Ciao, sai è difficile reagire con un problema inrisolvibile.
Sono alla fine della mia malattia lascio due figli piccoli che ho cresciuto come meglio potevo, ma ora non riesco più ad andare avanti, come faccio a lasciar loro qui senza il mio sostegno cavolo non è giusto…
Lettera pubblicata il 19 Maggio 2011. L'autore, lelers, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso
Mi spiace tanto,….se hai voglia di parlare sono qua,…
Vorrei scrivere qualcosa, ma non so cosa. E’ troppa la mia sofferenza e tanta la mia vicinanza. Ogni mia parola potrà essere solo vana e fiacca. Ma il mio spirito soffre con te.
Dio, se c’è, ti ripagherà di tutto, e con forti interessi.
Ciao, sono una mamma di 50 annni e, sinceramente, sono stata qui a pensare in che modo confortarti, perchè in certe circostanze qualunque parola mi sembra inadeguata. Mi sento solo di dirti di mettere in atto il detto ” vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”, goditi ogni momento con i tuoi bambini, lascia loro il ricordo dei bei momenti passati con te e il Signore farà la sua parte. In effetti siamo tutti sotto lo stesso cielo, anche noi che non sappiamo quando sarà il nostro momento, ci può capitare un incidente mortale all’improvviso, perciò non pensarci e vivi al massimo ogni istante. Un abbraccio, Silvana.
…Sono senza parole…
il Signore Gesù guiderà ogni tuo passo!E ti darà tutta la forza e l’aiuto necessario per vivere ogni tuo giorno insieme alla tua famiglia!Non riesco ad aggiungere altro.
Non ti conosco, Lelers, e non ti vedo, ma vorrei abbracciarti in questo momento.
Ti vorrei sussurrare questo: non preoccuparti per te, perché Socrate, di fronte alla morte, diceva pressappoco: “O non c’è più niente, o c’è qualcuno che mi ama di là; dal nulla, non ho da temere; se invece c’è qualcuno, mi vuole bene e ci sarà solo da guadagnarci”.
E non preoccuparti troppo neanche per i tuoi figli: ché l’amore che a qualcuno tocca di offrire in una lunga vita insieme, tu l’hai concentrato per loro in poco tempo! Ti saranno sempre riconoscenti per aver dato loro la vita, e nella tua discendenza tu vivrai. Tu sarai stato il seme che muore, e dà molto frutto.
Non è “giusto”, come dici, morire così presto. Ma, se ci pensi, non è “giusto” morire in generale; solo che, più avanti, è più facile accettarlo perché si arriva a sentirsi “di peso”, a sé stessi e agli altri. Invece a te tocca perdere le gioie e i dolori della vecchiaia, e andartene nel fiore della tua maturità: “Muore giovane chi è amato dagli dèi”. Il tuo ricordo sarà come di una rosa nello splendore eterno della sua fioritura.
Ti abbraccio forte forte, e benedico te con tutta la tua famiglia!
Ciao di rado riesco ad approcciarmi al computer, ho letto i vostri commenti di sostegno, grazie riesco ad apprezzarli molto di più che quelli dei parenti che fanno a gara a chi prendere i miei figli, la cosa mi da fastidio in quanto potrebbero aiutarle in modo diverso, comunque accetto questo perchè sono costretto.
Volevo solo chiedere a Dio se mi da ancora un po di tempo per stare con loro, le preghiere non bastano e lo so il mio cuore perde colpi ogni giorno di più e non ce cura se non tanti soldi per un eventuale trapianto.
Grazie a tutti voi.
Chiedete e vi sarà dato.
Chi chiede,con il cuore puro,con convinzione e fede,non con rassegnazione,avrà.
Chiediamo,tutti,come si chiede da bambini qualcosa alla propria mamma,che sia per quest’uomo quel che deve essere,in nome del bene.
Coraggio Lelers.
Scaccia per quanto possibile i cattivi pensieri.
Sono convinta che se ti metterai in ascolto,sentirai che qualcuno ti prende per mano.
Ti abbraccio.
non ti conosco, ma ti voglio un bene dell’anima.
Lelers: spledida mamma, devi farti forza. Per i tuoi figli. Io non credo, sono ateo. Ma l’amore è per sempre. Anche dopo. La morte non deve far paura. UN ABBRACCIO FORTISSIMO
Lelers,un forte abbraccio.Stasera preghero’ per te e per la tua famiglia