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Gay et amore et abitudine et fine!

di Sebastian

Il titolo spiega già gran parte della situazione, che cercherò di sintetizzare il più possibile per non rendere la lettura pesante.

Ho 22 anni, sono gay, sto (stavo) con un ragazzo da 1 anno e 10 mesi. Intensi, pieni di gioia, importanti per me fino all’ultimo respiro. Fondamentali per capirmi di più, per riuscire ad amare davvero una persona, per sentirmi realizzato. Lo amavo ed ero ricambiato. A dicembre, però, ci rendiamo conto che forse l’amore dei primi tempi (passione, euforia, scoperta reciproca) si era affievolito. Sono subentrate abitudine, routine, scarsa intesa sessuale. E’ lui a farmi presente tutto questo, io però non voglio crederci, ho il prosciutto sugli occhi, penso che supereremo anche questa. Poi, la svolta! 2 settimane fa, lo “tradisco”, baciando un altro. Lui fa lo stesso, qualche giorno fa, in piena crisi di coppia, con una fine ormai ufficiosa. Mi confessa tutto, io non ne ho il coraggio. Decidiamo di interrompere ufficialmente la relazione, tra mille pianti, ricordi, fotografie e progetti in sospeso. Almeno per un periodo, che ci aiuti a capire chi siamo, cosa vogliamo e se ha senso continuare.
Fin qui – direte voi -, la soluzione più ragionevole è lasciarci. E’ evidente, lapalissiano. Il problema è proprio questo…io mi rendo conto di quanto possa essere irrazionale pensare di ritornare insieme, ho dei seri dubbi sul fatto di amarlo e mi sento attratto fisicamente da altre persone. Ma nonostante ciò, vorrei di nuovo lui, vorrei che tutto tornasse come prima, perchè mi manca, mi ritrovo senza punti di riferimento. Ho messo da parte tutto per lui, uscivo solo con i suoi amici, anteponevo Noi a me stesso. Penso che non riuscirò a trovare mai più qualcuno con cui avere una cosa bella come quella che era il nostro amore: nomignoli, canzoni, esperienze che non torneranno più.
Ancora non ho realizzato bene la cosa, non sono arrabbiato o deluso. Non vorrei che lui tornasse da me dicendomi che mi ama (visti i miei sentimenti incerti), vorrei solo che tutto tornasse come prima. Sarò egoista – e infatti mi sento un essere ignobile -, ma non ce la faccio a ricominciare, non riesco a pensare di dover riemergere. Non posso stare senza di lui. E se l’amore ci fosse ancora e fosse sepolto da mille altre emozioni/paure/pulsioni?
Tra una settimana partiamo x un viaggio, già pagato, con un’altra coppia. Nessuno dei due voleva rinunciarci.
Sono confuso…

Lettera pubblicata il 4 Marzo 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Gay

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Bpitch -

    ti sei gia dato la risposta…vedrai che in viaggio vi divertite..cambiare aria fa sempre bene.

  2. 2
    Sabry -

    Sinceramnete credo che la paura del “nuovo” e la mancanza della quotidianità siano i motivi per cui lo rivorresti accanto a te…Per cosa poi? Per rendersi conto di avere un sacco di dubbi, entrambi oltretutto? Ricominciare da zero è molto difficile e ti capisco, ma se lo amassi davvero non avresti troppi dubbi… Prima ricominci a stare “da solo” prima ne uscirai, fidati!
    In bocca al lupo! ciao
    Sabry

  3. 3
    Sebastian -

    cavolo, mi manca proprio la terra sotto i piedi! e sono passati solo due giorni! sono in panne…

  4. 4
    Luna -

    Hai paura di non innamorarti più, e rimpiangi il “nido”, la sensazione che essere in coppia ti dava (nomignoli, canzoni, emozioni, ecc), ma che tutto torni come prima è impossibile.
    E’ possibile una nuova rinascita insieme, magari, perché no… ma vivere nel passato non è la strada. Le emozioni di oggi, quelle presenti, quelle di domani, quelle future… intendo dire che sulle emozioni di ieri è difficile costruire qualcosa… sarebbe come pensare che una fotografia possa prendere vita.
    Quando ti innamorerai di nuovo, di lui o di un’altra persona, ritroverai quelle sensazioni di complicità di cui parli e che adesso rimpiangi. Ma vivere nel presente, e ascoltare quello che provi ora (emozioni), mi sa è l’unica strada.

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