“E comunque nel cambio di vocale ognuno vede ciò che vuol vedere…come si dice, la malizia è nell’occhio di chi guarda…”
in questa frase AndreaT.O. è concentrata tutta la tua ipocrisia. tu miravi a insultarmi e basta, e non ci potevano essere altre interpretazioni a quella tua infelice uscita. il resto del discorso non lo considero neanche: un mare di amenità. essere emancipate vuol dire accettare di farsi umiliare e denigrare ?
“Quelle disgraziate che vorrebbero un rapporto “equilibrato”, dove non si debbano compensare presunte inferiorità e superiorità, sono destinate alla solitudine?”
a quanto pare si, Golem. siamo destinate alla solitudine. pazienza.
“L’amore è sempre “conscio”, e cioè che sa, che è “cosciente”, che non vuol dire “razionale”, ragionato, calcolato. L’altro, quello che “sembra” perchè nato su un’illusione, non lo è, non PUÓ esserlo. Mai.”
è vero! l’ amore è SEMPRE conscio, perchè decidiamo NOI a chi donarlo e a chi no. gli amori basati su un’ illusione e indirizzati a chi “li rispedisce al mittente” finiscono e si esauriscono per forza di cose, perchè il ricevente, rifiutando e disprezzando quell’ amore, fa in modo che si spenga, come una fiamma privata di ossigeno. l’ unica alternativa in quel caso è proiettare e dirigere il nostro amore verso qualcun altro o qualcos altro, per far sì che quella “fiamma” resti viva in noi e ci ACCENDA di vita.
anche a me hanno cancellato alcuni commenti, nei quali ribadivo a chiari toni il mio amore per chi, in questo momento, ha deciso di prendere un’ altra strada. tanto per fare presente che se io amo un uomo, non c’è dichiarazione o esternazione, da parte di quell’ uomo, che possa cancellare con un colpo di spugna quello che sento dentro di me.
Voglio basare la mia vita SULL’ AMORE, d’ora in poi. perchè è l’ unica grande forza vitale e universale che tiene in piedi questo sgangherato mondo, ed è la principale fonte di energia creativa. tutto il resto ( punzecchiature, diatribe forumistiche, scemenze varie ) E’ NOIA. se poi si scade nella volgarità, diventa pure tristezza e squallore.
@rossana
Io credo che la cosa che influenza maggiormente la scelta di un partner rispetto ad un altro sia il tipo di attaccamento con i genitori. Da lí si formano i diversi stili di attaccamento che ci accompagnano in eta` adulta.
Avremo l’attaccamento di tipo sicuro per chi ha avuto un rapporto equilibrato con i genitori, mentre gli altri avranno molto probabilmente uno stile di attaccamento poco equilibrato, che puo` essere di tipo insicuro/ansioso (continua paura dell’abbandono, mancanza di fiducia..) o evitante (troppo paura dell’intimita`, che porta a rimanere sempre distaccati e a “scappare” nel momento in cui il rapporto inizia a solidificarsi).
Putroppo per le persone con questi due stili di attaccamento non equilibrati, sara` molto difficile stabilire una relazione serena con qualcuno. E` facile che si crei una dipendenza affettiva (che affligge soprattutto il genere femminile) in cui la persona si sente morbosamente attaccata all’altra, senza la quale si sente persa, il che la portera` a mettera` in atto una serie di comportamenti disfunzionali (gelosie, ossesisoni, manie di controllo) che, ironia della sorte, porteranno proprio ad arrivare a quell’abbandono tanto temuto.
Nel caso dello stile evitante (nella maggior parte dei casi uomini), la persona scegliera` di allontanarsi dall’altro perché la paura di una relazione profonda e` troppa. Normalmente non ci si rende conto di questa paura, ma si trovano difetti e altri ragioni che ci fanno credere non valga la pena restare.
Guarda caso, molte volte gli insicuri/dipendenti vengono attratti proprio dagli evitanti.
Credo molte sofferenze “d’amore” provengano da queste dinamiche. Aamore tra virgolette perché se ci pensi, l’amore vero e` libero da questi meccanismi inconsci. L’amore e` liberta`, rispetto, fiducia, impegno.. e queste cose non si riescono a provare se si rimane intrappolati in quegli squilibri psichici. Bisognera` lavorare molto su sé stessi e acquisire consapevolezza
“in effetti, occorre un’intelligenza superiore alla media per capire alcune “raffinatezze”, che ben hai messo in evidenza”.
Ma davvero! Ma se era così facile! Ma non perchè ci si voglia sentire super superiori alla media. Era proprio elementare. Non servono nè Merlino nè Morgana che facciano magie per interpretare alcunchè al riguardo. Sono solo le tristi esternazioni di piaggeria nei confronti dei due sodali che richiederebbero una magia per scomparire. Imbarazzano me che le noto soltanto, immagino i protagonisti.
Come rivolgersi? Kid e Andrea non sono perfidi, sono persino ingenui in certi momenti, e lo dico senza supponenza.
La perfidia no, quella non merita attenzioni. Non rozze volgarità, ma nient’altro.
Ma poi, che bisogno ne ha chi sa riconoscere la nobiltà dell’animo altrui. Così rara. E naturalmente l’ironia nostrana, fatta solo di draghi postprandiali.
P.S. Patrocinare la causa degli uomini, delle donne. Cos’è un sindacato? Si dovrebbe discutere di situazione umane, non credete?
Ross. E’ interessante il tuo commento 73. Non concordo sul punto in cui si afferma che non ci si innamori di persone che appaiono sicure e superiori, come spieghi in seguito, per quanto riguarda le donne, sono convinto anche io che alcune scelgano di fare le crocerossine e altre di affidarsi al “dottore”, non può esistere una verità univoca in un terreno così vasto e astratto.
Per il resto, è sempre buona cosa mettere in evidenza le contraddizioni. Nel caso di MG, la battuta è apparsa a maestro e allieva altamente offensiva della dignità della donna ecc ecc… quando l’allieva più volte si è lasciata andare a battute ben più marcate, doppi sensi, offese di carattere sessuale e non, proclami alla libertà sessuale, propri vanti, ecc ecc.. cosicché, anche nel caso il riferimento fosse stato al sesso orale, non ci dovrebbe essere nulla di offensivo, in quanto attività da lei certamente praticata più volte e a più uomini.
Ma per tirare l’acqua al proprio mulino, tutto fa brodo, per cui se tu vieni caricata dai vari golem o M, è lecito, perché loro fanno solo che difendersi dai tuoi attacchi sibillini, mentre se la situazione è simile ma con altri protagonisti (Kid e io nei confronti di MG), la storia è diversa. Perché è lei a difendersi e in più ha l’attenuante di essere donna e noi l’aggravante di essere uomini.
Capito la logica di base che porta sempre ad assolvere o condannare a seconda di chi è di fronte? Capito i fautori dei nick anonimi e del valore dei soli ideali? Capito perché si torna sempre al punto di partenza e di fatto le discussioni sono inutili?
MG. “anche a me hanno cancellato alcuni commenti, nei quali ribadivo a chiari toni il mio amore per chi, in questo momento, ha deciso di prendere un’ altra strada.” Mi auguro che non ti riferisca a Kid, altrimenti sarebbe davvero molto, molto, preoccupante.
“Mi auguro che non ti riferisca a Kid, altrimenti sarebbe davvero molto, molto, preoccupante.”
AndreaT.O., e invece mi riferivo proprio a lui! qual’è il tuo problema ? e non ti permettere più di supporre questo o quell’ altro tirando in ballo la mia vita sessuale, che non è e non sarà mai affar tuo, chiaro ??? torna all’ asilo che le “discussioni tra grandi” non sono cose per te.
“Capito la logica di base che porta sempre ad assolvere o condannare a seconda di chi è di fronte? Capito i fautori dei nick anonimi e del valore dei soli ideali? Capito perché si torna sempre al punto di partenza e di fatto le discussioni sono inutili?”
sei un pover’ uomo depresso, ignorato ( oltre che ignorante ) e annoiato.
“Si dovrebbe discutere di situazione umane, non credete?”
si Golem, io lo credo. ma come puoi vedere, qui è una VANA SPERANZA. Si preferisce concentrarsi sulle prossime punzecchiature, o ipotizzare su quante fellatio posso aver praticato nella vita. l’ “apporto” di certi utenti diventa sempre più avvilente.
Andrea_The_Original,
premesso che concordo sul fatto che su un terreno vasto e astratto come l’amore, non c’è che una via, semi-valida: quella di un esame accuratissimo di ogni singola situazione, cercando il più possibile d’immedesimarsi nel soggetto che la vive e che è il solo a poter mettere il punto finale, preciso che l’estratto di Willi che ho riportato è volto a dimostrare come l’innamoramento possa risintonizzare caratterialmente i partner, costituendo un’ottima base per il futuro. infatti il libro è intitolato “Che cosa tiene insieme le coppie”.
in ogni caso, sia pure qua e là, in modo sfumato e discontinuo, si comincia anche qui a parlare di autonomia in scelte CONSAPEVOLI e persino di “bisogno d’amore”, laddove in passato si preferiva INTERPRETARE il tutto con un irrinunciabile desiderio di sesso, da rivestire di sentimento. è poca cosa ma già mi sembrano ondeggiamenti più realistici.
non sono mai stata definita perfida prima d’ora e l’epiteto non mi sfiora nemmeno. forse diventa perfido chi si oppone sistematicamente a concetti troppo diversi dai suoi, calati su quasi qualsiasi caso di scontento di coppia riguardi una donna.
non so se il tipo di attaccamento ai genitori sia l’aspetto più importante nella scelta di un partner ma di certo ha una grandissima rilevanza, in quanto influenza molto la capacità d’impostare una relazione, tenendo conto dei reciproci pregi e difetti. è quello che definisco “apprendimento ad amare”, che si assorbe con il latte da come si è stati amati da piccoli e da come si è visto i genitori amarsi fra loro. non c’è scuola che lo possa insegnare: s’impara solo con l’esempio e con l’essere, prima o poi, oggetto d’amore.
più che condivisibili le due tipologie disturbate di approccio al partner che hai delineato, pur non condividendo il concetto che il loro non possa a priori essere definito amore.
secondo me, in primo luogo sarebbe da valutare il tipo e l’entità del disturbo e, in seconda battuta, ammesso che l’altro sia anche lui affetto da un LEGGERO scompenso in ambito emotivo, tener conto di quanto questo possa o meno compenetrarsi con sufficiente armonia in quello del partner.
dividendo i casi di malattie psichiche seriamente invalidanti da quella che può ritenersi la media dell’attuale più che scombinata “normalità”, parto dal principio che nessuno è esente da un qualche tipo di falla e che alcune, patite in precedenza, possono essere sanate proprio da rapporti di coppia, che persino nella loro miglior realizzazione RARAMENTE rasenteranno la perfezione di un paritetico interscambio. c’è sempre chi dà di più in un qualche aspetto della relazione, oppure chi è più preso, e di conseguenza più traente, chi ambisce a guidare e chi si trova bene nell’essere guidato. nella più favorevole delle ipotesi si hanno alternanze di leadership nell’ambito dei vari campi d’azione in comune.
se soltanto le persone del tutto “risolte” avessero la possibilità di conoscere l’amore, temo che il tema non sarebbe mai stato tanto inflazionato. a mio avviso, ama anche il disabile psichico riconosciuto come tale, e a volte ama persino meglio di tanti altri ritenuti sia affascinanti che intelligenti. tutto sta individuare chi è adatto a chi, potendogli apportare sia miglioramenti che compensazioni. è un fatto che le attrazioni spesso avvengono nell’ottica inconscia di favorire questo tipo d’incastri. vedi il caso che di recente si è presentato qui di una ragazza, trascurata dai genitori e attratta, fra altri potenziali partner, da un uomo di parecchi anni più grande, amato e coccolato in famiglia…
“L’amore e` liberta`, rispetto, fiducia, impegno.. e queste cose non si riescono a provare se si rimane intrappolati in quegli squilibri psichici. Bisognera` lavorare molto su sé stessi e acquisire consapevolezza”.
Brava Michelle: è così
Michelle, serve a poco cercare le cause di questi attaccamenti nevrotici, che peraltro attengono allo sviluppo del singolo soggetto, che deve risolversi da sè quel passaggio. Se non si sono superati certi step non si potrà nè amare nè essere amati in maniera adulta. Non bisogna confondere le manifestazioni di un individuo caratterialmente alterato come bisogno d’amore. E’ la stessa differenza di chi è affamato e divora la prima cosa che gli capita sotto il naso e chi si appresta al cibo con l’appetito. Il tema è inflazionato proprio perchè certe manifestazioni emotive, anche eclatanti, muovono le “emozioni”, ma queste possono essere mosse anche da un film, una musica, un quadro. L’amore è un’altra cosa, tutti credono di averlo provato, sentendosi sotto l’effetto di certe emozioni, pochi hanno scoperto che è “altro”. Poi c’è chi vuol fare di necessità virtù e autoconvincersi, quando si arriva al punto che non c’è più tempo per le speranze. Ma questo è un’altro paio di maniche. Tu sei giovane, non accontentarti.
L’amore ha bisogno di equilibrio per nascere e crescere, equilibrio in dare e in avere. Non si può amare chi non ricambia soprattutto, perchè l’amore si fa in due se non sbaglio. Gli “squilibri”, seppure affascinanti per alcune, hanno solo bisogno dello psicologo, non di una donna, in questo caso, che si brucia dietro uno squilibrato, anche LEGGERO. Ma come al solito lo psicologo deve essere bravo, e oggi ce ne sono pochi di questi.
“E comunque nel cambio di vocale ognuno vede ciò che vuol vedere…come si dice, la malizia è nell’occhio di chi guarda…”
in questa frase AndreaT.O. è concentrata tutta la tua ipocrisia. tu miravi a insultarmi e basta, e non ci potevano essere altre interpretazioni a quella tua infelice uscita. il resto del discorso non lo considero neanche: un mare di amenità. essere emancipate vuol dire accettare di farsi umiliare e denigrare ?
“Quelle disgraziate che vorrebbero un rapporto “equilibrato”, dove non si debbano compensare presunte inferiorità e superiorità, sono destinate alla solitudine?”
a quanto pare si, Golem. siamo destinate alla solitudine. pazienza.
“L’amore è sempre “conscio”, e cioè che sa, che è “cosciente”, che non vuol dire “razionale”, ragionato, calcolato. L’altro, quello che “sembra” perchè nato su un’illusione, non lo è, non PUÓ esserlo. Mai.”
è vero! l’ amore è SEMPRE conscio, perchè decidiamo NOI a chi donarlo e a chi no. gli amori basati su un’ illusione e indirizzati a chi “li rispedisce al mittente” finiscono e si esauriscono per forza di cose, perchè il ricevente, rifiutando e disprezzando quell’ amore, fa in modo che si spenga, come una fiamma privata di ossigeno. l’ unica alternativa in quel caso è proiettare e dirigere il nostro amore verso qualcun altro o qualcos altro, per far sì che quella “fiamma” resti viva in noi e ci ACCENDA di vita.
anche a me hanno cancellato alcuni commenti, nei quali ribadivo a chiari toni il mio amore per chi, in questo momento, ha deciso di prendere un’ altra strada. tanto per fare presente che se io amo un uomo, non c’è dichiarazione o esternazione, da parte di quell’ uomo, che possa cancellare con un colpo di spugna quello che sento dentro di me.
Voglio basare la mia vita SULL’ AMORE, d’ora in poi. perchè è l’ unica grande forza vitale e universale che tiene in piedi questo sgangherato mondo, ed è la principale fonte di energia creativa. tutto il resto ( punzecchiature, diatribe forumistiche, scemenze varie ) E’ NOIA. se poi si scade nella volgarità, diventa pure tristezza e squallore.
@rossana
Io credo che la cosa che influenza maggiormente la scelta di un partner rispetto ad un altro sia il tipo di attaccamento con i genitori. Da lí si formano i diversi stili di attaccamento che ci accompagnano in eta` adulta.
Avremo l’attaccamento di tipo sicuro per chi ha avuto un rapporto equilibrato con i genitori, mentre gli altri avranno molto probabilmente uno stile di attaccamento poco equilibrato, che puo` essere di tipo insicuro/ansioso (continua paura dell’abbandono, mancanza di fiducia..) o evitante (troppo paura dell’intimita`, che porta a rimanere sempre distaccati e a “scappare” nel momento in cui il rapporto inizia a solidificarsi).
Putroppo per le persone con questi due stili di attaccamento non equilibrati, sara` molto difficile stabilire una relazione serena con qualcuno. E` facile che si crei una dipendenza affettiva (che affligge soprattutto il genere femminile) in cui la persona si sente morbosamente attaccata all’altra, senza la quale si sente persa, il che la portera` a mettera` in atto una serie di comportamenti disfunzionali (gelosie, ossesisoni, manie di controllo) che, ironia della sorte, porteranno proprio ad arrivare a quell’abbandono tanto temuto.
Nel caso dello stile evitante (nella maggior parte dei casi uomini), la persona scegliera` di allontanarsi dall’altro perché la paura di una relazione profonda e` troppa. Normalmente non ci si rende conto di questa paura, ma si trovano difetti e altri ragioni che ci fanno credere non valga la pena restare.
Guarda caso, molte volte gli insicuri/dipendenti vengono attratti proprio dagli evitanti.
Credo molte sofferenze “d’amore” provengano da queste dinamiche. Aamore tra virgolette perché se ci pensi, l’amore vero e` libero da questi meccanismi inconsci. L’amore e` liberta`, rispetto, fiducia, impegno.. e queste cose non si riescono a provare se si rimane intrappolati in quegli squilibri psichici. Bisognera` lavorare molto su sé stessi e acquisire consapevolezza
“in effetti, occorre un’intelligenza superiore alla media per capire alcune “raffinatezze”, che ben hai messo in evidenza”.
Ma davvero! Ma se era così facile! Ma non perchè ci si voglia sentire super superiori alla media. Era proprio elementare. Non servono nè Merlino nè Morgana che facciano magie per interpretare alcunchè al riguardo. Sono solo le tristi esternazioni di piaggeria nei confronti dei due sodali che richiederebbero una magia per scomparire. Imbarazzano me che le noto soltanto, immagino i protagonisti.
Come rivolgersi? Kid e Andrea non sono perfidi, sono persino ingenui in certi momenti, e lo dico senza supponenza.
La perfidia no, quella non merita attenzioni. Non rozze volgarità, ma nient’altro.
Ma poi, che bisogno ne ha chi sa riconoscere la nobiltà dell’animo altrui. Così rara. E naturalmente l’ironia nostrana, fatta solo di draghi postprandiali.
P.S. Patrocinare la causa degli uomini, delle donne. Cos’è un sindacato? Si dovrebbe discutere di situazione umane, non credete?
Ross. E’ interessante il tuo commento 73. Non concordo sul punto in cui si afferma che non ci si innamori di persone che appaiono sicure e superiori, come spieghi in seguito, per quanto riguarda le donne, sono convinto anche io che alcune scelgano di fare le crocerossine e altre di affidarsi al “dottore”, non può esistere una verità univoca in un terreno così vasto e astratto.
Per il resto, è sempre buona cosa mettere in evidenza le contraddizioni. Nel caso di MG, la battuta è apparsa a maestro e allieva altamente offensiva della dignità della donna ecc ecc… quando l’allieva più volte si è lasciata andare a battute ben più marcate, doppi sensi, offese di carattere sessuale e non, proclami alla libertà sessuale, propri vanti, ecc ecc.. cosicché, anche nel caso il riferimento fosse stato al sesso orale, non ci dovrebbe essere nulla di offensivo, in quanto attività da lei certamente praticata più volte e a più uomini.
Ma per tirare l’acqua al proprio mulino, tutto fa brodo, per cui se tu vieni caricata dai vari golem o M, è lecito, perché loro fanno solo che difendersi dai tuoi attacchi sibillini, mentre se la situazione è simile ma con altri protagonisti (Kid e io nei confronti di MG), la storia è diversa. Perché è lei a difendersi e in più ha l’attenuante di essere donna e noi l’aggravante di essere uomini.
Capito la logica di base che porta sempre ad assolvere o condannare a seconda di chi è di fronte? Capito i fautori dei nick anonimi e del valore dei soli ideali? Capito perché si torna sempre al punto di partenza e di fatto le discussioni sono inutili?
MG. “anche a me hanno cancellato alcuni commenti, nei quali ribadivo a chiari toni il mio amore per chi, in questo momento, ha deciso di prendere un’ altra strada.” Mi auguro che non ti riferisca a Kid, altrimenti sarebbe davvero molto, molto, preoccupante.
“Mi auguro che non ti riferisca a Kid, altrimenti sarebbe davvero molto, molto, preoccupante.”
AndreaT.O., e invece mi riferivo proprio a lui! qual’è il tuo problema ? e non ti permettere più di supporre questo o quell’ altro tirando in ballo la mia vita sessuale, che non è e non sarà mai affar tuo, chiaro ??? torna all’ asilo che le “discussioni tra grandi” non sono cose per te.
“Capito la logica di base che porta sempre ad assolvere o condannare a seconda di chi è di fronte? Capito i fautori dei nick anonimi e del valore dei soli ideali? Capito perché si torna sempre al punto di partenza e di fatto le discussioni sono inutili?”
sei un pover’ uomo depresso, ignorato ( oltre che ignorante ) e annoiato.
“Si dovrebbe discutere di situazione umane, non credete?”
si Golem, io lo credo. ma come puoi vedere, qui è una VANA SPERANZA. Si preferisce concentrarsi sulle prossime punzecchiature, o ipotizzare su quante fellatio posso aver praticato nella vita. l’ “apporto” di certi utenti diventa sempre più avvilente.
Dai Andrea, non era offensiva solo per la volgarità, era patetica. Di quell’umorismo…non prettamente anglosassone.
Andrea_The_Original,
premesso che concordo sul fatto che su un terreno vasto e astratto come l’amore, non c’è che una via, semi-valida: quella di un esame accuratissimo di ogni singola situazione, cercando il più possibile d’immedesimarsi nel soggetto che la vive e che è il solo a poter mettere il punto finale, preciso che l’estratto di Willi che ho riportato è volto a dimostrare come l’innamoramento possa risintonizzare caratterialmente i partner, costituendo un’ottima base per il futuro. infatti il libro è intitolato “Che cosa tiene insieme le coppie”.
in ogni caso, sia pure qua e là, in modo sfumato e discontinuo, si comincia anche qui a parlare di autonomia in scelte CONSAPEVOLI e persino di “bisogno d’amore”, laddove in passato si preferiva INTERPRETARE il tutto con un irrinunciabile desiderio di sesso, da rivestire di sentimento. è poca cosa ma già mi sembrano ondeggiamenti più realistici.
non sono mai stata definita perfida prima d’ora e l’epiteto non mi sfiora nemmeno. forse diventa perfido chi si oppone sistematicamente a concetti troppo diversi dai suoi, calati su quasi qualsiasi caso di scontento di coppia riguardi una donna.
Forse avrei dovuto leggere i commenti precedenti prima di intervenire.. sento di essermi persa qualcosa 🙂
Michelle,
grazie per il commento.
non so se il tipo di attaccamento ai genitori sia l’aspetto più importante nella scelta di un partner ma di certo ha una grandissima rilevanza, in quanto influenza molto la capacità d’impostare una relazione, tenendo conto dei reciproci pregi e difetti. è quello che definisco “apprendimento ad amare”, che si assorbe con il latte da come si è stati amati da piccoli e da come si è visto i genitori amarsi fra loro. non c’è scuola che lo possa insegnare: s’impara solo con l’esempio e con l’essere, prima o poi, oggetto d’amore.
più che condivisibili le due tipologie disturbate di approccio al partner che hai delineato, pur non condividendo il concetto che il loro non possa a priori essere definito amore.
secondo me, in primo luogo sarebbe da valutare il tipo e l’entità del disturbo e, in seconda battuta, ammesso che l’altro sia anche lui affetto da un LEGGERO scompenso in ambito emotivo, tener conto di quanto questo possa o meno compenetrarsi con sufficiente armonia in quello del partner.
dividendo i casi di malattie psichiche seriamente invalidanti da quella che può ritenersi la media dell’attuale più che scombinata “normalità”, parto dal principio che nessuno è esente da un qualche tipo di falla e che alcune, patite in precedenza, possono essere sanate proprio da rapporti di coppia, che persino nella loro miglior realizzazione RARAMENTE rasenteranno la perfezione di un paritetico interscambio. c’è sempre chi dà di più in un qualche aspetto della relazione, oppure chi è più preso, e di conseguenza più traente, chi ambisce a guidare e chi si trova bene nell’essere guidato. nella più favorevole delle ipotesi si hanno alternanze di leadership nell’ambito dei vari campi d’azione in comune.
se soltanto le persone del tutto “risolte” avessero la possibilità di conoscere l’amore, temo che il tema non sarebbe mai stato tanto inflazionato. a mio avviso, ama anche il disabile psichico riconosciuto come tale, e a volte ama persino meglio di tanti altri ritenuti sia affascinanti che intelligenti. tutto sta individuare chi è adatto a chi, potendogli apportare sia miglioramenti che compensazioni. è un fatto che le attrazioni spesso avvengono nell’ottica inconscia di favorire questo tipo d’incastri. vedi il caso che di recente si è presentato qui di una ragazza, trascurata dai genitori e attratta, fra altri potenziali partner, da un uomo di parecchi anni più grande, amato e coccolato in famiglia…
“L’amore e` liberta`, rispetto, fiducia, impegno.. e queste cose non si riescono a provare se si rimane intrappolati in quegli squilibri psichici. Bisognera` lavorare molto su sé stessi e acquisire consapevolezza”.
Brava Michelle: è così
Michelle, serve a poco cercare le cause di questi attaccamenti nevrotici, che peraltro attengono allo sviluppo del singolo soggetto, che deve risolversi da sè quel passaggio. Se non si sono superati certi step non si potrà nè amare nè essere amati in maniera adulta. Non bisogna confondere le manifestazioni di un individuo caratterialmente alterato come bisogno d’amore. E’ la stessa differenza di chi è affamato e divora la prima cosa che gli capita sotto il naso e chi si appresta al cibo con l’appetito. Il tema è inflazionato proprio perchè certe manifestazioni emotive, anche eclatanti, muovono le “emozioni”, ma queste possono essere mosse anche da un film, una musica, un quadro. L’amore è un’altra cosa, tutti credono di averlo provato, sentendosi sotto l’effetto di certe emozioni, pochi hanno scoperto che è “altro”. Poi c’è chi vuol fare di necessità virtù e autoconvincersi, quando si arriva al punto che non c’è più tempo per le speranze. Ma questo è un’altro paio di maniche. Tu sei giovane, non accontentarti.
L’amore ha bisogno di equilibrio per nascere e crescere, equilibrio in dare e in avere. Non si può amare chi non ricambia soprattutto, perchè l’amore si fa in due se non sbaglio. Gli “squilibri”, seppure affascinanti per alcune, hanno solo bisogno dello psicologo, non di una donna, in questo caso, che si brucia dietro uno squilibrato, anche LEGGERO. Ma come al solito lo psicologo deve essere bravo, e oggi ce ne sono pochi di questi.