Ecco l’ennesima e penso ultima lettera che scrivo su questo sito.
Tutto è iniziato da una delusione d’amore, la prima e unica storia della mia vita.
Sono passati 10 mesi da quando sono stato lasciato, in modo anche molto brutto, e in questi mesi ho affrontato una lunga discesa nelle profondità del mio essere.
Ho incontrato molti demoni di tempi passati, che si sono introdotti nel mio presente in modo molto violento.
Ho imparato a conoscere la solitudine, estrema in quanto vivo solo e ho una pessima vita sociale, ma soprattutto estrema perchè ho conosciuto la condivisione della mia vita con un altra persona.
Non mi preoccupa tanto la solitudine in se ma quello che svela.
In questa profonda depressione ho cambiato spesso idea su ciò che presumevo mi facesse sentire così vuoto.
Inutile dire che all’inizio attribuivo la colpa quasi solo ed esclusivamente all’abbandono.
Poi però ho gradualmente preso atto del mio problema principale e credo di averlo individuato in queste due parole: fobia sociale.
Da sempre sono stato un ragazzo molto ansioso, ma nello stesso tempo troppo orgoglioso e presuntuoso.
Quest’ultime mie caratteristiche tendevano a coprire la mia fobia, relegandola ad una comune forma di timidezza.
Al dire il vero in molte occasioni della mia vita ho appurato che non sono affatto timido, anzi.
La timidezza e la fobia sociale sono due cose distinte da quello che ho capito.
Ho iniziato ad analizzare tutta la mia vita, e soprattutto ho scorto le motivazioni per cui mi innamorai della mia ex: era sola.
In realtà l’ho sempre saputo ma ero troppo vigliacco per ammetterlo.
Gli amici, i pochi amici che ho non li ho scelti ma mi hanno scelto (come tra l’altro fece la mia ex).
Trovo quasi impossibile conoscere nuove persone e ogni volta la mia mente (e in questo è veramente creativa) tende a trovare razionalizzazioni per garantirsi una scusa per evitare una determinata situazione.
Ora non vorrei dilungarmi troppo su tutte le motivazioni per cui penso di essere effettivamente un fobico sociale.
Vorrei piuttosto sapere se, nel caso qualcuno di voi si ritrovasse nella stessa situazione, è possibile venirne gradualmente fuori da soli o se è necessaria una consultazione psicologica.
So solo che questa fobia ti rende la vita impossibile: pur piacendomi (non ho una bassa autostima) non riesco a valorizzarmi perchè mi trovo inadeguato socialmente. Lo so è assurdo ma è una strana fobia questa. Quindi in potenza mi sento capace ma la mia emotività prende il sopravvendo nella prassi, annebbiandomi il cervello.
La cosa assurda è che chi ha il “privilegio di conoscermi” (nel senso che io difficilmente mi espongo, proprio per questa fobia) mi reputa una bella persona, anche simpatica interessante ecc. E magari inizialmente mi cerca. Io poi però lascio la presa, non riesco a portare avanti la relazione, o almeno è difficile che lo faccia. Mi assalgono mille dubbi e timori, spesso immotivati. Lo riesco a fare solo dopo parecchio tempo, quindi solo con persone che diciamo insistono.
E’ una situazione molto brutta, ho paura di vivere una vita al di sotto delle mie possibilità.
Probabilmente è solo un’operazione di autoconvincimento, queste sono mie deduzioni, ma nel caso avessi ragione accetterei volentieri ogni sorta di consiglio.
Vi ringrazio per la volontà di essere arrivati a leggermi fin qui..
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Categorie: - Me stesso
Potresti farcela anche da solo con il tempo, ma credo che un valido aiuto specialistico ti consentirebbe di accelerare le fasi, avendo un interlocutore sinceramente interessato alle tue problematiche ed una guida obiettiva che ti accompagni in questo processo di rinascita.
Auguri
penso che una consultazione psicologica possa aiutarti davvero..ti può aiutare a risalire,capendo i motivi di questa tua fobia..magari dovuta a qualche fatto passato.
buona fortuna!
penso di essere come te. ora ho quasi 34 anni e sono terrorizzato dal futuro.
ps: anche io vengo da una storia d’amore… solo parzialmente corrisposta ma per me molto intensa.
Perdonami se sarò schietto ma a casa mia si chiamano stronzi quelli che si pestano da soli i piedi.
E’ bello da parte tua aver raggiunto un livello di outing tale da avere il profilo del tuo problema, ma ti dico che i profili psicologici sono errati se fatti a se stessi, e questo può dirtelo qualsiasi terapeuta del settore.
Io credo che tu debba occuparti di più dei tuoi rapporti e le teorie lasciarle sulla scrivania.
La vita si vive non si racconta a se stessi e non si teorizza, fallo quando sarai vecchio.
Comunque sembri un ragazzo forte non credo che il terapeuta ti serva puoi farcela da solo, ma di certo non guasterebbe.
Ciao in gamba cervellone!
ciao, siamo nella stessa situazione purtroppo.
di dove sei tu?
ciao Leonardo,
ti scrivo per dirti di non ascoltare chi dice che ce la puoi fare da solo.
Non che voglia mettere in dubbio le tue capacitá ma ,davvero, è una cosa più grande di te.
io ho 21 anni e mi è successa la stessa stessa stessa identica cosa che è successa a te.
la relazione, la disperazione, la presa di coscienza che non si trattava dell’ abbandono.
anch’ io soffro di fobia sociale come te, quasi l’ avessi scritta io questa lettera! non partecipo e non scrivo sui forum,mai.
anch’ io tendo a farmi ” auto diagnosi”, anch’ io mi sono diagnosticata la fobia sociale.
ma,te lo dico con il cuore, vai da una psicologa. la gente non capisce l’ importanza di avere un supporto a volte. Solo perchè forse hai capito cosa ti affligge non significa aver trovato la soluzione. è una cosa lunga,credimi. Io sono in ballo da 3 anni
ti faccio i miei più sentiti auguri.