Salve a tutti. Frequento da un bel po’ il forum e sento che alcuni di voi potrebbero aiutarmi. Semplice… ho un fratello di 16 anni, lo vedo triste, non esce da circa tre settimane di casa. È obeso. Non ho mai sentito/intuito/visto un interesse da parte sua per qualche ragazza. È sempre stato piuttosto timido. Tramite facebook, avendo come amici alcuni dei suoi amici, vedo che loro si incontrano e che escono, mentre lui passa l’intera giornata tra pc e xbox… Ci sto molto male, so che soffre ma non si confida. È solo molto molto aggressivo. Provo praticamente ogni giorno a parlargli, così come lo fa mia madre. Non ci risponde… si limita a urlare di farci gli affari nostri.
So che alla sua età è piuttosto normale alternare momenti di socialità a quelli di asocialità. Temo che sia psicologicamente “distrutto” come molti dei sedicenni che scrivono qui; mi sento in colpa nel non poter far niente e nel non riuscire a stargli vicino. Sento che è solo, che non si piace e che nonostante si nasconda dietro un’eccessiva carica aggressiva… vorrebbe tanto essere aiutato.
Nonostante tra di noi non ci sia una enorme differenza di età… circa 7 anni… ho sempre nutrito nei suoi confronti una sorta di istinto paterno, desiderio di proteggerlo.
Non posso e non voglio che sperimenti la sensazione di vuoto e di solitudine che ho sperimentato io. E invece ciò che ho sempre temuto sembra di giorno in giorno manifestarsi in lui… il restare soli. Una solitudine interna che si trasforma in solitudine esterna.
Io ci ho messo 3 anni e mezzo (di psicoterapia) per comprenderlo. Vorrei tanto evitargli di toccare il fondo… non sempre si riesce a risalire
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Categorie: - Famiglia
Questo è un gesto bellissimo da parte due, ti faccio i complimenti per quello che tenti di fare per tuo fratello. Ti parlo io perchè sono giovane, ci sono passato, lo sai meglio di me che l’adolescenza si passa dalla felicità eterna, alla solitudine in una settimana. E’ cosi. basta cambiare le cose con la forza di volontà. Io a 15 anni rimanevo a casa e non uscivo, non mi attraeva nessuna ragazza, piangevo spesso, non mangiavo, stavo sempre in casa a guardare la televisione, tutti ne sono passati, poi mi sono “svegliato”, sono uscito, sono andato in palestra, mi curavo, e sono cominciate le ragazze, ho perso la verginità proprio alla fine dei 15 anni, e ora mi sono goduto la vita, vabe nn ti parlo della situazione che mi ha lasciato la ragazza, ma non conta. fa parte anche questo. Comunque tu non puoi fare un cavolo per tirare fuori tuo fratello da questa bolla, deve capire che stare li a poltrire non risolve un cavolo. Portalo in palestra, fai venire i suoi amici a casa, rompigli quella cavolo di xbox che rovina la vita alle persone, ma alla fine quello a decidere è lui. Non ti ho detto molto, ma ci tenevo ad avere un opinione.
Anche io penso che lo sport aiuta molto, vedo mio figlio che adesso ha 20 anni e non ha mai manifestato disturbi. Si allena al calcetto sin da 10 anni e tuttora gioca in una squadra della città.
Lo sport occupa gran parte del tempo, si è sempre in contatto con altre persone, e sopra tutto fa bene alla salute.
Il cocktail “sovrappeso + timidezza” è micidiale (ti parla un ex obeso), e per questo tipo di adolescenti l’estate è il periodo peggiore perché non hai l’obbligo scolastico e quindi si chiudono in casa.
Mi sembra di capire, tuttavia, che si sta chiudendo in se stesso e non comunica nemmeno tra le mura domestiche. Questo è grave. Per darti un parere più ragionato, tuttavia, mi occorrono alcune info. Come fai ad approcciarlo quando gli vuoi parlare?
Mi spiego meglio: entri in camera sua e gli dici “ti va di parlare un po’?”
Se lo approcci così, si arrabbia e ti manda al diavolo..
Lui NON deve avere l’impressione che state per parlare di un suo problema, perché si vergogna e si agita. Devi arrivare a farlo parlare ad esempio di ragazze senza che si accorga che avete iniziato il discorso. E deve parlare lui, tu devi parlare il meno possibile.
Ciao,
innanzitutto mi congratulo con te, uffastrauffa, è bello quello che fai. L’amore che provi nei confronti di tuo fratello è tangibile.
E’ difficile azzardare soluzioni a tutto questo.
Sicuramente il sovrappeso è sinonimo di insoddisfazione. Potrebbe avere a che fare con tante cose… dal sesso ai soldi, dalla famiglia ” separazione o semplicemente continui litigi” alla paura in qualcosa o qualcuno “vedi bullismo”.
Sicuramente la solitudine è una brutta bestia bastarda! Peggio della droga! Io ho 40 anni e vivo in totale solitudine da molti, molti anni. piu’ sono solo piu’ ci voglio stare.
Ma grazie al tuo amore nei confronti di tuo fratello questo non accadra’!!!
Semplicemente fai capire a tuo fratello, anche scrivendo una lettera, che qualsiasi cosa lui è o non è TU SARAI SEMPRE DALLA SUA PARTE E che si stupira’ nell’accorgersi che tante altre persone erano nella sua stessa condizione e ne sono usciti a testa alta!!!
Mando a te un grosso abbraccio e non nascondo una bonaria invidia nei confronti di tuo fratello perchè ha te!
grazie a tutti, in primis.
per quanto riguarda lo sport io ho sempre pensato che valga l’opposto rispetto a quanto avete affermato: cioè, per far sport bisogna stare bene prima con se stessi e quindi con gli altri e non viceversa. se mio fratello ad esempio non ha voglia di uscire…difficilmente andrà a fare sport. occorrerebbe secondo me intervenire sul perchè non ha voglia.
quanto speravo che Andrea avesse commentato!!
nel tentativo di essere breve, e non tediare chi non avesse voluto leggere l’intera lettera ho omesso alcuni dettagli:
con lui, da quando è nato fino a 4 5 anni fa…ho avuto un rapporto splendido. era la mia ombra e sento di poter dire che sono stato il suo punto di riferimento, soprattutto quando mia madre è stata ammalata di depressione.
purtroppo proprio non riesco a dialogarci con lui. ho provato sia con un approccio diretto…chiedendogli ad esempio: “come mai non sei uscito”? “i tuoi amici dove stanno”? sia in maniera indiretta e quindi provando a “entrare nel suo mondo”…giocando ad esempio ai videogiochi nel tentativo di stabilire un elemento di connessione.
l’unica cosa che fino ad adesso sono riuscito a tirargli fuori è che non gli piacciono alcune persone che si sono inseriti nel suo gruppo, persone più grandi di qualche anno. ho “origliato” un paio di telefonate con degli amici in cui praticamente chiedeva di uscire…ma come risposta riceveva: “io sto con il motorino di tizio…non ho il posto. prova a chiamare a caio”…e dopo aver chiamato caio: “non lo so…se è qualcosa ti chiamo io”. ho provato in tutti i modi a farlo uscire con noi…ma naturalmente non è proprio a suo agio. sono riuscito a convincerlo a venire in vacanza con me e il mio gruppo di amici. sarà la sua prima vacanza senza i genitori.
Andrè, che ne pensi?? quanto vorrei poter essere tuo amico nella vita!
ciao claudio. grazie davvero per le belle parole.
in realtà io non riesco a non preoccuparmi degli altri: oggi è mio fratello, ieri mio padre, domani la mia ragazza, dopodomani mia madre. nel momento in cui mi accorgo che qualcuno sta male, e soprattutto se ci tengo…sarei disposto a tutto pur di risollevarlo. spesso ci riesco, altrettanto spesso no. mi fa stare bene sapere di essere stato di aiuto a qualcuno. tuttavia, quando a essere stato male sono io….beh…ti lascio immaginare…vuoto, deserto intorno a me. se ti va di parlarmi un pò di te, della tua vita…io sono qua e lo faccio con piacere!
per quanto riguarda mio fratello…il peso…beh c’è un pò di tuttoquello che hai detto. io ritengo innanzitutto che lui utilizzi il cibo come una modalità di fronteggiare lo stress: da quando è iniziato il periodo di “reclusione” mangia ancora di più.
ancora…la nostra che all’apparenza è la famiglia del mulino bianco, amati e invidiati dagli esterni, abbiamo in realtà parecchi problemi di comunicazione. si dialoga in maniera ostile, riceviamo spesso feedback frustranti da mio padre, che pensa di avere sempre la verità in tasca. è da anni ormai che mi sento (e penso che lo stesso valga per gli altri) una nullità ai suoi occhi. c’è sempre stato il “figlio di…” che è più bravo di me, ha amici migliori, la ragazza più bella e intelligente. non nascondo che resto in casa perchè a quasi 23 anni è lui la mia quasi unica fonte di reddito!
in più un’altra cosa che un pò mi spaventa è che mio fratello sta iniziando a rifugiarsi e a frequentare casa di mia nonna, mia zia, e a stare con bambini piccoli. a me la cosa spaventa…in un certo senso perchè era proprio ciò che facevo io nei momenti in cui non mi sentivo “integrato” tra i miei amici. e poi lui si tiene tutto dentro…non esplode, non piange. l’unica modalità per manifestare il suo disagio è rompermi le scatole…fa rumore con i bicchieri mentre studio, mi spengne la tv mentre la guardo (piccole cose ma che si ripetono continuamente durante il giorno)!
mi scuso per la lunghezza dei miei commenti…è impossibile secondo me sintetizzare su argomenti importanti!
ramingo.delnord@libero.it
Amico mio, riuscire a portarlo in vacanza è un grande successo, bravo!
Ora dobbiamo capitalizzare questo risultato, come ben sai l’autostima è centrale, nella vita di un essere umano. In vacanza devi creare delle occasioni in cui lui dovrà risultare in gamba, sveglio e capace. Esempio: fagli capire che ti fidi di lui, che è affidabile, assegnagli dei compiti NON GRAVOSI ed alla sua portata. Ogni volta che porta a termine un compito, un impegno, complimentati e premialo in qualche modo. E’ bello e importante sentirsi dire “bravo, sei in gamba!”.