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Fuggire o restare e combattere ancora

di Rox

Comincio a parlare di una storia, ma non so bene se sia veramente roba mia questa storia di cui non voglio parlare e di cui oramai non sento più nulla. Nelle storie che ho letto qui è il fidanzato o la fidanzata “st…zo/a” ad aver fatto sorgere il problema, ingenerando dubbi del tipo:”esisterà un bravo ragazzo?” ”incontrerò una brava ragazza?” “Ma l’amore è possibile davvero?”. La mia è un’altra storia, per certi versi una storia di abilità (di cui,però,avrei volentieri fatto a meno). I dubbi che avete voi li ha ingenerati in me non lo st…zo di turno, bensì il fratello che da quando ho memoria (all’incirca dall’età di quattro anni, ora ne ho ventotto, per cui gli anni della memoria sono ventiquattro) mi ricorda ogni istante che cosa significhi avere un fratello che fratello non è. C’è stato un momento preciso nella mia vita in cui ho capito che, pur essendo fratelli, in realtà non lo eravamo affatto. Ma non so dire di preciso il periodo, cmq ero molto piccola, forse avevo 8 anni. Non so se sia trattato di perspicacia o semplicemente di istinto, di quella capacità che hanno un po’ tutti i bambini di fidarsi di ciò che vedono. Non so. Quello che so è che da quella prima intuizione ad oggi nulla è cambiato, ma tutto è peggiorato, come in una guerra senza esclusioni di colpi. Lui, un eterno insoddisfatto, che ha sempre disprezzato la vita che gli è stata donata, uno che non ha mai avuto un solo slancio positivo, umano nei confronti dei componenti della sua famiglia, di una famiglia che lo ha sempre aiutato, con ogni mezzo. Anch’io l’ho fatto e sin da piccola, capendo in fretta che avrei dovuto camminare da sola, pur avendo dei genitori accanto che mi hanno sempre sostenuta, perchè quegli stessi genitori erano già troppo occupati ed esausti, dovendo cercare di raddrizzare le incrinature del suo carattere inqualificabile e che io non so definire. E così io mi defilavo, cercando di non dare loro altri problemi, impegnandomi a essere una brava ragazza (espressione che detesto con tutta me stessa, anche se consapevole della sua valenza positiva). Non posso raccontare dettagli più specifici della contrapposizione tra me e “lui” (scusate, ma scrivere “mio fratello ” mi è troppo difficile), non posso, perchè altrimenti non mi basterebbero miliardi di lettere. Un uomo (poiché sono trenta gli anni che ha!) che è capace di dire alla mia famiglia, che ha sempre operato per non farci mai mancare nulla, che questa non lo ha mai sostenuto, mentre mio padre ha fatto di tutto per fargli avere un lavoro dignitoso, una vita dignitosa che lui disprezza da trent’anni ed insieme ad essa disprezza noi, il luogo in cui vive (e non è mai stato capace di andare altrove a costruire il suo futuro, preferendo rovinare la vita di quattro persone che, invece, hanno sempre amato la vita ed agito per tutelarla e meritarla). Non conosco la ragione di tutto questo. So solo che non è giusto. Ora vi starete domandando, giustamente, che c’entra “lui” con la premessa iniziale, quella relativa all’amore, ai bravi ragazzi. Ve lo spiego subito. Quando in 28 anni che vivi hai dovuto, tuo malgrado, rapportarti a tale essere umano, che ha solo creato problemi, capace di rovinare e distruggere tutto ciò che gli è accanto, incapace di dialogare e confrontarsi civilmente, incapace di realizzare sogni che non ha, perchè non ha le palle, capace di far soffrire i tuoi genitori, tua sorella e che tu vorresti e provi, con ogni mezzo, a difendere,ma sai, dopo tanti anni, che da sola non è possibile, allora ti si insinua, crudele, un dubbio: che gli uomini siano tutti come lui e non ti bastano le parole di tua madre che ti assicura, rassicurandoti, che non devi pensarlo nemmeno per un istante (anche se è troppo tardi,perchè tu oramai te ne sei convinta da almeno 24 anni), perchè gli uomini non sono affatto come lui e che i bravi ragazzi esistono. Ed è la prima volta nella mia vita che non riesco a sentire dentro di me la possibilità che possa essere vero ciò che una persona mi sta dicendo, anche se non sono d’accordo con lei. (Non so se è chiaro questo pensiero,faccio un esempio se parlo con un sostenitore della pena di morte, il quale, mi spiega le ragioni, secondo lui, della necessità della pena in questione, io, pur essendo su una posizione opposta, riesco cmq ad interiorizzare, a penetrare quelle sue ragioni). Invece qui non ci riesco. Mi manca quasi l’aria. Non riesco a contemplarla una simile possibilità. Non so come spiegarlo. Pur volendolo credere, mi dico, per difendermi, credo, che non è possibile, mi dico:sì magari esistono pure i bravi ragazzi, però non sono bravi veramente, cioè non lo sono fino in fondo, mi dico vedrai che non molto tardi riuscirai a smascherali e mostreranno la loro vera natura di uomini egoisti e problematici. Non ce la faccio a credere che esistano veramente uomini perbene. Non ce la faccio. Non posso farlo! E così fuggo e nella mia fuga, i ragazzi vedono a volte atteggiamenti snob, altre atteggiamenti distaccati-disinteressati, altre ancora atteggiamenti di persona eccessivamente esigente. Ma l’apice del fastidio lo raggiungo, quando mi si definisce ragazza seria: 1) perchè odio le definizioni e 2) perchè sono semplicemente una ragazza che ama ridere e scherzare ed avare un atteggiamento serio, quando c’è da affrontare questioni più importanti di altre.
Ma in quei momenti, in verità, è una sola la cosa che veramente mi piacerebbe fare: fargli vedere cosa c’è dietro quello che definiscono serietà, atteggiamento snob o distaccato. Ma che ne sanno di me? E mi starebbe anche bene che non sapessero nulla, se avessero almeno la decenza di non incasellarmi nelle loro inutili ed arroganti categorie. Non ho chiesto loro di andare oltre! Anche se, in realtà, i ragazzi (pochissimi!!) che un po’ sono stati capaci di farlo mi restano ancora nel cuore ma questo, evidentemente, non riesce ad essere sufficiente per farmi restare e così continuo a fuggire. Fuggo per non consegnarmi all’uomo sbagliato, quello di cui ho molto letto in queste pagine e quello che già un tempo ho amato intensamente, con tutta me stessa e con la speranza che potesse accorgersi della sua vita e potesse imparare ad amarla, almeno un po’ come l’amavo io. Forse, anche lui, a modo suo, mi amava, ma io seppur ragazzina, scelsi di amarlo da lontano, per evitare di odiarlo dopo. Poi a volte mi torna in mente ed ho come la sensazione di aver fatto bene ad oppormi razionalmente a quell’amore e di aver evitato di impelagarmi in una storia che avrebbe aggiunto altra sofferenza a quella che già conoscevo. Non è facile fidarsi di qualcuno, anzi posso affermare con assoluta convinzione che è sempre stata per me la cosa più difficile da fare, vuoi per la mia indipendenza mentale, vuoi per i miei trascorsi familiari. Ho pochissime regole nella mia vita, anche perchè non credo occorra un Codice di migliaia di regole per stare al mondo, e la prima per eccellenza è sempre stata questa: fidati di te e non preoccuparti se le tue scelte non sono condivise dalla massa, perchè l’anticonformismo è l’unica misura della mia identità. Io non mi sento migliore degli altri, anche perchè a me occorre semplicemente sentirmi, e per potermi sentire ho bisogno di essere sempre me stessa, nel bene e nel male. Forse fidarmi degli altri, dell’altro in particolare, è la sfida o la prova che qualcuno mi vuole lanciare, per dimostrarmi qualcosa e se a volte credo di poterla accogliere, altre volte mi sembra da folli e così resto combattuta tra il fuggire ed il restare a combattere ancora per questa vita che ho amato sempre visceralmente e ferocemente, nonostante tutto, per questa vita che ho difeso sempre dalle sgradevolezze degli stolti, con le armi del sorriso e della positività, nonostante la paura di non riuscire a farlo anche il giorno dopo, per questa vita di cui sono stata sempre innamorata e che ho sempre amato amare e che ho fatto amare anche a chi non l’amava come me. Per questa vita che ho sempre sentito mia e che ho sempre difeso in modo quasi cavalleresco, ma che oggi, più di ieri, mi appare più incomprensibile.

Lettera pubblicata il 5 Maggio 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 47 commenti

Pagine: 1 2 3 5

  1. 1
    ChiaraMente -

    Hai appena colto il senso della vita.

  2. 2
    ChiaraMente -

    Nel senso :trovi che la vita sia incomprensibile. E’ esattamente questo. Incomprensibile a chi non ha ancora trovato un signicato stabile ma flessibile da darle. Credo che il senso della vita scappi di mano a molti di noi in molti momenti e in modi molto diversi. e’ difficile che qualcuno non si perda nell’inferno. L’importante è ascendere almeno alla tranquillità, e poi riparlarne. Coraggio.

  3. 3
    Rox -

    Sì,ma mi appare incomprensibile per le dinamiche che ho cercato di spegare sopra.E’ chiaro che la vita sia incomprensibile,proprio come fatto intrinseco,insomma per sua stessa natura.E va bene così,nel senso che non la vorrei mai una vita comprensibile,perchè vorrebbe dire vivere nella prevedibilità e,quindi,nell’automatismo e nella noia.Io volevo piuttosto dire che in tutta la mia vita ciò che ho sempre trovato incomprensibile è come facciano alcune persone a non amarla,nel bene e nel male,come possano non riuscire ad andare oltre ciò che vedono nell’immediato.Voglio dire tutti abbiamo la nostra dose di ostacoli e di difficoltà,però non trovo giusto e neanche utile disprezzare la vita.La vita c’è sempre,non se ne va a letto in letargo.Non so se riesco a spiegarlo.E non è che parlo così,perchè ho visto solo rose e fiori,ma perchè cmq sia penso che la vita non ci abbandoni mai se tentiamo di penetrare le sue fitte ed inesplicabili trame:a me la vita, in fondo, piace proprio per questo:perchè è bizzarra ed imprevedibile!Grazie mille! :-))))))))

  4. 4
    Rox -

    Hai detto che “e’ difficile che qualcuno non si perda nell’inferno.”

    Ti rispondo con questo superlativo Baudelaire:

    Bisogna sempre essere ubriachi

    Bisogna essere sempre ubriachi.
    Tutto sta in questo: E’ l’unico problema.
    Per non sentire l’orribile fardello del tempo.
    Del tempo che rompe le vostre spalle
    e vi inclina verso la terra,
    bisogna che vi ubriacate senza tregua.
    Ma di che? di vino, di poesia o di virtù,
    a piacer vostro. Ma ubriacatevi.
    E se qualche volta sui gradini di un palazzo,
    sull’erba verde di un fossato,
    nella mesta solitudine della vostra camera,
    vi risvegliate con l’ubriachezza già diminuita o scomparsa,
    domandate al vento, all’onda alla stella all’uccello all’orologio,
    a tutto ciò che fugge a tutto ciò che geme
    a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta
    a tutto ciò che parla, domandate che ora e’;
    Ed il vento, l’onda, la stella, l’uccello, l’orologio vi risponderanno
    “E’ l’ora di ubriacarsi !”
    Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi;
    Ubriacatevi senza smettere!
    Di vino di poesia o di virtù, a piacer vostro.

    Charles Baudelaire

    Ubriacarsi di vita,di senso.

  5. 5
    Isis -

    una fredda e cinica interpretazioen di tuo fratello…un ragazzino non cresciuto molto ma molt viziato..i tuoi per venirgli incontro hanno commesso l errore didargli troppo e lui ovviamente abituato ad avere tutto non s accontenta mai…ma tu..tesoro,tu non puoi e non devi spaventari così…sa di quanti uomini non viziati è popolata la terra…tanit e tutti non così problematici, il fatto, di base è ceh l uooperfetto,ilbrvao ragazzo al cento epr cento non esiste, tutti abbiamo difetti am se cerchi sempre il pelo nell uovo sarai condannata ad un esitenza opriva della gioia dell amore condiviso…avrai sempre amore unilaterale, iltuo…il ceh è un gran spreco di sentimenti…ognuno di noi preclude una pccola delusione per l altro..èrarissimo senon impossibile trovare una persona che non abbia difeetti per te..l amore..non è quella cosa meravigliosa ed idealizzata che pensi..l amore è fatta anche di sofferenzaein fondo neppure poca..ma è proprio la sofferenza che ti fa apprezzare l amore e tutto il resto nella vita…

  6. 6
    Rox -

    …avevo pure dimenticato di aver scritto qst lettera!Infatti,in realtà avevo scritto un pensiero sul pc in un momento in cui ero particolarmente spazientita per le solite questioni,non avevo intenzione di scrivere qui,anche perchè avevo deciso un paio di giorni prima di non scrivere più qui,perchè,per quanto mi piaccia la comunicazione,su intenet non l’avevo mai fatto e,sinceramente,mi sembra un pò surreale come comunicazione,proprio perchè ho bisogno di guardare e vedere le persone con cui parlo.Cmq…poi ho postato la lettera e mi sono detta ma sì!Lo so,Isis,che l’amore non è una favola,infatti non lo penso affatto e se guardi anche gli altri miei posts dove ne parlo,potrai vedere che ho una visione dell’amore molto concreta.Ma con il tempo mi sono resa conto che è proprio questo il punto,nel senso che si è in pochi ad avere questa idea concreta,se vuoi pratica,dell’amore.Per me l’amore è una sorta di amicizia speciale che nasce fra due persone tra le quali,sin da subito,si instaura un feeling che crea tutto il resto,che fa avvicinare le due persone,senza perdersi in imbarazzi paralizzanti,nonostante l’imbarazzo,due persone che sanno di essere diverse,due identità separate,ma che attraverso la comunicazione possono raccontarsi,senza diventare l’altro e senza perdere di vista nè se stessi e nè l’altro.Due persone che si rendono conto che poter stare insieme non è affatto scontato e non è neanche un atto dovuto,ma un’esperienza unica ed irripetibile,che può avere le mille sfaccettature che possiede,per sua stessa natura,solo se noi gli permettiamo di mostrarcele e di non mortificarle,con le nostre paure e insicurezze.L’amore è un viaggio,alcune tappe le puoi conoscere,altre no(e lì è la parte migliore),alcuni luoghi che visiterai ti piaceranno,altri potranno non piacerti, ma questi ultimi non eliminano la bellezza degli altri luoghi.Ma l’amore è anche libertà,da offrire a se stessi e anche agli altri,perchè l’altro ci ama,ma non è di nostra proprietà,è e resta il compagno di quel viaggio,appunto,dove insieme a te lui è l’altro protagonista.E’ questa un’idea meravigliosa ed idealizzata?Secondo me no.Per molti l’amore è:io e te stiamo insieme,facciamo questa e quest’altra cosa,poi tu(lui),mentre si va in giro,vede una bella donna,la guarda,lei lo vede,scatta il litigio…oppure lei che chiama lui per raccontarle che un ragazzo l’ha guardata,facendole degli apprezzamenti,lui si inc…za (mi incavolerei pure io,ma che me lo dici a fare?)e le vieta di ritornare nei luoghi dell’accaduto.Tutte cose per me inaccettabili che con l’amore hanno ben poco a che vedere.Lo so che i bravi ragazzi esistono (ne ho incontrati e continuo tuttora a farlo),però è necessario anche avere feeling con una persona e se anche incontro (come mi è capitato)un bravo,anzi, bravissimo ragazzo che tra sms e telefonate varie mi dice:”sono state dieci ore di sogno”,perchè ci siamo incontrati a casa di un’amica comune dove lui stava aiutando il suo ragazzo per questioni di lavoro e

  7. 7
    Rox -

    quindi ci siamo messi a parlare tutti insieme,e cmq noi due ci comoscevamo già di vista…Ma quello che mi chiedo è:che posso risp.ad uno che mi dice quella frase!Figurati,apprezzo la prima volta,però se mi ripeti solo quello,senza parlarmi di nulla di concreto,io sinceramente,per quanto possa anche sottoscrivere che è un ragazzo bravissimo davvero,non riesco ad averci feeling.Io faccio qst riflessione:non ci conosciamo;durante quelle 10 ore avremo parlato solo a pranzo e a cena e in qualche altro momento,poi ci siamo sentiti successivamente telefonicamente,e se tu mi ribadisci sempre ‘sta cosa del sogno.Io mi dico ma potrei benissimo essere un incubo,visto che non mi conosci,ma perchè non cerchi di capire come sono,magari mi parli chiaramente delle impressioni che hai avuto di me…invece di usare ‘ste frasi esagerate,da film…a me,sinceramente,viene l’ansia e fuuuuuggo,anche perkè poi non so nemmeno io cosa fare,nn voglio ferire i sentimenti di nessuno.Che poi non è la prima volta che mi districo in una cosa simile.Mi è capitato più volte,con grande imbarazzo,di trovarmi di fronte ragazzi che mi parlavano come si già sapessero tutto di me e fossero convinti che sono fantastica,simpatica,intelligente (no,sei unica,un’altra come te non c’è)perbene(che palle!!)capace di adattarsi ecc.Ora sembrerò ingrata o spara pose,ma a me,ogni volta,una cosa del genere ha letteralmente sconcertata o spiazzata.Come fa un uomo a dire tutte queste cose(carine)ad una persona appena conosciuta,che,quindi potrebbe essere benissimo il contrario delle cose dette?Sinceramente,non lo so spiegare.A me onestamente non è mai capitato di poter dire queste cose ai raggazi appena conosciuti.Quindi,qst cose mi sconvolgono,ed anche se credo di sentirle vere,mi appaiono non dico false,ma cmq un tantino esagerate.Mah,sarà perchè noi donne siamo più razionali,mentre gli uomini più istintivi?Chi lo sa?! Grazie mille per le cose che mi hai scritto.Un abbraccio.

  8. 8
    Isis -

    Eh gia sparano alto…sai perchè…perchè cercano di adularti, di colpirti…perchè tante si fermano alle cose carine…si…anche a me fa quest effetto…ma se non mi conosci…come fai a dirmi ste cose…l unico che m ha detto sei la donna della mia vita,per lo meno me l ha detto dopo 5 anni insieme e battaglie combattute fianco a fianco e gli ho creduto perchè ancora sta qui con me, nonnostante tutto…e i problemi, emi ama e lo amo…perchè all inizio anche lui come me non è che s è buttato sulle lusinghe i primi tempi diceva che s trovava bene a parlare con me, sia face to face che al telefono ( fuori per lavoro…solo telefono…)e forse è quello il succo parliamo tanot, parliamo sempre…io logorroica lui a tratti…parliamo di tutto e di piu dalla stupidate alle cose serie ..a volte capita che ci perdiamo nei problemima io ormai ho una sortas d antenna, ci soffro ( nia debolezza, m abbatto per un nonnulla ma poi risalgo piu forte) elaboro , vedo se sono io o siamo noi,poi ci parlo e risolviamo…non è così difficile ma perchè tanti uomini per il dialogo non ci sono? Perchè preferiscono tacere, distaccarsi…per fare da soli quando i problemi sono in due??
    Comunque per tornare ai tuoi interrogativi…non sono tutti così, forse non hai ancora trovato quello giusto..tutto qua,non stare sempre all erta però..di solito quando non ne vuoi sapere arriva sto tipo che ti cambia la vita…o per lo meno a me è successo così..
    UN abbraccio, scusa se ho parlato di em…in fondo è la tua ettera… ;o)
    Isis

  9. 9
    Rox -

    Non lo so perchè,ma mi sembri dolcissima!Non sono lesbica eh!E solo che se penso qualcosa finisco sempre con il dirla,uomo o donna cui sia rivolta.Non ti preoccupare,parla liberamente di te!Mi fa tanto piacere per te…eh infatti da quello che mi dici il tuo ragazzo è un essere umano normale,uno che,giustamente,non è ricorso a chissà che,è stato semplicemente se stesso,un ragazzo ed una ragazza che semplicemente si relazionano,senza enfasi e lusinghe aggiuntive!Ma infatti io non lo aspetto:se arriva è bene,se non arriva,è bene lo stesso(No,non è vero,che bugiarda :)))No,però,a parte gli scherzi,dato che,come dici tu,sto all’erta,se lo incontrerò,lo riconoscerò…e sicuramente non mi parlerà di “sogni”.Abbracci anche a te. :)))

  10. 10
    Isis -

    Ti auguro ogni bene e felicità, la meriti sei una donna speciale, ho quest idea di te, leggerti è sempre un toccasana, non so perchè…ecco vedi…anche io nonmi tengo quando penso qualcosa..hi hi
    neppure io lesbica ma comunque non ho pregiudizi ne ho amiche così e ti dirò, sono le migliori che ho… ;o)
    Un abbraccio bella! Isis

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