Da tredici anni si svolge a Vinci una manifestazione denominata “Festa dell’Unicorno”. Inizialmente si trattava di qualche gioco (tiro con l’arco, confronto con spade di legno, tiro al bersaglio con palline) inserito nella Fiera di luglio di Vinci. Negli anni la manifestazione è andata via via crescendo, sino a richiedere uno spazio proprio e dei tempi propri, precedendo temporalmente la fiera. Attualmente la manifestazione dura tre giorni, quest’anno dalle 8.00 di venerdì 21 luglio all’una del mattino di lunedì 24 luglio. Per svolgere questa manifestazione il paese viene completamente blindato, invaso di bancarelle sino all’ingresso delle nostre case, chiuso al traffico per l’intero arco di tempo; gli ingressi quest’anno saranno regolati, per ragioni di sicurezza, da regole di controllo stile aeroporto (metal detector, perquisizioni, barriere fisiche anti sfondamento) per rispondere alle norme dettate dalla circolare n. 7 del 07/06/2017 emanata dal Ministero dell’Interno, credo successivamente ai problemi di sicurezza avvenuti a Torino durante la visione di una partita di calcio su mega schermo. Io sono un residente di Vinci del centro storico e negli anni ho assistito alla abnorme crescita di partecipazione popolare a questa manifestazione “Fantasy”. Negli ultimi anni la situazione di noi residenti, durante l’evento, è diventata invivibile. Ogni anno i parcheggi per i residenti vengono spostati sempre più lontano, a causa della crescita continua degli spazi occupati dalla manifestazione, e in più non vengono rispettati da parte dei numerosissimi visitatori questi stessi posti riservati ai residenti, né vengono sanzionati con contravvenzioni. Si tratta quindi di lasciare la macchina anche ad un paio di chilometri da casa. E’ inutile sottolineare l’inquinamento acustico ed ambientale di una massa di visitatori che negli ultimi anni ha superato le diverse decine di migliaia di presenze. Noi residenti dobbiamo portare un braccialetto per tutta la durata della manifestazione. Chi volesse venirci a trovare a casa dovrebbe pagare un biglietto d’ingresso. Insomma viviamo in un clima di lesione della libertà personale, una specie di coprifuoco che ci costringe a stare in casa in maniera coatta. Ma la situazione più rischiosa è quella relativa alla sicurezza: non oso immaginare cosa accadrebbe in caso di fuggi fuggi conseguente anche ad una fatto banale come quello che ha innescato il disastro a Torino. Non voglio neanche pensare ad un attentato (anche se chi di dovere ci deve pensare e lo sta facendo, se è vero quanto leggo sulla lettera speditaci dagli organizzatori, circolo Fantasy di Vinci). Quando si dà il pubblico permesso per montare il tendone di un circo o le strutture di un luna park, normalmente si fornisce uno spazio pubblico libero da abitazioni e di dimensioni confacenti all’utilizzo e all’ingombro. Questa festa dell’Unicorno è in effetti un luna park, collocato però all’interno di un centro abitato. Perché questa differenza? Io non ho nulla di personale con la Festa dell’Unicorno, ma penso che un paesino come Vinci non sia assolutamente più in grado, da parecchi anni, di ospitarla. Spero che le autorità di Pubblica Sicurezza e gli amministratori locali se ne accorgano prima che sia troppo tardi. Fabio Lissia, Vinci
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cioe voglio dire una cosa cosi sociale che riunisxe gente crea vitalità e porta soldu a voi nn va bene perche vi fa casino….? bha… fosse tt l anno ma e solo un periodo estivo mettetevi i tappi la notte e ba!!!
Si tratta di un paesaggio suggestivo che mette d’accordo tutti. Io la considero un’esperienza interessante. Per un giorno, o poco più, ti trovi in un presidio avanzato della fantasia. Se hai letto romanzi di Calvino o di Buzzati realizzi di trovarti in un ambiente colto. Aspettare il giorno di chiusura dell’attività di famiglia per andare con mamma e papà alle giostrine è diverso. Alle giostrine, dopo esserti fatta tutti i tuoi giri, in previsione di quello che ti attende (la pizza!), ti senti naturalmente più protagonista, ma avverti che nell’aria tra i tuoi genitori c’è qualcosa che li porta ad esistere per sé stessi, anche quando ricevi da loro tutte le attenzioni di questo mondo. Crescere che fatica! Ti parlo da donna… sono anni, se vogliamo anche difficili, in cui lotti con le tue passioni, con quella parte di te che non riconosci. Infatti nella vita sei una persona che cerca l’armonia, che tende a vivere i rapporti con gli altri in maniera equilibrata. La visione negativa della famiglia nasce in anni in cui il matrimonio (quella cosa che io non riuscivo a capire) veniva razionalizzato da leggi se vogliamo anche giuste. Se non mi fossi scoperta un po’ suocera non avrei avuto modo di conoscere le mie debolezze. Il mondo, quel posto in cui tutte le cose hanno un nome, mi dava un’immagine ottimistica di quello che rappresentavo. Oggi che la famiglia è fortemente minacciata dal modernismo si nega anche questa semplice verità. Ormai c’è competizione.
[…]Siamo oltre la semplice morbosità che si può dominare con l’imbarazzo. E poi i giovani pensano al matrimonio in funzione della casa. Si deve mantenere la famiglia. Non si pensa a quell’entusiasmo che dovrebbe restare vivo all’interno della coppia. Il figlio farà la sua strada. Nanni Moretti nel film La messa è finita mette in bocca al protagonista una battuta che mi è sembrata tutt’altro che dissacrante. Quella sul figlio. Non sarà il primo figlio del mondo. I genitori con i loro limiti e le loro debolezze ti aiutano nel discernimento. L’amico e il fratello ti sostengono, ma le guide spirituali sono i genitori. Quando consideri questo precedente non ti sembra poi così strano l’atteggiamento dei superiori di padre Pio. Si tratta di una storia diversa, ma penso che ciascuno di noi dovrebbe preferire la saggezza all’inquietudine e al sonno della coscienza.
Lamentarsi di coloro che portano i soldi nel nostro paese (che poi si tratta solo di un weekend, cavolo!!), mi ricorda i vecchi che si lamentano per la confusione nei posti di villeggiatura al mare…che se non c’è aria di festa lì ditemi dove…
Complimenti per la lungimiranza.
Fabio, hai pienamente ragione. La mia città è bloccata più volte l’anno da maratone o manifestazioni che non portano nulla ai residenti.
Fate comitati e fate capire agli amministratori che se non rendono le manifestazioni accettabili saranno cacciati a calci nel culo dagli elettori. Votano i residenti non i rompipalle che vengono da fuori. E se occupano spazi destinati a voi organizzate telefonate e proteste contro queste violazioni fatte da villani. he i villani li facciano a casa loro. Non invito nessuno a rigare le macchine con un chiodo…..
popolo di soliti italiani ingrati…
Perché ingrati?