Ciao a tutti…sono mamma di un ragazzino di 10 anni e da qualche mese siamo in lotta continua. Non è più il bambino responsabile di una volta. Tende a evitare di fare i compiti. È sempre arrabbiato…scontroso. Io cerco di fargli capire che i compiti delle vacanze sono una sua responsabilità. Deve farli x mantenere in allenamento la mente. Lui dice che sono una noia…aiutatemi!
Lettera pubblicata il 22 Luglio 2015. L'autore, angel2710, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia
Ho due fratelli e ti posso confermare che i ragazzi non hanno di questi problemi. Non entrerebbero mai in conflitto con la madre perché rispettano la diversità. Questo rispetto li porta a riconoscere l’individuo, cosa che non fanno i ragazzi di oggi. Non sono in grado di distinguere una ragazza facile da una ragazza per bene. Un tempo le rispettavano entrambe ma se la prima li metteva in soggezione per un motivo la seconda la rispettavano. Il mondo di oggi fa veramente molta paura… penso che non me la sentirei di conciliare famiglia e lavoro perché penso che nei primi anni della vita s’impari a riconoscere il calore umano. La società fino ad una quindicina d’anni fa era a misura d’uomo e si poteva conciliare lavoro e famiglia… dare tuo figlio in bocca ai pescecani non mi sembra il massimo. Che dire? Indaga. In genere i genitori cercano di capire se il bambino reagisce in quel modo perché ha ricevuto un qualche tipo di molestia. Ti consiglio di parlarne con gl’insegnanti e di consultare anche il personale ata. Non mi riferisco alle molestie di un adulto ma anche a giochi a sfondo sessuale che possono avere luogo anche tra minori. I bambini vivono emulando gli adulti… è importante inserire il concetto di famiglia nel gruppo. Oggigiorno è difficile perché prevale la cultura del figlio unico… negli anni in cui sono cresciuta io era comune scendere a giocare con un fratello, con un cugino. Queste figure pongono un freno alla fantasia del bambino… il padre dovrà fare il padre per le ragioni di cui sopra. Tante volte gli adulti sottovalutano l’istinto dei bambini… non sono né carne né pesce. Hanno bisogno di un moralizzatore… di una figura capace di far maturare il loro senso etico e la loro ragione morale.
Non penso che sia questo il problema. Sta crescendo. Ma non è ancora nella fase dei giochi che tu descrivi. Piuttosto è nella fase della disobbedienza. Dei primi NO non voglio fare i compiti delle vacanze perché non ne riconosce l’importanza. Ne ho già parlato con la sua maestra (deve ancora fare la quinta elementare) e lei mi ha confermato che è iniziata la fase preadolescenza e sta cominciando a tirar fuori il suo carattere. Forse mi sto rispondendo da sola…comunque ti ringrazio x il commento. Ma non credo proprio sia attinente a quanto da me scritto…il problema sono i compiti e non certo le relazioni…anzi…è un bambino sorridente e socievole….conferma data anche dalla stessa maestra…
Rossella che sproloquio…è un normale bambino che non ha voglia di fare i compiti con 38 gradi all’ombra…che sarà mai santo cielo!