scusarvi fra voi.. perché la stima che avete provato l’un l’altra ancora c’è, nel sottofondo, è rimasta, secondo me, solo che ora Rossana ha bisogno di sentirsi chiedere scusa, da te, se l’hai offesa e ferita con le tue parole, che non era tua intenzione quel che lei ha inteso, ma volevi dare un aiuto alle donne che soffrono.. (non capendo che queste donne non stanno cercando un aiuto in questa loro sofferenza.. come detto sopra.. ;).. allora se ti scusi sinceramente di aver creato questa offesa in lei e nei suoi sentimenti personali e privati sono certa che lei ti perdonerà, si sentirà stavolta capita e tornerà a darti il suo apprezzamento che a te fa piacere ricevere.. in quanto uomo.. 😉
vedi è semplice, basta capire le diversità..
per una donna, cioè, è basilare sentirsi dire: sì hai diritto a sentirti offesa, ferita, a provare quel che provi.. hai diritto a provare il sentimento che provi, non stai sbagliando (cosa che cerca di dire un uomo per giustificare se stesso e difendersi dall’attacco femminile di quel momento.. eheheh..) e se ti ho involontariamente ferito mi dispiaccio e ti chiedo scusa, non era mia intenzione..
tutto lì.
cioè è importante dire a una donna che in qualunque modo si sta sentendo, contenta, ferita, arrabbiata o altro.. non sta sbagliando per questo e quall’altro motivo (come tende a dire un uomo) ma ha ragione a sentirsi così, nessuno può entrare nel merito del sentimento di un altro, dire se è giusto è sbagliato, è una violenza per noi donne sentirci dire che sbagliamo a sentirci come ci sentiamo.. e voi uomini non dovete erroneamente interpretare il nostro sentimento di quel momento, triste, ferite o offese o altro, come una disapprovazione nei vostri confronti, ma solo sul modo in cui avete detto qualcosa, per cui basta rimediare e scusarsi sul modo.. potrebbe bastare questo forse per risolvere i conflitti, e in questo caso il tuo e di Rossana.. 🙂
Per cui non puoi “sperare” che smetteranno, le donne, di raccontare le dolci sofferenze romanzate che leggi pure su questo sito, perché per loro è vivere.. una donna ama provare sentimenti anche dolorosi.. non vuole evitarli, è questo che non capite bene.. ma apprezziamo il vostro aiuto comunque 🙂 il vostro volerci aiutare con le armi che avete voi, che sono appunto la ragione.. l’importante è apprezzare l’intenzione.. 😉 anche se non può ottenere effetti il vostro aiuto razionale, perché non è quello che cerchiamo.. 😉 vogliamo provare sentimenti, anche dolorosi.. ciao.. 😉
Camy, io non voglio ripetere le ragioni arcaiche del perché un ” femmina” agisce in un modo e un ” maschio” in un altro, che nei millenni di sono trasformate in sentimenti, ma tu, che hai finalmente un atteggiamento “sereno”, converrai con me che alle radici di quel fenomeno “emotivo” ci deve essere una benedetta ragione nata quando i sentimenti erano ancora “in nuce”? Oppure sono spuntati improvvisamente per far sì che oggi noi discutessimo del fatto che un maschio raramente insiste sino all’umiliazione per avere una femmina e una femmina invece lo fa frequentemente. Forse ricorderai che ho ipotizzato (ma lo sa qualunque antropologo) che cio’ nasce dalla necessità di investire oculatamente il proprio patrimonio genetico, infinitamente più limitato dei miliardi di spermatozoi che si possono “spendere” senza oculatezza. Se osservi questi due DIVERSI approcci al rapporto sessuale, ancorché integrato dal sentimenti elaborati dai millenni di cultura ed etica che ne hanno indirizzato le manifestazioni, potresti leggere in questi PERCHÉ la donna insista in un rapporto sentimentalmente non soddisfacente ma geneticamente auspicabile, dove quegli arcaici CONSIGLIERI indicano una condotta apparentemente illogica che tuttavia ha in se’ una logica assoluta: quella di ritenere di avere di fronte (COMUNQUE) il miglior riproduttore possibile, per tutta una serie di ragioni che non vengono, in quel caso, riconosciuti dalla parte razionale, ma che lo sono, eccome, da quella istintuale. Non so se mi sono spiegato.
Cercare di negare che siamo anche Natura, e che questa persegue i suoi scopi senza chiederci se siamo accordo in quanto quegli scopi travalicano la nostra “umanità” , ha spiegato a me perché una donna che che poteva avere chiunque ed essere amata da questi, ha insistito con chi ne mortificava la dignità. Cosa che lei NON “voleva” vedere per i motivi che ho spiegato, ma che ha compreso benissimo successivamente.
Non vedo in cosa svaluterei il sentimentalismo femminile se ritengo di aver intuito le ragioni di un rapporto sentimentale a senso unico, quando a “freddo” nessuno, maschio o femmina, accetterebbe di essere maltrattato nella parte più delicata dell’io.
È evidente che c’è “qualcosa di superiore” che fa si che si insista. Ma se non si è masochisti patologici, l’unica possibilità che intravedo e’ quella di cui ho parlato. Ma se qualcuno vuol darmi una spiegazione più convincente sul perché si insista con chi non ci vuole, io sono pronto a ricredermi.>>>
Camy,
ho letto qualche tempo fa il libro che hai citato: andrò a risfogliarlo, anche se sul momento non mi era parso di particolare interesse.
sento di dover puntalizzare che l’offesa per me più grave potrebbe essere immaginare che sia in cerca di una pacca sulla spalla. ad eccezione del decennio abbondante che ho condiviso con il mio amante, vivo interiormente sola da quando sono nata e me la sono sempre cavata senza sostegni e senza piagnistei.
mi ferisce pensare che qualcuno possa supporre di dover alleviare la sola VERA sofferenza che mi affligge, del tutto INCURABILE; né per questa, a volte accennata, nell’ormai lunga partecipazione a LaD ho MAI nemmeno chiesto comprensione.
per fortuna i miei anni disperati per amore sono lontani. il sentimento che coltivo a distanza nei confronti di un uomo che mi avrebbe voluta concedendomi pochissimo di sé, oggi come oggi è più un sostegno che do alla sua disperazione che non un tornaconto oppure una speranza per me. nella migliore delle ipotesi non è che una piacevole ed equilibrata amicizia amorosa ma ho la pretesa che sia rispettata come parte di me e soprattutto, non negata in base a criteri e concetti mentali altrui (analizzata, inserita in schemi soggettivi e valutata da estranei, che ne percepiscono un solo macroscopico aspetto soltanto).
ho ammirato la tua analisi di dinamica relazionale fra maschi e femmine. hai compreso molto di come si sono svolti le interazioni e di come mi sono sentita in questi mesi. sono dell’idea che quando si comincia qualcosa si deve andare bene o male avanti fino alla sua conclusione, a qualsiasi costo.
“vogliamo provare sentimenti, anche dolorosi.. ciao.. ;)”
camy, concordo con tutto il tuo lungo ma interessantissimo discorso ( come anche con quello di rossana ) ma mi limito a riprenderlo solo da quest’ ultima frase, rafforzandone ulteriormente il significato:
noi donne non abbiamo bisogno di sapere se un nostro sentimento è giusto o sbagliato, se è conveniente o sconveniente, ben riposto o mal riposto. questo lo sappiamo da noi ! noi abbiamo solo bisogno di PROVARLO E DI DIMOSTRARLO, quel sentimento! perchè questo ci fa crescere, ci fa migliorare, ci fa sentire vive, ci fa sentire UMANE! UMANEEEE !!!!! e io preferisco piangere tutte le mie lacrime, piuttosto che vivere – perennemente – nella disumanità.
>>>Poi. Se la necessità in un dibattito sul valore degli amori non ricambiati, è quella di sentirsi dire parole consolatorie nel momento in si è vissuto uno di questi “amori”, NON si entra nel dibattito, perchè è facile che qualcuno possa mettere il dito nella piaga, come ho fatto io e altri, piaga che non si vuole dolga ulteriormente, anche perchè in questa esiste il paradosso che quella ferita l’ha creata la persona a cui tieni di più, e non sia mai detto che lo si faccia notare. Ma pochi hanno capito che io non sono qui per attaccare questa o quella donna, cosa può interessarmi, ma per spiegare cosa ho scoperto coi fatti, non con l’uso la poesia amorosa, che pure mi piace. Anzi come ho scritto, è proprio perchè amo la donna e le cose belle che mi regala quando è innamorata di me, che trovo ridicolo che le getti ai porci quando queste non vengono apprezzate. E questo è ancora più grottesco e dimostra veramente che a volte la donna preferisce essere ingannata pur di vivere quel desiderio di “sensazioni”, piuttosto che la verità. E se non basta, si autoinganna pur di non rinunciarci.
Ieri ho inviato uno stralcio di Raffaele Morelli sull’argomento, che dice quanto sia inutile l’illusione, seppure meno faticosa e dolorosa dell’ammissione del fatto che l’altro NON ci ami, ma questa illusione non rende l’amore VERO perchè si sperava che lo fosse.
Lo sarà per chi vuol credere che lo sia, e che lo faccia pure, ma questo riconoscimento immeritato, se ne elèva la dignità al livello di quello ricambiato, squalifica quest’ultimo alla pari di qualunque sentimento illusorio. Camy, illusione e realtà sono due dimensioni diverse, cerchiamo di essere seri. Con l’illusione non si costruisce niente, neppure dentro sè stessi, se non una CONTINUA illusione. E anche se questa è dolce e struggente per me non è amore, ma illusione d’amore, ma non vedo per quale motivo chi crede che sia amore debba sentirsi offesa.
In ogni caso ribadisco che io quando affermo questo lo dico per me e non mi sto riferendo a nessuno che non siano le persone con le quali INTERPRETO questo sentimento, quindi non offendo nessuno, almeno quanto IO NON MI SENTO OFFESO (e potrei sentirmici non trovi, se la logica è quella?) da chi pensa che il suo amore illusorio valga quanto il mio che invece ORA non ritengo tale. Spero sia stato sufficientemente chiaro cara Camy, anche perchè con te si può ragionare, senza rischiare di offendere qualunque amore tu abbia avuto, per il semplice motivo che parlo DEL MIO.
Visto che piace urlare che è stato violato il vostro diritto “di dire la propria”, a questo punto vorrei far notare una cosa: per ogni utente che grida la negazione del proprio diritto di dire la sua, è possibile mettere insieme i suoi vari scritti, e riuscire così a ricostruire la SUA visione rispetto agli argomenti trattati.
Allora, a questo punto c’è qualcosa che non quadra, perché o queste persone non hanno mai scritto le loro idee su questo forum (ma così non è) oppure non è vero che vengono negati diritti vari (negazione di DIRITTI. Che parolone).
Delle due l’una, ma essendo la prima dimostrabile con immensa facilità, si può facilmente concludere che non esiste nessuna negazione del diritto di dire la propria.
Piuttosto ci si lamenta perché non tutti sono disposti ad accarezzarvi la testolina con un atteggiamento del genere: “vogliamo essere consolate, accolte, sentirci dire: “ti capisco, sì fa male, è vero.. coraggio..non preoccuparti è lui il bruto che non capisce la persona meravigliosa che sei..”.. ecc..”
Allora a questo punto vorrei sapere che differenza c’è tra leggere le idee altrui pur mantenendo le proprie, ed il dover accettare le idee altrui, facendole proprie?
Qui si confonde il confronto con il riscontro forzato, con un confronto tagliato su misura perché “vogliamo essere consolate, accolte, sentirci dire: “ti capisco, sì fa male, è vero.. coraggio..non preoccuparti è lui il bruto che non capisce la persona meravigliosa che sei..”.. ecc..”.
Personalmente le etichette come dittatore, maschilista, eccetera, mi fanno sorridere. E mi fanno sorridere perché non servono a nulla.
Non hanno il potere di fare nulla perché sono sicuro di me stesso, senza bisogno di cercare consensi, riscontri o pacche sulle spalle.
Poi c’è un’altra cosa che non capisco: c’è gente che non si risparmia mai nel sottolineare la pallosità di questa lettera, il grado di pesantezza che deriva da ciò che scriviamo io e Golem, però, però…..sempre qua stanno,…
sempre queste cose leggono, e mai una volta che si sia potuto leggere una loro idea, una loro visione ex novo messa sul piatto, attorno alla quale sviluppare un pensiero.
Eh già. Meglio annoiarsi leggendo cose altrui, piuttosto che annoiarsi a mettere in campo idee proprie, magari più originali di quelle che devono (una nuova imposizione?) sorbirsi.
Un’idea non ha colore. Se riesce a ritagliarsi uno spazio, lo fa perché è in grado di farlo da sola, senza bisogno di lasciargli uno “spazio rosa”.
Le quote/spazi rosa non esistono da nessuna parte.
scusa M se rispondo solo adesso ma ero fuori citta’. Solo ora mi sono accorta del tuo amore per Golem… piccini 🙂
I dolci tipici sono i mostazzoli(detti mastazzola dalle mie parti) ,sono dei biscotti durissimi, ti spaccano i denti, dalle forme più svariate, tipici del paese dove sono nata, anche se non ci ho abitato un giorno. O le susamelle, con cioccolato e uva passa ma sinceramente a me non piacciono. Poi ce ne sono tanti ma questi sono diffusi nella zona da dove vengo io. Anche se non mi sono mai sentita una calabrese doc, non mi sento di nessun luogo.
Noto che viene usato il termine “tornaconto” o il sinonimo “conveniente”, quasi a voler sottolineare che un amore ricambiato è la “mercede” che si riceve per un “negoziato” in cui si fa due più due. Signori, qui si sta parlando di AMORE. E quindi È OVVIO che la convenienza o il tornaconto non è altro che L’AMORE dell’altro, che RICONOSCE il valore del nostro. Cosa che credo tutti si aspettano quando stanno dando il meglio di se’, si suppone. Confondere questo aspetto “ideale” di un rapporto cosi importante per la dignita’ sentimentale di una persona, con quello di una scelta “economica”, quasi a voler mostrare che quelli in cui uno dei due lo “da’ gratis” e’ addirittura più “onesto”, e’ ridicolo, e dimostra che non si è compreso quanto pesi la propria dignità in un caso E nell’altro. Non si dimostra che si è “generosi” e “disinteressati” se mentre stai dando il meglio di te, dall’altra parte non si risponde. C’è ‘ un altro termine per definire questa situazione. In realtà non è neppure vero che si è disinteressati, perché o c’è l’aspettativa di un cambio di rotta, o il piacere, anche sessuale, che quella pur sbilanciata relazione fornisce. Quindi non c’è proprio nessun “disinteresse”, in queste storie, sono solo avvilenti per la il sentimento del non ricambiato, che vorrebbe essere amato MA NON LO È. E paradossalmente, il primo ( e forse l’unico) che lo pensa, come conseguenza logica, e’ proprio chi non ricambia: l’amato. IL RESTO DEL MONDO, con me in pole position, non se ne frega niente, perché non sono affari suoi. Non so se si era capito, ma parlavo di come “quell’amore” di mia moglie, considerasse questa ragazza un passatempo, mentre lei gli scriveva poesie d’amore. Le ragazze di questo forum NON si riconoscono in questa lettura dei fatti? Evviva, siamo felici per loro. Ma lo penso davvero, non sto facendo dell’ironia. Ma se si pensa che l’amore che lei ha per me debba valere come quello con quel tizio, sono io che dovrei offendermi. COME TUTTI NELLE MIE CONDIZIONI. Qui invece si offendono quelle che non sono state ricambiate, forse mortificate nelle speranze e nell’autostima, e lo stronzo che offende sono io, perché sto vivendo finalmente una storia sana, ma non posso dire che è più sana di quella che viveva con uno stronzo VERO, perché qualcuno, chissa perche’, si identifica nella vicenda, e non sia mai che si senta giudicata nel suo di amore non ricambiato, neanche allegoricamente.
MG (dopo Camy) e’ onesta e lo ha detto: si ama soffrire.
“…potresti leggere in questi PERCHÉ la donna insista in un rapporto sentimentalmente non soddisfacente ma geneticamente auspicabile, dove quegli arcaici CONSIGLIERI indicano una condotta apparentemente illogica che tuttavia ha in se’ una logica assoluta: quella di ritenere di avere di fronte (COMUNQUE) il miglior riproduttore possibile, per tutta una serie di ragioni che non vengono, in quel caso, riconosciuti dalla parte razionale, ma che lo sono, eccome, da quella istintuale. Non so se mi sono spiegato.”
golem, contrariamente a quanto tu affermi, noi donne di questa discussione ( perlomeno per quanto mi riguarda ) non rinneghiamo che nella nostra passione amorosa possa esserci anche una “logica istintuale” dettata dalla Natura, ma questo non cambia di molto le cose. alla fine il risultato è lo STESSO: vogliamo QUELL’ uomo, anche se in quel momento ci sta trattando male e non ci sta attribuendo valore. e continuare a ripeterci che dovremmo guardare altrove non serve a nulla, se non a farci intestardire ancora di più sulla stessa persona. è un meccanismo tanto illogico quanto scontato, e gli uomini intelligenti come te e come M. lo sanno benissimo! nonostante questo perseverate con il dito nella piaga… come mai ? avrei invece trovato molto più interessante constatare che ci sono uomini che non recitano sempre le stesse litanie ( “non tutti accettano un passato esuberante e ribelle, non tutti possono apprezzarti, ci sono cose di te che all’ altro possono dar fastidio, di sicuro se non ti ha scelta è perchè non ha MAI provato nulla, ti sei immaginata tutto…” e via dicendo…). quindi, caro M., forse non siamo noi donne ad essere noiose e ripetitive, siete tu e golem invece secondo me che non vi sforzate mai di cogliere i significati più intensi e più celati dietro ai nostri discorsi, traendone quegli spunti interessanti di cui lamenti la mancanza…
scusarvi fra voi.. perché la stima che avete provato l’un l’altra ancora c’è, nel sottofondo, è rimasta, secondo me, solo che ora Rossana ha bisogno di sentirsi chiedere scusa, da te, se l’hai offesa e ferita con le tue parole, che non era tua intenzione quel che lei ha inteso, ma volevi dare un aiuto alle donne che soffrono.. (non capendo che queste donne non stanno cercando un aiuto in questa loro sofferenza.. come detto sopra.. ;).. allora se ti scusi sinceramente di aver creato questa offesa in lei e nei suoi sentimenti personali e privati sono certa che lei ti perdonerà, si sentirà stavolta capita e tornerà a darti il suo apprezzamento che a te fa piacere ricevere.. in quanto uomo.. 😉
vedi è semplice, basta capire le diversità..
per una donna, cioè, è basilare sentirsi dire: sì hai diritto a sentirti offesa, ferita, a provare quel che provi.. hai diritto a provare il sentimento che provi, non stai sbagliando (cosa che cerca di dire un uomo per giustificare se stesso e difendersi dall’attacco femminile di quel momento.. eheheh..) e se ti ho involontariamente ferito mi dispiaccio e ti chiedo scusa, non era mia intenzione..
tutto lì.
cioè è importante dire a una donna che in qualunque modo si sta sentendo, contenta, ferita, arrabbiata o altro.. non sta sbagliando per questo e quall’altro motivo (come tende a dire un uomo) ma ha ragione a sentirsi così, nessuno può entrare nel merito del sentimento di un altro, dire se è giusto è sbagliato, è una violenza per noi donne sentirci dire che sbagliamo a sentirci come ci sentiamo.. e voi uomini non dovete erroneamente interpretare il nostro sentimento di quel momento, triste, ferite o offese o altro, come una disapprovazione nei vostri confronti, ma solo sul modo in cui avete detto qualcosa, per cui basta rimediare e scusarsi sul modo.. potrebbe bastare questo forse per risolvere i conflitti, e in questo caso il tuo e di Rossana.. 🙂
Per cui non puoi “sperare” che smetteranno, le donne, di raccontare le dolci sofferenze romanzate che leggi pure su questo sito, perché per loro è vivere.. una donna ama provare sentimenti anche dolorosi.. non vuole evitarli, è questo che non capite bene.. ma apprezziamo il vostro aiuto comunque 🙂 il vostro volerci aiutare con le armi che avete voi, che sono appunto la ragione.. l’importante è apprezzare l’intenzione.. 😉 anche se non può ottenere effetti il vostro aiuto razionale, perché non è quello che cerchiamo.. 😉 vogliamo provare sentimenti, anche dolorosi.. ciao.. 😉
Camy, io non voglio ripetere le ragioni arcaiche del perché un ” femmina” agisce in un modo e un ” maschio” in un altro, che nei millenni di sono trasformate in sentimenti, ma tu, che hai finalmente un atteggiamento “sereno”, converrai con me che alle radici di quel fenomeno “emotivo” ci deve essere una benedetta ragione nata quando i sentimenti erano ancora “in nuce”? Oppure sono spuntati improvvisamente per far sì che oggi noi discutessimo del fatto che un maschio raramente insiste sino all’umiliazione per avere una femmina e una femmina invece lo fa frequentemente. Forse ricorderai che ho ipotizzato (ma lo sa qualunque antropologo) che cio’ nasce dalla necessità di investire oculatamente il proprio patrimonio genetico, infinitamente più limitato dei miliardi di spermatozoi che si possono “spendere” senza oculatezza. Se osservi questi due DIVERSI approcci al rapporto sessuale, ancorché integrato dal sentimenti elaborati dai millenni di cultura ed etica che ne hanno indirizzato le manifestazioni, potresti leggere in questi PERCHÉ la donna insista in un rapporto sentimentalmente non soddisfacente ma geneticamente auspicabile, dove quegli arcaici CONSIGLIERI indicano una condotta apparentemente illogica che tuttavia ha in se’ una logica assoluta: quella di ritenere di avere di fronte (COMUNQUE) il miglior riproduttore possibile, per tutta una serie di ragioni che non vengono, in quel caso, riconosciuti dalla parte razionale, ma che lo sono, eccome, da quella istintuale. Non so se mi sono spiegato.
Cercare di negare che siamo anche Natura, e che questa persegue i suoi scopi senza chiederci se siamo accordo in quanto quegli scopi travalicano la nostra “umanità” , ha spiegato a me perché una donna che che poteva avere chiunque ed essere amata da questi, ha insistito con chi ne mortificava la dignità. Cosa che lei NON “voleva” vedere per i motivi che ho spiegato, ma che ha compreso benissimo successivamente.
Non vedo in cosa svaluterei il sentimentalismo femminile se ritengo di aver intuito le ragioni di un rapporto sentimentale a senso unico, quando a “freddo” nessuno, maschio o femmina, accetterebbe di essere maltrattato nella parte più delicata dell’io.
È evidente che c’è “qualcosa di superiore” che fa si che si insista. Ma se non si è masochisti patologici, l’unica possibilità che intravedo e’ quella di cui ho parlato. Ma se qualcuno vuol darmi una spiegazione più convincente sul perché si insista con chi non ci vuole, io sono pronto a ricredermi.>>>
Camy,
ho letto qualche tempo fa il libro che hai citato: andrò a risfogliarlo, anche se sul momento non mi era parso di particolare interesse.
sento di dover puntalizzare che l’offesa per me più grave potrebbe essere immaginare che sia in cerca di una pacca sulla spalla. ad eccezione del decennio abbondante che ho condiviso con il mio amante, vivo interiormente sola da quando sono nata e me la sono sempre cavata senza sostegni e senza piagnistei.
mi ferisce pensare che qualcuno possa supporre di dover alleviare la sola VERA sofferenza che mi affligge, del tutto INCURABILE; né per questa, a volte accennata, nell’ormai lunga partecipazione a LaD ho MAI nemmeno chiesto comprensione.
per fortuna i miei anni disperati per amore sono lontani. il sentimento che coltivo a distanza nei confronti di un uomo che mi avrebbe voluta concedendomi pochissimo di sé, oggi come oggi è più un sostegno che do alla sua disperazione che non un tornaconto oppure una speranza per me. nella migliore delle ipotesi non è che una piacevole ed equilibrata amicizia amorosa ma ho la pretesa che sia rispettata come parte di me e soprattutto, non negata in base a criteri e concetti mentali altrui (analizzata, inserita in schemi soggettivi e valutata da estranei, che ne percepiscono un solo macroscopico aspetto soltanto).
ho ammirato la tua analisi di dinamica relazionale fra maschi e femmine. hai compreso molto di come si sono svolti le interazioni e di come mi sono sentita in questi mesi. sono dell’idea che quando si comincia qualcosa si deve andare bene o male avanti fino alla sua conclusione, a qualsiasi costo.
un caro saluto.
“vogliamo provare sentimenti, anche dolorosi.. ciao.. ;)”
camy, concordo con tutto il tuo lungo ma interessantissimo discorso ( come anche con quello di rossana ) ma mi limito a riprenderlo solo da quest’ ultima frase, rafforzandone ulteriormente il significato:
noi donne non abbiamo bisogno di sapere se un nostro sentimento è giusto o sbagliato, se è conveniente o sconveniente, ben riposto o mal riposto. questo lo sappiamo da noi ! noi abbiamo solo bisogno di PROVARLO E DI DIMOSTRARLO, quel sentimento! perchè questo ci fa crescere, ci fa migliorare, ci fa sentire vive, ci fa sentire UMANE! UMANEEEE !!!!! e io preferisco piangere tutte le mie lacrime, piuttosto che vivere – perennemente – nella disumanità.
>>>Poi. Se la necessità in un dibattito sul valore degli amori non ricambiati, è quella di sentirsi dire parole consolatorie nel momento in si è vissuto uno di questi “amori”, NON si entra nel dibattito, perchè è facile che qualcuno possa mettere il dito nella piaga, come ho fatto io e altri, piaga che non si vuole dolga ulteriormente, anche perchè in questa esiste il paradosso che quella ferita l’ha creata la persona a cui tieni di più, e non sia mai detto che lo si faccia notare. Ma pochi hanno capito che io non sono qui per attaccare questa o quella donna, cosa può interessarmi, ma per spiegare cosa ho scoperto coi fatti, non con l’uso la poesia amorosa, che pure mi piace. Anzi come ho scritto, è proprio perchè amo la donna e le cose belle che mi regala quando è innamorata di me, che trovo ridicolo che le getti ai porci quando queste non vengono apprezzate. E questo è ancora più grottesco e dimostra veramente che a volte la donna preferisce essere ingannata pur di vivere quel desiderio di “sensazioni”, piuttosto che la verità. E se non basta, si autoinganna pur di non rinunciarci.
Ieri ho inviato uno stralcio di Raffaele Morelli sull’argomento, che dice quanto sia inutile l’illusione, seppure meno faticosa e dolorosa dell’ammissione del fatto che l’altro NON ci ami, ma questa illusione non rende l’amore VERO perchè si sperava che lo fosse.
Lo sarà per chi vuol credere che lo sia, e che lo faccia pure, ma questo riconoscimento immeritato, se ne elèva la dignità al livello di quello ricambiato, squalifica quest’ultimo alla pari di qualunque sentimento illusorio. Camy, illusione e realtà sono due dimensioni diverse, cerchiamo di essere seri. Con l’illusione non si costruisce niente, neppure dentro sè stessi, se non una CONTINUA illusione. E anche se questa è dolce e struggente per me non è amore, ma illusione d’amore, ma non vedo per quale motivo chi crede che sia amore debba sentirsi offesa.
In ogni caso ribadisco che io quando affermo questo lo dico per me e non mi sto riferendo a nessuno che non siano le persone con le quali INTERPRETO questo sentimento, quindi non offendo nessuno, almeno quanto IO NON MI SENTO OFFESO (e potrei sentirmici non trovi, se la logica è quella?) da chi pensa che il suo amore illusorio valga quanto il mio che invece ORA non ritengo tale. Spero sia stato sufficientemente chiaro cara Camy, anche perchè con te si può ragionare, senza rischiare di offendere qualunque amore tu abbia avuto, per il semplice motivo che parlo DEL MIO.
Visto che piace urlare che è stato violato il vostro diritto “di dire la propria”, a questo punto vorrei far notare una cosa: per ogni utente che grida la negazione del proprio diritto di dire la sua, è possibile mettere insieme i suoi vari scritti, e riuscire così a ricostruire la SUA visione rispetto agli argomenti trattati.
Allora, a questo punto c’è qualcosa che non quadra, perché o queste persone non hanno mai scritto le loro idee su questo forum (ma così non è) oppure non è vero che vengono negati diritti vari (negazione di DIRITTI. Che parolone).
Delle due l’una, ma essendo la prima dimostrabile con immensa facilità, si può facilmente concludere che non esiste nessuna negazione del diritto di dire la propria.
Piuttosto ci si lamenta perché non tutti sono disposti ad accarezzarvi la testolina con un atteggiamento del genere: “vogliamo essere consolate, accolte, sentirci dire: “ti capisco, sì fa male, è vero.. coraggio..non preoccuparti è lui il bruto che non capisce la persona meravigliosa che sei..”.. ecc..”
Allora a questo punto vorrei sapere che differenza c’è tra leggere le idee altrui pur mantenendo le proprie, ed il dover accettare le idee altrui, facendole proprie?
Qui si confonde il confronto con il riscontro forzato, con un confronto tagliato su misura perché “vogliamo essere consolate, accolte, sentirci dire: “ti capisco, sì fa male, è vero.. coraggio..non preoccuparti è lui il bruto che non capisce la persona meravigliosa che sei..”.. ecc..”.
Personalmente le etichette come dittatore, maschilista, eccetera, mi fanno sorridere. E mi fanno sorridere perché non servono a nulla.
Non hanno il potere di fare nulla perché sono sicuro di me stesso, senza bisogno di cercare consensi, riscontri o pacche sulle spalle.
Poi c’è un’altra cosa che non capisco: c’è gente che non si risparmia mai nel sottolineare la pallosità di questa lettera, il grado di pesantezza che deriva da ciò che scriviamo io e Golem, però, però…..sempre qua stanno,…
sempre queste cose leggono, e mai una volta che si sia potuto leggere una loro idea, una loro visione ex novo messa sul piatto, attorno alla quale sviluppare un pensiero.
Eh già. Meglio annoiarsi leggendo cose altrui, piuttosto che annoiarsi a mettere in campo idee proprie, magari più originali di quelle che devono (una nuova imposizione?) sorbirsi.
Un’idea non ha colore. Se riesce a ritagliarsi uno spazio, lo fa perché è in grado di farlo da sola, senza bisogno di lasciargli uno “spazio rosa”.
Le quote/spazi rosa non esistono da nessuna parte.
scusa M se rispondo solo adesso ma ero fuori citta’. Solo ora mi sono accorta del tuo amore per Golem… piccini 🙂
I dolci tipici sono i mostazzoli(detti mastazzola dalle mie parti) ,sono dei biscotti durissimi, ti spaccano i denti, dalle forme più svariate, tipici del paese dove sono nata, anche se non ci ho abitato un giorno. O le susamelle, con cioccolato e uva passa ma sinceramente a me non piacciono. Poi ce ne sono tanti ma questi sono diffusi nella zona da dove vengo io. Anche se non mi sono mai sentita una calabrese doc, non mi sento di nessun luogo.
Noto che viene usato il termine “tornaconto” o il sinonimo “conveniente”, quasi a voler sottolineare che un amore ricambiato è la “mercede” che si riceve per un “negoziato” in cui si fa due più due. Signori, qui si sta parlando di AMORE. E quindi È OVVIO che la convenienza o il tornaconto non è altro che L’AMORE dell’altro, che RICONOSCE il valore del nostro. Cosa che credo tutti si aspettano quando stanno dando il meglio di se’, si suppone. Confondere questo aspetto “ideale” di un rapporto cosi importante per la dignita’ sentimentale di una persona, con quello di una scelta “economica”, quasi a voler mostrare che quelli in cui uno dei due lo “da’ gratis” e’ addirittura più “onesto”, e’ ridicolo, e dimostra che non si è compreso quanto pesi la propria dignità in un caso E nell’altro. Non si dimostra che si è “generosi” e “disinteressati” se mentre stai dando il meglio di te, dall’altra parte non si risponde. C’è ‘ un altro termine per definire questa situazione. In realtà non è neppure vero che si è disinteressati, perché o c’è l’aspettativa di un cambio di rotta, o il piacere, anche sessuale, che quella pur sbilanciata relazione fornisce. Quindi non c’è proprio nessun “disinteresse”, in queste storie, sono solo avvilenti per la il sentimento del non ricambiato, che vorrebbe essere amato MA NON LO È. E paradossalmente, il primo ( e forse l’unico) che lo pensa, come conseguenza logica, e’ proprio chi non ricambia: l’amato. IL RESTO DEL MONDO, con me in pole position, non se ne frega niente, perché non sono affari suoi. Non so se si era capito, ma parlavo di come “quell’amore” di mia moglie, considerasse questa ragazza un passatempo, mentre lei gli scriveva poesie d’amore. Le ragazze di questo forum NON si riconoscono in questa lettura dei fatti? Evviva, siamo felici per loro. Ma lo penso davvero, non sto facendo dell’ironia. Ma se si pensa che l’amore che lei ha per me debba valere come quello con quel tizio, sono io che dovrei offendermi. COME TUTTI NELLE MIE CONDIZIONI. Qui invece si offendono quelle che non sono state ricambiate, forse mortificate nelle speranze e nell’autostima, e lo stronzo che offende sono io, perché sto vivendo finalmente una storia sana, ma non posso dire che è più sana di quella che viveva con uno stronzo VERO, perché qualcuno, chissa perche’, si identifica nella vicenda, e non sia mai che si senta giudicata nel suo di amore non ricambiato, neanche allegoricamente.
MG (dopo Camy) e’ onesta e lo ha detto: si ama soffrire.
“…potresti leggere in questi PERCHÉ la donna insista in un rapporto sentimentalmente non soddisfacente ma geneticamente auspicabile, dove quegli arcaici CONSIGLIERI indicano una condotta apparentemente illogica che tuttavia ha in se’ una logica assoluta: quella di ritenere di avere di fronte (COMUNQUE) il miglior riproduttore possibile, per tutta una serie di ragioni che non vengono, in quel caso, riconosciuti dalla parte razionale, ma che lo sono, eccome, da quella istintuale. Non so se mi sono spiegato.”
golem, contrariamente a quanto tu affermi, noi donne di questa discussione ( perlomeno per quanto mi riguarda ) non rinneghiamo che nella nostra passione amorosa possa esserci anche una “logica istintuale” dettata dalla Natura, ma questo non cambia di molto le cose. alla fine il risultato è lo STESSO: vogliamo QUELL’ uomo, anche se in quel momento ci sta trattando male e non ci sta attribuendo valore. e continuare a ripeterci che dovremmo guardare altrove non serve a nulla, se non a farci intestardire ancora di più sulla stessa persona. è un meccanismo tanto illogico quanto scontato, e gli uomini intelligenti come te e come M. lo sanno benissimo! nonostante questo perseverate con il dito nella piaga… come mai ? avrei invece trovato molto più interessante constatare che ci sono uomini che non recitano sempre le stesse litanie ( “non tutti accettano un passato esuberante e ribelle, non tutti possono apprezzarti, ci sono cose di te che all’ altro possono dar fastidio, di sicuro se non ti ha scelta è perchè non ha MAI provato nulla, ti sei immaginata tutto…” e via dicendo…). quindi, caro M., forse non siamo noi donne ad essere noiose e ripetitive, siete tu e golem invece secondo me che non vi sforzate mai di cogliere i significati più intensi e più celati dietro ai nostri discorsi, traendone quegli spunti interessanti di cui lamenti la mancanza…
sarah, a proposito di tradizioni .. 🙂
http://i.focus.it/media/2322350.aspx