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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Attimo Ogi.
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4 pagine di commenti e nessuno ha capito cosa l’autore voglia, seppur con una modalitá estrema, comunicare..
Complimenti gente. Scommetto che il 90% di voi si corica con il cane ma poi se passa una bimba zingarella in metropolitana nemmeno alza la testa dal giornale.
Michia Esther: chapeau. Un uppercut micidiale.
Ma infatti Attimo, uno perchè scrive su questo sito? Per sentirsi dire quello che spera? Cosa significa esprimersi sulla materia e non su di “te”. Sei tu quella “materia” per come interpreti la GR, e per come giudichi pregiudizialmente chi non la pensa come te. Donne in testa, che tenti di far sentire umiliate perchè hanno fatto sesso, la cosa più naturale della vita. Anzi la “madre” della vita. Tutti giudicano le idee di tutti, e vale per me, per te e per chi ti sta appoggiando nello stigmatizzare i “giudizi” ignorando quei tuoi pre-giudizi di cui accennavo, va a capire. Qui si danno opinioni e punti di vista, ed è inevitabile che non siano tutti a favore. Si è giudicati sia quando si cercano risposte che quando le si dà, e in quest’ultimo caso è importante che concordino ideologicamente nel tempo, sennò è aria fritta, e alla lunga il fritto fa male alla salute.
Ognuno di noi è oggetto di giudizio, per quello che qui appariamo, ma alla lunga anche per quello dimostriamo di essere.
Ciavo.
Bohemien,
per me Itto, Attimo e altri con simili problematiche, sia caratteriali che relazionali, non cercano conferme ma desiderano esprimere il loro punto di vista, magari con modalità estreme, non per cercare un confronto con chi la pensa diversamente ma piuttosto per cercare sintonie con chi sta sperimentando lo stesso tipo di difficoltà.
ovvio che incontrano contrasti, che esacerbano l’interscambio verbale da entrambe le parti. contrapposizioni che avrebbero senso una-tantum, via via con un utente per volta, e non trascinarsi all’infinito sempre con gli stessi, con il subentro della necessità di prevalere o di essere annientati.
in passato ci sono stati frequentatori abituali, come ad es. Andy, che hanno affermato per anni concetti estremi, con forumisti diversi, senza ricadere nel loop di un ripetitivo dibattito con alcuni soltanto.
sto cercando di capire la ragione per cui questo sta succedendo negli ultimi tempi, senza, per ora, aver trovato un valido riscontro.
È una lettera triste, che fa trapelare una sofferenza per ciò a cui si deve rinunciare perché lontano dai propri ideali. Questa la parte che umanamente mi provoca empatia. Poi però c’è un contenuto, un mondo dietro le parole, che mi appare oscuro, tormentato, “rabbioso”. Si può desiderare dalla vita l’impossibile, e sentirsi fieri del proprio essere integerrimi, ma siamo proprio sicuri che alla resa dei conti valga più di una vita vissuta lasciando spazio ai sentimenti epurati di costrutti razionali? A Itto l’ardua sentenza.
Suzanne,
indipendentemente dal caso in questione, che ha avuto ALCUNI supporti anche su questo thread (non solo commenti in contrasto), se è vero che “nessuno si salva da solo”, è PER ME anche più vero che per potersi “salvare con l’aiuto di altri” è di estrema IMPORTANZA volerlo fare a seguito di propria spontanea decisione. se non lo si vuole, potrebbero esserci diecimila ottime ragioni per incitare a farlo senza che ne venga colta nemmeno mezza.
a mio avviso si tratta di percorsi interiori che si può volere o non volere intraprendere, al di là di cosa ne pensa il resto del mondo (in particolare se si tratta di anonimi nick, in cui non si ha nè fiducia nè stima). c’è chi affonta psicoterapie, sentendo disagio nel suo vissuto, e chi il disagio lo nega, per non affrontarne uno peggiore. le persone non si montano e smontano come con le costruzioni lego. giusto esprimere un onesto parere: inutile insistere per vederlo accolto.
opinioni soggettive di chi ha sperimentato sulla sua pelle una lunga e dolorosa psicanalisi.
“Itto, Attimo e altri…non cercano conferme ma desiderano esprimere il loro punto di vista, magari con modalità estreme, non per cercare un confronto con chi… ma piuttosto per cercare sintonie con chi sta sperimentando lo stesso tipo di difficoltà”
Vabbè, tocca sempre leggere gli eufemismi di circostanza quando si tratta del “sodale”.
Itto e Attimo sono la stessa persona. Lo sanno tutti, e i “due” non lo negano.
“Non cercano conferme ma sintonie con chi è nelle stesse condizioni”, che è di fatto la stessa cosa: una consolazione del tipo “mal comune…”
Le “modalità estreme” poi sono il solito capolavoro dialettico circa le caratteristiche espressive del “divino”. Che avrebbero tutt’altra aggettivazione se questo non fosse utente gradito. Certo, alla luce del dramma che sta emergendo nella vita di quell’uomo (tanto per ricordarci come sulla distanza “viene fuori” sempre la verità) la pena per certe sofferenze ne diminuisce il peso, ma non ne cambia l’effetto.
“Maialità estreme” forse suonava più corretto (narda).
Ringrazio Rossana per avermi dato un suggerimento utile, cioè evitare il più possibile la polemica con i mentecatti. Ci proverò.
Ringrazio Suzanne perché nell’ultimo commento FINALMENTE si parla dell’oggetto e con osservazioni interessanti alle quali rispondo con la mia opinione (è gradita replica ovviamente):
1) si confermo che è una lettera triste, grazie per l’empatia. Sicuramente è difficili essere empatici con Attimo Ogi, quindi ringrazio due volte.
2) la rabbia è stata soffocata anni fa. C’è solo l’eco di questa. Ritengo che sapere da principio che non si potrà avere ciò che si desidera generi un pò di rabbia.
3) E’ uno scritto oscuro e tormentato, questo è il lato B della mancanza di terreno fertile per esprimere la propria vita.
4) Ne vale la pena ? In parte, infatti Attimo STA insieme ad una persona (a differenza delle fesserie scritte dai mentecatti), ma il rapporto non raggiunge gli obiettivi desiderati.
Un ringraziamento speciale a Bohemien82 che sta facendo il diavolo a quattro per difendere questa posizione (ben più importante di difendere Attimo Ogi). Però in parte anche io sono “protetto” da queste parole molto forti e significative. Quindi questo mi fa davvero pensare che forse al mondo ci sono persone che capiscono esattamente il punto che voglio esprimere.
Non ho ancora risposto in merito alla mia e-mail personale per il solo fatto che devo organizzarmi per crearne una e non ho avuto tempo.
Io credo che tra tutti, Bohemien82 abbia percepito il mio canto del cigno. Vivere nella consapevolezza di essere IL PASSATO, guardarti intorno e vedere solo scimmie urlanti senza valori che si ingroppano una con l’altra dicendo di amarsi, ascoltare le parole di mentecatti che vogliono che il bianco sia nero e viceversa, porta alla sofferenza psicologica e anche fisica.
Ma talvolta basta un solo cenno, una lieve pronuncia di qualcuno che è IN RISONANZA, e ti riallinei alla verità.
Bohemien, io a letto vado con il gatto, che poi ci viene sponte sua e non tollera di essere allontanato. Se incontri una zingarella nella metro, ti conviene togliere gli occhi dal giornale e guardarti il portafogli, difficile trovarne due…
Forse il dibattito ha finalmente preso una strada più “utile” dopo l’intervento di Suzy, le recenti repliche di Rossana e di Itto e forse le mie.
Siamo entrati nel cuore della questione, e in qualche modo le persone citate, ognuno dal suo punto di vista, dichiara l’esistenza di un problema nella posizione del protagonista di questa presunta GR. Itto sente il mondo contro, altri pensano il contrario, ma non importa, quello che conta che un problema esiste, se si risolverà non lo so, lo spero per il protagonista, ma certo non lo risolverà se si accontenterà di chi lo “capisce”, sentendosi subito dopo “protetto da queste parole molto forti e significative”. Non lo sarà, perchè passato l’effetto rincuorante della “pappetta” il “tarlo” che lo rode continuerà il suo lavoro, e il nostro Ogi lo sa, altrimenti non sarebbe qui a cercarsi la “dose” che lo farà star “bene” per qualche ora.
È vero quello che dice Ross: non è detto che si voglia prendere il toro per le corna solo perchè>>>