Golem,
a me è successo nel virtuale e nel reale di credere di conoscere abbastanza persone e nick. mi è poi quasi sempre capitato nel tempo che, di fronte a un interesse personale, non fossero più quelle che immaginavo e dimostrassero di non avere verso di me le attitudini che avevo per loro.
non solo con uomini con cui sono stata a lungo in relazione sentimentale ma persino con una nipote, che amavo come una figlia e che ho praticamente visto nascere e crescere. tremende delusioni, oppure constatazione dell’altra faccia di esseri umani ambivalenti che non aveva avuto modo di mostrarsi prima?
si deve credere a quanto ti è manifestato quando sei in sintonia con qualcuno o a quanto ti sputa addosso quando sei in contrasto con lui? io non do più valore assoluto a nessuna delle alternative ma tendo, quando mi riesce, a fare una tara.
vero che il giudizio di qualcuno che identifichi nel suo valore e disvalore POTREBBE essere più significativo della persona incontrata casualmente al bar o in sala da ballo ma anche chi ti conosce poco o niente può avere intuizioni oppure farti rivelazioni che nessun altro ti ha mai fatto, per interesse o per rispetto. a me è capitato di recente con un ballerino occasionale, e ne sono rimasta stupefatta, riconoscendogli che la sua osservazione non era del tutto campata per aria.
poi, c’è chi spara per il gusto di ferire, e lo fa sia prendendo o meno parte alla discussione oppure vendicandosi in seguito, ritenendo di essere stato bistrattato più di quanto lui o lei non abbiano a loro volta fatto nei confronti di chi si mantiene in opposizione… ognuno è libero di regolarsi come meglio crede: ci mancherebbe che dovessimo pensare tutti allo stesso modo!
Ciao Golem,
nel menù di ieri sera ti sei dimenticato di inserire 4 legnate alla romana! E pensare che per qualche minuto ho sostenuto l’inter!!!
Tralasciando storie di vari nickname che si fregiano di avere soldi a palate e donne con la bava alla bocca, credo che il forum consenta alla maggioranza delle persone di essere così come sono.
Oscar Wilde diceva “datemi una maschera e vi dirò la verità”.
Il forum può essere una maschera, ma non credo che riesca a cambiare la sostanza delle persone.
Se non hai niente da dire nel reale, non hai niente da dire nel virtuale. Se sei falsetto nel reale lo sei anche nel virtuale, tant’è che molte linee caratteriali, e quindi reali, di ognuno di noi, si riescono a percepire dagli scritti.
C’è un detto napoletano che dice “hai voglia a metterci rum, ma se nasci stronzo non puoi diventare babbà” quindi, in sostanza l’utente reale non lo credo così lontano da quello virtuale, anzi, magari quello virtuale è migliore, perché i vari copia-incolla permettono di sfoggiare una cultura che in realtà non si ha, ma questo trucco salta fuori, prima o poi, perché il ragionare in una certa maniera è una cosa che non puoi copiare. O lo sai fare o sei un bluff.
Quindi, in un certo senso, il forum nobilita.
Anche se, è altrettanto vero, l’anonimato potrebbe spingere alcuni a dire cose che in realtà non direbbe, ma questo dipende dal carattere.
Per esempio io ho un carattere particolare che non mi crea nessun problema a dire ciò che penso, sia qui che altrove.
Ed è sempre vero che internet è un bacino di raccolta di molti spaccati della realtà, con tutti i suoi protagonisti.
Qui sopra si possono affrontare cose che nel reale non si avrebbe la possibilità o la capacità di discutere.
Vuoi per vergogna, vuoi per mancanza di interlocutori, e quindi un forum diventa la valvola di sfogo, ma non per tutti è così. Solo chi deve sfogarsi, si sfoga.
Per quanto riguarda, invece, la storia del prevalere, secondo me ci sono due strade…
1. o prevali perché hai delle idee, e a questi idee riesci a dare una base solida, una base fatta di argomentazioni serie, il più possibili incontrovertibili.
2. oppure, non avendo nessuna delle caratteristiche del punto 1, tendi a prevalere sviando i discorsi, facendoli scadere in argomentazioni becere come maschilismo, femminismo, frustrazioni, ed altre cazzate.
Ma a questo punto una vera e propria prevalenza qualitativa non c’è. Prevale la mediocrità, ma è una cosa talmente diffusa che è diventata normale.
Per quanto mi riguarda trovo molto, ma molto più volgare un post pregno di buonismo, pregno di ipocrisia, di ovvietà, piuttosto che un post con parole colorite, ma contenente idee.
E poi, tutti che si lamentano del linguaggio volgare usato qui, ma lo sanno o no che il nostro italiano è LINGUA VOLGARE?
Dante si rivolta nella tomba se potesse leggere certe cose scritte su LaD.
Per me ho molto più volgare una frase scritta così “oggi o avuto una giornata di merda” piuttosto che una frase scritta così “oggi ho avuto una giornata di merda”.
Per esempio io i vari e le varie San Michele che combattono i draghi, non li sopporto.
Fanno le crociate contro la maleducazione o credono di essere degli scagnozzi della buon costume.
È questo il vero voler apparire, la vera volgarità.
Mah
Golem,
“Ecco perché a volte più che l’argomento sembra più interessare non perdere il proprio ” censo”. Sbaglio? – a me del censo su un sito virtuale importa poco più di un fico secco. tengo, invece, forse più del necessario, alla stima affettuosa di pochissimi nick.
la sola consolidata è quella derivante dagli ancor meno numerosi utenti con cui mi sono all’inizio scontrata per poi pervenire a una rispettosa reciproca accettazione, nelle rispettive diversità, a volte parecchio vivaci, senza però mai mettere in atto fra noi azioni volte a prevalere, pur non rinunciando a ribadire in forma indiretta il proprio punto di vista, sul tema iniziale del contendere.
ora questo non sembra più serenamente possibile. la prima versione di LaD è stata chiusa quasi di sicuro per via del fatto che il clima generale era impazzito. spero non avvenga la stessa cosa con questa. da parte mia ne prenderò di certo le distanze per qualche tempo: non vengo qui per per valorizzarmi o per azzuffarmi, né per riempire dei vuoti.
l’anno scorso credo di non essermi affacciata al sito per mesi; in questa fine d’anno mi limiterò ad osservare e a trarre le mie conclusioni, senza più condividerle.
vero che per MIA scelta vivo isolata (meglio poche relazioni, ben sperimentate e affidabili) ma è altrettanto vero che non ho quasi mai tempo sufficiente per rispondere a parecchi interlocutori privati, che mi offrono scenari limitati ma profondi e interessanti quanto basta per non sentire la mancanza delle turbolenze di LaD.
non posso dire che sia stato piacevole il nostro confronto, diventato scontro. mi è stato utile, soprattutto per imparare una volta tanto, se possibile, ad astenermi dall’impegnarmi a fondo quando non ne vale la pena. farò d’ora in avanti come altri utenti che stimo: qualche battuta qua e là, un mordi e fuggi senza prendere niente e nessuno troppo sul serio.
mi sa che in definitiva è così che si possono meglio sfruttare i forum virtuali…
M, per favore, non infierire. Per fortuna quaggiù non ho Sky, altrimenti mi guastavo il piacere di quei piatti.
Qualche post fa ho accennato che questo nuovo mezzo di interazione sarà oggetto prima o poi di un aggiornamento della semantica e della semiotica, per la mancanza della comunicazione non verbale con la quale ci si rapporta. Salvo casi sporadici nessuno di noi conosce il volto degli altri partecipanti, e questo non è poco. Tra questi sono certo vi siano persone che su queste pagine compensano alcuni aspetti di quella semiotica che nel reale probabilmente li penalizza ingiustamente quanto concretamente, essendo l’aspetto il primo messaggio di se’ che si trasmette all’interlocutore. Oggi spesso il solo.
Qui si è più quello che si vorrebbe essere che non quello che si è realmente, e questo esercizio se ha uno scopo terapeutico, nello stesso tempo allontana dai veri rapporti che fintanto saremo fatto di carne ossa e cartilagini richiedono anche e soprattutto quella comunicazione non verbale. Il rischio e che li sostituiscano completamente a lungo andare, con la possibilità di una schizofrenia indotta dal doppio registro di comunicazione.
Certo, ci si può costuire una “maschera” tanto più “elaborata” quanto i mezzi a disposizione sono abbondanti, ma quando si raggiungono i propri limiti, prima o poi, e questi emergendo creano una frattura con il vero Se’per diversi motivi, allora la maschera si è costretti a toglierla e spesso questo momento fa scaturire le reazioni che possiamo osservare, e il dialogo prende le pieghe che spesso vediamo.
Forse, invece, l’utilità di questi incontri virtuali dovrebbe servire esattamente al contrario, cioè a liberarsi dei lacci e laccioli che limitano il nostro Io e aiutarci a vivere meglio nelle relazioni VERE.
( stasera ho fatto proprio il filosofo, ragazzi )
secondo me il ruolo principe del forum dovrebbe essere quello di bypassare tutti quei freni relazionali che, inevitabilmente, una comunicazione reale potrebbe comportare, e puntare dritto sulle idee di ognuno.
Dovrebbe essere il cervello di ognuno il punto centrale di ogni forum, ma vedi bene che non è così.
Per questo dico che la persona virtuale, alla prova del 9, coincide con quella reale.
I vari lacci e laccioli te li togli se concorrono 2 fattori:
1. l’anonimato. E qui è garantito.
2. un terreno favorevole. E qui non è garantito, anzi.
I perché che spingono le persone a non creare un ambiente favorevole, possono essere molteplici, e si concretizzano attraverso varie tecniche.
Dall’insulto, alla presa in giro, allo stravolgimento e sfaldamento dei propri discorsi. Sfaldamento messo in atto con la clava dell’imbecillità e del nulla, non con idee discordanti, ma comunque strutturate.
Anche tu, con me, hai avuto modo di provare sulla tua pelle questa cosa.
Inutile dire che da decenni, anzi secoli, le relazioni umane si stanno riducendo perché sostituiti da computer o macchine, quindi la sfera dell’umanità si sta riducendo sempre di più, e visto che l’uomo è, tutto sommato, un animale da compagnia, quelle relazioni umane che, magari, non si ha nella vita, le si ricerca nel virtuale.
In questo caso sì che il virtuale tappa i buchi.
Golem, io non credo che una persona nel mondo virtuale, in cui ci si presenta solo con la propria testa, possa bluffare a lungo, perché io posso anche dirti che sono biondo con gli occhi azzurri, quando magari sono moro con gli occhi verdi, ma sta di fatto che non posso mettere sul piatto virtuale una testa che non è mia, non posso presentarmi con meccanismi di pensiero che non mi appartengono.
Per questo dico che l’utente virtuale coincide nella sostanza, nella testa con quello reale.
Perché qui si gioca con la propria testa, e se ce l’hai vuota, c’è poco da fare.
Ora devo andare, ma sarò più chiaro domani.
Mi aspetta una notte insonne da passare con il mitico Bukowsky, e la mia dolcissima figlia, e i suoi primi dentini. Mi puoi capire!
Ciao
Rossana, dovrebbe essere ovvio che io traggo delle considerazioni di carattere generale, e non specifiche di questa o di quell’utente. Non faccio fatica a credere a quello che dici e se la tua voleva essere una giustificazione, credimi che non era necessario. Sono certo che nessuno si identifica in quello che mi è parso di notare, non di meno le conclusioni che ho riflettuto mi danno queste indicazioni. D’altro canto che ci possiamo aspettare da una “piazza” dove possono, giustamente, partecipare tutti, e tutti riversandovi la voglia di dire la loro, che non sempre ha gli scopi che tu hai esposto nel tuo ultimo post, e più spesso quello di far sentire la propria opinione, e quindi, torno a ripetere, ESSERCI.
Naturalmente quella “presenza” avrà inevitabilmente la forma di quel carattere che si cela dietro il nick, che se mi permetti è, questa per prima, già una “maschera”.
Tuttavia come dice M e ribadisce MG, dietro la maschera ci sarà sempre l’essenza di chi la indossa, e seppure artatamente dissimulata non potrà mai sostenere per sempre ciò ché non si è. La vera natura del personaggio che si cela dietro il nick alla lunga si manifesta, e ovviamente questo non accade per il frequentatore occasionale.
La polemica tra me e te ha deluso te, e mi dispiace, ma non me, nel senso che io sono qui per capire alcuni aspetti delle relazioni umane che pensavo mi fossero chiare quando invece non lo erano per niente, ma da un forum o uno scambio di opinioni non posso aspettarmi che possa nascere altro che una stima, in positivo o in negativo, verso quella persona, ma solo di natura puramente intellettual / analitica. Molto poco per le esigenze richieste per avvicinarsi neppure lontanamente al termine di amicizia. Anche perché penso che proprio la limitazione “sensoriale” obbligata da questo modo di rapportarsi non può consentire altro, se non le famose illusioni di cui tanto ho parlato per altri tipi di rapporto, con le conseguenze che io ho fortemente sottolineato come foriere di INEVITABILI delusioni.
Per questo ed altri motivi, è bene, a parer mio, avere ben chiari i limiti di questi dialoghi, che auspicavo fossero quanto meno piacevoli scambi epistolari seppure coloriti, ma dai quali non è il caso di aspettarsi “illuminazioni” che possano cambiate il corso della vita. E ancora meno di dimostrare di essere quello che in realtà non si è nella vita “tridimensionale”, dove una volta spento il computer bisogna accettarsi, PER FORZA, per quello che si è.
Buona notte!
Eh, si M, in quei dentini che spuntano forse c’è il vero senso della vita. Il resto e’ solo…contorno. Un po’ ti invidio, visto che la mia e’ già all’apparecchio ortodontico.
Buona giornata a te e a tutti.
Golem,
a me è successo nel virtuale e nel reale di credere di conoscere abbastanza persone e nick. mi è poi quasi sempre capitato nel tempo che, di fronte a un interesse personale, non fossero più quelle che immaginavo e dimostrassero di non avere verso di me le attitudini che avevo per loro.
non solo con uomini con cui sono stata a lungo in relazione sentimentale ma persino con una nipote, che amavo come una figlia e che ho praticamente visto nascere e crescere. tremende delusioni, oppure constatazione dell’altra faccia di esseri umani ambivalenti che non aveva avuto modo di mostrarsi prima?
si deve credere a quanto ti è manifestato quando sei in sintonia con qualcuno o a quanto ti sputa addosso quando sei in contrasto con lui? io non do più valore assoluto a nessuna delle alternative ma tendo, quando mi riesce, a fare una tara.
vero che il giudizio di qualcuno che identifichi nel suo valore e disvalore POTREBBE essere più significativo della persona incontrata casualmente al bar o in sala da ballo ma anche chi ti conosce poco o niente può avere intuizioni oppure farti rivelazioni che nessun altro ti ha mai fatto, per interesse o per rispetto. a me è capitato di recente con un ballerino occasionale, e ne sono rimasta stupefatta, riconoscendogli che la sua osservazione non era del tutto campata per aria.
poi, c’è chi spara per il gusto di ferire, e lo fa sia prendendo o meno parte alla discussione oppure vendicandosi in seguito, ritenendo di essere stato bistrattato più di quanto lui o lei non abbiano a loro volta fatto nei confronti di chi si mantiene in opposizione… ognuno è libero di regolarsi come meglio crede: ci mancherebbe che dovessimo pensare tutti allo stesso modo!
buona serata!
Ciao Golem,
nel menù di ieri sera ti sei dimenticato di inserire 4 legnate alla romana! E pensare che per qualche minuto ho sostenuto l’inter!!!
Tralasciando storie di vari nickname che si fregiano di avere soldi a palate e donne con la bava alla bocca, credo che il forum consenta alla maggioranza delle persone di essere così come sono.
Oscar Wilde diceva “datemi una maschera e vi dirò la verità”.
Il forum può essere una maschera, ma non credo che riesca a cambiare la sostanza delle persone.
Se non hai niente da dire nel reale, non hai niente da dire nel virtuale. Se sei falsetto nel reale lo sei anche nel virtuale, tant’è che molte linee caratteriali, e quindi reali, di ognuno di noi, si riescono a percepire dagli scritti.
C’è un detto napoletano che dice “hai voglia a metterci rum, ma se nasci stronzo non puoi diventare babbà” quindi, in sostanza l’utente reale non lo credo così lontano da quello virtuale, anzi, magari quello virtuale è migliore, perché i vari copia-incolla permettono di sfoggiare una cultura che in realtà non si ha, ma questo trucco salta fuori, prima o poi, perché il ragionare in una certa maniera è una cosa che non puoi copiare. O lo sai fare o sei un bluff.
Quindi, in un certo senso, il forum nobilita.
Anche se, è altrettanto vero, l’anonimato potrebbe spingere alcuni a dire cose che in realtà non direbbe, ma questo dipende dal carattere.
Per esempio io ho un carattere particolare che non mi crea nessun problema a dire ciò che penso, sia qui che altrove.
Ed è sempre vero che internet è un bacino di raccolta di molti spaccati della realtà, con tutti i suoi protagonisti.
Qui sopra si possono affrontare cose che nel reale non si avrebbe la possibilità o la capacità di discutere.
Vuoi per vergogna, vuoi per mancanza di interlocutori, e quindi un forum diventa la valvola di sfogo, ma non per tutti è così. Solo chi deve sfogarsi, si sfoga.
Per quanto riguarda, invece, la storia del prevalere, secondo me ci sono due strade…
1. o prevali perché hai delle idee, e a questi idee riesci a dare una base solida, una base fatta di argomentazioni serie, il più possibili incontrovertibili.
2. oppure, non avendo nessuna delle caratteristiche del punto 1, tendi a prevalere sviando i discorsi, facendoli scadere in argomentazioni becere come maschilismo, femminismo, frustrazioni, ed altre cazzate.
Ma a questo punto una vera e propria prevalenza qualitativa non c’è. Prevale la mediocrità, ma è una cosa talmente diffusa che è diventata normale.
Per quanto mi riguarda trovo molto, ma molto più volgare un post pregno di buonismo, pregno di ipocrisia, di ovvietà, piuttosto che un post con parole colorite, ma contenente idee.
E poi, tutti che si lamentano del linguaggio volgare usato qui, ma lo sanno o no che il nostro italiano è LINGUA VOLGARE?
Dante si rivolta nella tomba se potesse leggere certe cose scritte su LaD.
Per me ho molto più volgare una frase scritta così “oggi o avuto una giornata di merda” piuttosto che una frase scritta così “oggi ho avuto una giornata di merda”.
Per esempio io i vari e le varie San Michele che combattono i draghi, non li sopporto.
Fanno le crociate contro la maleducazione o credono di essere degli scagnozzi della buon costume.
È questo il vero voler apparire, la vera volgarità.
Mah
Ciao INTERISTA!!
Golem,
“Ecco perché a volte più che l’argomento sembra più interessare non perdere il proprio ” censo”. Sbaglio? – a me del censo su un sito virtuale importa poco più di un fico secco. tengo, invece, forse più del necessario, alla stima affettuosa di pochissimi nick.
la sola consolidata è quella derivante dagli ancor meno numerosi utenti con cui mi sono all’inizio scontrata per poi pervenire a una rispettosa reciproca accettazione, nelle rispettive diversità, a volte parecchio vivaci, senza però mai mettere in atto fra noi azioni volte a prevalere, pur non rinunciando a ribadire in forma indiretta il proprio punto di vista, sul tema iniziale del contendere.
ora questo non sembra più serenamente possibile. la prima versione di LaD è stata chiusa quasi di sicuro per via del fatto che il clima generale era impazzito. spero non avvenga la stessa cosa con questa. da parte mia ne prenderò di certo le distanze per qualche tempo: non vengo qui per per valorizzarmi o per azzuffarmi, né per riempire dei vuoti.
l’anno scorso credo di non essermi affacciata al sito per mesi; in questa fine d’anno mi limiterò ad osservare e a trarre le mie conclusioni, senza più condividerle.
vero che per MIA scelta vivo isolata (meglio poche relazioni, ben sperimentate e affidabili) ma è altrettanto vero che non ho quasi mai tempo sufficiente per rispondere a parecchi interlocutori privati, che mi offrono scenari limitati ma profondi e interessanti quanto basta per non sentire la mancanza delle turbolenze di LaD.
non posso dire che sia stato piacevole il nostro confronto, diventato scontro. mi è stato utile, soprattutto per imparare una volta tanto, se possibile, ad astenermi dall’impegnarmi a fondo quando non ne vale la pena. farò d’ora in avanti come altri utenti che stimo: qualche battuta qua e là, un mordi e fuggi senza prendere niente e nessuno troppo sul serio.
mi sa che in definitiva è così che si possono meglio sfruttare i forum virtuali…
M, per favore, non infierire. Per fortuna quaggiù non ho Sky, altrimenti mi guastavo il piacere di quei piatti.
Qualche post fa ho accennato che questo nuovo mezzo di interazione sarà oggetto prima o poi di un aggiornamento della semantica e della semiotica, per la mancanza della comunicazione non verbale con la quale ci si rapporta. Salvo casi sporadici nessuno di noi conosce il volto degli altri partecipanti, e questo non è poco. Tra questi sono certo vi siano persone che su queste pagine compensano alcuni aspetti di quella semiotica che nel reale probabilmente li penalizza ingiustamente quanto concretamente, essendo l’aspetto il primo messaggio di se’ che si trasmette all’interlocutore. Oggi spesso il solo.
Qui si è più quello che si vorrebbe essere che non quello che si è realmente, e questo esercizio se ha uno scopo terapeutico, nello stesso tempo allontana dai veri rapporti che fintanto saremo fatto di carne ossa e cartilagini richiedono anche e soprattutto quella comunicazione non verbale. Il rischio e che li sostituiscano completamente a lungo andare, con la possibilità di una schizofrenia indotta dal doppio registro di comunicazione.
Certo, ci si può costuire una “maschera” tanto più “elaborata” quanto i mezzi a disposizione sono abbondanti, ma quando si raggiungono i propri limiti, prima o poi, e questi emergendo creano una frattura con il vero Se’per diversi motivi, allora la maschera si è costretti a toglierla e spesso questo momento fa scaturire le reazioni che possiamo osservare, e il dialogo prende le pieghe che spesso vediamo.
Forse, invece, l’utilità di questi incontri virtuali dovrebbe servire esattamente al contrario, cioè a liberarsi dei lacci e laccioli che limitano il nostro Io e aiutarci a vivere meglio nelle relazioni VERE.
( stasera ho fatto proprio il filosofo, ragazzi )
“Il forum può essere una maschera, ma non credo che riesca a cambiare la sostanza delle persone.”
INFATTI !
Per me ho molto più volgare = per me è molto più volgare
Golem,
secondo me il ruolo principe del forum dovrebbe essere quello di bypassare tutti quei freni relazionali che, inevitabilmente, una comunicazione reale potrebbe comportare, e puntare dritto sulle idee di ognuno.
Dovrebbe essere il cervello di ognuno il punto centrale di ogni forum, ma vedi bene che non è così.
Per questo dico che la persona virtuale, alla prova del 9, coincide con quella reale.
I vari lacci e laccioli te li togli se concorrono 2 fattori:
1. l’anonimato. E qui è garantito.
2. un terreno favorevole. E qui non è garantito, anzi.
I perché che spingono le persone a non creare un ambiente favorevole, possono essere molteplici, e si concretizzano attraverso varie tecniche.
Dall’insulto, alla presa in giro, allo stravolgimento e sfaldamento dei propri discorsi. Sfaldamento messo in atto con la clava dell’imbecillità e del nulla, non con idee discordanti, ma comunque strutturate.
Anche tu, con me, hai avuto modo di provare sulla tua pelle questa cosa.
Inutile dire che da decenni, anzi secoli, le relazioni umane si stanno riducendo perché sostituiti da computer o macchine, quindi la sfera dell’umanità si sta riducendo sempre di più, e visto che l’uomo è, tutto sommato, un animale da compagnia, quelle relazioni umane che, magari, non si ha nella vita, le si ricerca nel virtuale.
In questo caso sì che il virtuale tappa i buchi.
Golem, io non credo che una persona nel mondo virtuale, in cui ci si presenta solo con la propria testa, possa bluffare a lungo, perché io posso anche dirti che sono biondo con gli occhi azzurri, quando magari sono moro con gli occhi verdi, ma sta di fatto che non posso mettere sul piatto virtuale una testa che non è mia, non posso presentarmi con meccanismi di pensiero che non mi appartengono.
Per questo dico che l’utente virtuale coincide nella sostanza, nella testa con quello reale.
Perché qui si gioca con la propria testa, e se ce l’hai vuota, c’è poco da fare.
Ora devo andare, ma sarò più chiaro domani.
Mi aspetta una notte insonne da passare con il mitico Bukowsky, e la mia dolcissima figlia, e i suoi primi dentini. Mi puoi capire!
Ciao
Rossana, dovrebbe essere ovvio che io traggo delle considerazioni di carattere generale, e non specifiche di questa o di quell’utente. Non faccio fatica a credere a quello che dici e se la tua voleva essere una giustificazione, credimi che non era necessario. Sono certo che nessuno si identifica in quello che mi è parso di notare, non di meno le conclusioni che ho riflettuto mi danno queste indicazioni. D’altro canto che ci possiamo aspettare da una “piazza” dove possono, giustamente, partecipare tutti, e tutti riversandovi la voglia di dire la loro, che non sempre ha gli scopi che tu hai esposto nel tuo ultimo post, e più spesso quello di far sentire la propria opinione, e quindi, torno a ripetere, ESSERCI.
Naturalmente quella “presenza” avrà inevitabilmente la forma di quel carattere che si cela dietro il nick, che se mi permetti è, questa per prima, già una “maschera”.
Tuttavia come dice M e ribadisce MG, dietro la maschera ci sarà sempre l’essenza di chi la indossa, e seppure artatamente dissimulata non potrà mai sostenere per sempre ciò ché non si è. La vera natura del personaggio che si cela dietro il nick alla lunga si manifesta, e ovviamente questo non accade per il frequentatore occasionale.
La polemica tra me e te ha deluso te, e mi dispiace, ma non me, nel senso che io sono qui per capire alcuni aspetti delle relazioni umane che pensavo mi fossero chiare quando invece non lo erano per niente, ma da un forum o uno scambio di opinioni non posso aspettarmi che possa nascere altro che una stima, in positivo o in negativo, verso quella persona, ma solo di natura puramente intellettual / analitica. Molto poco per le esigenze richieste per avvicinarsi neppure lontanamente al termine di amicizia. Anche perché penso che proprio la limitazione “sensoriale” obbligata da questo modo di rapportarsi non può consentire altro, se non le famose illusioni di cui tanto ho parlato per altri tipi di rapporto, con le conseguenze che io ho fortemente sottolineato come foriere di INEVITABILI delusioni.
Per questo ed altri motivi, è bene, a parer mio, avere ben chiari i limiti di questi dialoghi, che auspicavo fossero quanto meno piacevoli scambi epistolari seppure coloriti, ma dai quali non è il caso di aspettarsi “illuminazioni” che possano cambiate il corso della vita. E ancora meno di dimostrare di essere quello che in realtà non si è nella vita “tridimensionale”, dove una volta spento il computer bisogna accettarsi, PER FORZA, per quello che si è.
Buona notte!
Eh, si M, in quei dentini che spuntano forse c’è il vero senso della vita. Il resto e’ solo…contorno. Un po’ ti invidio, visto che la mia e’ già all’apparecchio ortodontico.
Buona giornata a te e a tutti.