golem
mi permetto anch’ io di dare il mio punto di vista, come ha fatto Valinda, anche se inerentemente a un’ altra questione. Io credo che tu debba semplicemente accettare il fatto che nella vita di tua moglie può esserci stata una storia d’ amore passata preponderante, oltre a quella che sta vivendo ora con te. E che tu non sei il primo uomo che lei abbia amato fino in fondo. Quel tizio portoghese, tanto affascinante agli occhi della tua donna quanto buono a nulla nei fatti, le ha comunque trasmesso qualcosa, e qualunque cosa fosse penso che tu debba accettare il fatto una volta per tutte e passare oltre, liberandoti di tutti gli eventuali “fantasmi”. Al giorno d’ oggi ognuno di noi vive più rapporti sentimentali nella vita, e nessuna di queste storie è mai paragonabile ad un’ altra. sia la storia con il “maschio piratesco” che con “l’ uomo della nostra vita”, possono essere entrambe significative, anche se per motivi diversi. io ho avuto la mia storia con il maschio piratesco, ma purtroppo non ho ancora incontrato L’ UOMO DELLA MIA VITA. e forse mai lo incontrerò. Ma se dovessi avere la grande fortuna di incontrarlo, so per certo che eclisserebbe totalmente il ricordo del “bandito”, per quanto quest’ ultimo abbia in passato segnato la mia vita. Ecco, penso che sia su questo che tu ti debba concentrare !
Golem,
la tua storia, come molte altre fortunatamente, è la dimostrazione di come sia importante la volontà, in questo caso di entrambi, per mandare avanti un rapporto.
Spesso mi capita di sentire e leggere di rapporti d’amore conclusi perché lui/lei “mi ama, MA…” .
E via a trovare tutte le giustificazioni possibili ed immaginabili (giustificazioni che devono essere assolutamente romantiche e struggenti) per un “amore” che non può andare avanti.
Si romanza sull’inizio di un “amore”, ma anche sulla sua fine.
E questo modo di intendere non può che fare da sponda a chi è più sgamato e cinico dei vari Romeo e Giulietta.
Ha sempre funzionato così è sempre così sara.
Valinda concordo con te, M mi da dell’ostinata ma l’ostinazione a volte è servita per superare ostacoli,per raggiungere miei scopi. Qui per me si è trattato di usare e riusare educazione e buon senso. Pensa non mi interessava avere o no ragione sulla lite, forse neppure uscire ma riconfermare o meno l’incapacita di Everest verso me e a mio avviso il femminile. A volte in passato ho dato troppo seguendo la mia indole non “avara” e forse mettendo più in risalto l’esigenza altrui convinta che avrebbero apprezzato e riscambiato naturalmente. Poi le batoste mi hanno dato conferma che non funge cosi. Non devi chiedere ma l’altro ti vuole dare e se non da non ti ama o in questo caso non gli frega davvero di conoscere te ma pretende e basta. Everest per suo pregresso di exmarito e per suo carattere ce l’ha col femminile ma non come me che detesta quel maschile approfittatore, finto aggressivo e stolto ma che quando prova ad interagire con un nuovo essere,lo fa per capire cosa costruire e se vede miraggi non li scambia per oasi vere. Lui lo cerca in modo punitivo, per vedere quanto sostengano i suoi bisogni a detrimento dei propri. Uno cosi a lungo ma pure medio andare, distrugge una donna o annientandola se non fosse forte o esaurendola con scontri e attacchi in cui lui deve primeggiare. Io oggi sono sona non perche sia perfida, egoista e tutti gli aggettivi negativi ma perche ho conosciuto tutta una serie di soggetti che di esse se ne interessavano solo se aderiva alle loro modalita o ruoli prestabiliti. Che chiedevano tanto dando poco e nulla. Anche io in passato per avere pochissimo ho dato “troppissimo” ma dentro lo percepivo questo dislivello solo che minor strumenti o maturita di oggi, mi facevano perdere tempo e non essere felice. Mi sentivo poco o non amabile abbastanza. Eppure sentivo che non era dipeso da me, e laddove fossi io, ho lavorato tanto per cambiare. Mi sentivo di valere, ma forse piu razionalmente che emotivamente e questo conflitto..
..mi faceva avere a che fare con suddetti tipi ma pure riconoscere ciò che fosse errato in me e in loro e il bilancio non era in passivo per me. Non era cercare il marcio ma voler valorizzare me e non massacrarmi facendo indirettamente risaltare loro. Ed ecco che certi tipi li sento prima, forse provo lo stesso perche a volte è bello ricredersi ma non succede mai. E allora ecco che ritorno al come prima, una donna a cui non bastano 2 moine, tante chiacchiere e una prestazione sessuale ottima. A me serve un uomo che voglia esserci…giorno dopo giorno. Che si innamori di me e mi dia fiducia. Mi faccia capire che vuole conoscere chi sono davvero e soprattutto si faccia conoscere. Che non menta a me e soprattutto a se stesso. Insomma non perche non creda che Golem non abbia dei difetti, li abbiamo tutti. Ma uno che ragioni cosi. Ora lui so che è stato discusso sul suo modo di vedere l’amore. Ma non lo conoscevo forumisticamente parlando eppure io l’ho sempre pensata cosi. Amare ed è per questo che non ho mai amato forse o stata amata per come lo intendo io, non è una illusione. Perche devo pensarla come fanno tante e tanti? L’unica ma enorme direi irrangiungibile differenza tra un Golem e sua storia e una Esse, che lui ha avuto piu di una possibilità dell’amore in cui crede ed io no. E lo vive già da anni ed io a 43 no. E mi sento defraudata perche lo merito tanto quanto lui (parlando nello specifico dei due esempi). In quanto al senso di essere sereni…M mi è chiaro il concetto di serenita di Golem, dissento su quello di lei. Ripeto era quello di tante donne che finche non trovano un Golem rischiano o di allontanarsi dal maschile o di ripetere piu o meno esperienze passate. E da donna al limite diciamo che sono stati fortunati entrambi non lui piu di lei. Perche Hurin senza screditare nessuno, di uomini cosi ce ne sono pochissimi, mentre di donne ferite molte di piu. Quindi lei ha avuto un gran c..aso a trovarsi dopo mezze figure, una intera cosi.
Ciao MG. Mi devi scusare ma dissento. Non ero io a dovermi liberare dei fantasmi, ma proprio lei. Il fatto che abbia vissuto quella storia come importante è legato più che altro al suo primo rapporto sessuale, ma non significa che sia stata una storia d’amore, semmai DI SPERANZA D’AMORE. Quel personaggio è stato caricato di valenze che NON aveva, e non sono io a dirlo, ma lei, io l’avevo solo intuito, tanto quanto le sue amiche, che dopo poco le hanno detto di mollarlo perchè NON era quello che vedeva. E “vedeva” quello che non c’era per non doversi dire di aver sprecato una cosa così importante per la sua formazione morale, con un uno che fingeva di essere qualcuno per non dimostrare di ESSERE un signor nessuno. Come poi è stato dimostrato.
Certo, come te e molte altre donne le piacevano i “pirati”, sfuggenti e per questo affascinanti. Ma solo perchè lavorava la fantasia. Ma non era un pirata, gli mancava una L tra la R e la A per avvicinarsi alla sua vera qualifica. Quando LEI ha riconosciuto che era un perdente nato, ha dovuto ammettere che si era creata un castello delle fiabe all’interno del quale si era messa con un burattino. Poi, constatata l’insipienza del soggetto, ha mantenuto l’affetto verso il drogato, seguendone le vicende a distanza con l’aiuto della famosa amica comune, che fu derubata del portafogli in spiaggia, da lui.
Questo è l’aspetto della femminilità che riguarda l’istinto di accudimento verso chi ha “bisogno”, che di solito si manifesta nei confronti dei bambini. Una missione che la donna sente nella carne, e che lei ha citato come termine per inquadrare quel rapporto. Infatti ricordo che una delle definizioni che ha dato del soggetto è: “era come un fratellino”. Vedi che tenerezza?
In realtà era un gran figlio di puttana che sapeva come sfruttare gli altri, o meglio, credeva di sapere. E trovava sempre qualche fesso o fessa che lo assecondava.
MG, a molte donne piacciono questi tipi,e possiamo immaginare perchè, ma servono solo a oliare certi meccanismi, non sono amori, anche se li si vuol credere tali. E sottolineo: non l’ho detto io per primo, ma lei.
M, appena ho visto il tuo messaggio, ho pensato che avresti citato il termine “volontà”, è ho centrato. Il nostro risultato, e il cambiamento intervenuto dopo quasi tre anni di riflessioni nel rapporto di coppia, ne è la dimostrazione.
Qui, su queste pagine, ho letto tanti di quei voli pindarici sull’argomento a fronte dei quali i fallimenti e gli errori di valutazione che ne sono>
>>> conseguiti grazie a quel tipo di “visione” avrebbe dovuto far riflettere più di qualcuno. Ma si preferisce dar corpo ai “fantasmi” che ci piace vedere per non sentirsi sviliti dalla realtà. E’ una debolezza umana comprensibile ma non giustificabile, se non in età adolescenziale, per la mancanza di esperienza rispetto a quelle istanze che nascono da dentro (ma dalle ghiandole endocrine, non da chissà dove) e che danno il ” Ciak: si gira” al proprio film “dell’ammore”.
Quel lavoro che io e lei abbiamo fatto, non senza fatica e tensioni, ha però dato due frutti: la soddisfazione di aver trovato la strada giusta per capire cosa non funzionasse e il ritrovare una sessualità forse mai avuta. Ecco perchè ho detto che oltre che coniugi e amici abbiamo guadagnato la qualifica di amanti. Ed ecco perchè tante coppie che non si cercano come amanti trovano all’esterno quelle “gioie”.
M, io e lei abbiamo lavorato intorno a quello che ci univa, cercando di eliminare quello che ci separava, ma senza aprire i famosi Baci Perugina per seguire le indicazioni dei bigliettini che piacciono tanto ai romanticoni seduti sulla panchina come gli innamoratini di Peynet. Non siamo degli adolescenti nei fumetti, ma adulti.
Guagliò, ieri mi è toccato tifare Juve. Guarda a cosa mi sono ridotto. Altro che il fu “il portoghese” buonanima.
Ciao vetero squadrista.
esse secondo me il punto non è dare troppo o troppo poco, aspettandosi un ritorno. il punto secondo me è lavorare su due fronti paralleli: da una parte cercare (o meglio, ASPETTARE ) la persona che si avvicini il più possibile alla nostra indole, alle nostre idee e al nostro carattere, e dall’ altra cercare di smussare questi “spigoli” che a volte ci rendono un pò troppo pressanti su certe questioni. credimi io capisco le tue ragioni, perchè è davvero frustrante la mancanza di chiarezza. il mio suggerimento però, per le tue conoscenze future, è quello di non aspettarsi chiarezza completa e immediata, ma lasciare che l’ altro si apra a noi con i suoi modi e i suoi tempi. prendere un uomo troppo di punta non serve a nulla, sopratutto se vedi che ha un temperamento piuttosto “sanguigno” ( e mi pare di capire che sia il caso di Everest ). magari un uomo diverso da lui non si sarebbe messo a litigare con te; avrebbe semplicemente chiuso la conversazione senza ribattere, rinunciando però anche a qualsiasi ulteriore confronto. Ma anche in quel caso la conoscenza si sarebbe interrotta. quindi, alla fine, il risultato non cambia ! ed è IL RISULTATO CHE CONTA, il resto sono pippe… negli approcci e nei rapporti la “determinazione”, intesa come elemento che ci farebbe imporre all’ altro, non funziona ! sopratutto se l’ altro non vuole assolutamente saperne. Io arrivo a sbottare come ho fatto in questi giorni solo se capisco che non c’è proprio più alcuna speranza, e che quello è l’ unico modo per far emergere il PEGGIO dell’ altra persona, in modo da dimenticarla più velocemente e non soffrire più ! vedere dove l’ altro può arrivare a livello di “crudeltà”, è anche un modo per far capire a noi stessi ( UNA VOLTA PER TUTTE ) quanto sia inadatta a noi quella persona, quanto sia lontana dal nostro tipo di sensibilità; una sorta di “test” per il nostro cuore, insomma. Ma sono soluzioni estreme, “soluzioni finali” da adottare solo quando è richiesto un RESET IMMEDIATO dei nostri sentimenti per riuscire di nuovo a guardare avanti. Solo che questi uomini pensano sempre che io lo faccia per tentare un riavvicinamento ! SEEE…. Non sono più una stupidella, ormai conosco le dinamiche del gioco! quindi il mio è stato uno SFOGO LIBERATORIO, ma tu non devi pensare che è quello il modo di rapportarsi con un uomo che stai appena conoscendo.
Sono l’ultimo a potermi permettere un’opinione, anche perché non ho seguito bene tutta la storia tra esse e everest. Però sinceramente la state tirando un po’ troppo per le lunghe, continuate a scrivere senza mai arrivare a concludere definitivamente, forse perché ognuno dei due vuole avere ragione ed essere supportato dagli altri. scusate se lo dico, una dimostrazione di maturità è lasciar perdere (nel caso far pensare all’altro di aver ragione: aver l’ultima parola non vuol dire aver ragione). Perché continuando così vi logorate il fegato e basta. Lasciate perdere entrambi come dice valinda 😉
tutto questo senza offesa per nessuno è…
per golem. mi associo ad M, la tua è la dimostrazione di come sia importante la volontà di entrambi di migliorare le cose; la cosa è “partita” da te ma avete concluso insieme e da quel che ho capito hai aiutato molto tua moglie, che non è rimasta solo perché avevate una figlia ma per ben altri motivi, perché vi siete ritrovati anche come coppia. Se non foste stati compatibili vi sareste già lasciati…
come dice mg ogni relazione, ogni conoscenza trasmette qualcosa, ci fa crescere come persone, ogni persona è unica al mondo (ma rimpiazzabile diceva qualcuno sul forum) e perciò ci darà sempre qualcosa, di positivo o meno, sempre. secondo me golem non ha nulla da accettare e non deve liberarsi di nulla, non lo conosco ma da come scrive si è già liberato dei suoi fantasmi e se ogni tanto il dubbio lo assale è normale, nessuno è perfetto e dovrebbe credere di esserlo [non lo voglio difendere, ma forse il continuare a mettere dubbio sulla sua storia bene non fa, ma dipende da com’è golem]. se stanno ancora insieme, nonostante lei “abbia le possibilità” di cercare altro un motivo ci sarà, e non è per paura di sbagliare e rimanere sola…
Ah, non voglio dire a mg, esse e agli altri che avete torto, ognuno può pensarla come vuole e il dubbio può starci. Ma comunque meglio per golem, non vedo perché debba mentire o alterare…
golem
mi permetto anch’ io di dare il mio punto di vista, come ha fatto Valinda, anche se inerentemente a un’ altra questione. Io credo che tu debba semplicemente accettare il fatto che nella vita di tua moglie può esserci stata una storia d’ amore passata preponderante, oltre a quella che sta vivendo ora con te. E che tu non sei il primo uomo che lei abbia amato fino in fondo. Quel tizio portoghese, tanto affascinante agli occhi della tua donna quanto buono a nulla nei fatti, le ha comunque trasmesso qualcosa, e qualunque cosa fosse penso che tu debba accettare il fatto una volta per tutte e passare oltre, liberandoti di tutti gli eventuali “fantasmi”. Al giorno d’ oggi ognuno di noi vive più rapporti sentimentali nella vita, e nessuna di queste storie è mai paragonabile ad un’ altra. sia la storia con il “maschio piratesco” che con “l’ uomo della nostra vita”, possono essere entrambe significative, anche se per motivi diversi. io ho avuto la mia storia con il maschio piratesco, ma purtroppo non ho ancora incontrato L’ UOMO DELLA MIA VITA. e forse mai lo incontrerò. Ma se dovessi avere la grande fortuna di incontrarlo, so per certo che eclisserebbe totalmente il ricordo del “bandito”, per quanto quest’ ultimo abbia in passato segnato la mia vita. Ecco, penso che sia su questo che tu ti debba concentrare !
un caro abbraccio.
Golem,
la tua storia, come molte altre fortunatamente, è la dimostrazione di come sia importante la volontà, in questo caso di entrambi, per mandare avanti un rapporto.
Spesso mi capita di sentire e leggere di rapporti d’amore conclusi perché lui/lei “mi ama, MA…” .
E via a trovare tutte le giustificazioni possibili ed immaginabili (giustificazioni che devono essere assolutamente romantiche e struggenti) per un “amore” che non può andare avanti.
Si romanza sull’inizio di un “amore”, ma anche sulla sua fine.
E questo modo di intendere non può che fare da sponda a chi è più sgamato e cinico dei vari Romeo e Giulietta.
Ha sempre funzionato così è sempre così sara.
Ciao maschilista OMOFOBO!
Valinda concordo con te, M mi da dell’ostinata ma l’ostinazione a volte è servita per superare ostacoli,per raggiungere miei scopi. Qui per me si è trattato di usare e riusare educazione e buon senso. Pensa non mi interessava avere o no ragione sulla lite, forse neppure uscire ma riconfermare o meno l’incapacita di Everest verso me e a mio avviso il femminile. A volte in passato ho dato troppo seguendo la mia indole non “avara” e forse mettendo più in risalto l’esigenza altrui convinta che avrebbero apprezzato e riscambiato naturalmente. Poi le batoste mi hanno dato conferma che non funge cosi. Non devi chiedere ma l’altro ti vuole dare e se non da non ti ama o in questo caso non gli frega davvero di conoscere te ma pretende e basta. Everest per suo pregresso di exmarito e per suo carattere ce l’ha col femminile ma non come me che detesta quel maschile approfittatore, finto aggressivo e stolto ma che quando prova ad interagire con un nuovo essere,lo fa per capire cosa costruire e se vede miraggi non li scambia per oasi vere. Lui lo cerca in modo punitivo, per vedere quanto sostengano i suoi bisogni a detrimento dei propri. Uno cosi a lungo ma pure medio andare, distrugge una donna o annientandola se non fosse forte o esaurendola con scontri e attacchi in cui lui deve primeggiare. Io oggi sono sona non perche sia perfida, egoista e tutti gli aggettivi negativi ma perche ho conosciuto tutta una serie di soggetti che di esse se ne interessavano solo se aderiva alle loro modalita o ruoli prestabiliti. Che chiedevano tanto dando poco e nulla. Anche io in passato per avere pochissimo ho dato “troppissimo” ma dentro lo percepivo questo dislivello solo che minor strumenti o maturita di oggi, mi facevano perdere tempo e non essere felice. Mi sentivo poco o non amabile abbastanza. Eppure sentivo che non era dipeso da me, e laddove fossi io, ho lavorato tanto per cambiare. Mi sentivo di valere, ma forse piu razionalmente che emotivamente e questo conflitto..
..mi faceva avere a che fare con suddetti tipi ma pure riconoscere ciò che fosse errato in me e in loro e il bilancio non era in passivo per me. Non era cercare il marcio ma voler valorizzare me e non massacrarmi facendo indirettamente risaltare loro. Ed ecco che certi tipi li sento prima, forse provo lo stesso perche a volte è bello ricredersi ma non succede mai. E allora ecco che ritorno al come prima, una donna a cui non bastano 2 moine, tante chiacchiere e una prestazione sessuale ottima. A me serve un uomo che voglia esserci…giorno dopo giorno. Che si innamori di me e mi dia fiducia. Mi faccia capire che vuole conoscere chi sono davvero e soprattutto si faccia conoscere. Che non menta a me e soprattutto a se stesso. Insomma non perche non creda che Golem non abbia dei difetti, li abbiamo tutti. Ma uno che ragioni cosi. Ora lui so che è stato discusso sul suo modo di vedere l’amore. Ma non lo conoscevo forumisticamente parlando eppure io l’ho sempre pensata cosi. Amare ed è per questo che non ho mai amato forse o stata amata per come lo intendo io, non è una illusione. Perche devo pensarla come fanno tante e tanti? L’unica ma enorme direi irrangiungibile differenza tra un Golem e sua storia e una Esse, che lui ha avuto piu di una possibilità dell’amore in cui crede ed io no. E lo vive già da anni ed io a 43 no. E mi sento defraudata perche lo merito tanto quanto lui (parlando nello specifico dei due esempi). In quanto al senso di essere sereni…M mi è chiaro il concetto di serenita di Golem, dissento su quello di lei. Ripeto era quello di tante donne che finche non trovano un Golem rischiano o di allontanarsi dal maschile o di ripetere piu o meno esperienze passate. E da donna al limite diciamo che sono stati fortunati entrambi non lui piu di lei. Perche Hurin senza screditare nessuno, di uomini cosi ce ne sono pochissimi, mentre di donne ferite molte di piu. Quindi lei ha avuto un gran c..aso a trovarsi dopo mezze figure, una intera cosi.
M concordo con il tuo post 292, a mio parere chi si impunta sul tipo di amore di certe soap non è davvero innamorato.
Ciao MG. Mi devi scusare ma dissento. Non ero io a dovermi liberare dei fantasmi, ma proprio lei. Il fatto che abbia vissuto quella storia come importante è legato più che altro al suo primo rapporto sessuale, ma non significa che sia stata una storia d’amore, semmai DI SPERANZA D’AMORE. Quel personaggio è stato caricato di valenze che NON aveva, e non sono io a dirlo, ma lei, io l’avevo solo intuito, tanto quanto le sue amiche, che dopo poco le hanno detto di mollarlo perchè NON era quello che vedeva. E “vedeva” quello che non c’era per non doversi dire di aver sprecato una cosa così importante per la sua formazione morale, con un uno che fingeva di essere qualcuno per non dimostrare di ESSERE un signor nessuno. Come poi è stato dimostrato.
Certo, come te e molte altre donne le piacevano i “pirati”, sfuggenti e per questo affascinanti. Ma solo perchè lavorava la fantasia. Ma non era un pirata, gli mancava una L tra la R e la A per avvicinarsi alla sua vera qualifica. Quando LEI ha riconosciuto che era un perdente nato, ha dovuto ammettere che si era creata un castello delle fiabe all’interno del quale si era messa con un burattino. Poi, constatata l’insipienza del soggetto, ha mantenuto l’affetto verso il drogato, seguendone le vicende a distanza con l’aiuto della famosa amica comune, che fu derubata del portafogli in spiaggia, da lui.
Questo è l’aspetto della femminilità che riguarda l’istinto di accudimento verso chi ha “bisogno”, che di solito si manifesta nei confronti dei bambini. Una missione che la donna sente nella carne, e che lei ha citato come termine per inquadrare quel rapporto. Infatti ricordo che una delle definizioni che ha dato del soggetto è: “era come un fratellino”. Vedi che tenerezza?
In realtà era un gran figlio di puttana che sapeva come sfruttare gli altri, o meglio, credeva di sapere. E trovava sempre qualche fesso o fessa che lo assecondava.
MG, a molte donne piacciono questi tipi,e possiamo immaginare perchè, ma servono solo a oliare certi meccanismi, non sono amori, anche se li si vuol credere tali. E sottolineo: non l’ho detto io per primo, ma lei.
M, appena ho visto il tuo messaggio, ho pensato che avresti citato il termine “volontà”, è ho centrato. Il nostro risultato, e il cambiamento intervenuto dopo quasi tre anni di riflessioni nel rapporto di coppia, ne è la dimostrazione.
Qui, su queste pagine, ho letto tanti di quei voli pindarici sull’argomento a fronte dei quali i fallimenti e gli errori di valutazione che ne sono>
>>> conseguiti grazie a quel tipo di “visione” avrebbe dovuto far riflettere più di qualcuno. Ma si preferisce dar corpo ai “fantasmi” che ci piace vedere per non sentirsi sviliti dalla realtà. E’ una debolezza umana comprensibile ma non giustificabile, se non in età adolescenziale, per la mancanza di esperienza rispetto a quelle istanze che nascono da dentro (ma dalle ghiandole endocrine, non da chissà dove) e che danno il ” Ciak: si gira” al proprio film “dell’ammore”.
Quel lavoro che io e lei abbiamo fatto, non senza fatica e tensioni, ha però dato due frutti: la soddisfazione di aver trovato la strada giusta per capire cosa non funzionasse e il ritrovare una sessualità forse mai avuta. Ecco perchè ho detto che oltre che coniugi e amici abbiamo guadagnato la qualifica di amanti. Ed ecco perchè tante coppie che non si cercano come amanti trovano all’esterno quelle “gioie”.
M, io e lei abbiamo lavorato intorno a quello che ci univa, cercando di eliminare quello che ci separava, ma senza aprire i famosi Baci Perugina per seguire le indicazioni dei bigliettini che piacciono tanto ai romanticoni seduti sulla panchina come gli innamoratini di Peynet. Non siamo degli adolescenti nei fumetti, ma adulti.
Guagliò, ieri mi è toccato tifare Juve. Guarda a cosa mi sono ridotto. Altro che il fu “il portoghese” buonanima.
Ciao vetero squadrista.
esse secondo me il punto non è dare troppo o troppo poco, aspettandosi un ritorno. il punto secondo me è lavorare su due fronti paralleli: da una parte cercare (o meglio, ASPETTARE ) la persona che si avvicini il più possibile alla nostra indole, alle nostre idee e al nostro carattere, e dall’ altra cercare di smussare questi “spigoli” che a volte ci rendono un pò troppo pressanti su certe questioni. credimi io capisco le tue ragioni, perchè è davvero frustrante la mancanza di chiarezza. il mio suggerimento però, per le tue conoscenze future, è quello di non aspettarsi chiarezza completa e immediata, ma lasciare che l’ altro si apra a noi con i suoi modi e i suoi tempi. prendere un uomo troppo di punta non serve a nulla, sopratutto se vedi che ha un temperamento piuttosto “sanguigno” ( e mi pare di capire che sia il caso di Everest ). magari un uomo diverso da lui non si sarebbe messo a litigare con te; avrebbe semplicemente chiuso la conversazione senza ribattere, rinunciando però anche a qualsiasi ulteriore confronto. Ma anche in quel caso la conoscenza si sarebbe interrotta. quindi, alla fine, il risultato non cambia ! ed è IL RISULTATO CHE CONTA, il resto sono pippe… negli approcci e nei rapporti la “determinazione”, intesa come elemento che ci farebbe imporre all’ altro, non funziona ! sopratutto se l’ altro non vuole assolutamente saperne. Io arrivo a sbottare come ho fatto in questi giorni solo se capisco che non c’è proprio più alcuna speranza, e che quello è l’ unico modo per far emergere il PEGGIO dell’ altra persona, in modo da dimenticarla più velocemente e non soffrire più ! vedere dove l’ altro può arrivare a livello di “crudeltà”, è anche un modo per far capire a noi stessi ( UNA VOLTA PER TUTTE ) quanto sia inadatta a noi quella persona, quanto sia lontana dal nostro tipo di sensibilità; una sorta di “test” per il nostro cuore, insomma. Ma sono soluzioni estreme, “soluzioni finali” da adottare solo quando è richiesto un RESET IMMEDIATO dei nostri sentimenti per riuscire di nuovo a guardare avanti. Solo che questi uomini pensano sempre che io lo faccia per tentare un riavvicinamento ! SEEE…. Non sono più una stupidella, ormai conosco le dinamiche del gioco! quindi il mio è stato uno SFOGO LIBERATORIO, ma tu non devi pensare che è quello il modo di rapportarsi con un uomo che stai appena conoscendo.
Sono l’ultimo a potermi permettere un’opinione, anche perché non ho seguito bene tutta la storia tra esse e everest. Però sinceramente la state tirando un po’ troppo per le lunghe, continuate a scrivere senza mai arrivare a concludere definitivamente, forse perché ognuno dei due vuole avere ragione ed essere supportato dagli altri. scusate se lo dico, una dimostrazione di maturità è lasciar perdere (nel caso far pensare all’altro di aver ragione: aver l’ultima parola non vuol dire aver ragione). Perché continuando così vi logorate il fegato e basta. Lasciate perdere entrambi come dice valinda 😉
tutto questo senza offesa per nessuno è…
per golem. mi associo ad M, la tua è la dimostrazione di come sia importante la volontà di entrambi di migliorare le cose; la cosa è “partita” da te ma avete concluso insieme e da quel che ho capito hai aiutato molto tua moglie, che non è rimasta solo perché avevate una figlia ma per ben altri motivi, perché vi siete ritrovati anche come coppia. Se non foste stati compatibili vi sareste già lasciati…
come dice mg ogni relazione, ogni conoscenza trasmette qualcosa, ci fa crescere come persone, ogni persona è unica al mondo (ma rimpiazzabile diceva qualcuno sul forum) e perciò ci darà sempre qualcosa, di positivo o meno, sempre. secondo me golem non ha nulla da accettare e non deve liberarsi di nulla, non lo conosco ma da come scrive si è già liberato dei suoi fantasmi e se ogni tanto il dubbio lo assale è normale, nessuno è perfetto e dovrebbe credere di esserlo [non lo voglio difendere, ma forse il continuare a mettere dubbio sulla sua storia bene non fa, ma dipende da com’è golem]. se stanno ancora insieme, nonostante lei “abbia le possibilità” di cercare altro un motivo ci sarà, e non è per paura di sbagliare e rimanere sola…
Ah, non voglio dire a mg, esse e agli altri che avete torto, ognuno può pensarla come vuole e il dubbio può starci. Ma comunque meglio per golem, non vedo perché debba mentire o alterare…
Golem,
comunque la risposta “lei è venuta a letto con me quando io sono andato a letto con lei” è bellissima!
Ciao!