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Fidanzata e innamorata, ho baciato un altro e non mi perdono

di Giu1691
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 18 Agosto 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

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  1. 11
    Suzanne -

    Rdf l’Inquisitore, chissà che vita integerrima per potersi permettere di condannare tutte le donne che scrivono qui. Chissà che persona caritatevole e fedele ai precetti cristiani, pronta a lapidare con soddisfazione ad ogni errore o presunto tale. Ti senti meglio nell’infierire sugli altri? Sei patetico.
    Non c’è bisogno di ricordare alla ragazza che ha sbagliato, lo sa già da sola. Non occorre trovare l’espediente delle lettere altrui per vomitare la propria rabbia e frustrazione. Ripeto, createvi uno spazio vostro in cui crogiolarvi nel vostro odio verso il genere femminile, visto che poveretti siete anche un discreto numero, ma smettetela di ammorbare ogni singola ragazza che scrive qui.

  2. 12
    Jimmy__Presley -

    hai sbagliato? sì

    sei stata scorretta? sì

    hai abvuto un momento di debolezza? Decisamente sì.

    Ma ora l’unica cosa che devi fare è questa: parlane direttamente con il tuo fidanzato, affronta la situazione con sincerità e vedi se è stata solo una sbandata oppure non lo ami più. Non nascondergli nulla.

    Ci vuole CORRETTEZZA.

  3. 13
    Yog -

    Essì, la leggerezza fa parte dell’età che vive ‘sta postatrice, anzi è fondamentale che vi sia (almeno) uno scambio di saliva con uno che non sia il suo (amatissimo e denso di legami vitali) ragazzo perché la stessa capisca chi è e dove vuole andare.
    CHI (e COSA) E’, lo ha capito già da sé, non è che c’è bisogno che qualcuno le faccia un disegno, lo ha ben capito; DOVE VUOL ANDARE lo sa benissimo, cioè a casa del belloccio, sempre che nel frattempo il ragazzo-ciclista non gli abbia rovinato (inutilmente, tanto ormai la frittata è fatta e la violenza non paga mai) i connotati.
    La cosa più misera in tutto questo è che il ragazzo “titolare” giri in bici, immagino – è ovvio dato il contesto – non una Specialized o una Scott o una Cannondale: ma è possibile? Almeno una moto di cilindrata adeguata, che diamine!!! Così vuol dire cercarsela.

  4. 14
    Lilly_8 -

    Sono d’accordo con @Jimmy__Presley .. e il commento di Yog mi ha fatto proprio sorridere 🙂
    Comunque ragazzi (rivolgendomi a @rdf e a chi è d’accordo con lui), io dico sempre che qui inevitabilmente chi commenta finisce anche per scagliare pietre quando non dovrebbe, in fondo un po’ è fisiologico, ma nei limiti però! Noi non possiamo rischiare di far stare male una persona con parole poco misurate, dobbiamo piuttosto essere d’aiuto, allora invece che colpevolizzare (atto che denota la necessità di sfogare rancori inutilmente) parliamo del fatto, e parliamone nel miglior modo possibile.
    Lungi da me giustificare la ragazza per quello che ha commesso come ingenuità, ma certi paroloni si dovrebbero scagliare contro chi fa queste cose a 50 anni suonati e da ben navigati e forse nemmeno. La ragazza aiutiamola a uscirne, aiutiamola a essere migliore se possiamo, aiutiamola a leggersi dentro. Gli errori si fanno sempre nella vita, ne commettiamo tutti, l’importante è capirne la REALE ragione (secondo me lei non è così presa dal suo ragazzo, o comunque non è pronta ad una relazione di coppia esclusiva) e non ripeterli più. Scusarsi magari, anche se a volte giustamente vale niente (e mi sembra il minimo). Non avere paura di crescere!

  5. 15
    Lilly_8 -

    Vorrei chiarire, scusate l’eccesso di pignoleria, il mio riferirmi al fatto che la ragazza debba essere molto carina e quindi iper-stimolata, perché non volevo assolutamente “giustificarla”. Quello che ho espresso male è che, dal mio punto di vista, è facile per noi pensare male di una giovane che invece che stare a casa a sognare i bellocci sta per strada a vivere davvero, e questi bellocci la vedono, se ne infatuano, la desiderano, le chiedono di scendere in pista, le provocano un turbamento forte e lei a questo turbamento deve rispondere con le risorse cognitive che ha, inevitabilmente limitate data età ed esperienza di vita. E’ facile per noi attaccare una ragazza che ha voluto vivere davvero, che si è messa in gioco, che si è esposta, e che dentro di sé ha avuto quella spinta che ti fa fare perfino grossi sbagli, e socialmente ha quelle qualità utili a vivere le passioni e quindi lo ripeto sì, può sbagliare, poi affrontandone le conseguenze. Svegliandosi la mattina dopo e trovandosi cambiata, matura, migliorata, chiara conoscitrice di sé stessa, qualità personali con cui non si nasce ma che si acquisiscono non solo con la teoria e l’umiltà di osservarsi ma specie con l’ESPERIENZA! E sapete che vi dico?

  6. 16
    Lilly_8 -

    Vi dico che la vita – anzi, lo stare al mondo tra gli uomini, nella società a cui hanno dato vita gli uomini cioè – mi ha insegnato dolorosamente che quando si è giovani (ma anche dopo, solo che le molte responsabilità della vita lo rendono più complicato!) la cosa più preziosa è fare esperienze, ma non quelle facili e belle in cui non scendi mai in campo a giocare o giochi facile come protetto dal filtro perenne della tua ragione, bensì quelle che ti fanno mettere in gioco sul serio, quelle in cui tiri fuori la tua sostanza! Purtroppo, se la spinta non è grande (un amore, una passione, un cambiamento di vita etc) noi siamo meno portati a esporci, a tirare fuori quello che davvero siamo in quel momento, e quindi meno portati a osservarci e decidere di cambiare!
    Magari avessi fatto io quest’esperienza da giovane: amaramente, a 31 anni non si rimpiange il belloccio (di gioie terrene ne avrò avute altre, ma ovviamente il punto non è questo! Non è il piacere effimero che ti fa svoltare!) ma si rimpiange di non aver visto in quella data situazione chi si sarebbe stati, e soprattutto perché. Avrei agito da fidanzata fedele? E perché poi? Avrei fatto anche di peggio con il belloccio in bagno? E perché poi?

  7. 17
    Lilly_8 -

    …Le domande che mi sarei posta potevano pure essere: “Io chi sono? Chi sarò? E perché poi? Decido io o decidono le convenzioni sociali? Domani ho la maturità e poi sceglierò l’università, ma con quale maturità lo farò dato che non so nemmeno rispondere ad un tentativo di farmi tradire il mio ragazzo?”.
    Per dire eh! Magari vi può sembrare banale, ma ho visto persone fare passi avanti da giganti grazie anche al loro trasgredire alle regoline imposte dagli adulti. Perché vi dimenticate che quando si è così giovani bene o male si cammina per il mondo sicuri degli indottrinamenti dei saggi adulti che ci circondano, eppure non sappiamo ancora nemmeno il motivo per cui aderire o meno a tali grandi saggezze. Purtroppo è giusto sbagliare, per conoscerci, conoscere, per capire da che posto stare e soprattutto scovare la RAGIONE dietro all’etica (o alla morale, o a quello che volete!). Solo così si diventa adulti vivi davvero, consapevoli davvero, per quanto faccia male, per quanto a molti vada storto solo perché – SECONDO ME.. – non hanno avuto le stesse possibilità di crescita che come ben sappiamo non accadono a tutti 😉

    (A me per esempio non è capitato…ho guardato quelle degli altri…sigh!!)

  8. 18
    Esther -

    L’importante è che non lo sa e che non lo ripeti.

  9. 19
    Lucio -

    Una donna, giovane, meno giovane, single, fidanzata, sposata, con figli, senza figli, separata, divorziata, se “pressata” da un uomo che ci sappia fare e che eserciti un minimo di appeal su di lei, alla lunga cede.
    Uniche eccezioni, forse, le donne all’inizio di una storia e ancora davvero innamorate del proprio uomo e quelle di stampo antico e con una morale o credenza religiosa davvero molto ma molto elevata.

  10. 20
    Lilly_8 -

    @Lucio, non ne parliamo degli uomini. Non c’è nemmeno bisogno di insistere con loro. Ricordo ridendo ancora la lettera di un uomo su questo sito, il quale ci raccontò che il giorno prima una collega che non gli piaceva ci aveva provato con lui ma lui, sorpreso, aveva cercato di evitarla dato che era sposato e innamorato della moglie. Come mai scriveva la lettera? Voleva sapere da noi se doveva riavvicinare la collega perché, ci aveva ragionato su, non voleva “sprecare una simile occasione”. Applausi…ahahahahah

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