Nel momento in cui ci si innamora si spera ogni volta che sia “per sempre”. Sono d’accordo che non tutti dopo essersi “risvegliati” dalla fase di “abbaglio ormonale”iniziale, riescono ad “abituare gli occhi alla luce” e a vedere l’altro/a con sguardo nuovo per proseguire il percorso insieme in modo, questa volta, consapevole e razionale. Tuttavia , in alcuni casi, indipendentemente dalla tenacia e dalla volontà di uno dei partner, può accadere che a causa di circostanze esterne l’altro intraprenda scelte diverse. Per il soggetto che lo provava era Amore reale nel momento in cui era vissuto e corrisposto…
Per me l’Amore è un progetto di vita che io intendo portare a termine, ma mi rendo contro di non avere il potere di controllare tutto quello che succederà.
Dalla mia esperienza posso anche affermare con certezza che non i “veri amori” durano per sempre, ma, a quanto pare, anche le “vere infatuazioni” …Scherzo,dai, ultimamente sto cercando di “disintossicarmi” dai miei pensieri “impuri”, ma è veramente faticoso e temo ricadute.
Maria Grazia,
non credo di confondere… credo, soggettivamente, di dare maggior credito a quanto in amore nasce spontaneo rispetto a quanto viene, in seguito, costruito razionalmente. fermo restando che entrambe le componenti sono sia utili che indispensabili. l’accento per me cade sulla 1a parte mentre per te e altri sulla 2a ma niente comprova che in una delle due risieda l’unica e assoluta verità.
sul resto sorvolo: a che serve appurare chi ha dato avvio al conflitto, chi è stato più aggressivo o più persistente? mi sembra ora di finirla, di farsi qui ognuno i fatti suoi e di evitare di starmi sempre addosso, come fa essenzialmente Golem che, quasi a OGNI mio post, su QUALSIASI tema, esprime la SUA soggettiva valutazione, sul COME e sul PERCHE’ mi esprimo, oppure illustrando quanto sia giusto o coerente il mio pensiero, rivolto ad ALTRI, NON a lui, per MIE ragioni di scelta, che NON ha alcun diritto di giudicare.
attitudine IMPICCIONA e PESANTE, che non ho nei suoi confronti.
Sicuramente l’aspetto più bello di un rapporto consolidato da anni è questa capacità di comprendersi con un linguaggio che va ben oltre la parola. Credo comunque che in ciascuno di noi rimanga sempre un piccolo giardino segreto, inaccessibile a tutti, anche alla persona amata. E poi, come scrive Acqua, ci sono troppe possibili variabili sul futuro per essere assolutamente certi che entrambi si continuino a scegliere con reale intenzione. Anche perché stare insieme per abitudine, convenienza o semplice affetto è la dinamica più diffusa al mondo, ma non credo risponda alla domanda su cosa sia l’amore. Tu difendi giustamente il tuo vissuto, e non potrei mai affermare che sei un illuso per la tua visione romantica e classica dell’amore ( classica perché intramontabile), anzi è giusto che sia così. Ciascuno di noi dovrebbe quantomeno essere convinto delle scelte che porta avanti, e difenderle. La mia esperienza, che, essendo più giovane è ancora relativamente breve, mi ha condotto
A scelte e visioni differenti, in cui mi riconosco e posso essere me stessa. Non escludo in futuro di modificare il mio pensiero, ma ciò che di certo non farò è dare un senso al “ieri” con la me di “domani”.
L’ultima parte presumo che non si riferisse a me, altrimenti non è stato chiaro il mio intervento. Preferisco un uomo scambista che riconosce pari dignità sessuale alla donna piuttosto che uno per cui siamo ancora oggetti col cartellino ” nuovo” o “usato”. La dignità passa prima attraverso il pensiero.
Acqua, Suzy, credo che sia normale “costruirsi” una teoria sulla base delle proprie conoscenze, che provegono dalle esperienze che si sono vissute, quindi si può immaginare che il “limite” di massimo valore che che si potrà dare ad un “concetto” è direttamente proporzionale al numero e alla “qualità” di queste esperienze. Nello specifico, chi, spinto dall’istinto – perchè con quello si comincia – si è fermato alla prima fase dei possibili sviluppi di una relazione come quella amorosa, non potrà che descriverla in quel modo, non potendo immaginarla diversa, nè pensare che dopo quelle allettanti sensazioni, ma del tutto indipendenti da quell’Io cosciente che ci caratterizza come esseri umani, e quindi “senzienti”, vi possa essere di più. E invece c’è, ed è infinitamente più appagante di qualunque altro aspetto che caratterizza il “fenomeno”. Io stesso, che di “vicende” amorose ne ho avute molte, l’ho scoperto in tarda maturità, e capisco anche che sia difficile spiegare >>>
>>> quanto la “qualità” delle sensazioni che provengono da quel “passaggio” sia difficile se non impossibile da descrivere se non si è entrati in quella nuova dimensione del rapporto amoroso.
Se è così difficile spiegarlo, lo è forse ancora più entrare in quella dimensione, che, paradossalmente, nasce da una MORTE: quella della fase onirica dell’amore. Anche qui abbiamo visto, e ancora possiamo osservare, numerose “vedove” (e vedovi) che rimpiangono in gramaglie una farfalla “effimera”, che non può tornare, perchè è solo un’esca della natura, e non quello che cerco di spiegare da tempo che richede il passaggio alla fase “volontaria”.
Certo non si può biasimare chi quella possibilità non l’ha avuta e non immagina neppure che esista, correndo dietro ai mille esempi che trova in giro per far tacere l’ansia, ma neppure congratularsi quando si capisce che il “Rubicone” non l’ha mai passato ma crede di averlo fatto.
Suzanne, guarda che gli uomini scambisti sono i primi che in realtà vorrebbero al loro fianco donne fedeli e integerrime, e – non trovando loro il VERO amore – accettano bellamente di scambiare chi hanno vicino in quel momento. La scelta di una vita sessualmente trasgressiva è quasi sempre un palliativo a un’ insoddisfazione sentimentale di fondo, ma la libertà autentica è un’ altra cosa. Riconoscere a una donna la sua dignità non significa dirle:” vai e scopati l’ universo mentre io sto a guardare!”, ma significa semmai dirle:”Ok, ti sei sco.... l’ universo. Per quanto mi riguarda non sei una donna usata/impudica/sconciona/psicopatica. Sei una donna sensibile e intelligente e ti vorrei accanto come compagna della mia vita in un rapporto MONOGAMICO!”. Sono rari gli uomini che pronunciano quest’ ultima frase, me ne rendo conto. Proprio perchè sono rari gli uomini intelligenti. Semplice opinione personale.
essendo SEMPRE chiamata in causa dai soliti noti, in qualunque contesto (magari anche con l’intenzione di sviare il dibattito in corso), sono costretta a precisare di nuovo che non sono mai stata una scambista, nè ambisco ad esserlo.
ritengo di poter apprezzare UN certo tipo di scambisti e non essere obbligata a valutare il fenomeno come Golem, Maria Grazia o qualsiasi altro utente…
PER ME resta interessante approfondirne, senza pregiudizi, alcuni aspetti con chi mi sembra attendibile, nè più nè meno di quanto sono incuriosita da recenti manifestazioni di poliamore, espresse sia in modo manifesto che sommerso.
Maria, riconoscere dignità ad un altro essere umano, sia esso uomo o donna, significa considerarlo libero e sufficientemente padrone di sé da poter in totale autonomia scegliere I propri desideri e appagamenti, sessuali e non. Onestamente credo nella profonda differenza tra individui; non tutti desideriamo le stesse cose, né percepiamo l’esperibile con le stesse modalità. Non mi risulta pertanto impossibile immaginare altri mondi, all’infuori del mio, ugualmente validi se, ripeto, vige la pari dignità ( sancita peraltro anche dalla nostra Costituzione).
Golem, per persone minimamente pretenziose, mi domando come si possa vivere una lunga relazione senza superare la prima fase più ormonale ( ma non solo) e costruire un’intimità mentale ed emotiva ben più profonda.
Nel momento in cui ci si innamora si spera ogni volta che sia “per sempre”. Sono d’accordo che non tutti dopo essersi “risvegliati” dalla fase di “abbaglio ormonale”iniziale, riescono ad “abituare gli occhi alla luce” e a vedere l’altro/a con sguardo nuovo per proseguire il percorso insieme in modo, questa volta, consapevole e razionale. Tuttavia , in alcuni casi, indipendentemente dalla tenacia e dalla volontà di uno dei partner, può accadere che a causa di circostanze esterne l’altro intraprenda scelte diverse. Per il soggetto che lo provava era Amore reale nel momento in cui era vissuto e corrisposto…
Per me l’Amore è un progetto di vita che io intendo portare a termine, ma mi rendo contro di non avere il potere di controllare tutto quello che succederà.
Dalla mia esperienza posso anche affermare con certezza che non i “veri amori” durano per sempre, ma, a quanto pare, anche le “vere infatuazioni” …Scherzo,dai, ultimamente sto cercando di “disintossicarmi” dai miei pensieri “impuri”, ma è veramente faticoso e temo ricadute.
Maria Grazia,
non credo di confondere… credo, soggettivamente, di dare maggior credito a quanto in amore nasce spontaneo rispetto a quanto viene, in seguito, costruito razionalmente. fermo restando che entrambe le componenti sono sia utili che indispensabili. l’accento per me cade sulla 1a parte mentre per te e altri sulla 2a ma niente comprova che in una delle due risieda l’unica e assoluta verità.
sul resto sorvolo: a che serve appurare chi ha dato avvio al conflitto, chi è stato più aggressivo o più persistente? mi sembra ora di finirla, di farsi qui ognuno i fatti suoi e di evitare di starmi sempre addosso, come fa essenzialmente Golem che, quasi a OGNI mio post, su QUALSIASI tema, esprime la SUA soggettiva valutazione, sul COME e sul PERCHE’ mi esprimo, oppure illustrando quanto sia giusto o coerente il mio pensiero, rivolto ad ALTRI, NON a lui, per MIE ragioni di scelta, che NON ha alcun diritto di giudicare.
attitudine IMPICCIONA e PESANTE, che non ho nei suoi confronti.
Sicuramente l’aspetto più bello di un rapporto consolidato da anni è questa capacità di comprendersi con un linguaggio che va ben oltre la parola. Credo comunque che in ciascuno di noi rimanga sempre un piccolo giardino segreto, inaccessibile a tutti, anche alla persona amata. E poi, come scrive Acqua, ci sono troppe possibili variabili sul futuro per essere assolutamente certi che entrambi si continuino a scegliere con reale intenzione. Anche perché stare insieme per abitudine, convenienza o semplice affetto è la dinamica più diffusa al mondo, ma non credo risponda alla domanda su cosa sia l’amore. Tu difendi giustamente il tuo vissuto, e non potrei mai affermare che sei un illuso per la tua visione romantica e classica dell’amore ( classica perché intramontabile), anzi è giusto che sia così. Ciascuno di noi dovrebbe quantomeno essere convinto delle scelte che porta avanti, e difenderle. La mia esperienza, che, essendo più giovane è ancora relativamente breve, mi ha condotto
A scelte e visioni differenti, in cui mi riconosco e posso essere me stessa. Non escludo in futuro di modificare il mio pensiero, ma ciò che di certo non farò è dare un senso al “ieri” con la me di “domani”.
L’ultima parte presumo che non si riferisse a me, altrimenti non è stato chiaro il mio intervento. Preferisco un uomo scambista che riconosce pari dignità sessuale alla donna piuttosto che uno per cui siamo ancora oggetti col cartellino ” nuovo” o “usato”. La dignità passa prima attraverso il pensiero.
Acqua, Suzy, credo che sia normale “costruirsi” una teoria sulla base delle proprie conoscenze, che provegono dalle esperienze che si sono vissute, quindi si può immaginare che il “limite” di massimo valore che che si potrà dare ad un “concetto” è direttamente proporzionale al numero e alla “qualità” di queste esperienze. Nello specifico, chi, spinto dall’istinto – perchè con quello si comincia – si è fermato alla prima fase dei possibili sviluppi di una relazione come quella amorosa, non potrà che descriverla in quel modo, non potendo immaginarla diversa, nè pensare che dopo quelle allettanti sensazioni, ma del tutto indipendenti da quell’Io cosciente che ci caratterizza come esseri umani, e quindi “senzienti”, vi possa essere di più. E invece c’è, ed è infinitamente più appagante di qualunque altro aspetto che caratterizza il “fenomeno”. Io stesso, che di “vicende” amorose ne ho avute molte, l’ho scoperto in tarda maturità, e capisco anche che sia difficile spiegare >>>
>>> quanto la “qualità” delle sensazioni che provengono da quel “passaggio” sia difficile se non impossibile da descrivere se non si è entrati in quella nuova dimensione del rapporto amoroso.
Se è così difficile spiegarlo, lo è forse ancora più entrare in quella dimensione, che, paradossalmente, nasce da una MORTE: quella della fase onirica dell’amore. Anche qui abbiamo visto, e ancora possiamo osservare, numerose “vedove” (e vedovi) che rimpiangono in gramaglie una farfalla “effimera”, che non può tornare, perchè è solo un’esca della natura, e non quello che cerco di spiegare da tempo che richede il passaggio alla fase “volontaria”.
Certo non si può biasimare chi quella possibilità non l’ha avuta e non immagina neppure che esista, correndo dietro ai mille esempi che trova in giro per far tacere l’ansia, ma neppure congratularsi quando si capisce che il “Rubicone” non l’ha mai passato ma crede di averlo fatto.
(Suzy, non sei tu la scambiofila, lo sai, dai).
Suzanne, guarda che gli uomini scambisti sono i primi che in realtà vorrebbero al loro fianco donne fedeli e integerrime, e – non trovando loro il VERO amore – accettano bellamente di scambiare chi hanno vicino in quel momento. La scelta di una vita sessualmente trasgressiva è quasi sempre un palliativo a un’ insoddisfazione sentimentale di fondo, ma la libertà autentica è un’ altra cosa. Riconoscere a una donna la sua dignità non significa dirle:” vai e scopati l’ universo mentre io sto a guardare!”, ma significa semmai dirle:”Ok, ti sei sco.... l’ universo. Per quanto mi riguarda non sei una donna usata/impudica/sconciona/psicopatica. Sei una donna sensibile e intelligente e ti vorrei accanto come compagna della mia vita in un rapporto MONOGAMICO!”. Sono rari gli uomini che pronunciano quest’ ultima frase, me ne rendo conto. Proprio perchè sono rari gli uomini intelligenti. Semplice opinione personale.
essendo SEMPRE chiamata in causa dai soliti noti, in qualunque contesto (magari anche con l’intenzione di sviare il dibattito in corso), sono costretta a precisare di nuovo che non sono mai stata una scambista, nè ambisco ad esserlo.
ritengo di poter apprezzare UN certo tipo di scambisti e non essere obbligata a valutare il fenomeno come Golem, Maria Grazia o qualsiasi altro utente…
PER ME resta interessante approfondirne, senza pregiudizi, alcuni aspetti con chi mi sembra attendibile, nè più nè meno di quanto sono incuriosita da recenti manifestazioni di poliamore, espresse sia in modo manifesto che sommerso.
vivete e lasciate vivere, se potete!
Maria, riconoscere dignità ad un altro essere umano, sia esso uomo o donna, significa considerarlo libero e sufficientemente padrone di sé da poter in totale autonomia scegliere I propri desideri e appagamenti, sessuali e non. Onestamente credo nella profonda differenza tra individui; non tutti desideriamo le stesse cose, né percepiamo l’esperibile con le stesse modalità. Non mi risulta pertanto impossibile immaginare altri mondi, all’infuori del mio, ugualmente validi se, ripeto, vige la pari dignità ( sancita peraltro anche dalla nostra Costituzione).
Golem, per persone minimamente pretenziose, mi domando come si possa vivere una lunga relazione senza superare la prima fase più ormonale ( ma non solo) e costruire un’intimità mentale ed emotiva ben più profonda.