(…) io ero già sposata e avevo figli quando ho conosciuto questo uomo di cui mi sono innamorata. ..abbiamo avuto una storia clandestina piena di amore. Lui poi ha deciso di troncare perché voleva di più e io non ho avuto il coraggio di lasciarmi. . Dopo sei anni è ritornato a cercarmi e ci siamo frequentati di nuovo. ..il punto ora è che io vorrei mantenere contatti con lui e vederlo quando possibile anche una volta all’anno (si è trasferito all’estero anche per starmi lontano), vorrei diciamo vivere qyesto sentimento e questo rapporto in qualche modo anche con tanti limiti, perché è bellissimo e la sua presenza mi fa stare bene, ma lui non vuole questo, mi vuole solo come moglie, o tutto o niente. ..allora mi blocca mi cancella mi evita, per poi tornare a cercarmi quando non resiste…
a marzo è tornato pochi giorni in Italia e mi ha voluto rivedere. . Io gli ho detto tu fai la tua vita, nel luogo in cui vuoi, con la tua donna (perché ha una compagna che dice di non amare ma vivono in paesi diversi e lontani ), ma non ci perdiamo perché ci lega qualcosa di grande e forte. Bisogna accettare la realtà ed adattarsi, a me basterebbe anche un’amore platonico un voler bene dall’anima e non per forza il lato fisico e sessuale (per quanto stupendo)…ma lui non accetta e non vuole qyesto. .. cerca con tutte le sue forZe e contro la sua volontà di cancellarmi e considerarmi morta …e stavolta forse ci riuscirà. …continuamente mi blocca e mi sblocca su w ap… forse ora è il blocco definitivo. ..si va avanti così da un anno…dice che Cmq mi amerà fino alla fine dei suoi giorni. ..ma perdersi è troppo doloroso per me…
Mmmh, non è un caso se la Francesca del film non è partita col fotografo… Sapeva perfettamente che quell’idillio si sarebbe spezzato in tempo zero, perché è una perfezione che non può adattarsi alla realtà. Per rimanere ancorati al sogno, bisogna avere la determinazione di non viverselo appieno. Tutto è corruttibile, se non si sapesse ciò gli amanti non rimarrebbero sempre amanti…
Suzanne,
“Per rimanere ancorati al sogno, bisogna avere la determinazione di non viverselo appieno.” – concordo. è quasi sempre, e soltanto, una questione di scelte. inevitabilmente, le più adeguate all’indole dell’interessato.
per me, è l’intensità e la continuità del desiderio fisico a farlo diventare tradimento, anche quando non consumato, così come è l’intensità e la continuità di un sentimento amoroso a renderlo importante per chi lo prova, qualsiasi sia la tipologia, l’esito o la durata del rapporto in cui si esplicita.
In questo caso però entrambi gli amanti ne hanno sofferto di questo sogno non realizzato e se la sono proprio cercata. Soprattutto Francesca, perché lui in realtà voleva stare con lei in modo completo e,giustamente, si è esiliato quando ha capito che lei non avrebbe avuto il coraggio di vivere questo suo sogno “alternativo”. Ci vedo un po’di masochismo in questo: “perdersi è troppo doloroso per me” e anche di incapacità di comprendere che per un uomo la condizione di “amore platonico” non è concepibile o sostenibile a lungo.
Mmmh, non ne sono convinta. L’intensità di sentimento e attrazione verso una persona che si vede una volta l’anno non mi convince… troppo semplice mantenerle ad altissimi livelli, ma in questo caso anche a me suona più come illusione-evasione che profondità di legame. L’intimità di anime deve passare necessariamente dalla condivisione, conoscenza, compenetrazione di corpi e pensieri. Altrimenti si continua ad amare uno sconosciuto.
Acqua,
la storia di Francesca è stata qui una delle poche in cui una donna ha affermato di dare priorità ai figli, rispetto a se stessa.
se una madre lascia il loro il padre, creando sofferenza in famiglia, è criticabile. se resta, rinunciando a un sentimento, spesso è lo stesso riprovata, anche pesantemente. pare non sia proprio possibile essere compresi nella propria unicità, almeno in parte!
è ovvio che più di una condizione al contorno contribuisce alla scelta di una decisione. Francesca descriveva il marito come affidabile e amorevole; la loro situazione economica come stabile e rassicurante; i ragazzi in crescita, sereni. tali circostanze di base non aiutano di certo a mettere in atto concreti cambiamenti.
semmai, donne e uomini responsabili che, temporaneamente o in modo continuativo, percepiscono carente in qualche aspetto il legame di coppia, finiscono con il trovare l’equilibrio interiore più confacente per continuare a portare avanti al meglio la famiglia.
per la maggior parte dei coniugi sembra questa la realtà dei fatti!
Acqua,
mi fa piacere che nella storia di Francesca tu abbia colto sofferenza per entrambi gli amanti. Non credo se la siano propriamente cercata. Al di là di aspettative o speranze, quando si inizia una relazione o si mette al mondo un figlio, non si può prevedere quale sarà la futura concretizzazione dell’iniziativa.
C’è chi ama appassionatamente senza privilegiare la sessualità e chi non può concepire l’amore senza una forte attrazione fisica. Sentimenti che crescono mentre altri sfumano o si stabilizzano. Neanche queste oscillazioni sono prevedibili a priori. E’ certa solo l’impossibilità che una relazione amorosa mantenga immutata nel tempo l’euforia degli anni in cui predomina l’innamoramento.
C’è chi considera valido solo un legame che produce “frutti” visibili (figli o durata illimitata) e chi guarda invece al “viaggio” (autenticità o interiorità) senza obiettivi concreti.
Per me, in ambito di coppia, non ci sono regole condivise, né amori più genuini di altri.
“Io vivo fra due mondi…
E’ per questo che nella vita
le cose mi restano
un pochino difficili”
(F. Kafka)
Francesca (2016):
(…) io ero già sposata e avevo figli quando ho conosciuto questo uomo di cui mi sono innamorata. ..abbiamo avuto una storia clandestina piena di amore. Lui poi ha deciso di troncare perché voleva di più e io non ho avuto il coraggio di lasciarmi. . Dopo sei anni è ritornato a cercarmi e ci siamo frequentati di nuovo. ..il punto ora è che io vorrei mantenere contatti con lui e vederlo quando possibile anche una volta all’anno (si è trasferito all’estero anche per starmi lontano), vorrei diciamo vivere qyesto sentimento e questo rapporto in qualche modo anche con tanti limiti, perché è bellissimo e la sua presenza mi fa stare bene, ma lui non vuole questo, mi vuole solo come moglie, o tutto o niente. ..allora mi blocca mi cancella mi evita, per poi tornare a cercarmi quando non resiste…
continua
segue
a marzo è tornato pochi giorni in Italia e mi ha voluto rivedere. . Io gli ho detto tu fai la tua vita, nel luogo in cui vuoi, con la tua donna (perché ha una compagna che dice di non amare ma vivono in paesi diversi e lontani ), ma non ci perdiamo perché ci lega qualcosa di grande e forte. Bisogna accettare la realtà ed adattarsi, a me basterebbe anche un’amore platonico un voler bene dall’anima e non per forza il lato fisico e sessuale (per quanto stupendo)…ma lui non accetta e non vuole qyesto. .. cerca con tutte le sue forZe e contro la sua volontà di cancellarmi e considerarmi morta …e stavolta forse ci riuscirà. …continuamente mi blocca e mi sblocca su w ap… forse ora è il blocco definitivo. ..si va avanti così da un anno…dice che Cmq mi amerà fino alla fine dei suoi giorni. ..ma perdersi è troppo doloroso per me…
Mmmh, non è un caso se la Francesca del film non è partita col fotografo… Sapeva perfettamente che quell’idillio si sarebbe spezzato in tempo zero, perché è una perfezione che non può adattarsi alla realtà. Per rimanere ancorati al sogno, bisogna avere la determinazione di non viverselo appieno. Tutto è corruttibile, se non si sapesse ciò gli amanti non rimarrebbero sempre amanti…
Suzanne,
“Per rimanere ancorati al sogno, bisogna avere la determinazione di non viverselo appieno.” – concordo. è quasi sempre, e soltanto, una questione di scelte. inevitabilmente, le più adeguate all’indole dell’interessato.
per me, è l’intensità e la continuità del desiderio fisico a farlo diventare tradimento, anche quando non consumato, così come è l’intensità e la continuità di un sentimento amoroso a renderlo importante per chi lo prova, qualsiasi sia la tipologia, l’esito o la durata del rapporto in cui si esplicita.
In questo caso però entrambi gli amanti ne hanno sofferto di questo sogno non realizzato e se la sono proprio cercata. Soprattutto Francesca, perché lui in realtà voleva stare con lei in modo completo e,giustamente, si è esiliato quando ha capito che lei non avrebbe avuto il coraggio di vivere questo suo sogno “alternativo”. Ci vedo un po’di masochismo in questo: “perdersi è troppo doloroso per me” e anche di incapacità di comprendere che per un uomo la condizione di “amore platonico” non è concepibile o sostenibile a lungo.
Mmmh, non ne sono convinta. L’intensità di sentimento e attrazione verso una persona che si vede una volta l’anno non mi convince… troppo semplice mantenerle ad altissimi livelli, ma in questo caso anche a me suona più come illusione-evasione che profondità di legame. L’intimità di anime deve passare necessariamente dalla condivisione, conoscenza, compenetrazione di corpi e pensieri. Altrimenti si continua ad amare uno sconosciuto.
Acqua,
la storia di Francesca è stata qui una delle poche in cui una donna ha affermato di dare priorità ai figli, rispetto a se stessa.
se una madre lascia il loro il padre, creando sofferenza in famiglia, è criticabile. se resta, rinunciando a un sentimento, spesso è lo stesso riprovata, anche pesantemente. pare non sia proprio possibile essere compresi nella propria unicità, almeno in parte!
è ovvio che più di una condizione al contorno contribuisce alla scelta di una decisione. Francesca descriveva il marito come affidabile e amorevole; la loro situazione economica come stabile e rassicurante; i ragazzi in crescita, sereni. tali circostanze di base non aiutano di certo a mettere in atto concreti cambiamenti.
semmai, donne e uomini responsabili che, temporaneamente o in modo continuativo, percepiscono carente in qualche aspetto il legame di coppia, finiscono con il trovare l’equilibrio interiore più confacente per continuare a portare avanti al meglio la famiglia.
per la maggior parte dei coniugi sembra questa la realtà dei fatti!
Acqua,
mi fa piacere che nella storia di Francesca tu abbia colto sofferenza per entrambi gli amanti. Non credo se la siano propriamente cercata. Al di là di aspettative o speranze, quando si inizia una relazione o si mette al mondo un figlio, non si può prevedere quale sarà la futura concretizzazione dell’iniziativa.
C’è chi ama appassionatamente senza privilegiare la sessualità e chi non può concepire l’amore senza una forte attrazione fisica. Sentimenti che crescono mentre altri sfumano o si stabilizzano. Neanche queste oscillazioni sono prevedibili a priori. E’ certa solo l’impossibilità che una relazione amorosa mantenga immutata nel tempo l’euforia degli anni in cui predomina l’innamoramento.
C’è chi considera valido solo un legame che produce “frutti” visibili (figli o durata illimitata) e chi guarda invece al “viaggio” (autenticità o interiorità) senza obiettivi concreti.
Per me, in ambito di coppia, non ci sono regole condivise, né amori più genuini di altri.
Suzy “…Altrimenti si continua ad amare uno sconosciuto.”
A “credere” di amare.