Golem, posso stare tranquilla, allora, di non avere gravi nevrosi,essendo molto saggia e pienamente consapevole delle mie azioni e delle radici delle mie divagazioni mentali. Sono anche convinta che queste mie fantasie mi servano a dissipare in modo innocuo e controllato certe mie “correnti” interne che altrimenti sfocerebbero in modo impetuoso ed intenso con effetti destabilizzanti, se non devastanti. Ieri sera ad esempio mi sono fatta dare da lui un cubetto di ghiaccio dal suo bicchiere, solo assaporare un minimo contatto e questo mi e’ bastato, non potendo avere/pretendere altro. E’ come per un bambino, entrare in un negozio di giocattoli e poterli solo guardare con occhi che brillano, al limite sfiorare, senza tuttavia poterli provare o comprare. Solo che il bambino quando esce dal negozio spesso fa i capricci e piange, mentre io no: sorrido e mi accontento di un dolce ricordo che poi manipolo a mio piacimento. Chissa’se certi uomini sono consapevoli di essere oggetto di tali fantasticherie.
Rossana, grazie per la condivisione. Concordo che l’ amore abbia molteplici forme e manifestazioni non definibili in modo semplice ed omnicomprenesivo. L’innamoramento “vero” viene vissuto spesso con sofferenza, o meglio, passione struggente, in quanto l’obbiettivo primario ed urgente e’ la conferma concreta di questo sentimento da parte dell’altro/a e quindi la sua realizzazione ed auspicata graduale trasformazione in un sentimento “consapevole” e stabile nel tempo.In altre situazioni l’innamoramento puo’ essere vissuto come trasgressione, diversivo o semplicemente piacevole stimolazione mentale. Si tratta di altre forme che non hanno come obbiettivo concreto “la conquista”dell’altra persona e la condivisione del sentimento , ma che servono per altri fini, attinenti al proprio equilibrio interiore o benessere del proprio ego (e quindi piu’ meno ego-istici con un significato non del tutti negativo del termine)
Non puoi stare tranquilla per niente Aguardiente. Puoi esserlo per la “nevrosi” perchè sei critica di quanto ti accade, ma non ti mette al sicuro da niente se quella sicurezza la assimili alla “fedeltà” fisica; mentre “l’altra” è già stata violata, sia pure col concorso più o meno volontario di tuo marito.
Di fatto il tuo “corpo” (inteso in senso fisiologico, non meramente fisico) è trattenuto solo dalle contingenze legate alla non corrispondenza del maschio, se questo però ti desse un’opportunità tu cederesti, e lo sai, perchè la tua curiosità è troppa per rinunciarvi. Hai troppo ricamato intorno a “fascini” maschili che in realtà esistono molto ma molto raramente rispetto a come si immaginano quando si è nelle tue condizioni. E’ “l’assenza”, il mistero, che corroborano ulteriormente il desiderio. Questi sono fattori sempre presenti in donne come te o Sally, con una sensibilità che “vira” il desiderio sessuale in romanticismo amoroso.>>>
>>> Tu sai come la penso al riguardo e non voglio più ripetermi, ma queste emozioni c’entrano con l’amore (anche nelle sfumature) come un film rispetto alla realtà, o meglio, come il miraggio dell’oasi che vede l’assetato che sta attraversando il “deserto” che in realtà non esiste, e “immagina” una bevuta e un “bagno” ristoratore che non avrà mai per come lo “vede”.
Ovviamente ognuno si attacca dove può per farsi una ragione che dia un senso concreto a un’aspirazione com’è quella di aver vissuto un amore, ma come dicevo nel mio post precedente, chi ha vissuto di illusioni solo a quelle può rivolgersi per dare un senso a certe istanze, ma la realtà è un’altra. Si è vissuto un sogno, che paradossalmente se realizzato quasi mai darà le stesse soddisfazioni immaginate.
Questo spiega le sicurezze di certe teoriche riguardo alle tante sfumature dell’amore. Se si è vissuta solo la fase onirica, anche nel concreto, tutto è ammore. Vivendo quello vero quelle non esistono più. È tutt’altra cosa, believe me.
Golem, quello che dici su di me è solo parzialmente vero. Non è vero che Il mio corpo sia trattenuto dalle contingenze legate alla non corrispondenza del maschio, ma ti assicuro che invece e’ controllato dalla mia volontà: io non creo MAI reali opportunità e interpongo volutamente degli ostacoli per NON verificare se la corrispondenza esiste o meno. Butto l’esca perché mi piace lanciare lontano il filo, ma la ritiro subito su col mulinello prima che il pesce la veda.
E’ vero, invece, che ciò che spinge il desiderio è l’”assenza”, l’attesa. E’ come camminare in equilibrio sul parapetto di un ponte, intravedere cosa c’è giù, ma senza sporgersi, per non rischiare. Arrivare al limite dell’orgasmo, ma solo al limite. A me non interessa buttarmi giù e sai perché? Perché io l’amore vero so già cos’e’, così come l’orgasmo per me non è un mistero. Io amo mio marito e non ho bisogno di cercare in altri amore o sesso. Quello che cerco sono altre emozioni, sensazioni che mi fanno star bene senza creare danni a nessuno.
Se ieri sera avessi voluto veramente soddisfare la mia curiosità (sessuale?) mi sarei messa quel vestitino che so io e mi sarei intrattenuta con D. per un altro po’. Non mi sarei limitata a fargli apprezzamenti enigmatici e non avrei rifiutato il cocktail che mi aveva offerto. Avrei investito tutte le mie energie per trovare il modo di stare sola con lui. Invece sul più bello ho deciso di tornarmene a casa salutandolo nello stesso modo con cui ho salutato gli altri. E il motivo è che mi bastava così. Oltre sarebbe stato troppo. Lo so che è come giocare col fuoco, ma adesso sono sicura di conoscere il mio limite. Con M. e’ stato lo stesso: se avessi voluto veramente provarci non avrei invitato anche marito e figli alla festa. Potevo andare da sola con la mia amica e sarebbe stato tutto più “probabile”. Ammetto che il giorno successivo ho perso il controllo quando l’ho chiamato, ma è stato un momento di debolezza perché ancora non conoscevo il mio limite ed ero in fibrillazione. Ora mi conosco.
E’ interessante notare che le donne che si perdono in queste fantasie sono quasi sempre quelle che hanno scarsa o nulla esperienza sessuale, donne che magari come Acqua hanno avuto un solo uomo in tutta la vita e che hanno poca famigliarità con la sperimentazione di se stesse e della vita. La donna deve liberarsi dalle catene del concetto di “innocenza”, c’è poco da fare. Finchè le donne non riusciranno a fare questo salto e a svincolarsi dai retaggi maschilisti e moralisti, saranno sempre in balìa di meccanismi emotivi adolescenziali e faranno sempre fatica a distinguere l’ amore vero da quello solo immaginato.
Ciao Acqua, se leggi il mio post noterai che ho parlato di reazioni fisiologiche e non solo fisiche. Nelle prime è coinvolta anche la parte psichica, con tutte le componenti etico-morali-educative che queste contengono e che agiscono in maniera inibitoria nei confronti di quelle scelte che coinvolgono la sfera morale; ma sono cose che sai bene.
Tu stai mettendo “sul mercato” la tua femminilità, la capacità di sentirsi desiderate, e quindi il tuo valore come donna che, comprensibilmente, riguarda il livello della tua autostima. Ma tutto questo è sesso. Che si compia l’atto o meno in questo momento il tuo “Sè” di femmina e di donna is available.
Niente di nuovo sotto il sole, sono “bisogni” che abbiamo tutti bene o male, ma non chiamiamolo amore se si può, neppure visto nelle sfumature minime di intensità come chi gioca con i termini ama definire. Il tuo è un gioco di ruolo sessuale, il gusto del flirt che prelude al buon vecchio sesso, non amore.
Sto imbiancando. Ciao.
Acqua,
per ME, a torto o ragione, il tuo caso è lontano da quello di Sally come il giorno e la notte. paragonabili SOLO per indole!
Sally, giovane ballerina in giro per il mondo, aveva decine di uomini ai suoi piedi. ha provato a lasciare il portoghese per unirsi ad altri DUE, più promettenti, sia fisicamente che economicamente, senza riuscirvi.
tu, correggimi se sbaglio, hai avuto un solo uomo, hai un’annosa routine famigliare, al momento parecchio pesante, e, di recente, difficoltà di dialogo serio con tuo marito.
in Sally sembrava prevalere il ricordo di un amore, e forse il rimpianto di anni giovanili. in te, a mio avviso, sta prevalendo una necessità d’equilibrio fra la realtà, che riconosci VALIDA, e il bisogno di qualcosa in più, che un tempo, forse, c’era e che ora sembra annichilito, magari solo dall’usura del tempo.
ognuno è un mondo, che fa quadrare al meglio, a modo suo. impossibile valutare i sentimenti altrui, essendo già difficile farlo con i propri.
Golem, posso stare tranquilla, allora, di non avere gravi nevrosi,essendo molto saggia e pienamente consapevole delle mie azioni e delle radici delle mie divagazioni mentali. Sono anche convinta che queste mie fantasie mi servano a dissipare in modo innocuo e controllato certe mie “correnti” interne che altrimenti sfocerebbero in modo impetuoso ed intenso con effetti destabilizzanti, se non devastanti. Ieri sera ad esempio mi sono fatta dare da lui un cubetto di ghiaccio dal suo bicchiere, solo assaporare un minimo contatto e questo mi e’ bastato, non potendo avere/pretendere altro. E’ come per un bambino, entrare in un negozio di giocattoli e poterli solo guardare con occhi che brillano, al limite sfiorare, senza tuttavia poterli provare o comprare. Solo che il bambino quando esce dal negozio spesso fa i capricci e piange, mentre io no: sorrido e mi accontento di un dolce ricordo che poi manipolo a mio piacimento. Chissa’se certi uomini sono consapevoli di essere oggetto di tali fantasticherie.
Rossana, grazie per la condivisione. Concordo che l’ amore abbia molteplici forme e manifestazioni non definibili in modo semplice ed omnicomprenesivo. L’innamoramento “vero” viene vissuto spesso con sofferenza, o meglio, passione struggente, in quanto l’obbiettivo primario ed urgente e’ la conferma concreta di questo sentimento da parte dell’altro/a e quindi la sua realizzazione ed auspicata graduale trasformazione in un sentimento “consapevole” e stabile nel tempo.In altre situazioni l’innamoramento puo’ essere vissuto come trasgressione, diversivo o semplicemente piacevole stimolazione mentale. Si tratta di altre forme che non hanno come obbiettivo concreto “la conquista”dell’altra persona e la condivisione del sentimento , ma che servono per altri fini, attinenti al proprio equilibrio interiore o benessere del proprio ego (e quindi piu’ meno ego-istici con un significato non del tutti negativo del termine)
Non puoi stare tranquilla per niente Aguardiente. Puoi esserlo per la “nevrosi” perchè sei critica di quanto ti accade, ma non ti mette al sicuro da niente se quella sicurezza la assimili alla “fedeltà” fisica; mentre “l’altra” è già stata violata, sia pure col concorso più o meno volontario di tuo marito.
Di fatto il tuo “corpo” (inteso in senso fisiologico, non meramente fisico) è trattenuto solo dalle contingenze legate alla non corrispondenza del maschio, se questo però ti desse un’opportunità tu cederesti, e lo sai, perchè la tua curiosità è troppa per rinunciarvi. Hai troppo ricamato intorno a “fascini” maschili che in realtà esistono molto ma molto raramente rispetto a come si immaginano quando si è nelle tue condizioni. E’ “l’assenza”, il mistero, che corroborano ulteriormente il desiderio. Questi sono fattori sempre presenti in donne come te o Sally, con una sensibilità che “vira” il desiderio sessuale in romanticismo amoroso.>>>
>>> Tu sai come la penso al riguardo e non voglio più ripetermi, ma queste emozioni c’entrano con l’amore (anche nelle sfumature) come un film rispetto alla realtà, o meglio, come il miraggio dell’oasi che vede l’assetato che sta attraversando il “deserto” che in realtà non esiste, e “immagina” una bevuta e un “bagno” ristoratore che non avrà mai per come lo “vede”.
Ovviamente ognuno si attacca dove può per farsi una ragione che dia un senso concreto a un’aspirazione com’è quella di aver vissuto un amore, ma come dicevo nel mio post precedente, chi ha vissuto di illusioni solo a quelle può rivolgersi per dare un senso a certe istanze, ma la realtà è un’altra. Si è vissuto un sogno, che paradossalmente se realizzato quasi mai darà le stesse soddisfazioni immaginate.
Questo spiega le sicurezze di certe teoriche riguardo alle tante sfumature dell’amore. Se si è vissuta solo la fase onirica, anche nel concreto, tutto è ammore. Vivendo quello vero quelle non esistono più. È tutt’altra cosa, believe me.
Ho paura delle armi psicotroniche satellitari a energia diretta, anche voi avete un po paura?
Golem, quello che dici su di me è solo parzialmente vero. Non è vero che Il mio corpo sia trattenuto dalle contingenze legate alla non corrispondenza del maschio, ma ti assicuro che invece e’ controllato dalla mia volontà: io non creo MAI reali opportunità e interpongo volutamente degli ostacoli per NON verificare se la corrispondenza esiste o meno. Butto l’esca perché mi piace lanciare lontano il filo, ma la ritiro subito su col mulinello prima che il pesce la veda.
E’ vero, invece, che ciò che spinge il desiderio è l’”assenza”, l’attesa. E’ come camminare in equilibrio sul parapetto di un ponte, intravedere cosa c’è giù, ma senza sporgersi, per non rischiare. Arrivare al limite dell’orgasmo, ma solo al limite. A me non interessa buttarmi giù e sai perché? Perché io l’amore vero so già cos’e’, così come l’orgasmo per me non è un mistero. Io amo mio marito e non ho bisogno di cercare in altri amore o sesso. Quello che cerco sono altre emozioni, sensazioni che mi fanno star bene senza creare danni a nessuno.
Se ieri sera avessi voluto veramente soddisfare la mia curiosità (sessuale?) mi sarei messa quel vestitino che so io e mi sarei intrattenuta con D. per un altro po’. Non mi sarei limitata a fargli apprezzamenti enigmatici e non avrei rifiutato il cocktail che mi aveva offerto. Avrei investito tutte le mie energie per trovare il modo di stare sola con lui. Invece sul più bello ho deciso di tornarmene a casa salutandolo nello stesso modo con cui ho salutato gli altri. E il motivo è che mi bastava così. Oltre sarebbe stato troppo. Lo so che è come giocare col fuoco, ma adesso sono sicura di conoscere il mio limite. Con M. e’ stato lo stesso: se avessi voluto veramente provarci non avrei invitato anche marito e figli alla festa. Potevo andare da sola con la mia amica e sarebbe stato tutto più “probabile”. Ammetto che il giorno successivo ho perso il controllo quando l’ho chiamato, ma è stato un momento di debolezza perché ancora non conoscevo il mio limite ed ero in fibrillazione. Ora mi conosco.
E’ interessante notare che le donne che si perdono in queste fantasie sono quasi sempre quelle che hanno scarsa o nulla esperienza sessuale, donne che magari come Acqua hanno avuto un solo uomo in tutta la vita e che hanno poca famigliarità con la sperimentazione di se stesse e della vita. La donna deve liberarsi dalle catene del concetto di “innocenza”, c’è poco da fare. Finchè le donne non riusciranno a fare questo salto e a svincolarsi dai retaggi maschilisti e moralisti, saranno sempre in balìa di meccanismi emotivi adolescenziali e faranno sempre fatica a distinguere l’ amore vero da quello solo immaginato.
Ciao Acqua, se leggi il mio post noterai che ho parlato di reazioni fisiologiche e non solo fisiche. Nelle prime è coinvolta anche la parte psichica, con tutte le componenti etico-morali-educative che queste contengono e che agiscono in maniera inibitoria nei confronti di quelle scelte che coinvolgono la sfera morale; ma sono cose che sai bene.
Tu stai mettendo “sul mercato” la tua femminilità, la capacità di sentirsi desiderate, e quindi il tuo valore come donna che, comprensibilmente, riguarda il livello della tua autostima. Ma tutto questo è sesso. Che si compia l’atto o meno in questo momento il tuo “Sè” di femmina e di donna is available.
Niente di nuovo sotto il sole, sono “bisogni” che abbiamo tutti bene o male, ma non chiamiamolo amore se si può, neppure visto nelle sfumature minime di intensità come chi gioca con i termini ama definire. Il tuo è un gioco di ruolo sessuale, il gusto del flirt che prelude al buon vecchio sesso, non amore.
Sto imbiancando. Ciao.
Acqua,
per ME, a torto o ragione, il tuo caso è lontano da quello di Sally come il giorno e la notte. paragonabili SOLO per indole!
Sally, giovane ballerina in giro per il mondo, aveva decine di uomini ai suoi piedi. ha provato a lasciare il portoghese per unirsi ad altri DUE, più promettenti, sia fisicamente che economicamente, senza riuscirvi.
tu, correggimi se sbaglio, hai avuto un solo uomo, hai un’annosa routine famigliare, al momento parecchio pesante, e, di recente, difficoltà di dialogo serio con tuo marito.
in Sally sembrava prevalere il ricordo di un amore, e forse il rimpianto di anni giovanili. in te, a mio avviso, sta prevalendo una necessità d’equilibrio fra la realtà, che riconosci VALIDA, e il bisogno di qualcosa in più, che un tempo, forse, c’era e che ora sembra annichilito, magari solo dall’usura del tempo.
ognuno è un mondo, che fa quadrare al meglio, a modo suo. impossibile valutare i sentimenti altrui, essendo già difficile farlo con i propri.