Salve a tutti,
sono un’uomo di 38 anni, vi voglio raccontare la mia storia, per condividere un’esperienza di vita, ma di più un grande dolore.
Era il 24/12/2010, quando bazzicando su Facebook, mio cugino mi mandó un messaggio dicendomi che stava chattando con una ragazza , mi disse che era interessante e divertente….. Osservai il suo profilo, e ne fui subito colpito. Iniziai a scriverla, presentandomi è raccontare un po di me. Gli dissi subito che fui stato sposato e ebbi avuto una figlia da questo matrimonio ecc ecc. Dopo 6 ore l’a incontrai, la sera dopo uscimmo a bere qualcosa, parlando parlando passarono 5 ore senza essercene accorti, sembravano pochi istanti che eravamo entrati nel locale. Dal giorno ebbe inizio la nostra storia. Lei è un soldato dell’esercito,quindi donna molto determinata e forte. Passarono 5 mesi Da quando inizió la storia, che si ammalò, (linfoma di hodgkin). 2 anni di chemio è tutto quello che viene dietro, lasci voi immaginare. Gli sono stato accanto giorno per giorno, non la lasciavo mai sola, affrontavo con lei questa battaglia. Non pensavo a un futuro, non pensavo a che cosa fosse stato di noi, io ero felice di stargli accanto punto. Dopo 2 anni di lotta finí l’ultimo ciclo di chemio, eravamo entrambi al settimo cielo perché avevamo combattuto con coraggio e vinto una situazione tristissima. Il nostro rapporto sembrava indistruttibile, lei diceva che con me accanto si sentiva invincibile, che l’amore che provava era indescrivibile, ero la peso a della sua vita che un sentimento del genere non l’aveva mai provato…… Immaginate cosa poteva provare un’uomo a tutte queste cose, non solo dette ma anche scritte su un paio di lettere. (Gioia, invincibilità, forza, ecc ecc). Andammo a vivere insieme, in affitto vicino al luogo della sede di lavoro che aveva. Il suo lavoro non era ancora sicuro, perché aveva rafferme ogni 2 anni (vfp4) così andava avanti da 6 anni, io ero precario già da quando mi conobbe, quindi la convivenza insieme duró un anno. Per poi ritornare di nuovo come prima, ( ognuno a casa sua) I pensiero che non l’avrebbero raffermata per altri 2 anni la turbavano un pochino, anche perché a dirla tutta di soldato non ha nulla, solo a livello teorico, pratico è scarsa. Tramite un’amico mio romano, poliziotto dell’ antidroga con vari contatti nella capitale, riuscimmo a fargli aumentare le note per poter passare effettiva, altrimenti sarebbe stata congedata, perché il punteggio fu basso, quindi non avrebbe potuto avere accesso al concorso . Incominciarono poi i problemi, perché io non avevo lavoro, perché io non facevo il massimo per cercarlo, ecc eccc. Io per mancanza di lavoro, decisi di arrangiarmi a casa, con lavoretti di meccanica e carrozzeria, certo non ci paghi un mutuo ma comunque ci pagavi tante cose, (sempre meglio di stare con le mani in mano). Mi disse che quello che facevo era un passatempo non un lavoro, vedendolo da una parte forse aveva ragione, ma questo passatempo così chiamato mi faceva andare avanti. Io sono una persona che tutto ciò che ha se le fatta da solo “pochissimo” ma da solo. Lei è sempre stata viziata invece, quello che vuole se lo prende, finisce i suoi soldi dello stipendio (1300€) e poi li chiede alla madre, le cause di servizio, quindi avv, spese ecc ecc, non sono uscite dalle sue tasche ma bensì da quelle della mamma. Facile così e…… È una donna che è fatta a pera come conformità fisica, ciò vuol dire che rimane magra sopra e larga sotto, invece di fare sport e alimentarsi in maniera corretta, cercava vie più semplici. Tipo una terapia con degli aghi che ignettavano delle sostanze per il dimagrimento, costo di questa cosa in 2 mesi mi pare, 4000€. Indovinate chi ha sborsato? La mamma!!!! Però su di me puntava il dito. Una volta mi fece un casino perché io non avevo un lavoro e le dovevo dimostrare di trovarne uno per lei, uguale cosa, anche se partivo per le stagioni all’estero. Sentendo queste parole mi senti in colpa, pensando che la colpa fosse davvero mia, che magari non facevo veramente di tutto, premetto che la realtà della crisi comunque è evidente nel Nord Italia figuriamoci in Sardegna. Cominciai a navigare su internet e mandare curriculum a offerte per stagioni in Germania , chiudendo un contratto in poche ore. Ne parlai con lei e poi dopo 4 giorni partí, fu il 3/08/2014. Ci sentivamo spesso per messaggio, come sempre, infatti in tutta la durata della storia di 4 anni, i messaggi di tenerezze, bacetti e ti Amo erano sempre stati presenti. Una volta, questo fu il 9 /10/2014 la sentí strana, tanto da domandargli che sentivo che ci fosse qualcosa, lei dopo poco mi rispose: non nego che hai ragione, io non so ma questa lontananza la sto soffrendo. Gli risposi che non era facile neanche per me, ma che dovevamo stare tranquilli, senza stressarci. Poi la discussione andò a finire piano piano da parte sua in modo, come se stesse cercando la scusa per lasciarmi. Infatti il 10/10/2014 mi lasció per telefono a 1800km di distanza. Mi disse che sono la persona che ama e amato di più nella sua vita., ma che il nostro era un’amore impossibile, che non c’era futuro tra di noi, che lei aveva scelto la sua strada e continuava dritta per quella. Passai 2 mesi solo a 1800km da casa senza amici, senza famiglia, io solo con me stesso ad affrontare questo lutto. Sono stati 2 mesi terribili, sono alto 186 pesavo 90kg sono tornato a 70kg. Immaginate che ero……..finita la stagione tornai a casa e cercai di riprendermi e di andare avanti, presi tutto, fotografie lettere suoi oggetti e li portai a casa sua, li diedi alla madre. Comincia ad uscire e frequentare nuova gente,quando cominció di nuovo a scrivermi. Io innamorato ci cascai. Il 24/12/2014 ci riconciliammo, dopo aver parlato e promesso varie cose. Lei mi disse che aveva sofferto tantissimo ,che gli sono mancato,che mi amava e che senza di me non poteva vivere e bla bla bla. Ora a distanza di 4 mesi mi ha rilasciato, il 9/04/2015 ,sempre con la scusa per il discorso economico e che io non facevo di tutto , che lei aveva bisogno di un’uomo che faccia di tutto per lei che io sono così e non cambierò mai, che la stavo prendendo in giro, che l’amore non basta ecc ecc, il dito ovviamente puntato sempre su di me. Ora carissimi amici mi ritrovo in una situazione davvero scura. Combatto perché ho una figlia, combatto perché la vita anche se è una cosa meravigliosa ci mette sempre alla prova, combatto perché non so quando, ma sono certo che anche io avrò la mia rivincita un giorno. Mi serve supporto morale, ma non conforto dandomi delle ragioni perché vorrei sentirmi dire questo, supporto morale obbiettivo. Vi ringrazio a tutti Amici.
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Categorie: - Amore e relazioni
Stavo leggendo la sua lettera con molto interesse, mi sono fermato a ” Tramite un’amico mio romano ” e non ho continuato… complimenti per la richiesta di raccomandazioni, sappia che per ogni raccomandato indegno, c’è un avente diritto degno che per colpa di gente come lei si ritrova in mezzo ad una strada.
76,
“io ero felice di stargli accanto punto.” – questo è indubbiamente amore, anche abbastanza raro…
per il resto, negli ultimi giorni sono pervenuta a un concetto di sommaria classificazione delle persone nella loro principale essenza: razionali (dedite agli affari e alla ricerca di conferme sociali, dotate di senso pratico); emotive (rivolte in modo prioritario all’interno della famiglia, privilegiando gli affetti) e mentali (che amano vivere di pensieri, di creatività e di ricerche, spesso al di fuori dei normali schemi).
a grandi linee, definirei la donna che ami una razionale e te un emotivo (accordo di coppia duraturo quasi impossibile), al di là dell’attrazione fisica e dell’intesa sui principali aspetti di vita astratta.
lei ha impiegato il tempo necessario per capire che da te non poteva avere soddisfazione in determinati suoi bisogni; e tu ha dovuto prenderne atto. è possibile, anche, che tu sia più attento all’interiorità e lei, invece, all’affermazione sociale. altre due strade che difficilmente si potranno incrociare in armonia.
opinioni campate per aria, da una che non vi conosce quasi per niente. mi dispiace per te: chi è lasciato nella maggior parte dei casi patisce di più!
un abbraccio, e complimenti per come sai destreggiarti in questa terribile crisi. magari fossero molti altri a cavarsela al meglio, come stai facendo tu!
Ho letto parte della tua lettera ma ad un certo punto mi sono fermata perché non sono riuscita a trovare l’età di lei. Per me è importante che il ragazzo con cui mi fidanzo mi faccia apparire di qualche anno più giovane di lui; questo perché penso che quando si sta in coppia gli anni che passano si vivono diversamente. La solitudine, per certi versi, è “brutta” ma ti restituisce quello che reputo un vantaggio( e molti la rimpiangono a ragion veduta!) … essendo più spensierata sembri più giovane, oserei dire una ragazzina. In due il discorso cambia e ti aspetteresti che anche un tuo coetaneo facesse una vita più sedentaria per darti modo di non vivere male tutte le fasi della vita di una donna. Il ragazzo che va a giocare a calcetto, per dirti, non mi è mai piaciuto… e comunque oggigiorno è più difficile metabolizzare la differenza d’età perché la nostra data di nascita è di dominio pubblico: inviamo curriculum, siamo registrati sui social e ci teniamo in contatto con gli amici della nostra classe. Un tempo finita la scuola c’era un rimpasto delle amicizie tale che nessuno dei nuovi amici si ricordava il tuo anno di nascita e la differenza d’età restava una cosa privata. Alla fine della fiera non è una cosa evidente lo diventa quando si sottolinea. L’uomo non presta attenzione a questi dettagli perché nel suo caso sono del tutto irrilevanti: la donna lo vedrà sempre più giovane e lui si sentirà tale. Non potrebbe essere diversamente dal momento che si è donata a lui.
Bravo, e adesso facci sapere come ti senti ad essere stato sfruttato e forse di averlo anche sospettato anche “durante”. E soprattutto cosa hai imparato da questo “amore” che ti ha umiliato. Forse se non ti fossi sentito “inferiore” ti saresti accorto presto che questa donna ti usava e l’avresti mandata tu a “quel paese” lontano 1800 chilometri.
Il supporto morale che ti posso dare, è dirti che nessun “amore” vale MAI la propria dignità, perché non è amore. È bisogno.
Pensaci e auguri.
Quando imparerete che senza contributi economici i vostri sentimenti non avranno alcun futuro?
Quando imparerete che i vostri sentimenti possono essere d’intralcio ai contributi economici?
Qui non si parla di richezza o di beatitudine eterna ma di soglie di povertà che impediscono di fatto qualsiasi iniziativa e sviluppo, anche in campo sentimentale.
Lo scopo di ogni relazione è quello di costruire insieme qualcosa di utile per entrambi e senza soldi e palle si finisce per essere lasciati e piangersi addosso.
Mi dispiace essere un po’ ruvido nei commenti, però ti assicuro che certi concetti è meglio ficcarseli bene in testa se si vogliono avere le idee chiare sul da farsi.
Dalla tua lettera si evince che la tua lei sa cosa la gratifica e non pone te al centro dei suoi obiettivi di vita. Desidera prima crescere individualmente, come è giusto che sia, sfruttando al meglio le risorse umane che le sono intorno. Solo dopo che avrà realizzato se stessa potrà concedere una parte di se agli altri.
L’amore è anche condivisione di ciò che si possiede, il solo appetito dei sensi non è destinato a durare…
LinuX, ho raccontato la mia storia, non era per far vedere la raccomandazione, era per raccontare ciò che comunque ho fatto per lei. Non è giusto sono il primo a dirtelo, ma vedi la realtà delle cose. Grazie comunque
Zio però,
mi sono fermato a “l’a incontrai”..scusa non ce l’ho fatta a continuare.
R.I.P. lingua italiana
Paxissimo, hai ragione, ma forse è un’errore di digitazione… Chiedo scusa per aver offeso la lingua.
Rossella scusami, lei ha 32 anni.
2 consigli caro, volta pagina, ma non solo con soldato jane, volta pagine di libri e leggine tanti se è possibile, aiuterá tè a scoprire mondi nuovi dentro alle pagine ,oltre che dare una lustrata alla lingua italiana scritta e parlata.