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Follia imperante

di Esse
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Novembre 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 687 commenti

Pagine: 1 29 30 31 32 33 69

  1. 301
    Everest -

    Vedi Mirc, io avevo già interrotto la cosa alla prima telefonata.
    Sono stato chiamato in causa da due forumiste: Rossana ed Erlene per un confronto.
    Ed io ho accettato.
    Poi ho pensato che nella vita si possono anche dare delle seconde possibilità.
    Ma quando una donna (o un uomo) prende a parolacce ed offese come quelle di augurare la morte all’altra persona perché si hanno punti di vista diversi, per me non ha senso continuare qualsiasi tipo di dialogo. Figuriamoci approfondire una conoscenza.
    Correggimi se sbaglio, ma cosa te ne fai di persone che ti dicono merda, testa di c...., e ti augurano la morte solo perché tu, ad esempio, non ami inviare foto via internet ?
    Tu penseresti di continuare ? Io no !
    Grazie

  2. 302
    M. -

    Ciamo a tutti.

    Golem,
    per adesso la mia è solo una idea nebulosa, ma inizio a pensare che una certa maturità nell’affrontare i propri sentimenti e relazioni, possa derivare solo ed esclusivamente da un certo numero, non precisato, di relazioni, o meglio, di passaggi che si affrontano durante le relazioni.
    Credo che per raggiungere una maturità sentimentale piena si debba passare attraverso la fantasia, la sofferenza, la disillusione, per poi arrivare, finalmente, alla consapevolezza di se stessi, in primis, e poi alla capacità di saper leggere certi comportamenti, certi copioni che si ripetono come un disco rotto.
    Che tipo di crescita e maturità può avere una persona che ha avuto 1 sola persona nella propria vita, con la quale non ha mai avuto problemi?
    Nel senso: che tipo di conoscenza sentimentale di se stessi si può avere quando si conosce solo qualche spicchio di questi sentimenti?
    È come pretendere di sapere com’è fatta la luna, anche nel suo lato oscuro, pur non avendolo mai visto.
    Per questi motivi dico e sono contento di quello che ho passato.
    Quella legnata sui denti, quella disillusione mi è servita per fare un salto verso quella maturità che mi mancava.

    Credo sia necessario per se stessi conoscere the dark side of the moon!
    Lo dicevano anche loro.
    https://m.youtube.com/watch?v=DLOth-BuCNY

    P.s.
    io ho provato a tifare l’inter(merda)zionale durante le sue partite contro squadre europee, ma a quanto pare questa squadra fa di tutto per non attirare il tifo. Né dei “forestieri”, né degli interisti veri e propri.

    Ciao generale delle SS

  3. 303
    Golem -

    Esse, hai detto bene: io ho avuto la possibilità di realizzare l’amore come si addice alla mia etica (e probabilmente anche lei) e tu sfortunatamente ancora no. E c’è un’ altra differenza: che tu sai come lo vuoi, mentre io non lo sapevo. Neppure mentre vivevo la storia con Carmen, la ragazza che è morta, mi rendevo conto di come si “crea” un amore. Ma anche con lei lo vivevo sinceramente.
    Se ho difetti! Un negozio, ma proprio perché so di averli non li nascondo. Non nascondo niente perché sono un dilettante della menzogna. Io in casa sono chiamato the “Secret squirrel”, (lo scoiattolo in segreto, che nasconde) e lei the “Undercover Elephant” (l’elefante detective, in incognito). Cioe’, io quello che cerca di non farsi accorgere di quello che fa e lei che regolarmente lo scopre.
    Quando ti dicevo che il segreto è non usare strategie ed essere se’ stessi, in fondo ti sto parlando di sincerità. E chiaramente senza questo ingrediente non non può nascere niente che possa durare.

    Mirc, hai tutto il diritto di dire la tua, figurati, lo fanno i troll.
    Credo che non vi sia altra possibilità di far funzionare una relazione che la sincerità. Ma lo dico perché chi mente non fa neppure i propri interessi, se vogliamo usare questo brutto termine nelle storie sentimentali. Quando obiettavo sul comportamento di mia moglie con quel ragazzo e di tutti quelli che vivono con l’immagine del potenziale partner NON corrispondente a quella reale, mettevo in evidenza una forma di menzogna verso se stessi. Se poi il partner e’ bugiardo di suo, come nel caso di quel soggetto, l’inganno e’ doppio, e come si fa a creare qualcosa di importante su un cumulo di bugie? Cosi’ nessuna decisione sarà mai presa su basi certe, ma se va bene solo su illusioni.
    Se ho dibattuto sul significato della parola amore come una “costruzione” che si fa in due, e’ perché l’ho vista coi miei occhi, anzi i NOSTRI. L’amore si fa in due. In tutti i sensi.

    Si M, quella e’ stata la vera “PARITÀ”, ma come vedi i pregiudizi ci sono anche in chi non dovrebbe averli. Se dovessi giudicare la qualita’ delle donne da quanto impiegano per “darla”, sbaglierei indicatore. Questo per dirti quanto pesi quella ipocrisia gesuitica nella nostra “cultura”. Io mi sono innamorato di lei come PERSONA e non della sua professione. Senza contare che le ballerine sono giudicare poco più che escort da tanta gente “perbene”. Io ho frequentato certe segretarie serissime che non sapevano ballare e che …mmmh.
    Ciao Barbablù.

  4. 304
    Esse -

    Per l’ultima volta lo scrivo. La conoscenza tra Everest e me, è finita ancora prima di cominciare. Io come direbbe un M, sono in pace con me stessa, perche so di aver fatto un tentativo. Anzi due con ieri. Semplifichiamo che non siamo compatibili. Addentrandoci, nessuno sarà mai compatibile se uno dei due non cede, non abbozza, non crede di potersi accontentare e di scambiarlo per amore (questo a lungo andare non certo in una conoscenza). Sono contenta che Everest si sia riconfermato, non è adatto a me e a tutte coloro che hanno sofferto ma che vogliono un rapporto con la R. Vedi Mgrazia, ma perche non devo meritare un uomo alla Golem? Perche devo avere mezze figure o figurine? Perche devo soffrire per pensare di essere amata? Perche devo muovermi con il programma o le istruzioni? Devo dire questo ora, oppure tra 1 settimana, devo capire che gli uomini sono cosi o cola? Noooooooooooooooooooooo, l’uomo giusto non lo devi capire, l’uomo giusto si fa capire. Cosi come la donna. Anzi forse l’uomo potrebbe allungarle la mano prima e lei un istante dopo. Tuttavia è volere qualcosa che fa la differenza. Non il bisogno di un qualcosa. Io non voglio essere qualcosa perche l’altro ha bisogno di quel qualcosa che ho, io voglio che l’altro voglia me che ho un qualcosa in piu, per lui, di altre donne. Riesco a farmi capire o no? Perche non posso aspirare a quella condizione che racconta un Golem? Solo perche non sono una ballerina inglese e non sto su una nave? Solo perche il fato non lo ha in cantiere per me? Allora ditemi, ma ditemi di rassegnarmi, di accettare che potrei non averlo mai. E allora vi ascolterò, piangerò le mie lacrime, soffrirò perche so che potrei far felice un uomo e lui potrebbe (vorrei lo volesse) far felice me. Accetto ogni consiglio su come si fa a rassegnarsi. Ma per favore non ditemi, di tattiche, di comprendere certi uomini, il prenderli di qui o di li. Due, giusti, si prendono reciprocamente. 🙁

  5. 305
    Golem -

    Ciao M, tu scrivi: “Credo che per raggiungere una maturità sentimentale piena si debba passare attraverso la fantasia, la sofferenza, la disillusione, per poi arrivare, finalmente, alla consapevolezza di se stessi, in primis, e poi alla capacità di saper leggere certi comportamenti, certi copioni che si ripetono come un disco rotto.”
    INEVITABILMENTE. Ma se la scaletta che hai proposto, pur percorsa con quella sequenza, non è corredata da una maturità relativa al momento che si sta vivendo, non si passerà mai a quello successivo. Questo spiega perché vi siano persone nella piena maturità “sociale” e considerate adulte che sentimentalmente restano adolescenti. Chi sognando continuamente, dentro o “fuori” dalla relazione, e chi legato a quest’ultima solo come sfogo sessuale. Un carattere non definito, e che non abbia avuto un giusto equilibrio di attenzioni durante l’infanzia, porta facilmente a questi blocchi in ambito sentimental/ sessuale. Ma non lo dico io.
    Naturalmente il numero delle esperienze consente una maggiore possibilità di acquisire le conoscenze che servono per capire. Infatti qualcuno dice che l’esperienza e’ il nome che gli uomini danno ai loro errori. Dai quali SI IMPARA. Ma si impara se c’è la “cilindrata”. Se manca anche l’intelligenza e la sensibilità …ciccia.
    Se invece c ‘e’ intelligenza e sensibilità, ma mancano le esperienze, nascono i Giacomi Leopardi o le Grazie Deledda o addirittura le Terese D’Avila, che aveva le estasi orgasmiche. Dei quali tanti loro seguaci abbondano anche qui in “piazza”. Insomma, chi ha il pane non ha i denti e viceversa. La fortuna e’ riuscire ad avere entrambi, ovviamente. Ma il sesso resta sempre il motore principale.

    L’Inter deve ancora scoprire il suo dark side prima di “maturare”.
    Ciao “scafista”.

  6. 306
    Esse -

    Mirc Everest vuole convincerti che Cristo è morto di freddo. Credigli e fallo contento per favore, sempre lo voglia tu. Everest basta, ok sei bravo e buono, sei tutto quel che vuoi. Tu vai alla ricerca della donna dolce, tenera, intelligenze, che ti metta al primo posto e si metta come tappetino e di questo ti ringrazi pure. E ne troverai, del resto hai avuto una moglie ed io mai un marito. Si vede che sono cattiva e immeritevole. Ora visto che le chance di chi si illude, e le chance di chi non si illude, ma è oggettivamente fortunato, sono molteplici, tu di certo troverai una seconda donna, dopo aver massacrato le illuse e attaccato coloro che vorranno provare una storia. Io invece non fortunata (oggettivamente e non da vittima) e non illusa, resterò sola, sognando un uomo a figura intera. Io mi sento tale, con tante tessere che ho dovuto costruire e trovare in mezzo ai dispiaceri e alla confusione e alla solitudine. Ci sta un uomo che voglia mostrare le sue, ma soprattutto le abbia ed insieme creare il puzzle? Non ci sta? Ok, ammetto solo di non riuscire ad accettare ciò, ma basta agli Everest prepotenti, confusi, rabbiosi, che millantano ciò che non sono, che negano l’evidenza, che possono distruggere sicurezze fresche o scombussolare quelle stratificate o presunte tali. Basta, a credere che per avere una carezza, prima ti devi far dare botte. Che te lo devi meritare un uomo, perche altrimenti se non sei xyz lui ti cancella. Io ho gia sofferto, non per amore ma perche ho sentito l’illusione di poter resistere al fatto che non mi sarei mai illusa del tutto nella vita. Ho resistito svariate volte, uomini che non valevano neppure una mia unghia ma credevo avrebbero visto cosa ero e cosa donavo loro,ma non era cosi ed io non lo scambiavo per amore. Oggi ad un Everest posso dare/scambiare 1 chance, 2 e già sono troppe, ma far credere a lui che nel suo “non mandarmi una foto” ci sia solo il senso del pudore, della privacy e non…molto di più squilibrato,NO.

  7. 307
    maria grazia -

    esse
    leggo molta solitudine e tristezza nelle tue parole, e di questo mi dispiace ! ma devo riconfermare il fatto che quei “magici incastri” a cui tu ti riferisci non esistono, o perlomeno, esistono ma solo nella nostra fantasia, quando cioè abbiamo incontrato una persona e la stiamo idealizzando. i rapporti REALI E VERI sono un’ altra cosa ! e si basano sopratutto sulla volontà di venirsi incontro e a volte anche di tollerarsi a vicenda, perchè l’ amore è sopratutto pazienza, comprensione e attenzione per i bisogni altrui. ovviamente la cosa dev’ essere reciproca, altrimenti parliamo appunto di amori infelici, gli amori non-corriposti di cui parla sempre golem. limitarsi al “vediamo se sto bene con questa persona e se mi sento pienamente capita/o” è un pò come tornare alla nostra infanzia, quando volevamo che mamma e papà ci comprassero lo stupendo giocattolino nuovo, e che doveva essere esattamente come noi lo abbiamo immaginato !… è una visione infantile del rapporto a due, una visione poco realistica. per realizzare un “amore alla golem “, secondo me ci vuole un costante impegno, da ambo le parti, di vedere nell’ altro i lati buoni, cercare di sorvolare su quelli “cattivi”, e dirigersi entrambi verso un intento comune, un intento di COSTRUZIONE. gli scontri furenti e continui, e per motivi futili, portano invece alla DISTRUZIONE; non portano da nessuna parte, se non ad annientare le nostre relazioni con gli altri e a inquinare noi stessi. e non parlo del tuo caso specifico, ma parlo proprio in generale ! questo è il mio umile pensiero personale.

    M volevo farti una domanda: tu parlavi di avere esperienza nelle relazioni per sopraggiungere a una maturità, anche nell’ affrontare i rapporti. Secondo te una donna che ha avuto molte relazioni anche sofferte ( e quindi ha maturato una certa esperienza in merito e ha attraversato quei passaggi che dici tu ) è una donna POCO EQUILIBRATA ? e quale dev’ essere, secondo te, il numero massimo di partners sessuali concesso nella vita di una donna perchè possa essere considerata accettabile per una relazione seria ?

  8. 308
    mirc89 -

    golem, mi dispiace non era mia intenzione essere provocatorio e mettere zizzania, non è da me e non mi piace. Ho evidentemente sbagliato a pormi e me ne dispiaccio.
    comunque, come ti avevo già detto, hai ragione: nella coppia bisogna essere onesti sinceri rispettosi e lavorare insieme per costruire la coppia. Io ad esempio mi sono trovato a “lavorare” da solo e nonostante la mia insistenza, il voler sistemare le cose e le varie litigate (perché ero troppo insistente evidentemente) lei ha continuato a mentirmi e a mentire a se stessa e solo quando ha trovato il sostituto mi ha detto che la cosa andava avanti da un po’ e non voleva parlarmene, nonostante la mia insistenza, perché sperava fosse una sua fase e non voleva la lasciassi. Errore mio.
    @M. sono daccordo con te, bisogna “acquisire” esperienza dopo vari passaggi, anche nella stessa relazione, conosco coppie che stanno insieme dai 16-18 anni e ora 50enni hanno figli maggiorenni, nessuna scappatella e si amano come il primo giorno. al contrario però ci sono anche persone che ai 50-55 si dicono pentite della loro relazione perché solo ora si rendono conto di aver finto ed essersi sposate solo per uscire di casa…penso dipenda da chi si ha a fianco, se è la persona giusta con cui “lavorarci”
    @esse, hai ragione, è volere qualcosa che fa la differenza, non bisogna arrendersi, bisogna essere se stessi e la persona giusta prima o poi arriverà, fingere non porta ma a nulla di buono. Ci sono persone che trovano la “propria metà” a 70anni e alcuni a 20, ma non importa, si troverà comunque la propria. come hai detto, due giusti si prendono reciprocamente e poi lavorano insieme.

    un esempio stupido ma ha aiutato qualcuno http://youtu.be/-TTiwgr4dEA?t=24s

  9. 309
    Golem -

    Mirc, non sei stato provocatorio per niente e non hai di che’ scusarti. Anzi mi fa piacere che un ragazzo della tua età abbia le idee chiare in merito. La discussione sull’argomento ha creato inevitabilmente posizioni diverse, ma questo è naturale in un forum.
    Quanto ti è successo devi considerarlo come se ti fossi vaccinato per il futuro, e fa parte di quei passaggi obbligati di cui ho parlato con M nel mio ultimo post. Ma un consiglio te lo voglio dare. La prossima volta che ti innamori fa in maniera che il cuore non voli “OLTRE LA TESTA”. Ciao

  10. 310
    rossana -

    Maria Grazia,
    concordo con il post 307, a cui aggiungo, per buona misura, che gli abusi in amore non sono soltanto quelli di provare ad imporre un tipo di sessualità poco gradita. ve ne sono ben altri, meno evidenti ma non per questo meno riprovevoli, che vanno dal come si deve vestire al come si deve agire/pensare. nella maggior parte dei casi la coppia si regge su quello che cede di più: ieri era la donna, e forse spesso ancora lo è… inutile farsi illusioni che esista vera parità in coppia.

    se c’è chi (finché dura) vive felicemente la costruzione quotidiana del proprio “Mulino Bianco” (basato anch’esso su idealizzazioni, che non sono del tutto illusioni ma che ci si avvicinano, soprattutto se uno dei due è ancora più che innamorato), a me, (che per certi versi le esperienze hanno reso più realista del re, o meglio più pragmatica di quanto io stessa vorrei), continuano a piacere gli aforismi da “Baci Perugina”, che condivido: “Per tutta l’esperienza che ho fatto in vita devo tacere, se voglio essere amata”. (Anna Wickham, scrittrice e poetessa australiana, 1883-1947)

    io ho taciuto una prima volta per più di un decennio, puntando a costruire una storia che potesse fare “invidia a chi è solo”, ma poi non ho voluto farlo più, e per mia fortuna ho potuto vivere una relazione in piena libertà, sia pure non priva di “difetti”. niente di umano è perfetto!

    per me, detto all’Anais Nin: “La sola anormalità è l’incapacità d’amare”. chiunque ami, in modo maturo o immaturo, è degno di rispetto, qualsiasi sia l’oggetto del suo amore (magari anche solo scritto e vissuto in minuscolo).

    non si dovrebbe implodere nelle storie altrui come elefanti in un negozio di porcellane per ribadire quanto si è dedotto dalla propria. se se ne fosse così sicuri, perché insistere nell’applicare visioni standard su quanto di meno standard esiste al mondo? se nasce un sentimento, avrà una sua ragione d’essere, per lo meno per chi lo prova…

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