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Genitori… (3)

di Licia

Qual è lo scopo di un genitore?
Quand’è che si può considerare un totale fallito?

Lettera pubblicata il 4 Novembre 2020. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Bottex -

    Lo scopo di un genitore è quello di educare i figli. Credo che si possa considerare un totale fallito quando non riesce appunto a raggiungere questo scopo. E di questi tempi a mio parere succede molto spesso. In altre parole, deve riuscire a imprimere nei figli valori come il rispetto, la buona educazione, l’importanza della scuola e del lavoro, prevenendo inoltre che possano acquisire vizi dannosi. Tipo dipendere troppo da cellulari e videogame, tanto per fare un esempio.
    Per raggiungere questi obbiettivi, bisogna provare sempre prima con le buone, ma non esitare a usare le cattive quando le prime falliscono. Qualche scapaccione in casi gravi non ha mai fatto male a nessuno. Così almeno è come la vedo io.

  2. 2
    Licia -

    @Bottex, e se un figlio avesse vizi e difetti ereditati da uno o entrambi i genitori? Come può educare un maleducato e correggere gli errori che commette lui stesso? A me sa tanto di incoerenza, almeno in questo caso.
    Gli scapaccioni sono necessari solo in determinati casi, su questo sono d’accordo.

  3. 3
    Yog -

    Lo scopo di un genitore è quello di riprodursi, questo vale per tutti gli esseri dell’universo che non appartengono al regno animale.

    Fallisce solo se non si riproduce o se genera solo esseri non atti a riprodursi a loro volta.

    Se la domanda ineriva alla “responsabilità” del genitore, è un altro paio di maniche e ci spostiamo di disciplina, ma stante la domanda non è ciò che hai chiesto.

  4. 4
    Bottex -

    Beh certo, un cieco non può guidare un altro cieco: finirebbero entrambi in un fosso. Al di là di tutto anche oggi i genitori sono il principale esempio per i figli, almeno fino a una certa età. Un esempio banale a tal proposito, è che tanti ragazzini iniziano a fumare perché vedono appunto i genitori che fumano. O vogliamo parlare delle parolacce?
    Va quindi aggiunto che quando si diventa genitori (o si decide di diventarlo) occorre farsi più seri e responsabili, perché i propri difetti e le proprie cattive abitudini si rifletteranno per forza anche nel comportamento dei figli. Inutile dire che anche questa è una cosa che viene sempre più dimenticata oggigiorno.
    Un errore commesso da tanti genitori, specie della mia generazione è quello di educare i figli in modo blando pensando: “non voglio che passino quello che ho passato io”. Perché le sofferenze e i dispiaceri provocati dalla disciplina sono pur sempre necessari per la buona maturazione di una persona.

  5. 5
    rossana -

    Licia,
    non so quale possa essere lo scopo di un genitore: secondo me, varia parecchio da un individuo all’altro, come niente è in noi del tutto in fotocopia con altri. sai che noia!

    quanto al fallimento (che, per me, come il successo, non può essere mai totale), credo si possa considerare fallito il genitore che non ha amato abbastanza il proprio figlio, in modo da farlo sentire amato e da insegnargli ad amare.

    fallisce, però, in un altro aspetto, altrettanto importante, anche chi non sa dare ai propri figli il senso della realtà e dell’epoca in cui si trovano a doversi sia realizzare che misurare.

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