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Follia imperante

di Esse
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Novembre 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 687 commenti

Pagine: 1 52 53 54 55 56 69

  1. 531
    M. -

    ciò in cui credo.
    E guarda che il mio modo di pensare non è a costo zero. Non è avulso da fatica, CONDIVISIONE di pesi familiari, di responsabilità, di sacrifici.
    Se nella mia famiglia dovesse mai capitare la tragedia di uno stupro, io mi farei carico di quel bambino. Lo accetterei, pur essendo consapevole delle sofferenza che c’è dietro ad una scelta così.
    Ma lo farei comunque. E lo farei comunque perché, per me, il valore di una vita di un bambino, di chi non ha colpe, viene prima di tutto. Anche di me.
    Se anni fa mi fosse capitata la situazione di concepire un figlio senza volere, io non avrei “spedito” la madre con tutto il bambino, ma mi sarei preso le mie responsabilità.
    C’è chi sostiene che l’aborto sia una questione solo femminile perché è la femmina che partorisce.
    Io non la penso così. Anche il maschio, in quanto padre del potenziale bambino, deve avere un ruolo riconosciuto in questa questione.
    O la figura del padre, con tutte le responsabilità che gli si chiedono, viene riconosciuta subito, altrimenti non ci si può lamentare se il padre decide che è una questione tutta femminile anche dopo il parto, e non può diventare importante solo a fine mese perché viene scambiato per un bancomat.
    Ripeto, è una questione tutta interna a se stessi, e di certo una legge non potrà rendere più accettabile, giusta, ed etica, un qualcosa che corre sul filo di lana del sentire comune.
    Io ho i miei valori, la mia scala di valori, i miei princìpi, ed i miei esempi CONCRETI da seguire.
    Per me ci sono valori che non ammettono assolutamente se e ma, e li seguo, anche, e soprattutto, quando un mio cedere in merito rappresenterebbe una comoda e confortevole scorciatoia per me.
    È una questione di autodeterminazione. Non mi sono mai piaciute le persone che cedono nel proprio modo di vedere, perché è più comodo.
    Poi è ovvio che io non vada a fare il mammane al contrario, ma di fronte ad una donna e ad un padre che hanno, e rispettano, i propri valori in merito,…

  2. 532
    M. -

    provo tutta l’ammirazione e la stima del mondo. E ti assicuro che persone del genere ci sono, e sono tante. Il fatto è che non fanno rumore.
    Devo andare. Si avvicina il Natale, e da buona famiglia maschilista, chiuderemo le donne in cucina e le costringeremo a preparare la pasta fatta in casa, torte, struffoli e chi più ne ha più ne metta.
    In questi giorni prenatalizi la zona cucina è off limits per i maschi.
    Ciao!

  3. 533
    Sarah -

    M devo dire che in casi di stupro un uomo può essere disponibile quanto vuoi ma l’impatto psicologico in una donna è devastante ed è una cosa che , scusami se te lo dico, un uomo non potrà’ mai comprendere fino in fondo, con tutta la sensibilità’ del mondo, dopo un orrore perchè la donna deve sentirsi costretta a far nascere una vita non voluta, frutto di una violenza, con tutto ciò che comporta?Non è una semplice questione di egoismo, allora io potrei dire che chi pretende che una vita deve nascere per forza dopo uno stupro non pensa alla salute mentale della madre, cosa che se viene sottovalutata può portare, nei casi più gravi, ad infanticidi. Sono questioni molto complesse e dolorose, la donna patisce tutto il pacchetto, questo non vuol dire che l’uomo serve solo da bancomat ma può solo essere vicino moralmente ma tutto il peso della gravidanza e del parto è sulla donna e questo è un fatto, la donna deve anche poter essere libera di decidere del suo fisico, anche lei ha i suoi diritti e vanno rispettati, non è egoismo. Per il resto ripeto il mio pensiero, in tanti altri casi si abusa dell’aborto come se fosse un anticoncezionale, sbagliatissimo, se si fosse più responsabili, meno vite verrebbero negate.
    Credo di essere stata esaustiva. Grazie del dibattito.

  4. 534
    maria grazia -

    “C’è chi sostiene che l’aborto sia una questione solo femminile perché è la femmina che partorisce.
    Io non la penso così. Anche il maschio, in quanto padre del potenziale bambino, deve avere un ruolo riconosciuto in questa questione.”

    M. il padre deve avere voce in capitolo nel momento in cui si dimostra una persona responsabile, vicina alla donna che partorirà, pronto a sostenerla negli aspetti sia pratici che morali della gravidanza, e ALDILA’ del rapporto che si era instaurato tra di loro! se l’ uomo se ne lava completamente le mani, o se peggio ancora è lo stupratore della donna rimasta incinta, non credo che possa avanzare dei diritti. opinione personale…

    “la questione economica, non è mai stata un deterrente alle nascite, infatti nei tempi di magra si sono sempre fatti più figli rispetto ai tempi “ricchi”.”

    nei “cari e buoni” tempi antichi si partorivano molti figli allo scopo di mandarli a lavorare come contadini presso le proprie terre, o come operai per procurare il denaro occorrente in famiglia. oggi non è più così e i figli rappresentano soltanto e unicamente un “peso”, da un punto di vista morale e materiale. e molti – per problemi economici o esigenze personali – non si trovano oggettivamente nella condizione di far fronte a un impegno incombente come la nascita, il mantenimento e l’ educazione di un figlio.

    “Non mi sono mai piaciute le persone che cedono nel proprio modo di vedere, perché è più comodo.”

    difendere e portare avanti un proprio principio è senza dubbio una cosa nobile e ammirevole, specie se questo comporta assumere posizioni scomode e impopolari. ma non dobbiamo però dimenticarci che il nostro più profondo sentire spesso deve scontrarsi con le dure contingenze della vita, e queste non sempre ci permettono il LUSSO di rimanere sempre fedeli a noi stessi fino in fondo.

  5. 535
    Golem -

    Camy, sinceramente, in che senso dici questo? “Non c’è spazio e accoglienza per noi donne e per le nostre idee, per cui lasciamoglielo pure.
    Noi siamo disposte a capire il loro punto di vista, metterci in discussione, collaborare insomma.. ma loro no”
    Cosa intendi per non c’e’ accoglienza e spazio per le “vostre” idee. Cioè, il fatto che queste non coincidano con quelle di alcuni uomini vuol dire che le donne NON sono “accolte” in uno spazio dove può entrare chiunque per discutere? E quando sono due donne che non si trovano sulla stessa lunghezza d’onda come funziona la storia dell’accoglienza? Non hai notato che l’unico ad essere stato discriminato sono stato io che non posso permettermi di pensarla in un certo modo senza aver pagato con un rapporto di stima con …data di scadenza?

    Ma io non mi sento una vittima perché le donne, TUTTE, ( e una in particolare) non sono d’accordo che certi amori non ricambiati siano solo illusione, come io credo siano, ma non per questo mi sento maltrattato o discriminato.
    O forse la condizione necessaria per non essere considerati maschilisti e’ quella di dare ragione a prescindere. Io sono qui per discutere e credo di portare argomenti, lo dico ancora una volta. Allora, o questi argomenti sono delle sciocchezze e me lo si dimostri, oppure devo pensare che non piacciano, ma questo e’ un altro discorso.

    Lo stralcio di Raffaele Morelli, che sappiamo essere ANCHE uno psicologo, parla di illusioni quanto l’ho fatto io, e lo fa facendo capire che vale per le donne come per gli uomini, come ho detto anche a Maria Grazia di recente, quindi non parlavo delle donne come detentrici di questa caratteristica, quanto della mia in quel caso. Anche se è vero che è più frequente nel sesso femminile questa tendenza, e non lo dico io.
    Allora cosa c’è che non va in questa mia posizione? In cosa sarei maschilista, misogino e dittatoriale visto che qui le uniche cose con cui si può imporsi sono delle impalpabili…parole? Nessuno qui può chiudere una donna in cucina come vuol fare quel Barbablù di M, ne’ nessuno può costringerla a conformarsi ad idee che non condivide. Allora, mi sai dire senza polemica dove risiede l’emarginazione di cui parli?
    Ciao Camy

    M, ieri ho saltato il tuo post nel quale mi chiedevi il perché di un imprevisto ritorno.
    Ecco invece che ” la ringrazio per la domanda” che si pronuncia quando questa è significativa per la discussione ti rispondo ” Mi spiace per questa domanda, ma preferirei evitare di rispondere. Cia

  6. 536
    M. -

    Golem,
    lo so che mi avevi scongiurato di non rivelare il nostro segreto, ma io sono “gallo inside”, e poi, voglio dire pubblicamente che i tuoi occhioni azzurri m’anno trafitto er core!
    Dichiarazioni d’amore a parte, il tuo riferimento a Raffaele Morelli mi ha fatto sorridere.
    È grazie a lui ed alle chiacchiere che ho fatto personalmente con lui, nel suo studio a Milano, che sono riuscito a VEDERE cose che prima mi rifiutavo di vedere.
    È grazie a lui, alla mia compagna (che ha avuto una forza ed una pazienza che ancora adesso non so da dove l’abbia tirata fuori) e a me, che sono riuscito a rimettermi in piedi.
    Sono un nuovo me.
    Se leggi la mia storia, scritta quando ero ancora incastrato in quell’aspirale di dolore e distruzione che stavo affrontando,seppur era agli sgoccioli, potresti vedere ancora qualche goccia di amore romantico, perché è da lì che sono passato.
    Sapessi quanti castelli di cartapesta mi sono fatto anch’io, ed una volta che sono stati rasi al suolo, ho avuto modo di costruire qualcosa di più solido.
    A questo servono le distruzioni personali, altrimenti il dolore è fine è se stesso, e non c’è cosa peggiore.

    Tutte le mie donne sono segregate in cucina, certo.
    Rivedranno la luce dopo l’epifania, quando tutte le feste le avrà portate via.
    Ciao tesoro.

    Sarah,
    la storia della bambina di 10 anni stuprata la conosco.
    A volte l’età della bambina si abbassa, così come aumenta il numero degli uomini che fanno gli “uomini”.
    Sai com’è.
    Ribadisco che prima di essere una questione di diritto è una questione di coscienza personale. Là dove c’è.
    Forse ti è capitato di leggere che per me la vita inizia nel momento del concepimento.
    Tutto il resto viene a cascata, fermo restando che è possibile praticare l’aborto sia per motivi legati a violenze, malattie, sei per motivi di bassezza umana, come per esempio fa il tuo conoscente e le signorine con le quali si intrattiene.
    Chi ha un pensiero diverso dal mio in merito a questa…

  7. 537
    M. -

    questione, una donna per esempio, con me non avrebbe nulla da condividere.
    Come uomo non posso ovviamente sostituirmi alla donna nei primi 9 mesi di vita del bambino quando è ancora nella pancia, o sostituirmi a lei durante il parto, ma ti assicuro che non mancherebbe la mia presenza all’interno della vita del bambino, indipendentemente dal tipo di rapporto che mi lega, oppure no, con la madre.
    Si chiama assunzione di responsabilità.
    E non è una cosa scontata questa, visto la relativa facilità con la quale un maschio può tagliare la corda.
    Di modi per fare un bambino, per svista, e poi non occuparsene, ce ne sono.
    Ormai con la storia dell’aborto, della eterologa, un bambino si può assemblare su misura.
    Il feto è solo un ammasso di cellule, così come lo è una scatarrate sputata sul marciapiede.
    Per me non è così, e poco importa se il mio pensiero non è allineato al “comune” sentire.
    Io, di fronte ai miei valori ed ai miei principi, non cedo neanche della metà di mezzo millimetro.
    Perché è giusto che sia così.
    Le comodità, le vie di fuga, le lascio a chi ha voglia di sedersi.

    Ciao!
    Vai a cucinare donna!!!!

    P.s.
    quali sono i dolci calabresi tipici di questo periodo?

  8. 538
    maria grazia -

    golem
    il punto è questo: penso che le donne che intervengono in questo forum siano stanche di essere continuamente riprese e apostrofate perchè il loro pensiero – in linea di massima – non coincide con quello maschile. tu ed M. usate toni che sono, nella media, più educati e concilianti, pur anteponendo opinioni opposte rispetto a quelle mie, di rossana, di Valinda e di altre. e in ogni caso, come ripeto, nelle vostre battute di risposta al racconto della mia vicenda o in quelle di rossana e di Valinda, il tono sminutivo era più che evidente. di solito va anche peggio: non sono rari i casi di vera e propria aggressione verbale, arrivando quasi all’ insulto verso l’ utentessa donna, da parte di utenti maschi che si sentono in qualche modo colpiti nelle loro certezze. ecco, penso che camy intendesse in questo senso che qui, come in tanti altri luoghi virtuali e non, si percepisce chiaramente la mancanza di spazio e di tolleranza verso il pensiero femminile. che per FORZA DI COSE sarà sempre dissimile da quello maschile !
    penso inoltre che chi racconta in questo forum le proprie esperienze di vita o i propri trascorsi sentimentali ed emozionali, possa dare – per ovvie ragioni – un quadro solo parziale di tutta la sua vicenda. a maggior ragione chi risponde per dare il suo parere, dovrebbe evitare di esprimersi con toni troppo categorici e di dare giudizi e valutazioni affrettate e tese a identificare quell’ esperienza come irrilevante sul piano umano, o addirittura “isterica”, sulla base di pochi e scarni fattori. ricordati che dall’ altra parte può anche esserci una persona ( l’ uomo ) che – per vari motivi – ha interesse a rinnegare alcune cose raccontate dalla parte femminile, che preferisce non esporsi, magari anche solo per una reazione di rabbia momentanea. quindi, per avere una visione piena e obiettiva, bisogna tener conto di tutte le campane, e degli eventuali fattori non dichiarati ( e che si possono intuire tra le righe ) che hanno contribuito ad un esito piuttosto che ad un altro. partire sempre dal presupposto che la donna si è fatta dei castelli perchè è stupida e ingenua, è davvero limitante e avvilente. sia per la protagonista della vicenda, sia per chi si trova a commentarla!

  9. 539
    maria grazia -

    noi donne non vogliamo porci in una posizione di scontro rispetto agli uomini, sia chiaro! ma non possiamo neanche essere quelle che si limitano ad assorbire passivamente il vostro pensiero senza mai opporre alcuna obiezione! anche noi come voi abbiamo il nostro vissuto, le nostre esperienze, le nostre idee. e tutto questo nostro trascorso HA UN VALORE in termini di esperienza di vita, così come può averlo il vostro! non si può pensare di tacciare continuamente una donna di inconsapevolezza e di irresponsabilità, solo perchè si è inaspriti verso il genere femminile a causa di batoste ricevute, o perchè ( come nel caso di golem ) si sono scoperte cose che a un certo punto hanno messo fortemente in discussione la fiducia verso l’ altro ( in questo caso LA DONNA ). Un confronto autentico e serio tra due persone adulte presuppone uno scambio: io insegno qualcosa a te, tu insegni qualcosa a me! questo modello di scambio non può prescindere dal rispetto verso il sentire altrui, e non si può nemmeno pretendere di imporre a qualcun altro a tutti i costi il nostro punto di vista. voi uomini dovete capire che quando noi donne avanziamo delle obiezioni, non lo facciamo per partito preso, perchè dobbiamo fare la guerra allo “sporco maschilista”, ma semplicemente perchè in quel momento e in quel particolare contesto, possiamo non essere d’ accordo con LUI! fine della storia! smettetela di vedere spettri nazi-femministi ovunque! e non mi riferisco a te, golem. parlo in generale!

  10. 540
    Valinda -

    ROSSANA ti capisco ma non te la prendere…alla fine forse resteranno solo loro Piero e Alberto Angela a cantarsela e suonarsela da soli, come peraltro già fanno anche adesso. Anche perché il tutto sta diventando di una noia e di una logorrea allucinanti.

    GOLEM anche in un discorso che non c’entra nulla, tipo la ricetta delle pappardelle al cinghiale o il cambio olio dell’auto, tira fuori la solfa di sua moglie e del portoghese. E attacca la storia che ormai sanno a memoria anche i muri, gli stessi dell’amore patologico da lui menzionati. L’ho già detto e lo ribadisco che questo comportamento non è – a mio avviso – equilibrato…visto che ci si permette sempre di fare gli psicologi con le vite degli altri è giusta la par condicio no? Se la storia di golem fosse così perfetta come dice non avrebbe bisogno di ostentarla ogni santa volta…lei bella gnocca, di classe, super intelligente e bla bla bla… lui corteggiato, uomo forte e virile che non ha bisogno di chiedere mai e daje coi violini e lo sbrodolamento di superlativi. Che poi per carità sarà un difetto mio, ma l’ostentazione e l’autoincensamento li sopporto pochino. E qui ormai si è raggiunto il massimo livello. Non so chi voglia convincere Golem della magnificenza della sua storia, noi o se stesso? Che bisogno c’è di sottolineare ogni volta gli stessi aneddoti triti e ritriti? e poi sempre con lo stesso linguaggio e le stesse parole.

    io sono una che preferisce guardare i fatti e i fatti sono che Golem dopo 20 anni di matrimonio è andato a spulciare tra i diari di sua moglie. ne è rimasto scioccato sapendo del suo passato che non riesce ad accettare, perchè proprio non regge di non essere il numero uno per sua moglie. da lì è partita una crisi profonda e un’analisi ossessiva che dura ancora adesso. e anche una costruzione mentale sua sul portoghese e quant’altro, fatta proprio per negare l’evidenza e dormire sonni più tranquilli da super uomo.

    e poi sono gli altri ad essere patologici..???

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