero essere evitate se si cominciasse a pensare che tutto comincia e tutto finisce e che sono rari i rapporti armoniosi che durano quasi inalterati per l’intera vita, sia perchè viene a mancare la volontà di costruirli, sia perchè sono di solito basati su persone emotivamente sane, mature al momento della scelta e aventi caratteri tendenti alla stabilità.
per tutti questi motivi accennavo al desiderio di non volermi chiudere mentalmente in uno schema, che pur mi sembra di comprendere, espresso nel n. 15, ma restando aperta a visioni più ampie, come nel n. 14.