Salta i links e vai al contenuto

Follia imperante

di Esse
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Novembre 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: Follia imperante

La lettera ha ricevuto finora 687 commenti

Pagine: 1 49 50 51 52 53 69

  1. 501
    rossana -

    Mirc89,
    “si risolve ma solo per quieto vivere, per questioni economiche e uno dei due deve ingoiare il rospo.” – quando l’attrito è serio uno dei due deve per forza ingoiare il rospo, anche solo per la serenità dei figli.

    “In buona sostanza, le coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa merda di tutti gli altri, la grossa differenza è che non si lasciano sommergere.” – concordo, con l’aggiunta che, giuste o meno giuste, dopo i primi anni di luna di miele, quasi tutte le coppie continuano a far del loro meglio per far luccicare all’esterno un’unione felice che tale non è più.

    non ricordo chi ha definito l’amore “un fiore misterioso carico di profumo e di veleno”. la differenza consiste nei tempi e nei modi di assunzione del veleno, dopo essersi inebriati di profumo: ad alcuni tocca in una dose unica, da buttar giù in un colpo solo, dopo un tempo più o meno lungo d’estasi; da altri, invece, viene assunto, più o meno consapevolmente, con un centellinare quotidiano molto diluito, che può superare nel tempo le nozze di diamante…

    l’amore altrui è un bene così incerto, facilissmo da simulare, e il nostro così instabile e indefinibile, che rendono ridicolo chiunque si vanti di uno dei due o di entrambi. eppure quasi tutti lo fanno, in un modo o nell’altro, chi più chi meno.

    nel suo saggio “Sul matrimonio” (1925) Thomas Mann giunge alla conclusione che esso è simile all’arte perché sia l’arte che il matrimonio rappresentano l’eterno umano, che si modifica ma non perisce in quanto in entrambi l’inclinazione, il capriccio, l’ispirazione soggettiva si sottomettono a una sorta di patto etico-formale. se si sostituisce alla parola matrimonio l’unione di coppia, il concetto è aggiornato ai nostri giorni.

  2. 502
    Golem -

    Mirc: “si risolve ma solo per quieto vivere, per questioni economiche e uno dei due deve ingoiare il rospo.” – quando l’attrito è serio uno dei due deve per forza ingoiare il rospo, anche solo per la serenità dei figli.
    “l’amore altrui è un bene così incerto, facilissimo da simulare, e il nostro così instabile e indefinibile, che rendono ridicolo chiunque si vanti di uno dei due o di entrambi. eppure quasi tutti lo fanno, in un modo o nell’altro”

    Può darsi, ma se il risultato di una re-visione sentimentale e’ quello di aver fatto coincidere il quieto vivere con la nuova passione, dov’è il ridicolo? Lo è di più o di meno di chi sognava di vedere a tutti i costi il principe azzurro in un pescatore di cozze recalcitrante o consimili?
    Esistono anche queste possibilità nella vita: quello di crederci VERAMENTE a quella “cosa” . Basta guardarla senza le fette di salame o gli occhiali “rosa” sugli occhi, perché è quello che porta ai fallimenti, in tutti i campi. A maggior ragione quando l’immaginazione che accompagna “certi” amori sono in realtà solo l’espressione di un bisogno personale, dove l’altro assume il ruolo che si “vorrebbe” che avesse non quello che gli permette la sua vera personalità, ma la nostra. Ecco il famoso “equivoco” di partenza.

    L’amore si costruisce non si trova già fatto, e quando quella costruzione dà segni di cedimento si “lavora” sulle fondamenta, rinforzandole. Se ci sono e sono state poste sul terreno e non sulle nuvole.
    Chi “vede” il partner in una maniera che non corrisponde al vero, non lo sta amando, lo sta USANDO per soddisfare la propria immaginazione sull’argomento. Quei diari a questo mi sono serviti.
    Per questo ho scritto che quelle persone che “magnificano” le doti dell’amato o amata, si stanno beando egoisticamente di vivere il sogno non la realtà. E i sogni finiscono, come sappiamo, mentre la realtà e’ SEMPRE presente. Anche se si preferisce non volerla vedere.

  3. 503
    rossana -

    Golem,
    “Ma dove diavolo e’ l’atteggiamento censorio?”.

    ti rispondo con l’esempio del corposo intervento sul recente tentativo di relazione di Maria Grazia. pur sapendo che non è una ragazzina alle prime armi, affiancato dal tuo socio, hai ritenuto opportuno evidenziare in negativo il suo sentimento e stigmatizzare il suo modo d’amare, tanto da indurla a REAGIRE con una ferma chiusura in autodifesa.

    ciononostante hai insistito fino al punto di stilare un’analisi psicologica soggettiva delle FALLE della sua emotività, a conferma della TUA visione.

    secondo me, le tue azioni razionalizzanti avranno rare possibilità di essere accolte favorevolmente da chi in quel preciso MOMENTO è coinvolto nel sentimento. non basta girare un interruttore per mettere fine a un’emozione in corso, e dovresti esserne consapevole considerando il tempo che ti è stato necessario per spegnere in tua moglie la luce di un lontano ricordo amoroso.

    i tuoi interventi, il più delle volte fuori contesto ma ribaditi in ogni possibile salsa, non sono l’espressione di un’opinione ma tendono a convincere ad ogni costo.

    oltre a versare sale su piaghe vive, esulano quasi sempre da gran parte dei dettagli noti sulla relazione di tua moglie. tanto per accennare ALCUNE divergenze, che rendono improponibile la tua ultima camicia di forza: se per tua moglie era predominante la giovanile sete di sesso, così di certo non era per Maria Grazia; una relazione è durata sei anni mentre l’altra si è limitata a una fase d’avvio di pochi mesi… NON conosci meglio dell’interessata i suoi intenti! solo lei può sapere con certezza quanto si sia trattato di amore non corrisposto o quanto non sia stato, invece, un semplice volersi giocare le sue carte fino in fondo.

    per me rinnegare un vissuto sarebbe come rinnegare una parte di me stessa. amo troppo le mie “verità” per rinunciarvi a beneficio di altri. egoismo, forse, in netta opposizione a tendenze masochiste.

    vivendo una situazione esistenziale diversa dalla tua, pur avendo parecchi anni in più, mi sembra di essermi conservata più giovane nell’animo, più aperta a ogni tipo d’esperienza sentimentale. la tua visione del rapporto di coppia è sì ultra-realistica ma anche cinica e conservativa, tutta di testa e sesso: “una gnocca come lei col cavolo che la lasciavo andare”.

    per favore, dispensami dalla tua benevolenza, NON RICAMBIATA. senza acrimonia, per il bene di entrambi ritengo opportuno che i nostri scambi diretti si limitino al minimo indispensabile.

  4. 504
    rossana -

    Divagazioni sul tema

    ieri sono andata a offrire un mazzetto di vischio a un’anziana coppia. esposto in sala, in bella vista, c’è il diploma del sindaco, che sottolinea i loro 60 anni di matrimonio.

    il marito, che per farsi meglio rispettare di tanto in tanto alza le mani sulla moglie, è più vecchio di qualche anno e supera l’ottantina.

    mentre lui riposa lei mi riferisce che è stato MOLTO male negli ultimi giorni. mi racconta per filo e per segno tutto quello che gli è successo, che non è poco, e sembra premonitore d’imminente fine (entrambe lo sappiamo). la sua freddezza è SPAVENTOSA: da essa traspare, senza veli, un desiderio di morte.

    percepisco in modo netto il gelo che a poco a poco si è sostituito alle loro iniziali aspettative amorose. pur essendo persone di umile estrazione sociale, hanno messo insieme due figli e una grande casa. che tristezza non intravedere più nemmeno l’ombra di un ETERNO amore!

    quasi per rinfrancarmi lo spirito, ho ripensato agli amori giovanili di un uomo a me caro. fra i suoi 18 e 27 anni ho conosciuto da vicino una mezza dozzina di ragazze, di cui: quattro amate, in modi e tempi diversi, una bistrattata per rivalsa contro il genere femminile e un’altra forse solo sessualmente “usata”.

    nella prima relazione, ingenuità e altruismo (suonatrice di sassofono nelle strade di una capitale all’estero, fuggita per l’incapacità di vivere chiusa in casa); nella seconda, grande bellezza esotica, estrema signorilità ed eleganza (si è venduta a un poliziotto per un permesso di soggiorno); la terza, di buona famiglia, con spiccata vena artistica, ha saldato il conto della seconda; nella quarta, dal temperamento d’acciaio, comunione d’intenti e di idee ma incompatibilità di caratteri; con la quinta, più che graziosa, solo gioco, forse in antitesi alla precedente (chissà se era o meno innamorata?); nell’ultima, l’amore maturo, con cui impostare il futuro, che perdura.

    UNA SOLA è stata amata con l’intero corpo e l’intera anima. un suo cenno faceva del partner quello che voleva, come e quando voleva, traendo il meglio da lui. le altre hanno confermato di volta aspetti della sua personalità.

    felicità, piacere e sofferenza in tutte e quattro le relazioni più significative. le altre due, poco più che riempitivi, pagati a caro prezzo da chi amava, non adeguatamente ricambiata.

    per quell’uomo “L’amor che move il sole e l’altre stelle” è stato più VITALE e interiormente REMUNERATIVO nei primi dieci anni che nei quindici a seguire.

  5. 505
    rossana -

    Maria Grazia,
    “ci vedo più azzeccata la definizione de “Il Gatto e la Volpe”” – tutto sommato anch’io. il mio accostamento a Gianni e Pinotto non voleva ridicolizzare più di quanto avevano intento di fare i ventilati pellegrinaggi nella speranza di condividere apparizioni mariane…

    buona fine settimana!

  6. 506
    M. -

    Sarah,

    “Ho deciso di rinunciare ad avere figli”.
    È questo il titolo della lettera nella quale si è arrivati a trattare il tema aborto.
    Avvertenza: io sono contrario all’aborto e non sono un ricamatore di parole.

    Ciao socio Golem!
    Ho capito il discorso che hai fatto sul perché non hai mai tradito.
    Effettivamente essere presi di testa è molto più difficile, ma anche appagante che essere presi solo per le mutande!
    E questa cosa vale tanto per le donne, quanto per gli uomini.

    Vado a “studiare” ciao fustigatore!

  7. 507
    maria grazia -

    “quando si risolve per interesse, e conosco alcuni casi a me molto vicini purtroppo, si risolve ma solo per quieto vivere, per questioni economiche e uno dei due deve ingoiare il rospo. Io sinceramente non lo trovo giusto, ma dipende da persona a persona, forse da caso a caso…”

    mirc
    sono del tuo stesso avviso. ma immagino anche che per chi abbia situazioni già radicalmente consolidate ( penso alle persone sposate, con figli, che magari lavorano pure insieme al coniuge o che hanno altri interessi in comune ) sia molto più difficile, rispetto a quelli svincolati e solitari come noi, ragionare solo con le poetiche ali del sentimento… quindi non me la sento di condannare certe situazioni di “quieto vivere”, anche se certamente in questi casi l’ Amore inteso nel vero senso del termine, centra poco!

    un saluto

  8. 508
    Golem -

    E chi se ne importa se è cinica e conservativa? Al sottoscritto non interessa apparire giovanile, all’avanguardia o moderno, ma solo quello che E’.
    Rossana sarò il più delle volte fuori contesto per la tua visione delle cose, e il sale sulle ferite lo senti perché vuoi sentire tu, ma quello che invece pare ti infastidisca sembra più che la claque non sia tutta dalla tua parte. E questo succede ogni volta che c’è qualcuno che si azzarda a trovare che in quello che dico non c’è solo bieca voglia di plagiare la persona che mi interessa, perché come ho già detto, “oltre a essere una bella gnocca e col cavolo che lasciavo andare” le voglio bene. Altrimenti date le volte che l’ho sco...., visto che vuoi vedere quello che ti pare, la soddisfazione era già stata raggiunta.
    Adesso gradirei che mi riportassi qualche significativo passo della mia stigmatizzazione nei confronti di MARIA GRAZIA, che non fosse la sottolineatura della presa d’atto, già citata con il famoso titolo del film ” la verità e’ che non gli piaci abbastanza”. Il fatto e’ che a me MG e’ simpatica, e non ho cambiato idea strada facendo, neppure quando mi ha messo il muso. Questo perché mi ritengo abbastanza “edotto” in materia per sapere cosa si celi sotto quegli “eccessi”, come pure sapere che nel momento in cui trovasse un uomo che la ami veramente, diventare la donna che ogni uomo potrebbe volere. Non sono quelle le “traditrici” nate, per me. La sua non è ipocrisia millantatoria, ma la traduzione di quella “putea” delle belle parole di Enrico Ruggeri ” …abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia e’ una mancata verità che prima o poi si avvererà”. Io la percepisco così, e certo non mi piace vedere nessuno che viene respinto. Se parlavo, (penso ti riferissi a questo) di elemosinare, non lo facevo per umiliare con una sottolineatura volgare una situazione, semmai per il motivo opposto. Altrimenti stavo zitto e mi godevo il piacere che qualcuno ha nel vedere una donna che cerca di convincere un uomo che non la vuole. Dimostrando, un po’, la noiosa tesi che ho visto realizzata nella storia di mia moglie col cozzaro, che più di qualcuno ha detto essere caratteristica SOLO di quella donna.
    Io credo di sapere, ormai, cosa significhi dipendere da un sentimento, sia che si sia consci di quanto valga, come nel caso di MG , o che non lo sia come nel caso della giovane innamorata del ” piscatore ‘e Lisbona”. In entrambi i casi ci vedo una femminilità mortificata e respinta. È misoginia questa?>>

  9. 509
    Golem -

    >> “Per quell’uomo “L’amor che move il sole e l’altre stelle” è stato più VITALE e interiormente REMUNERATIVO nei primi dieci anni che nei quindici a seguire.”
    Ah si? Te lo ha detto lui o lo pensi tu grazie alla tua visione aperta e giovanile. Io sto parlando solo di me, di lei e di quello che vedo somigliante a quelle vicende che conosco e ho riflettuto per anni, ribadendo che di queste ultime e delle considerazioni che ho tratto, ognuno ne faccia ciò ché vuole, compreso quello che ne fai tu, che va benissimo.
    Se con l’esempio dei vecchietti che non si sopportano più vuoi perorare la causa che SAREBBE meglio dare senso alla vita attraverso i ricordi edulcorati della spensierata gioventù e del chi vuol esse lieto sia che del doman non v’e’ certezza, sfondi una porta aperta, perché io, come qualunque altro qui, ho di questi ricordi, ma non ci tiri su una famiglia, una casa e la bellezza di vedere una figlia intelligente e amorevole che sta diventando donna grazie a quel realismo, cinismo, volontà e pervicacia che i suoi genitori hanno avuto per evitare che li incontrasse a settimane alterne. Al sottoscritto “quell’amore” che move il sole e l’altre stelle ha fatto quest’effetto. Anzi, a lei. E quando avrò tirato le cuoia saprò che non ho vissuto di sogni e di illusioni, anche grazie a questa visione ultra realistica, cinica e razionale. Da quel momento finalmente potrò “vivere” nel mondo dei sogni, con coerenza.

  10. 510
    M. -

    Golem,
    ma tu riesci a capire il perché di questo ritorno rabbioso e fantasioso della gentile signora Rossana, visto che si era decretata indifferenza totale io verso di lei, salvo i suoi continui riferimenti verso di me in altri post (sia mai affrontare le questioni di petto. È sempre meglio sviare, nascondersi sotto le foglie), e visto che più volte ti aveva ammonito dal nominarla? Il tutto senza acrimonia eh.
    Si capisce.
    Io non riesco a capire perché su di un forum pubblico in cui ci sono migliaia di lettere e decine e decine di utenti con cui scambiarsi idee, c’è chi, come la signora nostra, è disposta a superare i normali limiti di saturazione, di farsi buttare il sale sulle ferite ed a sopportarne il bruciore. Il tutto condito da una vera e propria imposizione maschilista da parte nostra.
    Io non riesco proprio a capire, visto che non ci sono catene e guardia campo nel virtuale.
    Boh

Pagine: 1 49 50 51 52 53 69