Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Attimo Ogi.
Pagine: « Prec. 1 … 10 11 12 13 14 … 16 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 10 11 12 13 14 … 16 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Attimo,
pur avendo una mia idea in merito, mi farebbe piacere se rispondessi a questa domanda: in linea generale ci si forma un’opinione più sulla base delle proprie esperienze o più sulla base di osservazioni e di acquisizione di esperienze altrui?
Cara Rossana,
numericamente si acquisiscono maggiori esperienze “sulla base di osservazioni e e di acquisizione di esperienze altrui”. Infatti tale è il metodo con il quale siamo evoluti, dalla preistoria ad oggi. Non abbiamo fatto ogni esperienza del mondo, in ogni campo, ma acquisiamo le esperienze dai terzi che le hanno fatte. E formiamo il nostro pensiero razionale su questo.
Allo stesso tempo formiamo la nostra opinione “emozionale” sulla base delle nostre proprie esperienze.
Quindi andiamo a combinare le esperienze di terzi con quelle da noi effettuate, e rilasciamo ai terzi una “relazione di fiducia” o “trust” in base all’allineamento alla nostra esperienza diretta.
Ad esempio se una persona dice che gli asini volano, ma noi li vediamo sempre per terra, non allacciamo un TRUST con quella persona.
Cari Golem e Maria Grazia,
il fatto che la società odierna IMPUTTANISCA le donne, e quindi le donne di una volta inserite nella moderna società diventerebbero zo......, non significa che io non debba gradire il modello antico, solo perché SOSTENUTO o VISSUTO da persone che avrebbero potuto essere peggiori.
Il fatto è che quel modello era migliore, e quelle persone altrettanto.
La donna è finalmente libera di darla via a destra e sinistra. Bravissime! IP IP Urra. Per voi è una meravigliosa conquista sociale. Quindi godetene.
Nel frattempo io mi sto scavando la fossa da solo, perché con questa donna non ci voglio vivere e preferisco gettare nella fossa anche il mio seme.
Attimo,
grazie per il riscontro.
Ogi, sta di fatto che tu vivi questo “presente” e non quello di cent’anni fa, dove, a mio parere, la virtù femminile che tu aneli era più “dovuta” che “sentita”. Questione di gusti ovviamente.
La donna l’ha sempre data a chi voleva, lo dimostrano i milioni di bambini abbandonati nelle “ruote” dei trovatelli, e le migliaia di cognomi che si rifanno a questi figli di n.n., come Diotallevi, Del Prete, Sperindio, Delli Santi, Esposito, Minotta, Proietti e tanti altri che ci riportano ai bei tempi dove le donne erano come piacerebbero a te. In realtà non era così, ma sembrava però. Certo, c’è tanta gente a cui basta l’apparenza, ma gli istinti umani sono sempre gli stessi da sempre. È il modo di soddisfarli che cambia secondo la cultura e la morale del momento. Oggi c’è libertà, ma questo non vuol dire che ci si stia “imputtanendo” più di quanto non accadesse un secolo fa. Ammesso che per una donna desiderare di sco.... significhi imputtanirsi. Perchè mai dovrebbe esserlo?
Prima di tutto mia nonna non l’ha mai data ad altri.
Se qualche nonna (vostra) lo ha fatto, capisco perché oggi siete così.
Cento anni fa erano davvero ottime, e sapevano imbrigliare gli istinti da scimmia all’interno di “comunioni” tra uomo e donna legittime e sacrosante (come il matrimonio cattolico). Adesso invece “si scopeggia” a destra e a manca. Le ragazzine non hanno nemmeno rispetto per se stesse, figuriamoci se sanno che cosa è l’onore.
Come ho già detto, il peggio per me è oggi. Ma per voi lo sarà domani. Io sarò già sotto terra, in pace. Ma vedrete se non ho ragione… anzi lo vedranno i vostri figli (peccato).
Sono contento che tua nonna non l’abbia mai data, ma neppure le mie se è per questo, e sappiamo il perchè. Almeno io lo so il perchè. Non sapremo mai però se avrebbero voluto. E per quanto tu voglia convincerti che nessun pensiero osceno sia mai passato per quelle antiche teste, la mano sul fuoco non potresti metterla con la certezza di non vederla carbonizzata.
E intanto la vita passa e tu co’ ‘sti pensieri non te la godi.
Ciavocià.
Ogi, requiescat in pace.
Chi si fa gli affari suoi campa cent’anni: l’ unico che puoi giudicare e cambiare, sei solo tu! Denigrare gli altri non denota intelligenza e tu non ne abbondi dal mal’adattamento che vivi e con cui ammorbi gli altri, che hanno il loro libero arbitrio di cui non devono rendere conto a te! Rompi meno e prega di più, almeno ti salvi l’anima, ché ormai ci siamo: manca solo l’ Amen!
Attimo, ma come fai a sapere che le nostre mamme e nonne, oltre che ai nostri nonni e papà, non l’ abbiano data anche ad altri? Un tempo le cose si facevano ma non si dicevano perchè altrimenti sarebbe scoppiato uno scandalo.
Cara Maria Grazia,
il vero scandalo è oggi.
Cara Esther,
tu invece trabocchi di intelligenza. Io non ho denigrato nessuno, se naturalmente tu sapessi leggere. Ma non preoccuparti, mica pretendo di essere capito. Grazie per l’Amen, mi serve. Per le altre preghiere, credo che dovresti pregare un bel pò per te stessa. Che ne dici ?