Mio figlio frequenta la 2^ media. Durante una lezione l’insegnante arriva all’argomento genitori e chiede in classe chi è figlio di separati. Mio figlio, assieme ad un altro bambino, alzano la mano. Inoltre l’insegnante chiede loro come hanno vissuto la separazione, se ci hanno sofferto. Mio figlio risponde e l’altro bambino non dice nulla. Ora io mi chiedo: è giusto che l’insegnante chieda cose così delicate davanti a tutta la classe? Grazie e un saluto a tutti. Cristina
Lettera pubblicata il 11 Dicembre 2007. L'autore, cris, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Ciao Cristina, no per me non è giusto.
Qui ci stava la canzone “puttana puttana la maestra” intonata da tuo figlio e dal compagno. Io figlia di genitori divorziati ricordo i miei insegnanti con + tatto.
Solo a catechismo una maestra mi chiese davanti a tutti la stessa cosa che la maestra a cheisto al tuo bimbo…le risposi con un sorriso chiaro”SECONDO LEI?” e l’ho azzittita ma mi rendo conto ch ein certi contesti per un bimbo è veramente difficile gestire la situazione: CERTI INSEGNANTI ANDREBBERO PRESI A SCHIAFFI MA FATTI BENE. Potrebbero trattare l’argomento in generale invece a loro piace sapere ed ecco il proliferare di domande specifiche…potrebbero fare i giornalisti di Studio Aperto:-)
Che un insegnante faccia questo tipo di domande non mi sembra grave.
Spesso è il modo di porle che può essere sbagliato.
Mi auguro che quello di tuo figlio sia un bravo educatore.
no.. davanti a tutti no.. è imbarazzante..
Mi sembra un’insegnante idiota. Perchè non si fa i fatti suoi?
M
Qualsiasi persona con un minimo di intelligenza capirebbe che qualsiasi ragazzino di 12-13 anni come il tuo non può che aver sofferto vedendo i genitori separarsi, e avendoli visti magari litigare o allontanarsi poco a poco prima di separarsi.
A quell’età i genitori sono comunque un punto di riferimento necessario.
Sarebbe un po’ come chiedere a qualcuno se ha sofferto venendo travolto da un’auto che gli ha spezzato le gambe, una domanda inutile e idiota.
E il fatto che quell’insegnante lo abbia chiesto davanti a tutti, dimostra che quella non è un’insegnante, è braccia rubate all’agricoltura.
Ma consolati, a me successe di peggio: in 2a media la mia insegnante di lettere chiese davanti a tutti, a una nostra compagna con la sorellina disabile: “Ma tua sorella non è quella spastica?” e la poverina ci rimase malissimo.
Per fortuna allora avevo solo 12 anni, l’avessi sentita oggi quella domanda le avrei detto subito: “Sua sorella è spastica ma ragiona abbastanza bene, lei invece prof. è totalmente cerebrolesa!”
no, e che impari a farsi i c…. suoi imparando un pò di delicatezza nel domandare le cose agli altri.
Non so quale fosse lo scopo delle sue domande, anche se è certo che la domanda su come hanno vissuto la cosa è sciocca, però al primo colloquio glielo chiederei. Con molto tatto ma con molta decisione vorrei proprio sapere a quale fine ha posto quelle domande e sempre con molto tatto le farei presente che, pur capendo le sue intenzioni, sono spiacente di dirle che non ho gradito affatto. E se dovesse fare la finta tonta o dovesse essere scema del tutto le farei presente che la prossima volta che si permette di mettere a disagio mio figlio in classe chiedendogli cose che non sono di sua competenza ne parlerò direttamente al preside.