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Finire dopo 12 anni

di selva

Sto facendo il resoconto dell’anno che è terminato (finalmente) e mi pare utile socializzare una situazione veramente penosa con altri: la fine di una relazione dopo 12 anni… e nel peggio dei modi.
Ho 33 anni e sono stata fidanzata per 12 anni.
Dall’inizio del 2009 si avvertivano alcuni sentori di crisi… distanze e mancanza, aperitivi con amici diversi… momenti di stanchezza decisamente da entrambe le parti.
Ma la nostra storia è lunga e ne abbiamo visti di alti e bassi, di momenti di silenzio e momenti di entusiasmo. Di crisi forti che non parevano ricucirsi ma che poi si risolvevano con dei ritorni che consolidavano sempre di più il rapporto. Eravamo oramai come una famiglia, anche se imperava il nostro bisogno di essere anche indipendenti in tal senso nessuno dei due aveva mai ipotizzato seriamente una convivenza o un matrimonio. Eravamo gli eterni fidanzatini, e dal mio punto di vista avevano un legame indissolubile che non richiedeva particolari scelte convenzionali per poter resistere a tutto….
Ma con grande amarezza così non è stato.
La crisi dell’inizio dell’anno scorso si è protratta fino a che lui mi ha lasciato a maggio dopo che ho scoperto che si vedeva con un’altra, tra aperitivi e cene a casa di questa e altre intimità che si possono ben immaginare.
Che dire? che cosa pensare? che cosa sperare per un futuro…
Allora dopo due mesi di pianti e di morte nel cuore ho deciso che volevo affrontare in maniera determinante tale situazione. Ho ripreso i contatti con lui evidenziando che noi eravamo un investimento importante, e di riflettere su ciò che si stava facendo, che il futuro non si poteva buttare via così.
E per risposta mi ha detto che lui era veramente in crisi, che non si sentiva più bene nella sua vita, che tutto gli pareva vecchio e monotono, e che l’unica persona che lo “svagava” era questa sua simpatica collega… che peraltro sapeva che era fidanzato e in crisi prima di uscire per aperitivi e il resto… (a voi tutti i commenti possibili a questo stinco di… santa).
Per concludere fino a dieci giorni fa sono susseguite sporadiche uscite perché io continuavo ad insistere sull’importanza di non buttare via la nostra relazione dopo tutto quello che c’era stato, che la sua scelta mi pareva avventata… sostenuta dal fatto che io fossi assolutamente convinta nella sua intelligenza emotiva, nella suo sentimento in preda ad un momento di confusione…
Ma dopo che lui ha deciso bene che l’ultimo dell’anno e i giorni a seguire li dovesse passare con la sua simpaticissima collega, ho deciso che forse è bene che lo ritenga definitivamente defunto.
Che dire… non so… dite voi…
La mia unica speranza, e in cuor mio una certezza, è che ci sia non solo una giustizia divina ma anche una giustizia terrena, e che prima o poi ciò che distribuisci e ciò che agisci possa ritornare… triplicato… sia in senso positivo che in senso negativo…

Lettera pubblicata il 4 Gennaio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 39 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    kino09 -

    Ciao Selva,
    anche io vengo da una relazione lunga 11 anni, conclusasi per confusione ed insoddisfazione da parte della mia lei (la mia storia la trovi scritta in “abbandono e perdita di se stessi”).

    Che dire, sei stata in gamba a provare a recuperare sino all’ultimo il rapporto, mettendo da parte l’orgoglio e tirando fuori il coraggio, di affrontare il tuo ex pur sapendo che frequentava già un’altra ragazza.
    Qualcuno direbbe… “zerbino”, no tutt’altro qui si parla di donna tutto di un pezzo che capisce il valore delle cose: 12 anni di relazione sono un’investimento come i miei 11, dove abbiamo messo tutto noi stessi senza risparmiarci, credendo in un futuro comune e scomettendo sul nostro partner.

    Di tutto ciò, almeno per me, rimane l’ amarezza e la profonda delusione infertami dalla persona che più ho ammirato ed amato mai in vita mia; rimane un senso di fallimento per non essere riuscito nonostante tutta la mia volontà a portare avanti il rapporto riuscendo a far capire alla mia ex nel suo momento di fragilità che io ero affianco a lei nel bene e nel male.

    Però, per forza ti trascinano solo sulla forca ed è per questo che dobbiamo lasciare andare i nostri rispettivi ex; la vita è la loro ed è giusto che ne facciano quello che meglio credono.

    Capisco benissimo il tuo desiderio di rivalsa, anche io a volte ci penso, ma la cosa più importante è che io possa stare di nuovo bene, anzi benissimo anche senza di lei…

    Ciao, con affetto Kino

  2. 2
    selva -

    Caro Kino09,
    ti ringrazio molto per la risposta che mi hai girato, mi ha anche un po’ commosso, era la mia prima risposta via etere da uno sconosciuto che è più vicino di molti tuoi amici perchè accomunati da un’esperienza veramente importante e significativa…
    guarda nell’attraversare la sofferenza, che naturalmente non è finita e che continuerà, sto trovando una forza che si rigenera di giorno in giorno… sono convinta che non potrò mai dire “sto meglio ora che qunado stavo con il mio fidanzato” e di questo ne sono profondamente convinta, perchè l’amore e l’ammirazione (proprio come dici tu nella lettera) è stato il più importante della mia vita. Con lui io mi sentivo a casa in famiglia il nostro equilibrio era proprio questo, facevamo a turno tutti i ruoli di una famiglia, litigavamo con marito e moglie, i fratelli, il genitore e il bambino, gli innamorati… era la mia famiglia…
    ci pensavo ieri… con lui vivevo delle situazioni che rispecchiavano molto il mio immaginario di famiglia del mulino bianco…
    e quindi mi è venuta un’illuminazione… se anche per questo mi manca allora ripartiamo dalla mia famiglia d’origne… viviamo li la situazione di famiglia del mulino bianco…
    Per questo tale sofferenza mi sta dando la forza… mi sta dando degli spunti di riflessione e di analisi di me e del mio mondo molto importanti, per tendere a cambaimenti positivi di me…
    non ti nego però che a volte il dolore prende il cuore e fa ancora tanto male, che di notte sogno sempre di stare in situazioni di quotidianità con lui e di svegliarmi e per un attimo pensare di essere piombata in un incubo … e scoprire invece che l’incubo è la realtà…
    ma quando ho illuminazioni come quella che ti ho detto scopro che anche tutto sto mare di dolore questo caos è generativo di qualcosa…
    un abbraccio
    selva

  3. 3
    silvy -

    Ciao selva, ciao Kino09,
    anche io 11 anni di storia buttati al vento (noi per giunta convivevamo da un bel pò). Tanti progetti di vita insieme: figli, casa, matrimonio. Mi ha lasciata dopo diversi mesi che notavo in lui dei strani comportamenti. Il motivo? confusione, mancanza di entusiasmo insomma a sentir lui una sorta di depressione… Si prende una pausa dalla quale torna dicendo di voler ricominciare… ci abbiamo provato (senza tornare a convivere), ma lui non era convinto ed io troppo ferita e delusa. E così siamo giunti al capolinea. Io l’ho sempre lasciato andare: quando m’ha chiesto la pausa sono sparita, quando è tornato non ce l’ho fatta ad accoglierlo a braccia aperte e quando se n’è andato di nuovo… io di nuovo sono sparita!
    Ammiro il tuo coraggio Selva per avere lottato fino in fondo per una storia in cui credevi (come dice Kino), il mio atteggiamento invece è stata piuttosto passivo. Anche io come te spero che chi semina vento deve (prima o poi) raccogliere tempesta… ma ora la cosa migliore da fare è cercare di stare bene con se stessi.
    Credimi, tutti questi anni non si cancellano con un colpo di spugna per te come per lui. Gli verranno dei dubbi… gli verrà la paura di essersi rovinato la vita con le sue stesse mani… e forse quando si sarà stancato della “simpaticissima” tornerà da te (ma non so se questo sia un bene)… come dicono in America: What goes around comes around!
    Se ti va di parlare io sono qui.
    Ti abbraccio!

  4. 4
    kino09 -

    Cara Selva,

    che ridere… anche io avevo quel prototipo di famigliola stile mulino bianco, ma anche un pò “simpson” dove l’amore trionfa sempre sulle avversità.

    Anche io ogni giorno che mi lascio alle spalle, sento dentro me una forza ed una speranza che cresce, seppure molto lentamente, anche se devo ancora tutt’oggi convivere con una marea di pensieri che mi fanno sentire perso e confuso.

    Cosa fare per andare avanti?
    Non so, probabilmente come dici tu, appigliarci agli affetti più cari, famiglia, amici e poi io credo in una cosa:

    ciascun essere umano possiede un’innato istinto alla soppravivenza che ci guiderà verso la giusta strada evitando di soccombere (speriamo sia così).

    Ciao Silvy,
    anche io come te ho lasciato andare il mio partner depresso (?) verso il suo destino, come mio ultimo gesto d’amore mi sono messo da una parte evidenziando comunque quelli che erano i miei sentimenti e le aspettative di vita che avevo insieme a lei.

    Dite che un domani il vostro ex possa ritornare sui suoi passi? Tutto è possibile, così come è possibile che voi siate ancora pronti a riceverlo.

    Di certo la mia ex non tornerà mai, in questi 11 anni ogni volta che abbiamo avuto un problema son sempre stato io a tendere una mano in segno di pace, lei è sempre stata troppo orgogliosa per “abbassarsi”… alla fine credo ch da tutta questa storia un domani penserò di averci guadagnato: basta! vorrei provare anche io a stare insieme ad una persona che fa dei progetti di coppia e che mi dimostri di credere fortemente in me.

    Vi auguro ogni bene,

    con affetto Kino

  5. 5
    silvy -

    @Kino mi chiedi se penso se i nostri ex possano tornare? Non so darti una risposta. Indirettamente ho vissuto esperienze di entrambi i tipi: in alcuni casi si sono ripresentati/e anche dopo uno o due anni; in altri non sono più tornati/e.
    Quello che vi chiedo é se voi saresti disposti a far rientrare nella vostra vita una persona che vi ha fatto così tanto soffrire.
    Un abbraccio
    silvy

  6. 6
    kino09 -

    Ciao Silvy,

    mi dispiace per come sia finita la tua storia: 11 anni con inclusa convivenza, come dici tu, non si cancellano con un colpo di spugna, per questo ti auguro di uscirne con un bagaglio di consapevolezza e sopratutto ottimismo necessari per portare avanti i tuoi futuri progetti.

    Per quanto riguarda la tua domanda ti rispondo che ora come ora, sinceramente sono troppo ferito per poter accettare nuovamente la mia ex, un domani invece non so… mai dire mai:
    se la mia ex dimostrasse di essere fortemente innamorata di me, pronta a contraccambiare ed a risvegliare l’amore che io ho provato per lei allora si…. ma mi sembra una situazione alquanto surreale come ti ho già scritto, infatti nel contempo spero di trovare una ragazza con pochi grilli per la testa, semplice e genuina, ma di questi tempi sembra di chiedere la luna… caxxo!!

    Che ne pensate?

    Un abbraccio

    Kino

  7. 7
    selva -

    cari compagni di sventura,
    condivido con voi una situazione che mi è capitato proprio ieri sera.
    dai primi di gennaio avevo deciso che io dovevo considerare chiusa questa situazione. qunidi dopo un paio di messaggi del mio ex molto sintetici a cui non ho risposto, mi sono detta che il mio agiro non era per punire ma per dare anche alui la possibilità di viversi questa fine questa perdita, solo così riuscirà a fare chiarezza con se stesso… almeno con se stesso.
    qundi ieri sera per la prima volta con molta serenità organizzo aperitivo con una coppia di amici e un altro amico, uscita in quattro, senza alcun secondo fine, ma per sentirmi un po’ viva, un po’ attiva. per altro l’amico è secondo me molto simpatico e di piacevole compagnia.
    bene andiamo in un locale, e chi ci incontro… il mio ex con suo amico…
    reazione… il gelo… ho salutato calorosamente il suo amico e a lui un gelido ciao. Ma quello sguardo da cucciolotto un po’ in colpa, un po’ in ansia mia risucchiato l’anima.
    certo che per cira un oretta sono rimasta in un mondo a parte, ovattato.
    poi loro sono andati via prima e mio ex ha lanciato un ciao generico a tutti.
    poi la serata è andata avnati anche molto piacevolmente. ma chiaramente con un chiodo fisso un chiodo martellante.
    Quello che dico è ma quante situazioni di questo tipo dovrò affrontare…
    ero già stata abbastanza forte per 7 giorni a non contattarlo benchè si susseguissero ripetuti sogni…
    ma come si fa a sopravvivere a questi scherzi del destino… a questi doppie fatiche…
    naturalmente oggi ho la testa immersa nel pensarlo…
    e poi mi chiedo ma se uno sta male come me, ma male nell’anima, nel cuore, nel corpo… come sia possibile che la persona che è stata con te per 12 anni riesca a vivere altro, che non senta un vuoto una mancanza… non avrà provato un pizzico di gelosia nel vedermi con un altro…
    ma come cavolo si può essere diventati aridi a tal punto…
    va beh sta di fatto che oggi nn è seguito un mess o chiamat

  8. 8
    kino09 -

    Cara Selva, tu scrivi:

    “se uno sta male come me, ma male nell’anima, nel cuore, nel corpo… come sia possibile che la persona che è stata con te per 12 anni riesca a vivere altro, che non senta un vuoto una mancanza… non avrà provato un pizzico di gelosia nel vedermi con un altro…
    ma come cavolo si può essere diventati aridi a tal punto…”

    e quello che vorrei chiedere anche io alla mia ex, ma credo che le cose stiano così:
    – A noi “la morte nel cuore” e a “loro i sensi di colpa ed i rimorsi”; può essere infatti che la faccia da cucciolotto sia proprio legata ai suoi sensi di colpa, perchè loro lo sanno che hanno compiuto un gesto molto molto forte, sconvolgente per entrambe le vite… anche per una che non è la loro.

    Ti volevo dire inoltre che mi sembra di capire che lui ti ha lasciato solamente dopo che tu hai scoperto che si vedeva con un’altra, giusto?
    Quindi se le cose stanno così lui non ha avuto nemmeno il coraggio di affrontarti e di dirti di suo come stavano realmente le cose (doppia mancanza di rispetto nei tuoi confronti).

    Al che mi viene da pensare che questo ragazzo sia abbastanza immaturo, almeno emotivamente e non mi stupirei affatto se dopo la sbollita con la sua amica ritorni in ginocchio da te, e in questo caso le cose da fare sono due:
    – o lo pungi con un coltello e poi sulla ferita gli butti su anche del sale (vendetta)
    – o valuti razionalmente se vostri sentimenti in qualche modo si possano ricongiungere verso un futuro comune..

    Ciao e buonaserata

    Kino

  9. 9
    silvy -

    Cari Selva e Kino,
    che brutte storie le nostre…
    Selva immagino lo sconforto in cui ti ha precipitato questo incontro imprevisto. Ti capisco, a me è bastata una sua telefonata d’auguri (peraltro del tutto prevedibile) per farmi ripiombare in crisi.
    Hai ragione l’indifferenza è la cosa peggiore che ci possa capitare, ma io credo che la sua freddezza sia in parte finzione… e se non lo è, allora ti aiuterà solo a fartelo dimenticare più in fretta! (scusa il mio cinismo).
    Kino anche io come te mi chiedo se al mondo ci sono ancora uomini “senza troppi grilli per la testa, semplici e genuini”… per ora sono molto pessimista.
    Vi abbraccio
    silvy

  10. 10
    selva -

    carissimi,
    oggi sono un po’ arrabiata, continuo a pensare che una parte della fine di questa storia è dovuto anche a me…
    l’ho avuto lì per anni, per anni il week end, per poter farci di tutto, per poter provare seriamente a costruire un futuro… e non l’ho fatta, presa dai miei pensieri, dalle mie esigenze di indipndenza…
    a volte dopo anni di relazione mi dicevo… oramai non provo più un grande sentimento visto che siamo fermi e non andiamo altrove…
    e lui me lo diceva che ero ferma ero al palo che non mi sentiva in movimento verso qualcosa di diverso (lui dice invece che mi ha provato a scuotere a provocare in modi diversi ma io nn recepivo)
    Ed ora che scalerei una montagna con i denti per lui, ora che vedo che ero ferma, per abitudine, per paura, per defilare responsabilità, ora che sono consapevole che il mio amore era tutto lì solo da scuotere per poi venire fuori… ecco che lui non c’è più.
    sarà il tempo sarà la stanchezza, ma veramente oggi è dura..

    è dura pensare che era tutto lì che si poteva costruire un mondo e che è stato sciupato…
    non è che mi sto accusando, ma che mi accorgo ora, un po’ dall’esterno lo spreco di tempo a cui io ho contribuito in maniera decisiva…
    un tempo che non si orientava su un cambaimento ma su un preservare una routine che oramai si era arida…
    e lui me lo diceva e io non volevo ascoltare…
    in tal senso guardo e vedo che il suo sentimento ha preso la direzione dell’aridità, si è spento…
    in tal senso non nutro alcuna speranza di ritorno, alcuna speranza che ci si possa incontrare… inoltre da tener presente che in questo periodo ho sofferto troppo per poter prevedere una riconciliazione… e proprio per quello guardo indietro e mi sento un po’ morire per quello che ho sprecato…

    un abbraccio cari compagni
    p.s. lo racconto a voi perchè solo chi vive una situazione del genere può perfettamente sapere e sentire come si sta.

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