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Film romantici

di Pat79
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 74 commenti

Pagine: 1 5 6 7 8

  1. 61
    Vic -

    rossana
    non hai torto,
    questa tendenza all’uniformità non è positiva
    e il ruolo dell’uomo in questa società viene sminuito.
    Questa competizione non può che far danno a tutti.
    Io ho sempre pensato che uomini e donne debbano
    collaborare, io ho sempre tenuto ad avere rapporti
    alla pari, nessuno ha tutte le doti e quindi
    servono anche quelle dell’altra persona.
    Gli uomini non si devono trasformare in donne (psicologicamente) e nemmeno le donne devono
    cercare di mostrarsi uomini per far vedere che sono
    diventate più indipendenti.
    Essere se stessi è la cosa migliore, che questo
    piaccia o no alla società.

  2. 62
    rossana -

    Vic,
    grazie per il riscontro.

  3. 63
    maria grazia -

    Suzy, se i cosiddetti “umili” fossero realmente CONVINTI di ciò che portano avanti e del loro essere, per loro non sarebbe un problema l’ esistenza dei cosiddetti “aggressivi sopra le righe”, questi cattivoni che pare si impongano implacabilmente su tutto e su tutti oscurando gli altri e la loro immensa bravura, e calpestando tutto quello che trovano sul loro cammino!..

    Vic, le donne oggi si mostrano semplicemente per quelle che sono, perchè non sono più soggette a una cultura secolare di sottomissione da parte del maschio, e la quale cultura le voleva fragili, silenziose e dimesse perchè potessero sposarsi senza difficoltà. E una volta il restare “zitella” era una vera e propria disgrazia per una signorina. Naturalmente questo nuovo modo di porsi della donna, cioè CON NATURALEZZA E DISINVOLTURA, non a tutti è gradito. Ma questo è un altro discorso. Dire però – come afferma qualcuno – che le donne ( anzi le persone in genere ) che hanno un temperamento esuberante e volitivo si comportano così per “obbedire” a qualcosa o a qualcuno o a un ipotetico modello culturale imperante di sopraffazione sul prossimo, è un’ emerita assurdità!

  4. 64
    Suzanne -

    Maria, sono lieta di constatare che non ci troviamo in accordo su nulla, questo è un gran sollievo!
    Punto primo, nemmeno il più umile degli umili ( termine utilizzato solo da te ) potrebbe mai intimorirsi di fronte a un topolino travestito a Carnevale da tigre coi denti a sciabola ( trattasi peraltro di animale estinto).
    Secondo, con questo discorso sulla cultura patriarcale faresti venire il latte alle ginocchia pure alla più fervente femminista; sei mortalmente ripetitiva!
    Terzo, l’aggressività cronicizzata che tu propini costantemente come esempio di emancipazione per me continua a rimanere un disvalore. Tu non fai altro che esercitare un ribaltamento dei ruoli, io sono per il loro superamento, che è assai diverso.
    Sentirsi individui prima ancora che femmine o maschi ci libera da tutti quegli stereotipi a cui spesso ci sentiamo costretti ad aderire, eliminando questi termini banali e vuoti come “uomini veri” e ” vere donne” ( che ti piacciono tanto).
    Essere se stessi, come afferma Vic.
    Poi direi che abbiamo sufficientemente abusato dello spazio nella lettera di Pat.

  5. 65
    walk -

    Suzanne,
    Secondo me l’uomo reale ha un carattere meno remissvo, odia essere sottomesso da chiunque, uomo o donna che sia, molto diverso da quello che si vede nei film romantici che sono fatti apposta per la donna romantica, più o meno succede la stessa cosa quando vediamo i film più “maschili” in cui la donna viene presa e sbattuta sulla lavatrice e lei ,dopo un primo disappunto, approva o incoraggia il maschio arrapato.
    In entrambi i casi si tratta di una figura distorta ma che rispecchia le fantasie recondite dell’essere umano (donna-uomo dolce, uomo-donna zo......).
    Nessun uomo è dsiponibile a farsi mettere i piedi in testa nel nome dell’amore, molte volte succede, ma questo non vuol dire che l’uomo ne sia felice, magari crea un personaggio dolce e permuroso nella prima fase del rapporto per conquistare la sua dolce lei, ma in seconda battuta salta furi la vera natura maschile, che non è detto sia quella aggressiva o violenta, ma sicuramente non è neanche quella smielosa, sbaciucchiosa e sottomessa dei film romantici.

  6. 66
    Pat -

    C’è anche un’aggressività femminile (non solo maschile).
    Per molto tempo è stato insegnato alle donne che l’aggressività è qualcosa di sbagliato.
    Ma la si può notare quando una donna si sente esclusa.
    Provate a camminare per strada e non guardare negli occhi una donna, guardate avanti e quando passa fate finta che non esista.
    Noterete con la coda dell’occhio che alcune reagiranno in modo aggressivo (con disappunto).
    Questo perché per la donna i rapporti sociali sono molto importanti e vorrebbe sempre esserne al centro dell’attenzione.
    Ovviamente questo suo bisogno non può sempre essere esternato per evitare di essere criticata come egoista.
    L’aggressività c’è quindi anche nella donna che però tende a manifestarla in modo psicologico con la comunicazione piuttosto che con le mani o la violenza fisica.
    Capita però che alcune donne passino anche ai fatti commettendo dei crimini.
    La violenza psicologica è la regola del taglione.
    Se tu fai questo allora io faccio quest’altro.
    La capacità di controllo della propria aggressività deriva dal prenderne atto ed elaborare cosa sta accadendo.
    Altrimenti si agisce solo per istinto e poi si vede cosa succede.
    Sull’essere uomo o donna si cerca di eliminare ciò che dal passato era svantaggioso mantenendo invece i vantaggi.
    Un esempio è quello di fare il primo passo. Diventa un vantaggio per la donna che sia l’uomo a farlo (allora si mantengono riti e usanze del passato). Mentre l’uomo vorrebbe mantenere quel controllo che aveva nel passato sulla donna che era più dolce (ovvero sottomessa).

  7. 67
    Itto Ogami -

    Ho letto con incredibile interesse che la donna moderna sta reagendo ad anni di patriarcato e che si è fatta EMANCIPATA e che oggi può benissimo vivere senza l’uomo.

    La grande bugia sottostante a questa visione è che le signore dimenticano che da qualche parte devono pur lavorare per vivere “da sole”. E questo lavoro molto spesso viene assegnato loro non già per meriti personali, ma per: 1) quote 2) interesse del loro capo verso le giovincelle 3) esigenza specifica di marketing legata alla loro apparenza (esempio modelle, o ragazze per stand in fiera ecc).

    io ho parlato con diversi impreditori maschi che NON assumerebbero mai una donna per ruoli chiave, e la risposta che ottengo è la seguente: “ma per quale motivo dovrei assumere una tizia che produce (in media) metà di quello che produce un uomo, che se scherzi con lei diventa subito irretita pensando che te la vuoi fare – e rischi una denuncia -, che se rimane incinta la devi pagare per 1 anno senza che venga sul posto di lavoro e infine che sta a casa al primo starnuto ?

    Infatti a pensarci è una operazione in perdita su tutta la linea. Salvo alcune signore manager che sono meglio degli uomini in quanto lavorano come bestie, le altre… io stesso le vedo… fragili, sempre a farsi il caffè, lente nella produzione …

    Ma siamo sicuri che davvero vivrebbero tutte da sole senza qualcuno le foraggia di soldi (marito, amante, ragazzo, ecc) ?

    Ciascuno ha la sua opinione in merito, ma a conti fatti io vedo ciò che fanno sul luogo di lavoro… o meglio ciò che NON fanno.

    Ci sono aziende di SOLE DONNE che dimostrano che stanno in piedi da sole.. però in media sono poche, davvero poche.

  8. 68
    Suzanne -

    Walk, immagino che tu, come tutti, abbia mille sfumature a seconda dei momenti e delle situazioni. Non ti piacerebbe sentirti libero di non essere sempre coerente? Di poter essere duro e “dominatore” ma anche sensibile e indifeso? Senza porti il problema di dover essere uomo in un unico modo. Questo intendo. I film romantici presentano dei personaggi caricaturali che poco hanno in comune con la realtà.

  9. 69
    maria grazia -

    Mi scuso con Pat, ma mi permetto per un’ ultima volta di andare “fuori tema” ( del resto non sono stata L’ UNICA qui ) perchè ritengo di dover chiarire la mia posizione. Non so perchè tu Suzanne presumi che io non sia ME STESSA.. ( qui come altrove ). Ti sfugge il fatto che SEI TU quella che continua deliberatamente ad aggredire altri ( con lettere, post, allusioni e quant’ altro ) solo perchè non rispecchiano il tuo modo di essere ( o perchè forse – involontariamente – ti mettono IN OMBRA ). Non mi stupisce che simpatizzi tanto con certi soggetti che gravitano qui dentro. Io sono una “stronza”, perchè dico quello che penso. Ma non credo di essere più pericolosa di certe “mani grifagne” che si travestono di “modi cortesi” solo per ottenere l’ approvazione e la benevolenza altrui. Inoltre il mio concetto di “veri uomini” e “vere donne” è assolutamente lontano da qualsiasi clichè. Forse è questo che alcuni che mi accusano continuano proprio a non comprendere.
    Nel tuo caso specifico – ma potrei sbagliarmi ovviamente – a mio avviso tu sei una donna potenzialmente intelligente ( in quanto CURIOSA ) ma complessata, che cerca maldestramente di nascondere le sue insicurezze attraverso un atteggiamento snobista e intellettualoide e di biasimo verso chiunque è diverso da te ( per indole, per background o quant’ altro ), e nonostante questo ti “oscura”. E’ questo quello che emerge da queste pagine, e non ciò che probabilmente pensi tu, ovvero la tua presunta superiorità su quello che consideri il popolino “fascista-ignorante-arrogante”. Perciò impara a confrontarti SUL SERIO ( cioè a rispettare e considerare anche punti di vista che non collimano con i tuoi ) e solo allora potremo dire che stai realmente evolvendo come utente o come persona..

  10. 70
    maria grazia -

    ..Anch’ io francamente penso che tu cerchi semplicemente individui ( uomini o donne che siano ) che “ti obbediscano” e ti assecondino, riconoscendoti la facoltà di essere l’ unica a potersi ergere sugli altri. Ma lo ripeto, IL CONFRONTO è un’ altra cosa. Ciao.

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