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Lettera pubblicata il 1 Febbraio 2013. L'autore, DioTiAma, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Tu mi hai scritto : “Su Giovanni 10:33 i giudei volevano lapidarlo perché erano la loro aspettativa del Messia era diversa dalla realtà. Pur riconoscendo la potenza di Gesù, gli dava fastidio che Il Messia compisse opere potenti in nome di Dio, facendosi (usando una loro espressione) uguale a Dio. Per questo motivo erano adirati con lui e per lo stesso motivo lo hanno poi messo a morte. “ Non devo aggiungere altro tu stesso hai da solo spiegato che i giudei volevano lapidare Gesù perché stava dicendo di essere Dio o uguale a Dio (che è la stessa cosa), quindi se Gesù stesso ha detto di essere Dio, tutto ciò che mi hai scritto precedentemente si dimostra errato.
Infatti che mi dici di Giovanni 1:1? Certamente dimostra che Gesù è Dio! Ti anticipo poi dicendoti, cosa che molto probabilmente non sai, che l’edizione del 1967 della stessa TNM ha tradotto Giovanni 1:1 “e la Parola era Dio” attribuendo il titolo di “dio” scritto in minuscolo. Quindi prima veniva accettata anche dai testimoni di geova la corretta traduzione che viene utilizzata dalla quasi totalità delle traduzioni bibliche, mentre poi è stata cambiata con la traduzione “e la Parola era un dio”.
I testimoni di geova negano che lo Spirito Santo è Dio e sicuramente anche tu condividerai questa loro dottrina antibiblica. Lo Spirito Santo è una Persona ed è Dio: in 1 Corinzi 2 leggiamo che la capacità di conoscere e l’intelligenza è attribuita allo Spirito Santo; 1 Corinzi 22:11 la volontà è attribuita allo Spirito Santo; Atti 13:2, non ho mai sentito che un attributo o una forza dicesse una cosa del genere; Romani 8:17 lo Spirito Santo ci attesta che siamo figli di Dio; atti 10:15, atti 16:6-10 lo stesso, lo Spirito Santo dà una chiara direzione e guida parlando agli apostoli; Atti 5:4 lo Spirito Santo fu bestemmiato; Efesini 4:30 lo Spirito Santo può essere contristato o rattristato; Isaia 63:10 lo Spirito Santo può essere offeso; Atti 7:51 allo Spirito Santo si può resistere; Atti 5:9 lo Spirito Santo può essere tentato; … Ora queste cose non possono essere emozioni da attribuire a una qualità o a un influsso; esse devono essere interpretate in relazione a una persona. Un influsso non può essere rattristato; solo una persona può essere rattristata, offesa o respinta.
In Atti 5 leggiamo: “Ma Pietro disse: … ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo? … Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio”. Questi versetti confermano ancora che lo Spirito Santo è Dio. Visto che in questi versetti Pietro rivela che Anania aveva mentito allo Spirito Santo cioè a Dio stesso, come Pietro dice successivamente.
Per quanto riguarda la Traduzione della “bibbia” dei testimoni di geova forse ti interesserebbe sapere che molte fonti che vengono citate dalla Torre di Guardia vengono scritte in modo incompleto o fuori dal contesto in modo da far apparire che sostengano le loro tesi.
Ti scrivo solo alcuni esempi:
[continua…]
– FONTE CITATA DALLA TORRE DI GUARDIA:
Un’enciclopedia cattolica afferma: “Prima della fine del IV secolo la formula ‘un Dio in tre persone’ non era solidamente attestata, e certo non era stata completamente assimilata dalla vita cristiana e dalla sua professione di fede. Ma è esattamente questa formulazione che vanta per prima il titolo di dogma trinitario. Fra i Padri Apostolici, non c’è stato nulla che si avvicinasse sia pure remotamente a una tale mentalità o veduta”.
CONFUTAZIONE: c’è un sottile inganno in queste righe che mescolano assieme vari elementi: il dogma trinitario, il trinitarismo elementare e la rivelazione primitiva. Tutti i trinitari ammettono che la Trinità come definita nel IV secolo non è nella Bibbia; tutti i trinitari credono che la Bibbia insegna chiaramente che ci sono tre persone nella Divinità e la piena divinità di Cristo. Sono d’accordo inoltre che “la formulazione” della Trinità come definita a Nicea non è nella Bibbia. La Bibbia però insegna chiaramente la piena divinità di Cristo e la personalità dello Spirito Santo.
– FONTE CITATA DALLA TORRE DI GUARDIA: The New Encyclopædia Britannica dice: “Né la parola Trinità, né l’esplicita dottrina in quanto tale, compare nel Nuovo Testamento, e neppure Gesù e i suoi seguaci intendevano contraddire lo Shema del Vecchio Testamento: ‘Ascolta, o Israele: Il Signore nostro Dio è un unico Signore’ (Deutoronomio 6:4). . . . La dottrina si sviluppò a poco a poco nel corso di diversi secoli e attraverso molte dispute. . . . entro la fine del IV secolo . . . la dottrina della Trinità assunse sostanzialmente la forma che ha poi sempre conservato”.
CONFUTAZIONE: Lo stesso articolo più avanti afferma: «In tal modo, il Nuovo Testamento stabilì le fondamenta per la dottrina della Trinità. La dottrina si sviluppò a poco a poco nel corso di diversi secoli e attraverso molte dispute». C’era quindi il concetto base della Trinità, che è stato poi sviluppato fino al 4° secolo quando fu formulato il dogma col concilio di Nicea.
– FONTE CITATA DALLA TORRE DI GUARDIA: Nell’Encyclopedia Americana si legge: “Il cristianesimo è derivato dal giudaismo e il giudaismo era rigidamente unitariano (credeva cioè che Dio è una persona sola). La strada che portò da Gerusalemme a Nicea può difficilmente dirsi diritta. Il trinitarismo del IV secolo non rispecchiava accuratamente il primitivo insegnamento cristiano circa la natura di Dio; al contrario, rappresentava una deviazione da tale insegnamento”.
CONFUTAZIONE: Questa citazione dall’Encyclopedia Americana, è ingannevole perché dà la falsa impressione che il primo insegnamento cristiano non fosse Trinitario. Il modo corretto di citare questa fonte sarebbe quello di dire che alcuni dei particolari della teologia Trinitaria che i cristiani del IV secolo hanno insegnato non sono presenti nella Bibbia. Comunque entrambi hanno insegnato la Trinità, la divinità dell’increato Cristo e la personalità dello Spirito Santo.
[continua…]
– Nel libro “Ragioniamo” viene citato lo studioso Barclay in modo che sembra sostenere la correttezza della traduzione del Nuovo mondo in Giovanni 1:1; in realtà Barclay stava spiegando che Giovanni non voleva identificare il Logos col Padre, ma questo non indica che Gesù non sia Dio. Infatti è proprio perché Giovanni non voleva identificare Gesù col Padre che non ha messo l’articolo davanti a theos riferito a logos, altrimenti ci sarebbe stata una totale identificazione e confusione. Ma l’assenza dell’articolo determinativo non significa che il logos sia un dio minore (come sostengono i tdg). Se Giovanni avesse voluto dire che Gesù è divino ma non Dio, avrebbe usato l’aggettivo theios che significa appunto divino, proprio nel senso che vorrebbero intendere i geovisti e che nella Bibbia è usato 3 volte ma MAI riferito a Gesù! Gesù infatti non è chiamato divino = theios ma Divinità = theotes, cioè uguale a Dio (Colossesi 2:9 dove la TNM traduce erratamente “qualità divina” come se ci fosse “theiotes”). In Giov. 1:1, nella seconda parte, il soggetto è la “Parola”, il verbo è “era” ed il predicato nominale è “Dio”. Normalmente il predicato nominale segue il verbo, ma quando lo precede, come in questo caso, lo scrittore vuole mettere in risalto una qualità del soggetto. Se Giovanni avesse aggiunto anche l’articolo determinativo avrebbe identificato la Parola con il Padre mentre invece voleva dire che sono entrambi “Dio” ma sono anche “Persone” diverse. Per fare un esempio sarebbe come se uno volesse affermare che il ghiaccio e la nebbia sono cose distinte e tuttavia entrambe sono acqua: se Giovanni avesse messo l’articolo davanti a Logos avrebbe detto che Gesù ed il Padre sono la stessa cosa (come dire la nebbia ed ghiaccio sono la stessa cosa) mentre invece voleva dire che sono distinti eppure entrambi “Dio”. Questo è il vero motivo di tipo logico-grammaticale per cui Giovanni non usa l’articolo determinativo davanti a “Dio”.
Molte volte in greco i sostantivi sono senza articolo: la falsa regoletta grammaticale “niente articolo = d minuscola”, cioè sostantivo indeterminato, è smentita persino dalla stessa Traduzione del Nuovo Mondo che infatti segue sempre, tranne qui, la cosiddetta “regola di Colwell”: un complemento predicativo determinato prende l’articolo quando segue il verbo, ma non lo prende quando lo precede. In quest’ultimo caso rimane comunque determinato!
Esempi: in Giov. 19:21 abbiamo “basileus ton iudaion eimi”. In questo caso basileus è nome del predicato che precede il verbo (eimi) come in Giov. 1:1, quindi seguendo il criterio applicato in Giov. 1:1, la TNM dovrebbe tradurre “io sono un re dei giudei” mentre giustamente traduce “il Re dei giudei”. In Romani 8:33 è scritto “Dio è colui che ci dichiara giusti”: anche qui manca l’articolo davanti a theos. Altri esempi: in Giov. 1:6,12,13 la parola “Dio” non è preceduta dall’articolo eppure anche la traduzione del Nuovo mondo indica giustamente “Dio” con la D maiuscola.
[continua…]
Sempre Giovanni usa tranquillamente l’articolo davanti a theos riferito a Gesù quando non c’è la possibilità di confusione (Giov.20:28) o al contrario troviamo theos senza articolo riferito al Padre anche in 2 Corinzi1:3, Giovanni 6:45, Matteo 4:4, Matteo 5:9, Luca 1:35, Giovanni 1:6, Giacomo 2:23, ecc. Un altro esempio chiarissimo è in Giov.13:3 dove troviamo, nello stesso versetto, 2 volte il termine “Dio”, che precede sempre il verbo, una volta con l’articolo ed una volta senza eppure la TNM lo traduce sempre con la D maiuscola!
– LA TORRE DI GUARDIA ha inoltre citato per 24 anni il dott. Julius Mantey (che ha studiato greco per più di 65 anni) e il suo commentario greco per sostenere le loro dottrine geoviste, il quale (Mantey) si è visto obbligato a mandare una lettera alla Torre di Guardia chiedendogli di non citarlo più visto che lui stesso non condivide affatto la traduzione TNM definendola fuorviante, obsoleta, errata,… e chiedendo loro di comunicare immediatamente sulla rivista Torre di Guardia che le sue parole non avevano rilevanza per confermare la regola da loro usata in Giovanni 1:1, ma che è stata citata in sproposito (visto che lui stesso non condivide la traduzione di Giov. 1:1).
Visto che mi hai detto che la traduzione TNM è sostenuta da molti grecisti (io non ho ancora trovato nessun grecista che la sostenga) io ti vorrei piuttosto rivelare quanto ho scoperto, cioè che non c’è un solo studente di greco nella Torre di Guardia; ho letto che il dott. Martin ha scritto di aver fatto tutto il possibile per scoprire il nome di coloro che si occupavano della traduzione e la Torre di Guardia non gliel’ha detti. Un ex- testimone che conosceva i membri del consiglio personalmente gli ha detto chi erano; gli uomini di questo comitato NON SAPEVANO LEGGERE IL NUOVO TESTAMENTO IN GRECO NE’ IN EBRAICO, e non avevano nessuna conoscenza del sistema teologico, eccetto quello che avevano imparato dalla Torre di Guardia. Uno solo tra questi era andato al college e ne era uscito dopo 1 anno e aveva brevemente studiato le lingue della bibbia mentre era al college.
Il dott. Martin lo ha incontrato e chiedendogli di leggere Giovanni 1:1 gli ha chiesto “come lo tradurresti?” e questo ragazzo gli ha risposto: “bè, la parola era un dio” e il dott. Martin a lui: “qual è il soggetto della frase?” e il ragazzo non ha risposto, così glielo ha ridomandato e il ragazzo non lo sapeva. Bene questo era l’unico ragazzo alla Torre di Guardia che leggeva greco e non conosceva il soggetto della frase in Giovanni 1:1.
Ben il 99% degli studenti di tutto il mondo che conoscono il greco e che hanno aiutato a tradurre la Bibbia sono in disaccordo con la traduzione del Nuovo mondo. (ti cito la fonte è in inglese forse ti interesserà appronfondire: http://www.bible.ca/trinity/trinity-Mantey.htm )
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– FONTE CITATA DALLA TORRE DI GUARDIA: Nel suo Dizionario Biblico il gesuita John L. McKenzie dice: “La trinità delle persone all’interno dell’unità di natura è definita in termini di ‘persona’ e ‘natura’, che sono termini filosofici greci; essi infatti non appaiono nella Bibbia. Le definizioni trinitarie sorsero come risultato di lunghe controversie nelle quali questi termini, e altri come ‘essenza’ e ‘sostanza’, furono erroneamente applicati a Dio da alcuni teologi”.
CONFUTAZIONE: Prendendo il Dizionario Biblico del gesuita si riscontrerà che il pensiero dell’autore non è citato per intero: è stato interrotto ad un punto adatto a suscitare proprio l’impressione di incompatibilità tra quei termini e Dio. Infatti nel testo segue una frase che fa piena luce, a prima lettura. Eccola: “L’affermazione definitiva di trinità di persone e unità di natura fu dichiarata dalla Chiesa come l’unico modo corretto in cui si potevano usare quei termini”.
Ora sì che il contesto è completo ed il pensiero è chiaro: il Mc Kenzie vuol dire che c’è un uso corretto ed uno scorretto di quei termini; l’uso scorretto attuato da “alcuni teologi” ha provocato le “lunghe controversie”. Queste sono finite quando la Chiesa ha indicato l’uso corretto. Il quale consiste nell’abbinare “trinità” con “persone”, “unità” con “natura”.
Ora sì che è chiaro il pensiero del Mc Kenzie; i traduttori hanno semplicemente seguito l’ordine delle parole trovato nel testo inglese: “these terms (…) were erroneously applied to God”. Questa frase inglese non ammette un diverso ordine delle parole, poiché l’avverbio “erroneously” deve – per regola di sintassi – trovarsi tra l’ausiliare “were” e il participio “applied”. La frase inglese, così com’è, ammette due traduzioni ambedue legittime: “questi termini (…) furono erroneamente applicati a Dio” e “questi termini (…) furono applicati erroneamente a Dio”. La prima traduzione (“furono erroneamente applicati”) significa che quei termini (NATURA, PERSONA…) non potevano assolutamente venir applicati a Dio. La seconda traduzione (“furono applicati erroneamente”) significa che quei termini furono applicati a Dio in modo errato da alcuni teologi: dunque c’era anche un modo esatto, corretto di applicarli a Dio (e questo modo esatto fu indicato dalla Chiesa negli abbinamenti trinità-persone e unità-natura, come afferma il Mc Kenzie nella frase che completa il suo pensiero ma che è stata tralasciata).
La frase inglese è necessariamente equivoca: però un inglese che legga il testo completo capisce subito quale dei due significati possibili è giusto e calza col contesto. Ma se quello stesso Inglese legge la medesima citazione troncata nella parte non riuscirà – mancandogli il contesto – a capire quale dei due significati intenda Mc Kenzie.
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Avrei tante altre cose da scrivere, sia di fonti citate solo parzialmente sia riguardo alla traduzione, per questo di nuovo ti rinvito a scrivermi al mio indirizzo email tuseispecialeperdio@libero.it perchè non credo poi che sia molto comprensibile una discussione su un blog che diventa poi molto lunga (come puoi vedere anche dalla lunghezza di questa risposta che credo che faccia tutto tranne che invogliare chi desidera a leggere tutto, proprio per la lunghezza eccessiva).
Inoltre ho iniziato questo post sul blog con l’unico desiderio di parlare di Gesù e di Lui solo, quindi vorrei evitare discussioni e dibattiti dottrinali.
Se sei interessato scrivimi all’email che ti ho citato sopra, ti ringrazio.
Spero tanto che ciò che ti ho scritto possa farti riflettere e soprattutto portarti a chiederti e a cercare autonomamente quale sia la vera verità (senza ascoltare nè me né altri ma solo la Parola di Dio, sotto la guida dello Spirito Santo).
Dio ti benedica!
Eccomi qui Natalia (Dio ti ama).
Ti confesso che la lettura dei tuoi post mi ha sbaragliato. La tua conoscenza delle Scritture, delle traduzioni bibliche e la tua padronanza dei testi pubblicati dai Testimoni di Geova è assolutamente esemplare. La mia intenzione non era quella di suscitare dibattiti. Lungi da me inerpicarmi su sentieri che non portano a nulla. Sono contento di essermi confrontato con te, e sono altrettanto contento di aver arricchito la mia comprensione delle Scritture secondo il tuo esposto. Ognuno di noi sta percorrendo un percorso per avvicinarsi a Dio.
L’apostolo Paolo avverte: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni”(1 Timoteo 4:1) Sì, le idee errate sono una vera minaccia. Quali sono le idee errate? Le mie, le tue, quelle dei Testimoni di Geova?, quelle dei cattolici? Sono tante le confessioni cristiane o sedicenti tale. Comprensibilmente Paolo implorò il caro amico Timoteo: O Timoteo, custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza;alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede. La grazia sia con voi. (1 Timoteo 6:20, 21)
Come possiamo sia io che te, che tutti, oggi trarre profitto da questo amorevole avvertimento? A Timoteo era stato affidato un deposito, qualcosa di prezioso da custodire e proteggere. Che cos’era? San Paolo spiega: “Prendi come modello le sane parole che hai udite da me con la fede e l’amore che si hanno in Cristo Gesù.Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.(2 Timoteo 1:13, 14) In armonia con queste parole, noi dobbiamo essere decisi (sia io che te che gli altri) a proteggere la nostra fede e l’insieme delle verità affidateci.
Come farlo? Con chi farlo?
Mi piace molto una citazione di Gesù che dice:
“conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
La libertà è apertura, luce, calore, amore, unità, ma soprattutto trasparenza e nessun ALONE DI MISTERO. Io ho trovato questi aspetti, con tutti i difetti che la situazione miserevole in cui ci troviamo ci lascia in eredità e devo dirti che sono felice.
Tu concludi i tuoi post con “Dio ti benedica”. Ognuno di noi ha bisogno di questa guida e benedizione, un percorso che non terminerà mai. Che tutti possano avere il cuore illuminato da Dio affinchè possano rimuovere qualsiasi velo che ci impedisce di trovarLo veramente.
Grazie ancora per il piacevole confronto!
Grazie Luca per ciò che hai scritto. Certamente stiamo vivendo negli ultimi tempi prima che Gesù ritorni e le false dottrine e i falsi insegnamenti stanno dilagando sempre più (purtoppo anche nella Chiesa di Cristo).
Condivido ciò che hai scritto, proteggere e custodire la nostra fede e le verità bibliche in cui crediamo è il nostro dovere, per timore di essere trascinati via da esse.
Io personalmente credo che per non cadere nelle false dottrine dobbiamo leggere la Bibbia autonomamente (senza farci influenzare da libri o dal pensiero o dall’interpretazione altrui a meno che non abbiano ricevuto chiara rivelazione o visione da parte di Dio, come fu per l’apostolo Paolo) e chiedere sempre in preghiera aiuto e guida da parte di Dio nel leggere la Sua Parola.
Certamente non riusciremo mai a capire e conoscere tutto, sarebbe una pazzia pensare che la nostra mente possa comprendere o contenere tutta la grandezza e la maestà del nostro Dio. Noi non siamo che polvere e Sue creature.
Nella Bibbia è detto chiaramente che dobbiamo camminare per fede e non per visione. Tante verità bibliche dobbiamo accettarle per fede anche se magari la nostra ragione non riesce a comprenderle appieno.
Il mio invito a scrivermi al mio indirizzo email è sempre aperto, se vuoi, sono e sarò disposta ad un confronto se tu lo desideri.
Dio ti benedica e ti faccio i miei più cari auguri per la tua vita, che Dio possa sempre guidarti nella Verità della Sua Parola e che possa preservarci dal cadere in false dottrine.
Dio ti benedica ancora!!!
Ciao Natalia.
So che sono passati più di quattro anni dalla tua ultima risposta, e che probabilmente non leggerai questo mio messaggio. Ho provato a scriverti tempo fa al tuo indirizzo email, ma non ho mai ricevuto una risposta. Ti prego, se vuoi e puoi, di contattarmi. Avrei bisogno di parlarti, per favore. Grazie e buon pomeriggio. Dio ti benedica.
Io penso che solo noi possiamo scegliere. Il sostegno umano viene garantito a tutti ( quindi è sbagliato portare rancore) ma nel momento in cui io mi sento soffocata come donna va da sé che non ti penso più e questa, a limite, non sarebbe una buona ragione per tradire; quello che perdi in euforia lo recuperi in umanità. Il passato è passato, quando non viene fermato da discorsi banali che ne allietano il ricordo diventa anche piacevole. Un discorso che viene impostato in maniera seria è un discorso chiuso in partenza. Le illusioni attive ti fregano. Quando non si concretizzano si manifestano per quello che sono: una forma di evasione dalla realtà. Quando ci ripensi ti accorgi di quanto sia meschino l’essere umano. E certo non te ne tiri fuori. Umanamente preferisci non guardare. Questa viltà è una forma di condivisione. La mancanza d’onestà intellettuale trasforma il disagio in vergogna e ti trattiene nelle sabbie mobili della falsità. Capita… ti hai capito che quella persona ti ha utilizzato come uno strumento per capire quanto vale o per farsi bello agli occhi di una donna che lo considerava come un fratello. Questo egoismo che porta le persone a escludere che l’amore si compendi nella civiltà e che le ragioni di quelli che loro considerano insuccessi a limite dipendono dal fatto che non sono abbastanza costruiti per poter vivere una vita lontano dalla divina provvidenza ti porta a reprimerti. Questo secondo me non va bene.