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Lettera pubblicata il 20 Maggio 2009. L'autore, simokant, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Vaninty, ciao Lilly,
ogni tanto mi affaccio qui,
e mi rendo conto quanto i problemi che affrontiamo quotidianamente noi compagne di genitori separati con prole…siano simili e quanto i problemi dei genitori separati con prole siano alla fine simili tra loro.
Non è facile per nessuno, crescere un figlio è un compito gravoso, farlo quando si è distanti e soprattutto quando un padre ed una madre non vivono sotto lo stesso tetto, non concordano sull’educazione di un figlio o peggio ancora si odiano, bè credo proprio sia un’opera disumana.
Non sto qui a raccontarvi cosa abbiamo passato io e il mio compagno questi ultimi due mesi a causa di sua figlia, cosa è stata in grado di fargli passare e cosa è uscito dalla bocca di quel “mostriciattolo” di nove anni contro un padre che ha una sola unica colpa : amarla incondizionatamente ed averle dato fin troppo e gratuitamente, senza chiederle in cambio educazione, rispetto, e quell’affetto e quell’amore che gli sarebbero dovuti solo perché gli è padre.
Ci siamo messi in mano ad un psicologo, tra l’altro abbiamo trovato anche una persona non adatta e la cosa è finita lì come è iniziata, ma ci è servita almeno ad unire noi due per aiutarci in questa lotta, anziché scontrarci.
Reputo di essere fortunata in tutto questo, il mio compagno dopo due anni si è alla fine reso conto dei danni che ha causato la figlia e tra mille sofferenze e con il cuore a pezzi, si è comunque deciso ad affrontarli, con l’intenzione comunque di tutelare prima di tutto la serenità e la tranquillità del nucleo familiare che stiamo creando.
Alla fine mi sento un po’ più ottimista, speriamo che le cose possano migliorare.
Ho dovuto continuare sotto.
Rispondo qui di seguito…
Lilly, conosco la dinamica del “è colpa tua”…sono figli cresciuti senza responsabilità e senza senso del dovere, non agiscono tanto per far dispetto, ma piuttosto perché sanno che non ci saranno conseguenze al loro comportamento. Purtroppo passano da una casa all’altra…e quel che toglie uno, lo restituisce l’altro…tanto per far dispetto all’altro coniuge…
La figlia del mio compagno ha capito un concetto fondamentale il “dividi e impera”, fa litigare il padre e la madre e lei fa il porco del comodo suo….in questo caso, dovresti essere brava tu…se riuscissi a mettere d’accordo magari come mediatrice entrambi nel darle una sana punizione 😉
Vanity, la bambina usa una scusa nel dire che va male a scuola per colpa del padre e che la madre sta male, la figlia del mio compagno aveva cominciato a dire che lui e la madre non potevano averle fatto peggior dispetto che separarsi, per di più lo faceva davanti a me, lo fanno con l’intento di far leva sui sensi di colpa del genitore per ottenere quel che desiderano. In separata sede l’ho fatto notare al mio compagno e mi sono “imposta” che la prima volta che fosse successo davanti a me l’avesse sgridata pesantemente facendole presente che se loro si erano separati non era affar suo, che lei non doveva immischiarsi negli affari dei grandi, che lei aveva sempre un papà e una mamma ma che viveva separati e che dire quelle cose non sarebbe servito ad ottenere né che sarebbero tornati insieme né altro tipo di favoritismo…magicamente…ha smesso di dirlo….prova in questo modo…
…ma deve essere bravo il tuo compagno…e molto coraggioso, non tutti lo sono..!!!
😉
Ciao a tutti e grazie per le risposte. Non so perchè ma penso di essere arrivata alla frutta. Non ho piu voglia di capire, di comprendere e di ascoltare. Ci ho provato e il risultato è stato lo stesso. Sto cercando di gravitare il meno possibile in quella casa con il risultato che io e il mio compagno ( per evitare che io mi arrabbi nel vedere certe sceneggiate) ci vediamo in territorio “neutrale”. Ora lui l’ha tenuta in punizione una sett per farle capire la gravità del gesto che ha fatto stando via quasi 24 h senza dar nessun segno, ma sono quasi sicura che qs non cambierà le cose e lei tornerà nel giro di breve a rifare gli orari soliti (6 di mattina) a continuare a rispondere male a suo padre se lui prova a darle delle regole e si ricomincierà il solito giro…Non sono una maga ma in qs storia poche volte mi sono sbagliata. Io sicuramente ci do dentro con le “critiche costruttive” ma spesso, e sicuramente a ragione, vengo etichettata da lui come la “strega cattiva” e quella che dipinge la figlia come un “mostro” e che giusto ieri si è sentita dire: “Mia figlia c’è e ci sarà sempre non la mandero’ via in collegio o simile”…quindi….potete capire il finale. E per quanto possa capire la disperazione e le difficoltà di un padre single ( la madre c’è ma non vuole vedere sua figlia, non l’ha mai voluta e non la vuole…) la frase di ieri mi ha aperto gli occhi…ossia: O accetto la cosa o posso anche andar via…Ecco come mi sono sentita…quella che cmq verrà sempre dopo…perchè prima c’è una figlia…una figlia che, anche se adolescente, fuma. manca di rispetto a suo padre, fa gli orari di una trentenne, non fa nulla in casa,si comporta in giro come fosse un maschiaccio sputando per terra, risponde a tono a suo padre e distanza di “naso” e gli dice “mi fai schifo”…Sono solo momenti o forse c’è qualcosa di piu? Io quanto posso contare in qs storia? grazie a tutti
Lilly,
potresti aspettarti epilogo diverso da quello prospettato dal tuo compagno? Fossi tu la madre di quella ragazza l’allontaneresti da te e rinunceresti a provare ad educarla? Che ti piaccia o no (purtroppo) è e sarà sempre sua figlia, è sangue del suo sangue e non c’è peggior errore che potremmo fare che metterci in competizione con loro….
Se ami quell’uomo puoi solo che avere pazienza, ricavare uno spazio vostro, dove i problemi che lui ha con la figlia non possano entrare, parlagliene e cercate di trovare insieme un compromesso, altrimenti, come hai detto tu…forse è meglio lasciar perdere…se un rapporto deve diventare una gabbia e peggio che mai deve diventare una fonte di sofferenza per entrambi, è meglio andare ognuno per la propria strada prima che sia troppo tardi.
Un abbraccio, con tutta la mia comprensione.
Tata
grazie per le tue parole che sicuramente riflettono piu calma e maturità delle mie…è la mia prima “esperienza” con un uomo e sua figlia e forse non sono ancora preparata…Ero partita con tutte le buone intenzioni, capirla, ascoltarla, cercare di essere amica ma tutto ad un tratto è crollato tutto….e mi sono messa a ridiscutere tutto. Ho cercato di capire anche la sua vita di bambina mai accettata dalla madre e le difficoltà di crescere solo con un padre, pensavo di aver preso l’approccio giusto ma forse mi sono sbagliata. Ora per me l’unica via è cercare di trovare uno spazio “fuori” dai problemi che lui ha con lei, sperando che lei col tempo maturi e trovi la sua stabilità… è l’unica soluzione…anche se questo vuol dire allontanarmi da lei e dalla loro “famiglia”…ma al momento non vedo altra soluzione. Evito cosi di avvelenare la sua vita e la mia con preoccupazioni e pianti(miei) perchè non sopporto una ragazzina isterica di 16 anni.
Lilly,
sulla mia calma e maturità ci sarebbe tanto da dire…sapessi quante lacrime ho versato di nascono la notte, o in macchina andando a lavoro…. Se ti può consolare, nonostante avessi creduto di aver raggiunto finalmente un solido equilibrio ed una fiducia reciproca e solida tra me e il mio compagno, proprio ieri pomeriggio tra me e lui c’è stata l’ennesima discussione a causa del comportamento della figlia. Il problema è sempre lo stesso, loro per amore “genitoriale” sono disposti anche a farsi prendere in giro da questi figli despoti ed egoisti, noi che non abbiamo legami affettivi “gratuiti” non riusciamo farne passare una. Detto fuori dai detti, farmi prendere per il c**o da una mocciosa di nove anni non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello…ho cercato di placare la mia rabbia del momento che sarebbe servita soltanto ad alimentare la polemica innescata tra me e il mio compagno e mi sono ripromessa di riprendere il discorso al momento opportuno…tra me, il padre e lei…capiterà l’occasione…e non gliela farò passare liscia…non per vendetta, ma per educazione, non si deve permettere di prendere in giro nessuno, tanto meno il padre….
Io posso dirti soltanto questo, porta pazienza e scavati quella nicchia per te e il tuo compagno e per quanto puoi, tieni fuori sua figlia, alla fine è grande…a 16 anni puoi anche iniziare a pensare che non sia affar tuo…stringi i denti..ancora un paio di anni…e vedrai che sparirà da sola…
…sparirà da sola….Gia’ Tata questo è il pensiero che ogni tanto facio e mi accordo che non è carino perchè se il figlio fosse stato mio forse non mi sarei MAI augurato che sparisse…ma forse è proprio la mancanza o l’impossibilità di creare un legame cosi forte che al primo “capriccio” noi “3 incomodi” ci stacchiamo ancora di piu…do gli ultimi eventi che sono successi ( stare via di casa 24 h, rispondere male faccia a faccia etc, fare delle scenate da isterica) per me le cose si sono rotte con lei…Ero già all’inizio in difficoltà nell’avvicinarmi a una ragazza che fino a ieri era una perfetta sconosciuta…ma dopo tutto quello che ha combinato, si è innescato in me una sorta di “meccanismo di autodifesa”…ossia..cerco di starle lontano il piu possibile, non cerco il dialogo, non le scrivo messaggi e quando, come ieri, sono costretta a essere li fisicamente davanti a lei…mi viene sempre piu diffiicile instaurare un dialogo…Lo so che sembra un comportamento da bimbetta il mio, ma ti giuro che nn so piu cosa fare, non riesco a trovare quella pazienza e quella voglia che avevo all’inizio di parlarle e comprederla. Lei ieri si è alzata già con la luna storta perchè naturalmente la sera prima era dovuta tornare prima del previsto (visto i nuovi comprifuoco imposti dal mio compagno) quindi poui immaginare la faccia…Si è alzata, ha mangiato due forchettate di pasta e si è ributtata sul divano a vedere pc e cell…A parte una grandissima mancanza di educazione a mio parere…”sei a tavola, mangi e poi torni sul divano”…..No…peggio, dopo unpo suo padre, pur di farla mangiare ( non stava bene aveva la febbre) le ha portato della minestra sul divano….Qs cosa mi ha indisposto ancora di piu…Risultato finale…dopo cena io prendo la macchina, torno (FINALMENTE) a casa mia e mi sento dire: “Certo che si vede lontano un miglio che sei arrabbiata con mia figlia, ma che ti ha fatto? Non le hai rivolto parola tutta la sera” Chi sbaglia qui? Io o…
per quanto possa apparire pretenziosa e di scarsa utilità pratica, racconto per sommi capi la mia esperienza.
quando mi sono separata, con figlio al seguito, in un primo tempo ho cercato di conciliare figlio e amante, e forse avrei anche potuto riuscirvi, perché il mio nuovo compagno era sterile e desiderava essere padre, anche solo a part-time. ha scritto favole per il piccolo, l’ha portato volentieri in viaggi e vacanze e gli ha fatto doni di estrema tenerezza.
il mio ex marito l’ha impedito, mettendo il figlio contro la persona che amavo, per cui, entrambi, di comune accordo, per rispetto nei confronti di un bambino di otto anni, abbiamo concordato di vivere la nostra relazione limitandola in uno spazio neutro (decisione più mia che sua).
relazione quasi perfetta, durata dodici anni, che si è poi conclusa con la scelta dell’uomo di lasciarsi ricadere nel suo logoro e pressoché inesistente rapporto di coppia perché ormai troppo vecchio per confrontarsi in casa con un ventenne pressoché estraneo. non ho parole per descrivere la delusione patita, che ho impiegato un tempo spropositato a superare, ma era giusto che pagassi fino in fondo il prezzo dei miei errori.
i figli hanno TUTTI i diritti di venire prima di qualsiasi altro sentimento o responsabilità. e nemmeno così si può a volte mitigare il dolore che si è loro arrecato. sia i maschi che le femmine devono esserne ben consapevoli quando s’inseriscono in un insieme di affetti consolidati. in casi estremi si dovrebbe potersi lasciare alle spalle un partner, MAI un figlio!
se un rapporto di coppia non è per niente facile da mantenere nel tempo in un dialogo a due, figuriamoci quando si aggiungono persone innocenti e persone incattivite. esistono, ovviamente, eccezioni, che fanno però sempre capo a un padre e a una madre maturi, entrambi impegnati a rimediare i guasti che hanno provocato nei figli.
scusate la franchezza.
Lilly,
capisco il tuo stato d’animo, penso che l’errore sia del tuo compagno. Non è in grado di educare e di far crescere e diventare donna una ragazzina maleducata e viziata che nella vita reale prenderà tante di quelle mazzate da rimanere senza respiro.
Saremo egoiste, cattive..? Pazienza. Io per mio conto, ho fatto e faccio tutto ciò che reputo giusto fare perché in nostro nucleo familiare possa proseguire serenamente la propria quotidianità e perché la figlia del mio compagno possa “umanamente” integrarcisi…se lei non vuole farlo è solo e soltanto affar suo, il mio compagno, fortunatamente è abbastanza intelligente da capire la situazione e non cedere a ricatti morali e a capricci e isterismi di bambini nemmeno cosi feriti o colpiti (ormai essere figli di genitori separati e far parte di famiglie allargate è la normalità), ma piuttosto esser vittime di piccoli despoti viziati che utilizzano la scusa della sofferenza per tenerti per le pa@@e e ottenere qualsiasi capriccio venga loro in mente.
A mio avviso, e rispondo a te Rossana, non c’è peggior male per un figlio, che i sensi di colpa di un genitore….i sensi di colpa lo rendono vulnerabile, indifeso, lo rendono scoperto ad ogni tipo di attacco e ricatto in cui i bambini, più grandi e più piccoli, in un modo o in un altro sono maestri.
Non è vero che i bambini sono innocenti…che i bambini sono sinceri e sono buoni….basta vedere quanto sanno essere spietati e cattivi tra di loro…per capire quanto potrebbero essere spietati e cattivi nei confronti di figure genitoriali inadeguate.
In bocca al lupo Lilly, non mollare.
Rossana, se non siete sicuri di volervi ricreare una famiglia, non mettete di mezzo terze figure, che non debbono pagare per i vostri errori e per la vostra immaturità.
Buona vita.
Tata, Rossana…io penso che in tutte noi ci sia un po’ di verità e di ragione. E’ vero che i figli di genitori separati soffrono per questo e che spesso sono contesi tra due persone o, come nel mio caso, solo uno ( il padre) cerca di crescere la figlia perchè la madre non la vuole e non l’ha mai voluta…E’ anche vero’ pero’ che queste persone hanno diritto a rifarsi una vita o almeno a RI-provarci e a quanto sia difficile e delicato il ruolo delle persone che entrano in questo equilibrio magari già precario…Io ho fatto, da parte mia, tutti i tentativi per cercare di creare un rapporto con lei il piu possibile sincero e civile, ma dopo aver passato nell’ordine: 1- l’estate scorsa a vedere il mio compagno che discuteva camminando su e giu per la spiaggia, perchè lei, dai nonni, ne faceva di tutti i colori, fregandosene altamente, 2- 2-capodanno passato con lei, lui e i nonni..Lei vista si e no 5 h in 4 giorni e poi ha ben pensato di staccare il cellulare, di andare a ballare e tornare 24 h dopo, 3- week end passato insieme a Milano con lei che camminava a distanza di 10 km davanti a noi perchè ink, rispondeva male a suo padre e con un muso lungo metri perchè si stava annoiando a fare shopping con noi, 4-le sberle che si è presa perchè suo padre è andato a prenderla a ballare ed era ubriaca marcia, con la giacca sporca chissà dove era finita….etc etc…..Per non parlare naturalmente del nulla che fa a casa, del disordine che lascia in giro, del comportamento poco educato sputando per terra e lasciando accendini sparsi per la casa ( visto che fuma…) Ah dimenticavo..le volte che urla con suo padre dicendogli che LE FA SCHIFO perchè non le fa fare gli orari che vuole? Cosa devo pensare? Sono io sbagliata? Lui ha sbagliato ( e lo sa) ma non riesce a recuperare o forse qs 16 enne non è poi cosi bambina come sembra ma è fin troppo furba ed egoista lei????
ciao a tutte
un abbraccio