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Freddo, egoista e insensibile, ma non riesco a dimenticarlo

di Alisea82
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Lettera pubblicata il 26 Giugno 2020. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 60 commenti

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  1. 31
    Golem -

    > Perchè, nel suo caso, col primo DOVEVA ESSERE AMORE PER FORZA, e non un banale, naturale bisogno sessuale di una ventenne sana, ma “costumata” e “comandata” da una morale ipocrita, clericale e bacchettona, e da un romanticismo che ne è l’illusoria emanazione. Un blocco psicologico che le ha limitato una crescita morale, sessuale e in definitiva dell’autostima, per colpa di una sciocca illusione romantica verso un fallito, menegreghista e drogato, che non l’aveva mai considerata.
    Oggi -molti anni dopo quel faticoso passaggio al mondo dell’amore reale- è felice, realizzata professionalmente, come moglie, compagna, amica, amante e madre, perchè da “quel” giorno in cui HA CAPITO è diventata finalmente donna. Ha messo in soffitta “l’orsacchiotto” con cui coccolava certe illusioni infantili, e continua a costruire assieme me e nostra figlia quel Sentimento che può avere solo una EMME nel suo nome.

  2. 32
    Suzanne -

    Golem,escludendo una minoranza di masochisti, credo che tendenzialmente si decida di frequentare persone in grado di offrirci qualcosa, in termini di benessere emotivo, psicologico, sessuale o altro. Si fanno aggiustamenti nella nostra mente? Certamente perché spesso non sono presenti tutte le componenti che vorremmo, o nella modalità che desideriamo. “Lo stronzo insensibile” ( o la corrispondente femminile) non credo sia cosí diffuso; esistono persone con aspetti positivi e negativi che vengono amplificati dal contesto e dalle modalità di interazione. Non sopporto molto questa storiella che ci si racconta per aggiustarci i conti : se veniamo traditi stavamo con Satana reincarnato, se rimaniamo vedovi si trattava di un Santo, se ci ha lasciati di uno Stronzo impostore e cosí via. Sono forzature, semplificazioni, banalità utili solo ad avvalorare la vita che vogliamo narrare agli altri e a noi stessi. Queste sí che mi sembrano illusioni ancor più stupide di quelle su ammore o amore…

  3. 33
    Golem -

    Suzy: “…credo che tendenzialmente si decida di frequentare persone in grado di offrirci qualcosa, in termini di benessere emotivo, psicologico, sessuale o altro”. Ovvio, ma che può essere anche quella “piacevole” sofferenza che in ambito “sentimentale” non è sempre dolore.
    Cambierei la percentuale dei masochisti in “sono la maggioranza”. Specie al femminile, la tendenza al “soffro: è ammore” è tra la più richieste in campo amoroso. Bisognerebbe parlarne per giorni per solo accennarne le ragioni, peraltro da me richiamate in decine di altre occasioni. Tu stessa sei una “sweet masochist”, lo mostri quando ti dichiari sensibile alla nostalgia e ai toni crepuscolari, mentre ti crogioli coi ricordi del passato, non è così? Non c’è quel sottile “godere” in quello struggimento? E quante “vittime” si sentono “bene” in quel ruolo?
    I latini dicevano “Vis grata puella”, citazione che poi è stata volgarmente “storpiata” nei processi per stupro, per ammorbidirli a rapporti consenzienti. >

  4. 34
    Golem -

    >In realtà si riferisce alla forza virile in senso lato, comunque questa si esprima, e metaforicamente (spesso neppure tanto meta) proiettata in una prospettiva sessuale.
    Per Vale, quello “scombinato” è comunque uno “forte”, e lo ha pure detto. La “sofferenza” è un prezzo che pagano volentieri questo non raro tipo di donne, pur di essere “protagoniste” in un modo o l’altro di quella “forza”, salvo poi accorgersi che era solo “suggestione”. O NON voler accorgersene. E allora partono i complessi ragionamenti dove tutte quelle anomalie vengono sdoganate come stati allotropici dell’amore, quando invece è solo voglia di quel sottile eccitante “piacere”. Leggo spesso “dotti” commenti dove con ardite e complicate argomentazioni si tenta di “unicizzare” una delle tante ricerche di quel certo “piacere”, ma come diceva Serafino, nei fatti umani, anche i più seri, come puo esserlo l’amore, la ragione che li muove è sempre la più semplice. Siamo noi che amiamo renderla complicata.

  5. 35
    LAD -

    Alcuni commenti fuori tema sono stati spostati in chat.

  6. 36
    Acqua -

    L’insofferenza (o struggimento amoroso), in queso tipo di rapporti, scorre sul sottile filo del piacere che si genera dal senso di instabilita’ e dal “pathos” che gli si vuole creare attorno. Sono emozioni “illusorie” (come livello di importanza che si vuole loro attibuire), ma molto reali (come intensita’ di “sentimento” percepito), che possono renderti vittima dell’egoismo di taluni “personaggi”, in grado di manovrarle a proprio vantaggio. Valuta attentamente se ti sta bene essere “usata” in questo modo e a suo piacimento, secondo il suo “umore” del momento, o se, piuttosto, non sarebbe il caso di pretendere da questo “personaggio” una maggiore coerenza e dimostrazione di un reale interesse e sentimento (almeno di stima ed affetto) nei tuoi confronti.

  7. 37
    beetlejuice -

    Vale, secondo me è importante imparare a chiamare le cose con il loro nome. Questo tuo “ex”, avrebbe potuto fare andare le cose in modo diverso se solo avesse voluto, ma non è stato così. I problemi con l’ex moglie, i figli..sono scuse. Poi sai, ci sono persone che diventano bravissime a raccontartela, per poi fare quello che vogliono. Infine vorrei capire se 13 anni non si dimenticano, 5 si? 8? Fino a 10 l’oblio, oltre i 10 i ricordi si fanno indelebili? Anche il sesso che ti proponeva non era certo da uomo innamorato.
    In tutto questo dovresti capire perché hai iniziato una nuova relazione avendo per la testa un altro. Hai scritto molto riguardo al “vecchio” e una riga per quello “nuovo”, è significativo.

  8. 38
    SanMarco -

    Uomini come questo dovrebbero insegnare ai ragazzi Nelle scuole come evitare di finire pietosi zerbini nelle mani di streghe assetate di sangue (e dato Che i maschietti ovunque si inchinano loro pietosamente queste fanno anche bene.. così sti disperati imparano a crescere e capire che l’amore con le donne non esiste e la smettono di generare figli a caso che tanto presto finiranno a loro volta con i genitori separati )

  9. 39
    rossana -

    SanMarco,
    cos’è che, secondo te, induce i maschietti a finire come pietosi zerbini anche con donne abbastanza normali? un solo motivo, per favore, quello che in tutta onestà reputi di primaria importanza, se ti va di esternarlo?

  10. 40
    Roberta -

    Io invece penso che…uomini come questo dovrebbero insegnare ai ragazzi nelle scuole che i maschilisti è bene che diventano altruisti, è difficile ma ce la possono fare…

    Che nessuno/a è “Miss Perfezione” perché sbagliare è umano…

    Che l’amore bisogna coltivarlo e costruirsi una vita sopra con sacrifici, immedesimarsi nei panni degli altri per capire il prossimo…

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