MG mi dispiace che tu ti trovi nelle condizioni che ho letto nel tuo ultimo post, e spero che un colpo di fortuna possa cambiare le cose, comprendendo con questo la rabbia che può nascere in te da questa ingiusta situazione. Ma vorrei poterti dire che le mie opinioni sono solo il frutto delle esperienze che ho vissuto, e non ho neppure inconsapevolmente il desiderio di imporre il mio punto di vista. Come ho detto anche ad un’altra utente. Io credo in quello che dico ovviamente, ma chiunque può attingere o meno a quei ragionamenti se lo ritiene opportuno, e il fatto che potrei essere convincente (come e’ stato detto a suo tempo quasi come una critica) non deve essere visto come un tentativo di plagio, perché non ho nessun interesse al riguardo, visto che nessuno di noi si frequenta, ma forse come la possibilità che abbia le idee chiare su quello che IO mi aspetto dai rapporti sentimentali e per questo so come dirlo, apparendo convincente all’inizio e molesto quando forse non si sa piu come replicare. Niente di più.
Comunque ripeto: ti auguro di risolvere presto i tuoi problemi e trovare quell’equilibrio sentimentale che tutti meritiamo.
Un amichevole saluto.
M, quando le condizioni psicologiche e esistenziali, anche pratiche, incombono su di noi col loro peso, credo bisogna comprendere che le reazioni e gli atteggiamenti agli argomenti che vengono trattati, possono essere anche il frutto di quello stato d’animo “al limite”.
Io, e forse anche tu, possiamo considerarci fortunati, sentendoci “coperti” sotto il profilo affettivo, quindi, anche se in buona fede non si può prevedere la reazione che potrà avere una “ostentazione” del genere.
Ho usato quel termine che suona presuntuoso per la solita ragione che alcune parole si portano addosso anche se nel caso specifico significa solo “mostrare”.
Ma è chiaro che chi si sente “aggredito”, pur non volendolo aggredire, difenderà il “pacchetto” di principi e di risultati che la vita gli ha concesso. Anche se e quando dovesse intravedere delle verità in quelle “aggressioni”.
Io no ho avuto mai nessuna di quelle intenzioni aggressive, e mi spiace se alcune delle donne che hanno partecipato a questo dibattito/scontro si trovino in certe condizioni o abbiano reagito in un determinato modo, ma dobbiamo tenere presente che molto sono qui più per cercare conforto che non risposte. Dovremmo prenderne atto, constatando che le dichiarazioni iberboliche che abbiamo letto attengano solo a quel bisogno di equilibrio e di riconoscimento che solo una vera storia d’amore potrà darci.
E se a me l’ha dato, e’ solo per questo motivo che ho cercato di parlarne come ho fatto, non certo per ostentare, e ancor meno per ferire chi è in difficoltà. I vigliacchi stanno da un altra parte e, come ho detto più volte, spesso vengono scambiati per i VERI oggetti d’amore, anche se alla fine a causa loro ci si ritrova “al verde” sentimentalmente.
Stasera vediamo se quell’innamorata nerazzurra continuerà a deludermi, e io continuerò ad amarla nonostante tutto, dimostrando così come spesso si predica bene e si razzola male.
Ad maiora.
1) stiamo molto tempo della vita con noi stessi, e dovremmo provare a starci al meglio (traducibile amarsi a sufficienza)
2) Legittimo e a mio avviso necessario condividere il nostro tempo con una persona che ami se stessa a sufficienza e possa condividere con reciprocità suddetto amore.
3) Amore per me è quell’emozione che ti fa lasciare andare e non ti importa di cosa ti succederà intorno. Anni fa, in uno pseudorapporto con uno che ho affettivizzato ma non amato, vissuto del sesso, poco e non soddisfacente, proprio all’inizio, durante un dicembre in una piazza della mia città, ho provato suddetta emozione. Ero davanti ad una giostra e volevo far emergere la bambina in me, ma difese e blocchi me lo impedivano. Lui mi disse di lasciarmi andare, di andarci con lui, e di vivere l’emozione. Insomma mi diede e chiese fiducia e io assaporai davvero “il lasciarmi andare”. Poi ha fatto ciò per troppo poco o forse solo quella volta o per avere molto di più da me di quel che mi aveva dato. Ed io che non proietto, non l’ho mai vissuto come amore. Ma estrapolo quell’evento dandogli il senso di cosa sia per me l’amore.
3a) L’amore è lasciarsi andare con qualcuno che voglia darti fiducia e prendere la tua non solo una volta, non solo per una giostra di qualche minuto ma per la giostra di vita.
4)Cosi come non sono e mai riuscirò a vivere di proiezioni sull’amore, non capisco come facciano gli altri e non accetto le altre su di me. Vale a dire, che molti non amano te (generico) ma il loro bisogno e lo plasmano sulla persona meno peggiore che capita loro. Si è una sorta di mezzo per colmare un bisogno e non l’obiettivo vero.
5)Se si vuol essere il vero scopo di un rapporto, si rischia quasi sicuramente di restare soli a meno che non si trovino donne o uomini alla Golem, ossia non perfetti ma che vedano l’altro con “lenti” pulite, trasparenti. Lasciamo che il passato parli di noi ma che non sia parte del nostro futuro. E che…
Ci mancherebbe che io in un forum non scriva più quello che voglia perché una utentessa me lo vorrebbe moralmente imporre, anteponendo una sua lettera personale del rispetto . Quando io da lei di rispetto non ne ho avuto per il solo fatto di non averla corrisposta a suo uso e comando, sentendosi per questo in diritto di mettere tutto in piazza . Quando già sapeva e nulla le era stato taciuto, dunque è stato puro sfregio, condito da opinabili ricostruzioni e furore isterico . Nel mentre però la vita delle signorine, povere vittime, andava e va avanti tra un valzer ed un nuovo incontro . Ma ormai conosco bene la storiella ed ogni volta la ripasso, che sia con una più giovane o più matura le donne di oggi non cambiano e le mie storie neppure. Definire costoro borderline è un eufemismo : Da santo ad appostato il passo è breve . Strano se la persona che si è, è sempre quella. Ma sarà il caso di guardarsi allo specchio? No, non ce la fanno ! Alle tue mail non rispondo m.g. perché non posso tenere una doppia corrispondenza, di cui una, quella privata, potresti interpretarla a modo una prima volta per poi rivederla alla luce di quanto si scrive nel forum . Questo è quanto, la normale e folle amministrazione per chi mischiasse la propria umanità con una donna di qualunque età dei nostri tempi . Hanno ragione loro, tra 19enni e 50enni, bei signori. E che se la tengano pure, almeno quelle a differenza delle mutandine addosso !
Sarah,
ti rispondo per quanto riguarda me. di solito vado d’accordo con tutti, a ogni livello mentale e sociale, ma con pochissimi riesco ad avere una VERA e PROFONDA sintonia, tanto che per una ventina d’anni sono stata, per scelta, priva di rapporti amorosi.
se mi capita, poi, d’incontrare un uomo con cui mi sento di condividere molto, anche soltanto spiritualmente, perchè non posso coltivare un rapporto in cui investire tutto quello che desidero? perché, se non ho modo di raggiungere la “perfezione di coppia”, mi devo autocondannare al vuoto? perché non posso decidere cosa è meglio per me e a chi dedicare le mie attenzioni? perché non posso classificare il mio sentimento come più mi sembra giusto?
la vita di TUTTI è basata su compromessi, più o meno evidenti. prima di cantar vittoria, soprattutto in amore, bisognerebbe essere ben sicuri che i risultati positivi siano confermati nel tempo e che non siano troppo gravati da coercimenti e/o interessi personali vari.
in questo settore niente è perfetto o sicuro al 100%, e ognuno cerca ogni giorno di mantenersi in equilibrio sulla sua oggettiva (povera o ricca) realtà, che non ama veder negata.
..che vogliamo vivere con la persona è il presente.
6)Amore è rispetto, da dare e ricevere. Un partner sposato o impegnato non mi convincerà mai di poter amare rispettando e di poterlo amare nel segno del suddetto rispetto. Sapere che possa dividere o condividere con me solo attimi di vita, di non essere liberi di vivere alla luce del sole, di dover accettare tempi risicati, non si sposerà mai e ridico mai, con il mio concetto di amore. Un partner impegnato è un partner a metà e se io mi do o voglio dare tutta ma ho dei confini, non potrà mai essere l’uomo della mia vita. Mai
7) Tutto può condizionarci dell’altro ma proprio perchè abbiamo limiti, se non siamo tarati per superarli, accettiamoli ma in nome dell’autenticità. Non trasformiamoli in difetti, torti altrui, esponiamoli, forse l’altro non ci aiuterà a superarli, neppure ce lo chiederà, forse si separeranno le strade ma non usiamo i limiti per sconvolgere la vita dell’altro, perchè un limite si accetta, il dolo o la gratuità di un agito irrispettoso, no!!!
8) Chi riesce a vivere di proiezioni, di partner come mezzi per propri fini, chi si racconta il proprio sentimento faccia pure ma dovrebbe evitare, di vedere coloro che non sanno farlo come “troppo esigenti”. Non esiste il “troppo” in questo caso ma solo il personale modo di vedere un sentimento che può cambiare la vita in un senso o in un altro.
9) Io vorrei che mi regalasse gioie, le lacrime che mi regala un partner egoista, non sanno di amore, ma solo di sofferenza. E la sofferenza non va a braccetto con il mio senso di amore. La sofferenza è qualcosa che va superato ma in due, con la volontà comune. Non è uno stagno in cui stare a mollo. Amare o essere amati ricercano serenità, equilibrio e reciprocità.
rossana la perfezione di coppia non esiste, credo solo che a volte per rassegnazione per le brutte esperienze forse, inconsapevolmente, si tende ad accontentarsi e mi chiedo se davvero questo possa portare a qualcosa di buono a lungo termine. Per il resto io non terrei mai un rapporto in piedi, seppur platonico e di amicizia con un uomo impegnato, a lungo andare lo troverei logorante e comunque non lo ritengo rispettoso nei confronti della coppia anche se non la conosco. Per me è così.
Maria Grazia,
per me sono cento volte meglio e più onesti i “vigliacchi violenti” che non tendono a prevalere per sfinimento dei “moderati” che non fanno altro che sminuire idee e persone, dall’alto della loro vincente superiorità, o meglio del loro paternalismo da quattro soldi.
– “frutto di quello stato d’animo “al limite” – al limite di cosa? della sanità mentale, forse?
– “difenderà il “pacchetto” di principi e di risultati che la vita gli ha concesso. Anche se e quando dovesse intravedere delle verità in quelle “aggressioni”. – ma quale verità? come se non si fosse in grado di ragionare con la propria testa e di valutare in prima persona pensieri, emozioni e vissuti.
– “si trovino in certe condizioni o abbiano reagito in un determinato modo, ma dobbiamo tenere presente che molto sono qui più per cercare conforto che non risposte.” – presunzione allo stato puro!
– “le dichiarazioni iberboliche che abbiamo letto attengano solo a quel bisogno di equilibrio e di riconoscimento che solo una vera storia d’amore potrà darci.” – la saggezza e l’equilibrio sono appannaggio di chi nega TUTTI i pareri che gli sono stati dati e modifica le ombre del passato per farle rientrare, a piacer suo, nella perfetta luminosità del presente.
a nessuno verrebbe in mente di doversi difendere se non sentisse sulla pelle il peso della volontà di sovrastarlo.
scusa se commento con te, non potendone proprio fare a meno. non sei tenuta a prendere in considerazione niente di quanto ho scritto.
Ciao Sarah, ti ringrazio per aver fatto notare che le mie, e posso dire anche quelle di M, erano solo espressione di personali esperienze, che non volevano imporne ad alcuno l’utilizzo obbligatorio nel proprio modo di vivere le storie d’amore. Infatti mi ha colpito che una di queste persone rispondendo al tuo precedente intervento quasi si giustificava dicendo:
“perché, se non ho modo di raggiungere la “perfezione di coppia”, mi devo autocondannare al vuoto? perché non posso decidere cosa è meglio per me e a chi dedicare le mie attenzioni? ”
Ecco, come e’ stato compreso da tutti e da MG per prima, che ha difeso violentemente il suo modo di vedere le cose, non c’era l’intenzione di leggere queste giustificazioni, perché non era questo lo scopo della discussione.
Vorrei ribadire tramite il tuo post, che NON è stata deliberata nessuna legge dello Stato perché non si possa vivere le proprie storie come meglio si crede, anche nel modi sopra descritti e sentirsi perfettamente soddisfatti. Anzi, non c’è bisogno neppure che lo sottolinei nessuno, neanche colui dal quale sembra sia partito questo frainteso obbligo. Ma certamente lo stesso non confermerà mai che, per lui, quello che ha creato la polemica non sia il modo che riconosce come più adatto per realizzare un VERO rapporto sentimentale: quello come minimo di essere ricambiati.
Spero di poterlo almeno pensare, e parlarne liberamente, senza ritenere di aver rovinato la giornata a nessuno.
Ciao.
Golem io ho capito il discorso che fai tu. Quando ho detto alla signorina MG che le auguravo di trovare un po’ di calore umano, di umanità, non era una cosa buttata lì a caso, né per giocare sporco, né per persuadere chissà chi. E non sono stato io ad impicciarmi delle sue questione. Non sono io che ho pubblicizzato la vicenda tra lei e Kid, non sono io che ci tengo a far sapere che ho un amore capitolino, né camionisti, né pirati, né una passera bella, sana, dolce e profumata, così come MG si è preoccupata di farci sapere gli esiti delle sue visite ginecologiche.
Non sono io che ho bisogno di sgomitare per ritagliami uno spazio.
Se poi dalla domanda che MI È STATA FATTA, è saltata fuori la solita storia, non so cosa dire.
Se tu mi fai una domanda io ti do una risposta.
Se tu vuoi un certo tipo di risposta, la domanda la devi fare ad un certo tipo di persona. Ti dà la caramella, ti tranquillizza, così sei a posto con te stesso.
Ma se tu cerchi questo, devi fartela solo con gente della tua pasta, o no?
Perché devo dire per forza quello che certi utenti vorrebbero sentirsi dire, senza poter dire la mia? Alla faccia dell’imposizione.
O ti allinei alle loro follie o sei tutto ciò che abbiamo letto.
Poi guarda con quale velocità cambiano le etichette da attaccarci addosso.
MG mi dispiace che tu ti trovi nelle condizioni che ho letto nel tuo ultimo post, e spero che un colpo di fortuna possa cambiare le cose, comprendendo con questo la rabbia che può nascere in te da questa ingiusta situazione. Ma vorrei poterti dire che le mie opinioni sono solo il frutto delle esperienze che ho vissuto, e non ho neppure inconsapevolmente il desiderio di imporre il mio punto di vista. Come ho detto anche ad un’altra utente. Io credo in quello che dico ovviamente, ma chiunque può attingere o meno a quei ragionamenti se lo ritiene opportuno, e il fatto che potrei essere convincente (come e’ stato detto a suo tempo quasi come una critica) non deve essere visto come un tentativo di plagio, perché non ho nessun interesse al riguardo, visto che nessuno di noi si frequenta, ma forse come la possibilità che abbia le idee chiare su quello che IO mi aspetto dai rapporti sentimentali e per questo so come dirlo, apparendo convincente all’inizio e molesto quando forse non si sa piu come replicare. Niente di più.
Comunque ripeto: ti auguro di risolvere presto i tuoi problemi e trovare quell’equilibrio sentimentale che tutti meritiamo.
Un amichevole saluto.
M, quando le condizioni psicologiche e esistenziali, anche pratiche, incombono su di noi col loro peso, credo bisogna comprendere che le reazioni e gli atteggiamenti agli argomenti che vengono trattati, possono essere anche il frutto di quello stato d’animo “al limite”.
Io, e forse anche tu, possiamo considerarci fortunati, sentendoci “coperti” sotto il profilo affettivo, quindi, anche se in buona fede non si può prevedere la reazione che potrà avere una “ostentazione” del genere.
Ho usato quel termine che suona presuntuoso per la solita ragione che alcune parole si portano addosso anche se nel caso specifico significa solo “mostrare”.
Ma è chiaro che chi si sente “aggredito”, pur non volendolo aggredire, difenderà il “pacchetto” di principi e di risultati che la vita gli ha concesso. Anche se e quando dovesse intravedere delle verità in quelle “aggressioni”.
Io no ho avuto mai nessuna di quelle intenzioni aggressive, e mi spiace se alcune delle donne che hanno partecipato a questo dibattito/scontro si trovino in certe condizioni o abbiano reagito in un determinato modo, ma dobbiamo tenere presente che molto sono qui più per cercare conforto che non risposte. Dovremmo prenderne atto, constatando che le dichiarazioni iberboliche che abbiamo letto attengano solo a quel bisogno di equilibrio e di riconoscimento che solo una vera storia d’amore potrà darci.
E se a me l’ha dato, e’ solo per questo motivo che ho cercato di parlarne come ho fatto, non certo per ostentare, e ancor meno per ferire chi è in difficoltà. I vigliacchi stanno da un altra parte e, come ho detto più volte, spesso vengono scambiati per i VERI oggetti d’amore, anche se alla fine a causa loro ci si ritrova “al verde” sentimentalmente.
Stasera vediamo se quell’innamorata nerazzurra continuerà a deludermi, e io continuerò ad amarla nonostante tutto, dimostrando così come spesso si predica bene e si razzola male.
Ad maiora.
Miei pensieri sull’amore:
1) stiamo molto tempo della vita con noi stessi, e dovremmo provare a starci al meglio (traducibile amarsi a sufficienza)
2) Legittimo e a mio avviso necessario condividere il nostro tempo con una persona che ami se stessa a sufficienza e possa condividere con reciprocità suddetto amore.
3) Amore per me è quell’emozione che ti fa lasciare andare e non ti importa di cosa ti succederà intorno. Anni fa, in uno pseudorapporto con uno che ho affettivizzato ma non amato, vissuto del sesso, poco e non soddisfacente, proprio all’inizio, durante un dicembre in una piazza della mia città, ho provato suddetta emozione. Ero davanti ad una giostra e volevo far emergere la bambina in me, ma difese e blocchi me lo impedivano. Lui mi disse di lasciarmi andare, di andarci con lui, e di vivere l’emozione. Insomma mi diede e chiese fiducia e io assaporai davvero “il lasciarmi andare”. Poi ha fatto ciò per troppo poco o forse solo quella volta o per avere molto di più da me di quel che mi aveva dato. Ed io che non proietto, non l’ho mai vissuto come amore. Ma estrapolo quell’evento dandogli il senso di cosa sia per me l’amore.
3a) L’amore è lasciarsi andare con qualcuno che voglia darti fiducia e prendere la tua non solo una volta, non solo per una giostra di qualche minuto ma per la giostra di vita.
4)Cosi come non sono e mai riuscirò a vivere di proiezioni sull’amore, non capisco come facciano gli altri e non accetto le altre su di me. Vale a dire, che molti non amano te (generico) ma il loro bisogno e lo plasmano sulla persona meno peggiore che capita loro. Si è una sorta di mezzo per colmare un bisogno e non l’obiettivo vero.
5)Se si vuol essere il vero scopo di un rapporto, si rischia quasi sicuramente di restare soli a meno che non si trovino donne o uomini alla Golem, ossia non perfetti ma che vedano l’altro con “lenti” pulite, trasparenti. Lasciamo che il passato parli di noi ma che non sia parte del nostro futuro. E che…
Ci mancherebbe che io in un forum non scriva più quello che voglia perché una utentessa me lo vorrebbe moralmente imporre, anteponendo una sua lettera personale del rispetto . Quando io da lei di rispetto non ne ho avuto per il solo fatto di non averla corrisposta a suo uso e comando, sentendosi per questo in diritto di mettere tutto in piazza . Quando già sapeva e nulla le era stato taciuto, dunque è stato puro sfregio, condito da opinabili ricostruzioni e furore isterico . Nel mentre però la vita delle signorine, povere vittime, andava e va avanti tra un valzer ed un nuovo incontro . Ma ormai conosco bene la storiella ed ogni volta la ripasso, che sia con una più giovane o più matura le donne di oggi non cambiano e le mie storie neppure. Definire costoro borderline è un eufemismo : Da santo ad appostato il passo è breve . Strano se la persona che si è, è sempre quella. Ma sarà il caso di guardarsi allo specchio? No, non ce la fanno ! Alle tue mail non rispondo m.g. perché non posso tenere una doppia corrispondenza, di cui una, quella privata, potresti interpretarla a modo una prima volta per poi rivederla alla luce di quanto si scrive nel forum . Questo è quanto, la normale e folle amministrazione per chi mischiasse la propria umanità con una donna di qualunque età dei nostri tempi . Hanno ragione loro, tra 19enni e 50enni, bei signori. E che se la tengano pure, almeno quelle a differenza delle mutandine addosso !
Sarah,
ti rispondo per quanto riguarda me. di solito vado d’accordo con tutti, a ogni livello mentale e sociale, ma con pochissimi riesco ad avere una VERA e PROFONDA sintonia, tanto che per una ventina d’anni sono stata, per scelta, priva di rapporti amorosi.
se mi capita, poi, d’incontrare un uomo con cui mi sento di condividere molto, anche soltanto spiritualmente, perchè non posso coltivare un rapporto in cui investire tutto quello che desidero? perché, se non ho modo di raggiungere la “perfezione di coppia”, mi devo autocondannare al vuoto? perché non posso decidere cosa è meglio per me e a chi dedicare le mie attenzioni? perché non posso classificare il mio sentimento come più mi sembra giusto?
la vita di TUTTI è basata su compromessi, più o meno evidenti. prima di cantar vittoria, soprattutto in amore, bisognerebbe essere ben sicuri che i risultati positivi siano confermati nel tempo e che non siano troppo gravati da coercimenti e/o interessi personali vari.
in questo settore niente è perfetto o sicuro al 100%, e ognuno cerca ogni giorno di mantenersi in equilibrio sulla sua oggettiva (povera o ricca) realtà, che non ama veder negata.
buona serata!
..che vogliamo vivere con la persona è il presente.
6)Amore è rispetto, da dare e ricevere. Un partner sposato o impegnato non mi convincerà mai di poter amare rispettando e di poterlo amare nel segno del suddetto rispetto. Sapere che possa dividere o condividere con me solo attimi di vita, di non essere liberi di vivere alla luce del sole, di dover accettare tempi risicati, non si sposerà mai e ridico mai, con il mio concetto di amore. Un partner impegnato è un partner a metà e se io mi do o voglio dare tutta ma ho dei confini, non potrà mai essere l’uomo della mia vita. Mai
7) Tutto può condizionarci dell’altro ma proprio perchè abbiamo limiti, se non siamo tarati per superarli, accettiamoli ma in nome dell’autenticità. Non trasformiamoli in difetti, torti altrui, esponiamoli, forse l’altro non ci aiuterà a superarli, neppure ce lo chiederà, forse si separeranno le strade ma non usiamo i limiti per sconvolgere la vita dell’altro, perchè un limite si accetta, il dolo o la gratuità di un agito irrispettoso, no!!!
8) Chi riesce a vivere di proiezioni, di partner come mezzi per propri fini, chi si racconta il proprio sentimento faccia pure ma dovrebbe evitare, di vedere coloro che non sanno farlo come “troppo esigenti”. Non esiste il “troppo” in questo caso ma solo il personale modo di vedere un sentimento che può cambiare la vita in un senso o in un altro.
9) Io vorrei che mi regalasse gioie, le lacrime che mi regala un partner egoista, non sanno di amore, ma solo di sofferenza. E la sofferenza non va a braccetto con il mio senso di amore. La sofferenza è qualcosa che va superato ma in due, con la volontà comune. Non è uno stagno in cui stare a mollo. Amare o essere amati ricercano serenità, equilibrio e reciprocità.
rossana la perfezione di coppia non esiste, credo solo che a volte per rassegnazione per le brutte esperienze forse, inconsapevolmente, si tende ad accontentarsi e mi chiedo se davvero questo possa portare a qualcosa di buono a lungo termine. Per il resto io non terrei mai un rapporto in piedi, seppur platonico e di amicizia con un uomo impegnato, a lungo andare lo troverei logorante e comunque non lo ritengo rispettoso nei confronti della coppia anche se non la conosco. Per me è così.
Maria Grazia,
per me sono cento volte meglio e più onesti i “vigliacchi violenti” che non tendono a prevalere per sfinimento dei “moderati” che non fanno altro che sminuire idee e persone, dall’alto della loro vincente superiorità, o meglio del loro paternalismo da quattro soldi.
– “frutto di quello stato d’animo “al limite” – al limite di cosa? della sanità mentale, forse?
– “difenderà il “pacchetto” di principi e di risultati che la vita gli ha concesso. Anche se e quando dovesse intravedere delle verità in quelle “aggressioni”. – ma quale verità? come se non si fosse in grado di ragionare con la propria testa e di valutare in prima persona pensieri, emozioni e vissuti.
– “si trovino in certe condizioni o abbiano reagito in un determinato modo, ma dobbiamo tenere presente che molto sono qui più per cercare conforto che non risposte.” – presunzione allo stato puro!
– “le dichiarazioni iberboliche che abbiamo letto attengano solo a quel bisogno di equilibrio e di riconoscimento che solo una vera storia d’amore potrà darci.” – la saggezza e l’equilibrio sono appannaggio di chi nega TUTTI i pareri che gli sono stati dati e modifica le ombre del passato per farle rientrare, a piacer suo, nella perfetta luminosità del presente.
a nessuno verrebbe in mente di doversi difendere se non sentisse sulla pelle il peso della volontà di sovrastarlo.
scusa se commento con te, non potendone proprio fare a meno. non sei tenuta a prendere in considerazione niente di quanto ho scritto.
un abbraccio.
Ciao Sarah, ti ringrazio per aver fatto notare che le mie, e posso dire anche quelle di M, erano solo espressione di personali esperienze, che non volevano imporne ad alcuno l’utilizzo obbligatorio nel proprio modo di vivere le storie d’amore. Infatti mi ha colpito che una di queste persone rispondendo al tuo precedente intervento quasi si giustificava dicendo:
“perché, se non ho modo di raggiungere la “perfezione di coppia”, mi devo autocondannare al vuoto? perché non posso decidere cosa è meglio per me e a chi dedicare le mie attenzioni? ”
Ecco, come e’ stato compreso da tutti e da MG per prima, che ha difeso violentemente il suo modo di vedere le cose, non c’era l’intenzione di leggere queste giustificazioni, perché non era questo lo scopo della discussione.
Vorrei ribadire tramite il tuo post, che NON è stata deliberata nessuna legge dello Stato perché non si possa vivere le proprie storie come meglio si crede, anche nel modi sopra descritti e sentirsi perfettamente soddisfatti. Anzi, non c’è bisogno neppure che lo sottolinei nessuno, neanche colui dal quale sembra sia partito questo frainteso obbligo. Ma certamente lo stesso non confermerà mai che, per lui, quello che ha creato la polemica non sia il modo che riconosce come più adatto per realizzare un VERO rapporto sentimentale: quello come minimo di essere ricambiati.
Spero di poterlo almeno pensare, e parlarne liberamente, senza ritenere di aver rovinato la giornata a nessuno.
Ciao.
Golem io ho capito il discorso che fai tu. Quando ho detto alla signorina MG che le auguravo di trovare un po’ di calore umano, di umanità, non era una cosa buttata lì a caso, né per giocare sporco, né per persuadere chissà chi. E non sono stato io ad impicciarmi delle sue questione. Non sono io che ho pubblicizzato la vicenda tra lei e Kid, non sono io che ci tengo a far sapere che ho un amore capitolino, né camionisti, né pirati, né una passera bella, sana, dolce e profumata, così come MG si è preoccupata di farci sapere gli esiti delle sue visite ginecologiche.
Non sono io che ho bisogno di sgomitare per ritagliami uno spazio.
Se poi dalla domanda che MI È STATA FATTA, è saltata fuori la solita storia, non so cosa dire.
Se tu mi fai una domanda io ti do una risposta.
Se tu vuoi un certo tipo di risposta, la domanda la devi fare ad un certo tipo di persona. Ti dà la caramella, ti tranquillizza, così sei a posto con te stesso.
Ma se tu cerchi questo, devi fartela solo con gente della tua pasta, o no?
Perché devo dire per forza quello che certi utenti vorrebbero sentirsi dire, senza poter dire la mia? Alla faccia dell’imposizione.
O ti allinei alle loro follie o sei tutto ciò che abbiamo letto.
Poi guarda con quale velocità cambiano le etichette da attaccarci addosso.
Inter merda.
Ciao zuccherino