@la vecchia, tu scrivi pure,bello fare volontariato coi miei scritti. Ho cominciato a leggere 4 righe pregne di delirio e ho fatto un salto..Ma per l’ennesiva volta agli stolti del forum,dico che non vi considero matti/violenti perche non concordate con me ma perche siete cosi pieni di rabbia che abbisognate di water per vomitarla. Io mi chiamo fuori e vi chiudo il coperchio. Adieu! @mgrazia condivido che non si debba accettare l’altro per forza e se pregiudizi, paure o incapacità a superarli siano più forti del tentativo di superarli ma trovo appunto giusto che colui o colei con cui interagiamo lo dicesse. Ma ci risiamo, un rapporto si basa sulla fiducia e sincerita e se non si ha il coraggio di ammettere un proprio limite che può in seguito superarsi o restare tale, se non si comprende che l’altro resterà male per qualcosa che non è andato come incompatibilità di vite e non per la falsità o ipocrisia. Sono 2 dispiaceri emotivamente diversi. La sincerità di un limite la stimi proprio perche ammesso senza riserve e fughe.
@Everest insisti sulla tua versione..carta bca ma non e come dici tu. Non dovevi permetterti di giudicarmi e ritenermi promossa o bocciata per averti educatamente espresso una mia esigenza. E hai letto male..io 1v ti ho fatto la domanda e tu mezz’ora per non rispondere..incartandoti. Del resto la mia esigenza lho esplicitata solo perche mi ero stufata di stare a sentire un confuso e volevo andare avanti e volevo chiarezza. Sono stufa di giri di parole di maschi vaghi. Si vuole sesso? Lo si dica! Si vuole parlare con una simil terapeuta? si dica! Ma basta a fare le vittime incomprese di donne che appaiono dolci e appena respirano due volte invece che una si trasformerebbero in pazze furiose. E seppur si usino parole/parolacce sempre dopo averle ricevute, si tratta di aggressivita attiva, palese. Magari tanto rumore per nulla. Spaventa molto più chi non dice, chi si nasconde, il passivo che tace ma agisce silente e violento.
Ciao Rossana, ti riporto questo stralcio del tuo post: “…rifiuti indirettamente di prenderla in considerazione e ripeti all’infinito il TUO punto di vista. preferisci pensare che si venga qui per sconfiggere la solitudine o per apparire piuttosto che non per cercare un dialogo…”
Nel mio precedente post ho spiegato quali potrebbero essere gli interessi che mi spingono sul forum, spiegando anche che gli altri aspetti presenti sullo stesso sono legittimi. Non basta per dire che rispetto tutti i punti di vista dei partecipanti, pur non condividendone le finalità? Oppure, è sbagliato dire che qui vedo tanta solitudine e la ricerca del dialogo in fondo non è altro che un bisogno indotto da quella condizione? Dov’è la prevaricazione Rossana? Ho espresso una mia valutazione ma non ho voluto offendere chi non la pensa allo stesso modo.
Non trovi che paradossalmente stai dando alle mie posizioni un’autorevolezza eccessiva, nel momento in cui si tratta di opinioni di un utente qualunque, ma che forse hai investito di troppe aspettative. Questo mi fa ritenere che il motivo per il quale ti sei risentita nel momento in cui le nostre idee hanno cominciato a divergere e’ perche’ hai preso la cosa sul personale, quando PER ME non è mai stato così.
Poi scrivi “in linea generale può essere più giusto il tuo concetto che il nostro ma non per questo il nostro è inesistente.” Infatti. Io ho discusso le conclusioni cui sono giunto, e che applicate alla mia vicenda mi hanno giovato, non ho mai detto che chicchesia deve ritrovarsi in questa analisi. Naturalmente quando si presentavano delle obiezioni a certi aspetti della mia teoria le rintuzzavo argomentandole, ma questo non era uno sbeffaggiarle, per far sentire un fesso l’interlocutore. Tu invece te la sei presa a morte, come se ti avessi tolto delle certezze.
Se sono convinto che un rapporto non ricambiato non sia amore, e che questo per sperare di diventare tale debba essere voluto da entrambi i protagonisti, non vorrà mai dire che chi se lo vuole vivere come il famoso LL, per esempio, non debba farlo perché è sbagliato. È sbagliato per me e ho detto perché, ma tu puoi vedere che quel ragazzo innamorato di un “sogno” se n’è fregato di sentirsi dire che il suo non è amore, perché ne è CONVINTO, e questo basta. Mica me la prendo se non mi ascolta, e lui se ne frega di prendere in considerazione l’ipotesi che sia tutto una bolla di sapone. Tu ti arrabbi quando invece ti sto dicendo che se sei convinta che esista >>
“ti ho chiesto se davvero giri armata, perché quando ho letto questa cosa mi è venuto da ridere. In senso buono.”
Hai ragione M. ! infatti ci sarebbe solo da riderci sopra !! ma immagino che gli uomini non siano tutti uguali.
“mgrazia condivido che non si debba accettare l’altro per forza e se pregiudizi, paure o incapacità a superarli siano più forti del tentativo di superarli ma trovo appunto giusto che colui o colei con cui interagiamo lo dicesse. Ma ci risiamo, un rapporto si basa sulla fiducia e sincerita e se non si ha il coraggio di ammettere un proprio limite che può in seguito superarsi o restare tale, se non si comprende che l’altro resterà male per qualcosa che non è andato come incompatibilità di vite e non per la falsità o ipocrisia. Sono 2 dispiaceri emotivamente diversi. La sincerità di un limite la stimi proprio perche ammesso senza riserve e fughe.”
come mi piacerebbe sapere ponendo domande… e invece è preferibile NON farlo!
come mi piacerebbe scrivere per approfondire… e invece è preferibile NON farlo!
—
a mio avviso,
si chiede e si parla con chi si dispone SERENAMENTE al dialogo
(non per analizzare a priori, giudicare, sentirsi approvato o prevalere).
si evita di farlo quando:
– l’argomento o la persona non sono di particolare interesse,
– si è consapevoli che quanto stiamo per affermare/RIVELARE aprirà una voragine d’incomprensione incolmabile oppure
– si è infastiditi dall’attitudine dell’interlocutore.
un iniziale fallimento nella comunicazione verbale,
sia per contenuti che per diversità di esperienze/temperamenti,
dovrebbe potersi chiudere in tempi ragionevoli,
senza ECCESSI da nessuna delle parti in causa.
se così non è, e NON una volta soltanto,
sarebbe logico ricercarne le ragioni ad ampio raggio,
includendo la propria persona e il proprio modo d’interagire.
appare di evidenza lapalissiana
che raramente si è nel giusto al 100% e
che quasi sempre quanto si critica nei comportamenti altrui
altro non è che il PEGGIO che si possa trovare nei nostri.
>> amore in assenza di uno dei due protagonisti, e questo sia da considerare soddisfacente, io non posso che essere contento per te, ma per me non è così, e quindi non sto negando a te MG o Valinda il diritto di crederci. Insomma, per quagliare: non credo nell’amore platonico, che sia verso chi non ti ricambia o nei confronti di chi ti ricambia ma non comunica “col corpo”. E sai perché? Perché “l’amore” ha necessariamente una componente sessuale, che seppure non esplicitata con una gravidanza ogni volta, contiene la sacralità laica del concepimento della nuova vita, intorno al quale GIRA IL SENSO ULTIMO DELLA NOSTRA PRESENZA SU QUESTA TERRA. Tutto quello che non arriva a questa fortunata condizione sono tentativi di raggiungere quello stato, tanto quanto ne fa un seme tra mille per riuscire ad attecchire e trasformarsi in una quercia centenaria. E non è sempre colpa del seme o della terra nel quale si pianta, ma di tante condizioni anche casuali che non daranno vita a quella pianta. Non sono stato capito quando ho portato certi esempi, e l’ho fatto una sola volta con Valinda, verso la quale ho avuto anche un moto di affetto e comprensione se si vuol ricordare, quanto lo ebbi per te a suo tempo, eppure sono stato tacciato di maschilismo, quando stavo apprezzando una buona fede sentimentale tipicamente femminile, seppure, A MIO PARERE, guidata dall’oscuro istinto, che di solito si spreca proprio per chi lo merita di meno.
In definitiva, in quel caso il mio pensiero era: ” il tuo SEME e’ sano, pieno di energia ma non crescerà mai nel deserto. Gli manca l’acqua e le sostanze che lo nutriranno. Hai piantato nel terreno sbagliato: non germoglierà, quindi il tuo e’ uno ” sforzo” inutile. CHE NON VUOL DIRE SBAGLIATO.
Mia moglie ha fatto lo stesso a suo tempo, e ora lo sa (credo). Ma quello che mi interessava era capire le ragioni di certe scelte, e le ho capite con le leggi dell’istinto, e poi quelle morali che le rendono etiche, e per quelle basta conoscere le basi della nostra cultura occidentale.
Ecco perché non capisco il tuo risentimento Rossana, quando ti ribadisco che tu e chi la pensa come te sull’amore, fa benissimo a continuare a farlo. Ma io non lo penso invece, per me sarebbe vivere un’illusione, e lo spiegherò meglio nella risposta alla domanda fattami da M. Ma per questi miei pricipi qui esplicitati, non deve offendersi nessuno. Ciao.
Ciao M, avrò poche battute a disposizione, per cui risponderò dopo le 18 alla tua interessante domanda. A presto
Ciao M, salto a pie’ pari i commenti sulla prima parte del tuo post perché la condivido in massima parte, mentre ti dico che la mia lei l’ho sposata per una mera ragione burocratica, essendo lei inglese, e poi per definire legalmente la nostra posizione economica e proprietaria. Per il resto l’ufficializzazione del rapporto non ha cambiato di una virgola l’amore che ho per lei. Il problema nato con la scoperta della VERA relazione con l’ignaro portoghese, non mi faceva dubitare del mio amore per lei ma del suo per me, essendomi sentito come un’alternativa ad una passione non “esaurita”. Ma come dicevo a Rossana, ho scisso la parte istintuale da quella razionale, rendendomi conto che io rientrò nella seconda categoria.
Nulla di strano, una volta superato lo shock del l’invidia istintuale per il quale ci si sente secondi a chi poteva avere tutto ( limitamente al quel poco che girava) senza dare niente, a fronte di chi come me invece corrispondeva, la differente portata dei due soggetti ha prevalso a mio favore. Ma siamo nell’ambito della scelta amorosa come VOLONTÀ rispetto al cieco istinto, che pure ha una sua valenza assoluta, almeno per la parte arcaica dei nostri comportamenti. È logico che la costruzione volontaria supportata dal sentimento e l’unica che può portare alla fioritura di quella pianta metaforica di cui parlavo nel post precedente.
Io avrei lasciato mia moglie solo nella certezza di essere stato un’alternativa a quella passione non soddisfatta, e devo dire che questa sensazione l’ho avuta almeno per gli ultimi tre anni. Oggi la mia personale ricerca mi ha chiarito la dicotomia tra istinto e ragione, e con essa. Il valore dei due sentimenti che scaturiscono da entrambi ma con differenze valenze. Se mia moglie non avesse compreso che quella passione era solo la risposta alla potente spinta ormonale, per la quale aveva investito un povero ragazzo, emanante quei particolari feromoni che hanno creato quella speciale chimica che ci fa perdere la…
…testa, di doti che non aveva, oggi non sarebbe con me. Pur amandola!
Questa riflessione la facevo molto prima di capire le cose che ho scritto sull’argomento, e che mi hanno definitivamente confermato com’è facile confondere la passione con l’amore. Dirò di più, lei stessa non poteva rendersene conto fintanto non ne abbiamo parlato, e quello che è emerso in lei non è stata una mia forzatura, come qualcuno potrebbe sospettare, non era una cosa che volevo, nel mio ma anche nel suo interesse, nel momento in cui la pur piacevole convivenza non doveva essere il risultato di due buoni caratteri che avevano trovato un equilibrio nel benessere spirituale, ma una CONSAPEVOLE scelta sentimentale suffragata dall’attrazione, ma non da questa comandata. Mi rendo conto che forse non riuscirò mai a spiegare compiutamente quello che percepivo volere ma non capivo, e che ora invece SO.
Se non avessimo chiarito questi aspetti, a me sarebbe rimasto il dubbio e lei avrebbe continuato a ricordare con un illusorio sentimentalismo colmo di risvolti epici, un individuo che visto oggi gli appare un povero diavolo senza arte né parte, mentre sui suoi diari era dipinto come un eroe affascinante. Il tutto utile per assecondare la parte romantica del suo desiderio sessuale.
Non sono io che lo dico, sono parole sue, a cui è giunta dopo due anni di ragionamenti al riguardo, che come dico se non mi avessero dato la convinzione che fossero veri, mi avrebbero portato a separarmi da lei. Proprio perché ne avrei rispettato l’eventuale evidenza come la prova che il suo uomo non era in Italia ma in Portogallo. Anzi, dirò di più, l’avrei aiutata a riprovarci. Certo non tre anni fa quando forse era già morto di droga, ma se me lo avesse detto subito, come feci io per quell’amore appena preso dal destino e del quale non ebbi paura di parlarne nei termini più belli possibili.
Io sono quanto di più difettato ci sia come maschio, ma mi riconosco una caratteristica che ho da sempre: non fingo. Non uso tattiche né strategie, non millanto e non magnifico niente che mi riguardi, e paradossalmente questo e’ stato sempre il “trucco” che mi ha fatto frequentare le donne che ho avuto, e che non ho dovuto corteggiare prima, perché da entrambe le parti mi è sempre sembrata una “recita” il corteggiamento. Le corteggio dopo.
Ancora oggi corteggio mia moglie, perché sa che non ho niente da…estorcerle.
Lei accetto’ di fare l’amore con me dopo tre giorni, ma poi non l’ho delusa.
Così fanno gli uomini, credo
“E seppur si usino parole/parolacce sempre dopo averle ricevute, si tratta di aggressivita attiva, palese.”
Sai benissimo che la prima ad usare parolacce ed offese sei stata tu.
Io ti ho risposto con un “vaffanculo” e “stronza” dopo che tu mi hai dato del “frustrato di merda, merda, cesso, e auguratomi la morte tra atroci dolori”
E tutto questo perché? Per averti io dato dell’aggressiva e per averti detto che se eri tale non volevo avere nulla a che fare con te ?
Bastava parlare chiarirsi. Vedere se eventualmente avevo sbagliato a considerarti aggressiva.
Non ci sta che a seguito di ciò mi prendi a parolacce. TU PER PRIMA!!!
E sai benissimo che STO DICENDO LA VERITA’. Perché sai benissimo che le cose sono andate così.
“Spaventa molto più chi non dice, chi si nasconde, il passivo che tace ma agisce silente e violento.”
Io non ho taciuto. Ti ho solo ripetuto e straripetuto che avrei preferito parlartene a voce, perché semplicemente mi trovavo in difficolta’
Se ho letto male io a giudicarti aggressiva, hai letto male anche tu nel giudicarmi confuso.
E comunque le “offese” “aggressiva” e “confuso” non danno diritto a prendere a parolacce ed offese pesanti come le tue il proprio interlocutore.
Io almeno non lo avrei mai fatto.
E se tra i due c’e’ stato qualcuno violento quello non sono stato io.
E rileggiti i messaggi whatsapp. Leggiti le parolacce e offese che hai scritto. E leggi se da me ne sia uscita solo una.
Negalo se sto dicendo una bugia.
Sii onesta con te stessa se ne sei capace.
Golem,
“Non basta per dire che rispetto tutti i punti di vista dei partecipanti, pur non condividendone le finalità?” – quali finalità? espresse da chi? dal mio punto di vista, conosco le MIE, quelle dichiarate per LEI da Maria Grazia, ma mi sembra che sia tu che qualcun altro, oltre a dichiarare le vostre (se l’avete fatto – non ricordo bene), dal vostro punto di vista vi siate spinti a delineare quelle di tutti gli altri, come se la vostra fosse la visione giusta del fenomeno. magari, come già affermato, è pure quella preponderante. sono senza dubbio io a essere ipersensibile in tal senso, e me ne scuso, in quanto, trattandosi di uno spazio libero, è scontato che ognuno possa venirci per le ragioni che ritiene utili per SE’, scrivere quello che gli pare, quando gli pare e come gli pare. posso affermare che non mi va di essere inclusa nella tua visione di massa?
in una cosa hai di certo ragione: tendo ad attribuirti molta più autorevolezza di quanto a mio avviso meriti, e ancora non ho capito bene perché. prima o poi mi sarà chiaro, almeno così spero. mi sembra sempre di percepire il tuo intento a irregimentarmi/convincermi e se c’è una cosa a cui tengo moltissimo è la mia libertà, sia come persona che come pensieri.
un’altra cosa è ormai assodata: siamo diventati del tutto incompatibili. meglio prenderne atto e cominciare a non entrare più in scambi diretti di mail il più in fretta possibile. cose che capitano, anche senza una precisa ragione… se non mi avessi tirata in ballo con il post 217, non ti avrei scritto. posso chiederti la grande cortesia di far finta che non esista più su questo forum? te ne sarei davvero molto grata!
Rossana leggi un po’ : “…ma mi sembra che sia tu che qualcun altro, oltre a dichiarare le vostre (se l’avete fatto – non ricordo bene), dal vostro punto di vista vi siate spinti a delineare quelle di tutti gli altri, come se la vostra fosse la visione giusta del fenomeno”.
Rossana, io ho delineato solo le mie di idee, e ho argomentato le obiezioni che a queste venivano mosse. Se questo per te vuol dire irregimentarti (solo tu poi, chissa perche’) non so cosa risponderti, tanto è evidente che è una tua sensazione, un po’ paranoica se mi permetti. Altrimenti fammi sapere come si dovrebbe discutere su un forum e quali cautele usare su chi è ipersensibile, anche quando si parla di teorie generali e non indirizzate a questo o a quello.
Io non so come diavolo dire che non includo nessuno, le mie conclusioni sono utili a me e a chi eventualmente ci trova qualche validita’. Quindi è inutile che tu mi dica di non includerti, perché eventualmente l’hai fatto di tua iniziativa.
Rossana, nel 217 ti ho solo salutato nell’incipit per opportuna educazione, mentre rispondevo ad un post su un riferimento generale precedente nel quale eri citata anche tu, e non volevo fare il bambino che tiene il broncio con Rossana mentre salutavo le altre due partecipanti, dai! Era abbastanza evidente: non ti ho chiamato in causa maliziosamente. Poi sei intervenuta tu, e io ho risposto. Spero di poter fare almeno questo. A proposito di voler irregimentare.
Infine, non so se questa autorevolezza che ti fa arrabbiare sia vera o meno, ma probabilmente quello che dico deve avere qualche fondamento se produce certe reazioni. Non sono felice per le reazioni, ma lo sono per l’eventuale la validità delle mie idee, se posso, anche se le trovi non rientranti nell’ambito dell’autorevolezza. Da questo momento piu’ scarsa. Per non conformità.
Buona serata anche a te.
P.S. Mail? Rossana saranno due anni che non ci sentiamo via mail.
@la vecchia, tu scrivi pure,bello fare volontariato coi miei scritti. Ho cominciato a leggere 4 righe pregne di delirio e ho fatto un salto..Ma per l’ennesiva volta agli stolti del forum,dico che non vi considero matti/violenti perche non concordate con me ma perche siete cosi pieni di rabbia che abbisognate di water per vomitarla. Io mi chiamo fuori e vi chiudo il coperchio. Adieu! @mgrazia condivido che non si debba accettare l’altro per forza e se pregiudizi, paure o incapacità a superarli siano più forti del tentativo di superarli ma trovo appunto giusto che colui o colei con cui interagiamo lo dicesse. Ma ci risiamo, un rapporto si basa sulla fiducia e sincerita e se non si ha il coraggio di ammettere un proprio limite che può in seguito superarsi o restare tale, se non si comprende che l’altro resterà male per qualcosa che non è andato come incompatibilità di vite e non per la falsità o ipocrisia. Sono 2 dispiaceri emotivamente diversi. La sincerità di un limite la stimi proprio perche ammesso senza riserve e fughe.
@Everest insisti sulla tua versione..carta bca ma non e come dici tu. Non dovevi permetterti di giudicarmi e ritenermi promossa o bocciata per averti educatamente espresso una mia esigenza. E hai letto male..io 1v ti ho fatto la domanda e tu mezz’ora per non rispondere..incartandoti. Del resto la mia esigenza lho esplicitata solo perche mi ero stufata di stare a sentire un confuso e volevo andare avanti e volevo chiarezza. Sono stufa di giri di parole di maschi vaghi. Si vuole sesso? Lo si dica! Si vuole parlare con una simil terapeuta? si dica! Ma basta a fare le vittime incomprese di donne che appaiono dolci e appena respirano due volte invece che una si trasformerebbero in pazze furiose. E seppur si usino parole/parolacce sempre dopo averle ricevute, si tratta di aggressivita attiva, palese. Magari tanto rumore per nulla. Spaventa molto più chi non dice, chi si nasconde, il passivo che tace ma agisce silente e violento.
Ciao Rossana, ti riporto questo stralcio del tuo post: “…rifiuti indirettamente di prenderla in considerazione e ripeti all’infinito il TUO punto di vista. preferisci pensare che si venga qui per sconfiggere la solitudine o per apparire piuttosto che non per cercare un dialogo…”
Nel mio precedente post ho spiegato quali potrebbero essere gli interessi che mi spingono sul forum, spiegando anche che gli altri aspetti presenti sullo stesso sono legittimi. Non basta per dire che rispetto tutti i punti di vista dei partecipanti, pur non condividendone le finalità? Oppure, è sbagliato dire che qui vedo tanta solitudine e la ricerca del dialogo in fondo non è altro che un bisogno indotto da quella condizione? Dov’è la prevaricazione Rossana? Ho espresso una mia valutazione ma non ho voluto offendere chi non la pensa allo stesso modo.
Non trovi che paradossalmente stai dando alle mie posizioni un’autorevolezza eccessiva, nel momento in cui si tratta di opinioni di un utente qualunque, ma che forse hai investito di troppe aspettative. Questo mi fa ritenere che il motivo per il quale ti sei risentita nel momento in cui le nostre idee hanno cominciato a divergere e’ perche’ hai preso la cosa sul personale, quando PER ME non è mai stato così.
Poi scrivi “in linea generale può essere più giusto il tuo concetto che il nostro ma non per questo il nostro è inesistente.” Infatti. Io ho discusso le conclusioni cui sono giunto, e che applicate alla mia vicenda mi hanno giovato, non ho mai detto che chicchesia deve ritrovarsi in questa analisi. Naturalmente quando si presentavano delle obiezioni a certi aspetti della mia teoria le rintuzzavo argomentandole, ma questo non era uno sbeffaggiarle, per far sentire un fesso l’interlocutore. Tu invece te la sei presa a morte, come se ti avessi tolto delle certezze.
Se sono convinto che un rapporto non ricambiato non sia amore, e che questo per sperare di diventare tale debba essere voluto da entrambi i protagonisti, non vorrà mai dire che chi se lo vuole vivere come il famoso LL, per esempio, non debba farlo perché è sbagliato. È sbagliato per me e ho detto perché, ma tu puoi vedere che quel ragazzo innamorato di un “sogno” se n’è fregato di sentirsi dire che il suo non è amore, perché ne è CONVINTO, e questo basta. Mica me la prendo se non mi ascolta, e lui se ne frega di prendere in considerazione l’ipotesi che sia tutto una bolla di sapone. Tu ti arrabbi quando invece ti sto dicendo che se sei convinta che esista >>
“ti ho chiesto se davvero giri armata, perché quando ho letto questa cosa mi è venuto da ridere. In senso buono.”
Hai ragione M. ! infatti ci sarebbe solo da riderci sopra !! ma immagino che gli uomini non siano tutti uguali.
“mgrazia condivido che non si debba accettare l’altro per forza e se pregiudizi, paure o incapacità a superarli siano più forti del tentativo di superarli ma trovo appunto giusto che colui o colei con cui interagiamo lo dicesse. Ma ci risiamo, un rapporto si basa sulla fiducia e sincerita e se non si ha il coraggio di ammettere un proprio limite che può in seguito superarsi o restare tale, se non si comprende che l’altro resterà male per qualcosa che non è andato come incompatibilità di vite e non per la falsità o ipocrisia. Sono 2 dispiaceri emotivamente diversi. La sincerità di un limite la stimi proprio perche ammesso senza riserve e fughe.”
Esse, anch’ io la vedo così….
come mi piacerebbe sapere ponendo domande… e invece è preferibile NON farlo!
come mi piacerebbe scrivere per approfondire… e invece è preferibile NON farlo!
—
a mio avviso,
si chiede e si parla con chi si dispone SERENAMENTE al dialogo
(non per analizzare a priori, giudicare, sentirsi approvato o prevalere).
si evita di farlo quando:
– l’argomento o la persona non sono di particolare interesse,
– si è consapevoli che quanto stiamo per affermare/RIVELARE aprirà una voragine d’incomprensione incolmabile oppure
– si è infastiditi dall’attitudine dell’interlocutore.
un iniziale fallimento nella comunicazione verbale,
sia per contenuti che per diversità di esperienze/temperamenti,
dovrebbe potersi chiudere in tempi ragionevoli,
senza ECCESSI da nessuna delle parti in causa.
se così non è, e NON una volta soltanto,
sarebbe logico ricercarne le ragioni ad ampio raggio,
includendo la propria persona e il proprio modo d’interagire.
appare di evidenza lapalissiana
che raramente si è nel giusto al 100% e
che quasi sempre quanto si critica nei comportamenti altrui
altro non è che il PEGGIO che si possa trovare nei nostri.
>> amore in assenza di uno dei due protagonisti, e questo sia da considerare soddisfacente, io non posso che essere contento per te, ma per me non è così, e quindi non sto negando a te MG o Valinda il diritto di crederci. Insomma, per quagliare: non credo nell’amore platonico, che sia verso chi non ti ricambia o nei confronti di chi ti ricambia ma non comunica “col corpo”. E sai perché? Perché “l’amore” ha necessariamente una componente sessuale, che seppure non esplicitata con una gravidanza ogni volta, contiene la sacralità laica del concepimento della nuova vita, intorno al quale GIRA IL SENSO ULTIMO DELLA NOSTRA PRESENZA SU QUESTA TERRA. Tutto quello che non arriva a questa fortunata condizione sono tentativi di raggiungere quello stato, tanto quanto ne fa un seme tra mille per riuscire ad attecchire e trasformarsi in una quercia centenaria. E non è sempre colpa del seme o della terra nel quale si pianta, ma di tante condizioni anche casuali che non daranno vita a quella pianta. Non sono stato capito quando ho portato certi esempi, e l’ho fatto una sola volta con Valinda, verso la quale ho avuto anche un moto di affetto e comprensione se si vuol ricordare, quanto lo ebbi per te a suo tempo, eppure sono stato tacciato di maschilismo, quando stavo apprezzando una buona fede sentimentale tipicamente femminile, seppure, A MIO PARERE, guidata dall’oscuro istinto, che di solito si spreca proprio per chi lo merita di meno.
In definitiva, in quel caso il mio pensiero era: ” il tuo SEME e’ sano, pieno di energia ma non crescerà mai nel deserto. Gli manca l’acqua e le sostanze che lo nutriranno. Hai piantato nel terreno sbagliato: non germoglierà, quindi il tuo e’ uno ” sforzo” inutile. CHE NON VUOL DIRE SBAGLIATO.
Mia moglie ha fatto lo stesso a suo tempo, e ora lo sa (credo). Ma quello che mi interessava era capire le ragioni di certe scelte, e le ho capite con le leggi dell’istinto, e poi quelle morali che le rendono etiche, e per quelle basta conoscere le basi della nostra cultura occidentale.
Ecco perché non capisco il tuo risentimento Rossana, quando ti ribadisco che tu e chi la pensa come te sull’amore, fa benissimo a continuare a farlo. Ma io non lo penso invece, per me sarebbe vivere un’illusione, e lo spiegherò meglio nella risposta alla domanda fattami da M. Ma per questi miei pricipi qui esplicitati, non deve offendersi nessuno. Ciao.
Ciao M, avrò poche battute a disposizione, per cui risponderò dopo le 18 alla tua interessante domanda. A presto
Ciao M, salto a pie’ pari i commenti sulla prima parte del tuo post perché la condivido in massima parte, mentre ti dico che la mia lei l’ho sposata per una mera ragione burocratica, essendo lei inglese, e poi per definire legalmente la nostra posizione economica e proprietaria. Per il resto l’ufficializzazione del rapporto non ha cambiato di una virgola l’amore che ho per lei. Il problema nato con la scoperta della VERA relazione con l’ignaro portoghese, non mi faceva dubitare del mio amore per lei ma del suo per me, essendomi sentito come un’alternativa ad una passione non “esaurita”. Ma come dicevo a Rossana, ho scisso la parte istintuale da quella razionale, rendendomi conto che io rientrò nella seconda categoria.
Nulla di strano, una volta superato lo shock del l’invidia istintuale per il quale ci si sente secondi a chi poteva avere tutto ( limitamente al quel poco che girava) senza dare niente, a fronte di chi come me invece corrispondeva, la differente portata dei due soggetti ha prevalso a mio favore. Ma siamo nell’ambito della scelta amorosa come VOLONTÀ rispetto al cieco istinto, che pure ha una sua valenza assoluta, almeno per la parte arcaica dei nostri comportamenti. È logico che la costruzione volontaria supportata dal sentimento e l’unica che può portare alla fioritura di quella pianta metaforica di cui parlavo nel post precedente.
Io avrei lasciato mia moglie solo nella certezza di essere stato un’alternativa a quella passione non soddisfatta, e devo dire che questa sensazione l’ho avuta almeno per gli ultimi tre anni. Oggi la mia personale ricerca mi ha chiarito la dicotomia tra istinto e ragione, e con essa. Il valore dei due sentimenti che scaturiscono da entrambi ma con differenze valenze. Se mia moglie non avesse compreso che quella passione era solo la risposta alla potente spinta ormonale, per la quale aveva investito un povero ragazzo, emanante quei particolari feromoni che hanno creato quella speciale chimica che ci fa perdere la…
…testa, di doti che non aveva, oggi non sarebbe con me. Pur amandola!
Questa riflessione la facevo molto prima di capire le cose che ho scritto sull’argomento, e che mi hanno definitivamente confermato com’è facile confondere la passione con l’amore. Dirò di più, lei stessa non poteva rendersene conto fintanto non ne abbiamo parlato, e quello che è emerso in lei non è stata una mia forzatura, come qualcuno potrebbe sospettare, non era una cosa che volevo, nel mio ma anche nel suo interesse, nel momento in cui la pur piacevole convivenza non doveva essere il risultato di due buoni caratteri che avevano trovato un equilibrio nel benessere spirituale, ma una CONSAPEVOLE scelta sentimentale suffragata dall’attrazione, ma non da questa comandata. Mi rendo conto che forse non riuscirò mai a spiegare compiutamente quello che percepivo volere ma non capivo, e che ora invece SO.
Se non avessimo chiarito questi aspetti, a me sarebbe rimasto il dubbio e lei avrebbe continuato a ricordare con un illusorio sentimentalismo colmo di risvolti epici, un individuo che visto oggi gli appare un povero diavolo senza arte né parte, mentre sui suoi diari era dipinto come un eroe affascinante. Il tutto utile per assecondare la parte romantica del suo desiderio sessuale.
Non sono io che lo dico, sono parole sue, a cui è giunta dopo due anni di ragionamenti al riguardo, che come dico se non mi avessero dato la convinzione che fossero veri, mi avrebbero portato a separarmi da lei. Proprio perché ne avrei rispettato l’eventuale evidenza come la prova che il suo uomo non era in Italia ma in Portogallo. Anzi, dirò di più, l’avrei aiutata a riprovarci. Certo non tre anni fa quando forse era già morto di droga, ma se me lo avesse detto subito, come feci io per quell’amore appena preso dal destino e del quale non ebbi paura di parlarne nei termini più belli possibili.
Io sono quanto di più difettato ci sia come maschio, ma mi riconosco una caratteristica che ho da sempre: non fingo. Non uso tattiche né strategie, non millanto e non magnifico niente che mi riguardi, e paradossalmente questo e’ stato sempre il “trucco” che mi ha fatto frequentare le donne che ho avuto, e che non ho dovuto corteggiare prima, perché da entrambe le parti mi è sempre sembrata una “recita” il corteggiamento. Le corteggio dopo.
Ancora oggi corteggio mia moglie, perché sa che non ho niente da…estorcerle.
Lei accetto’ di fare l’amore con me dopo tre giorni, ma poi non l’ho delusa.
Così fanno gli uomini, credo
Esse:
“E seppur si usino parole/parolacce sempre dopo averle ricevute, si tratta di aggressivita attiva, palese.”
Sai benissimo che la prima ad usare parolacce ed offese sei stata tu.
Io ti ho risposto con un “vaffanculo” e “stronza” dopo che tu mi hai dato del “frustrato di merda, merda, cesso, e auguratomi la morte tra atroci dolori”
E tutto questo perché? Per averti io dato dell’aggressiva e per averti detto che se eri tale non volevo avere nulla a che fare con te ?
Bastava parlare chiarirsi. Vedere se eventualmente avevo sbagliato a considerarti aggressiva.
Non ci sta che a seguito di ciò mi prendi a parolacce. TU PER PRIMA!!!
E sai benissimo che STO DICENDO LA VERITA’. Perché sai benissimo che le cose sono andate così.
“Spaventa molto più chi non dice, chi si nasconde, il passivo che tace ma agisce silente e violento.”
Io non ho taciuto. Ti ho solo ripetuto e straripetuto che avrei preferito parlartene a voce, perché semplicemente mi trovavo in difficolta’
Se ho letto male io a giudicarti aggressiva, hai letto male anche tu nel giudicarmi confuso.
E comunque le “offese” “aggressiva” e “confuso” non danno diritto a prendere a parolacce ed offese pesanti come le tue il proprio interlocutore.
Io almeno non lo avrei mai fatto.
E se tra i due c’e’ stato qualcuno violento quello non sono stato io.
E rileggiti i messaggi whatsapp. Leggiti le parolacce e offese che hai scritto. E leggi se da me ne sia uscita solo una.
Negalo se sto dicendo una bugia.
Sii onesta con te stessa se ne sei capace.
Golem,
“Non basta per dire che rispetto tutti i punti di vista dei partecipanti, pur non condividendone le finalità?” – quali finalità? espresse da chi? dal mio punto di vista, conosco le MIE, quelle dichiarate per LEI da Maria Grazia, ma mi sembra che sia tu che qualcun altro, oltre a dichiarare le vostre (se l’avete fatto – non ricordo bene), dal vostro punto di vista vi siate spinti a delineare quelle di tutti gli altri, come se la vostra fosse la visione giusta del fenomeno. magari, come già affermato, è pure quella preponderante. sono senza dubbio io a essere ipersensibile in tal senso, e me ne scuso, in quanto, trattandosi di uno spazio libero, è scontato che ognuno possa venirci per le ragioni che ritiene utili per SE’, scrivere quello che gli pare, quando gli pare e come gli pare. posso affermare che non mi va di essere inclusa nella tua visione di massa?
in una cosa hai di certo ragione: tendo ad attribuirti molta più autorevolezza di quanto a mio avviso meriti, e ancora non ho capito bene perché. prima o poi mi sarà chiaro, almeno così spero. mi sembra sempre di percepire il tuo intento a irregimentarmi/convincermi e se c’è una cosa a cui tengo moltissimo è la mia libertà, sia come persona che come pensieri.
un’altra cosa è ormai assodata: siamo diventati del tutto incompatibili. meglio prenderne atto e cominciare a non entrare più in scambi diretti di mail il più in fretta possibile. cose che capitano, anche senza una precisa ragione… se non mi avessi tirata in ballo con il post 217, non ti avrei scritto. posso chiederti la grande cortesia di far finta che non esista più su questo forum? te ne sarei davvero molto grata!
buona serata!
Rossana leggi un po’ : “…ma mi sembra che sia tu che qualcun altro, oltre a dichiarare le vostre (se l’avete fatto – non ricordo bene), dal vostro punto di vista vi siate spinti a delineare quelle di tutti gli altri, come se la vostra fosse la visione giusta del fenomeno”.
Rossana, io ho delineato solo le mie di idee, e ho argomentato le obiezioni che a queste venivano mosse. Se questo per te vuol dire irregimentarti (solo tu poi, chissa perche’) non so cosa risponderti, tanto è evidente che è una tua sensazione, un po’ paranoica se mi permetti. Altrimenti fammi sapere come si dovrebbe discutere su un forum e quali cautele usare su chi è ipersensibile, anche quando si parla di teorie generali e non indirizzate a questo o a quello.
Io non so come diavolo dire che non includo nessuno, le mie conclusioni sono utili a me e a chi eventualmente ci trova qualche validita’. Quindi è inutile che tu mi dica di non includerti, perché eventualmente l’hai fatto di tua iniziativa.
Rossana, nel 217 ti ho solo salutato nell’incipit per opportuna educazione, mentre rispondevo ad un post su un riferimento generale precedente nel quale eri citata anche tu, e non volevo fare il bambino che tiene il broncio con Rossana mentre salutavo le altre due partecipanti, dai! Era abbastanza evidente: non ti ho chiamato in causa maliziosamente. Poi sei intervenuta tu, e io ho risposto. Spero di poter fare almeno questo. A proposito di voler irregimentare.
Infine, non so se questa autorevolezza che ti fa arrabbiare sia vera o meno, ma probabilmente quello che dico deve avere qualche fondamento se produce certe reazioni. Non sono felice per le reazioni, ma lo sono per l’eventuale la validità delle mie idee, se posso, anche se le trovi non rientranti nell’ambito dell’autorevolezza. Da questo momento piu’ scarsa. Per non conformità.
Buona serata anche a te.
P.S. Mail? Rossana saranno due anni che non ci sentiamo via mail.