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Lettera pubblicata il 9 Marzo 2012. L'autore, valixme, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Lettere come questa continuano a farmi credere nei miei ideali. Altro che amore, pedate e a lavare i panni al fiume. Come è già stato detto è il karma. L’universo troverà il modo di pareggiare i conti, quello che so già con certezza è che ci spetta un futuro pieno di zitelle frustrate che rimpiangono ciò che hanno buttato negli anni dello splendore. Già comincio a vederne qualcuna, e quanto godo.
valixme, un consiglio spassionato: goditi gli ultimi scampoli di pseudo-felicità perché da qui a pochi anni sarai solo una zitella frustrata alla ricerca disperata di qualcuno che se la sco*i giusto per pietà. Un consiglio a tutti gli uomini: non sposatevi. Queste storie squallide sono la regola.
Ciao. Ho letto più volte la tua lettera perché mi sembrava finta. C’era una lucidità (una lucidità illogica) che mi ha colpito.
Per me l’inghippo è tutto nella frase (copio e incollo)
“Non sono abituata alla solitudine, a volte mi sembra di impazzire.”
Tu non sei innamorata di quel ragazzo. Tu non vuoi stare da sola. Se non ci fosse lui, ci sarebbe un altro.
Non è che tu hai scelto lui. Tu hai scelto la “Non solitudine”, che è ben diverso.
Tutte le altre parole, pensieri, giudizi, sono come una nebbia. Sono chiacchiere.
La verità, la verità bella e buona, è proprio che non vuoi stare sola. Che sola ti sembra di impazzire.
boh….che mondo! voglio scendere!