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Lettera pubblicata il 20 Maggio 2009. L'autore, simokant, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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…volevo aggiungere un dettaglio…all’ennesimo “richiamo” da parte mia sui “difetti” di sua figlia…mi sono sentita dire dal mio compagno: “Non puoi pretendere che io plasmi mia figlia a tua immagine e somiglianza come sei stata educata tu”…Lei questa educazione non l’ha ricevuta e ora è cosi…Sono ancora io troppo esagerata nel vedere i suoi difetti- ED E’ UN MIO GRANDE LIMITE EVIDENTEMENTE- o forse il padre non ammetterà mai che sua figlia può e deve migliorare come educazione, modi etc? O per lui è sempre la piccola bimba di 5 anni da difendere?
Ciao a tutte ,
anche io vivo una situazione simile, da qualche mese sto con un uomo separato( ma mai sposato ), ha una bambina di 4 anni e mezzo. La sua ex, quando la piccola aveva 18 mesi, gli ha detto che non voleva più stare con lui, infatti ora sta con un altro è ha già un’altra figlia.
Hanno deciso di tenere la bambina due giorni a testa e un we alternato, la piccola, per fortuna, è una bambina tranquilla e per fortuna sono riuscita ad istaurare un bel rapporto con lei.
Il mio problema non è la piccola ma lui, non so se ha superato del tutto il trauma del tradimento e separazione,(dopo 3 anni) perché in continuazione mi parla della sua ex e di anedotti vissuti insieme. Anche se parla di una vita insieme e di una nostra famiglia, però mi dice spesso che da quando ci sono io non riesce a fare più le cose che faceva prima, si trova a sempre indietro nelle cose da fare e che nota molti più capricci da parte della bambina quando sono li con loro.
Questa cosa mi mortifica molto, perché io sono la prima ad essere in difficoltà , io non ho figli quindi già parto svantaggiata e per lui mi sono adeguata ai loro ritmi di vita
A voi è capitato la stessa cosa?
Isabella a me è capitato praticamente il contrario, nel senso che la figlia della persona che frequento ha 16 anni e all’inizio del nostro rapporto suo padre forse l’ha un po’ “trascurata” per stare con me..poi per vari motivi è tornato sulla sua strada e ora sta cercando di essere piu’ presente, visto che la madre che vive lontana non ne vuole sapere della figlia. All’inizio lui si era un po’ adattato ai miei ritmi anzi ai nostri ritmi…ora io che pero’ sta cercando di “raddrizzarla” un po’sono io che nn mi sono voluta adattare ai loro ritmi..prima mi fermavo spesso a dormire da lui il sab sera, ora non lo faccio piu da qualche mese…per evitare di dovermi svegliare nel cuore della notte perchè lui è in ansia perchè lei non arriva dalla discoteca..quindi ho iniziato a prendermi i miei ritmi…senza di lei…Nel mio caso il problema non è tanto con lui ma con lei, su come si rapporta, si pone etc…ma forse è per l’età…critica…e non solo. Siamo tutte molto in difficoltà in qs rapporti ma solo vivendoli puoi vedere a cosa ti porteranno…ti assicuro che all’inizio anche io pensavo fosse di piu facile gestione…ma ho dovuto ricredermi….
….sembra proprio che le cose non cambino mai…anzi forse peggiorano e mi ritrovo qui di nuovo a chiedere a voi se sono io quella sbagliata o forse non sono pronta ad una storia simile. La figlia del mio compagno, la famosa 16 enne “disagiata” è stata sospesa 5 g a scuola per i diversi ritardi e per il comportamento poco “ortodosso” che porta a scuola. La sua reazione una sana “risatina”, quella del mio compagno..la concessione di una serata in discoteca dove è uscita alle 10 di un sabato sera e tornata alle 11 del mattino dopo. Premetto che non dovrebbe fregarmi come lui educa lei e cosa le concede, ma mi sembra una grande cavolata per non dire altro “premiare” una ragazzina che fa i fatti suoi a scuola. La ragazzina è stata portata per qualche volta da una psicologa che ha consigliato a lui di “dosare” le punizioni e capire che ha un forte disagio dovuto alla separazione ( avvenuta ormai piu di 5 anni fa) che non ha ancora elaborato. Questo modo di educare non lo concepisco come non concepisco che lui le conceda tutto perchè “ha un forte disagio”…peccato che lei ne approfitti sempre e non dia nulla in cambio…DOvrei fregarmene, ma lei ormai è diventato unico motivo di litigio fra me e lui…PERCHE?????
lui è un co...... privo di palle, spera di non sentirsi un padre fallito dandole tutto quello che vuole, la ragazzina se ne è accorta e fa quello che vuole, può solo andare peggio, se il tuo uomo permette alla figlia di rovinare il vostro rapporto è un idiota patentato. Non dura!
Lilly, parlo fuori dai denti, per esperienza personale.
Impera, in questi anni, tra i professionisti della psicanalisi e nel mondo della scuola come tra i genitori di questi figli di separati, la convinzioni che questi ragazzi siano sofferenti per la separazione e che debbano essere trattati con i guanti e con le molle perché dimostrano disagi e difficoltà. Per me è una emerita e immensa stronzata. Al giorno d’oggi, la verità è esattamente il contrario. Sono più le coppie di separati e divorziati di quelle regolari, sono più le famiglie allargate di quelle normali…questi figli pseudo sofferenti, sono soltanto dei paraculi incalliti che hanno capito che con la scusa del disagio e della sofferenza possono fare il porco del loro comodo. Certo ci saranno anche bambini che hanno sofferto o che soffrono la separazione su momento, ma poi si guardano intorno e vedono che sono circondati da bambini che si trovano nella loro stessa condizione…. è la normalità… Basta con sto buonismo del ca@@o…basta..!!!! Stiamo crescendo generazioni di deresponsabilizzati e di idioti…. E’ ora di prenderli a sani calci in culo, che quando sono necessari, non hanno mai fatto male…!!!!
Tata,
non credo che i calci in culo abbiano mai migliorato i rapporti (forse quelli di cinquant’anni fa ma quasi di sicuro non quelli attuali). opinione personale!
ci sono ragazzi che non patiscono più di tanto le separazioni; altri che ne portano il segno per tutta la vita, anche nelle loro future relazioni amorose. distinguere e sapersi orientare sui percorsi infantili e adolescenziali è tutt’altro che facile.
raro oggi mettere insieme un rapporto di coppia valido e stabile. lo è senz’altro ancora di più quando nell’unione si deve comprendere figli a cui s’impongono matrigne o patrigni, che nelle favole avevano spesso valenze negative e che, più che spesso, ce l’hanno anche ora (visti dalla parte dei minori). è un’eccezione l’uomo o la donna che sa accogliere nel modo più equilibrato e corretto i figli altrui. non è infrequente che non ne siano capaci nemmeno i genitori biologici…
se poi vogliamo immaginare che tutto dovrebbe essere semplice e che l’errore stia unicamente nei capricci e nel disagio dei ragazzi, questa è senza dubbio la visione più auspicabile ma, per me, anche la meno vera.
e brava tata!
666,
nel pieno rispetto dell’opinione tua e di Tata (spesso un po’ di rigore, senza arrivare ai calci in culo, è utile nell’educare i figli), hai esperienza diretta in merito? come ritieni sia da considerarsi la presenza attiva o passiva della madre biologica (sempre più ingombrante dei padri) nel quadro di un nuovo rapporto di coppia che include bambini o adolescenti?
se ti va di rispondere… ma non sentirti impegnato a farlo…
Psicanalisti e gli stessi genitori a mio parere non potranno mai entrare pienamente nella mente di un adolescente e capire a pieno il turbinio di emozioni e cambiamenti che dicono caratterizzi questa fase della vita. Anche io parlo da profana, da chi non ha una esperienza come genitore, e quindi forse ha un handicap da questo lato. Parlo solo per quello che vedo e vedo la mia incapacita’ totale a capire una ragazzina di 16 anni che si fa i fatti suoi in tutti i campi e quindi con lei non riesce a trovare un’empatia, vedo un padre disperato a tratti e in altri momenti “convintissimo” che redimerà sua figlia che da “piccola sbandata” si trasformerà in una santa che va bene a scuola etc…Forse si tratta solo di accettare ognuno i propri limiti e dire: “non sono pronta per una storia del genere”.Dicono che a volte si ottiene di piu con il dialogo e con le parole che non con gli schiaffoni e i calci, e lo penso anche io…ma vi posso assicurare che la prima reazione di un padre che vede la figlia urlargli in faccia a distanza di “naso” non è certo quella di dire: “Fermati e parliamone”…..Sempre da profana ripeto, a volte la scusa del “disagio” penso sia solo il motivo per non affrontare veramente le cose e ammettere che qualcosa forse è sbagliato….ma non sono genitore!