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Favole, racconti, osservazioni e chiacchere AMICHEVOLI

di sherazade
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 841 commenti

Pagine: 1 38 39 40 41 42 85

  1. 391
    rossana -

    no, “Golemose bene”, MAI più!
    sarebbe essere davvero falsi,
    e pure autolesionisti!

    meglio “Amore mare”, cioé…

    “Son pieno d’amore
    per gli altri,
    son pieno
    d’amore
    e il mio
    amore
    è un fluido
    magnetico
    passato
    al setaccio.

    Il mio
    amore per gli
    altri è vero.
    E nel mio
    amore vero
    c’è tutto
    c’è l’odio.

    Un pizzico d’odio
    non guasta
    l’amore perfetto.
    E il mio amore
    perfetto è un mare
    con un po’
    d’odio dentro, granelli
    di sabbia.

    E il mio amore
    è un fluido
    magnetico passato
    al setaccio.”

    (A.Pazienza – inizio anni ’70)

    se si gareggia con montagne
    di idee o di parole, più o meno sensate,
    potrei anche voler “giocare”…

  2. 392
    maria grazia -

    Vedi rossana, tu sembri non comprendere differenze fondamentali: come quella tra l’ essere ottusi e categorici nelle proprie convinzioni, e l’ essere invece REALMENTE empatici. quella tra l’ essere schietti, e l’ essere scorretti. e quella, infine, tra l’ essere BRAVI, ed essere soltanto PERBENISTI. che, non mi stancherò mai di dirlo, sono due cose agli ANTIPODI. Per quanto mi riguarda non è mai esistito alcuno scontro tra me e te, e non esiste tuttora. gli scontri, semmai, avvengono tra due “buone nemiche” che giocano fronteggiandosi ad armi pari. nel tuo caso, per me si è trattato solo di smascherare un’ utentessa che a mio avviso ( ma non solo mio ) giocava sporco, usando la finta bonomia e un certo stile di scrittura per ingraziarsi indistintamente tutti gli utenti, cercando di blandirli per i suoi scopi personali ( avere quanti più alleati possibile per le combattere le tue guerre private ).
    Ma è bene chiarire che questi del forum sono per me puri e semplici momenti di “cazzeggio”, di svago nei momenti di pausa. non prendo la cosa così seriamente come fanno altre persone qui dentro. diciamo che però questo “passatempo” mi da modo, a differenza di altri, di approfondire e sondare meglio la natura umana. una cosa, questa, che torna sempre utile nella vita.

    LAD mi ha aggiunto un ulteriore tassello mancante nella mia conoscenza di certe dinamiche “sociali”. anche se comunque ciò che ho “scoperto” non mi sorprende più di tanto.
    io non posso dire nulla di te come persona NEL REALE, perchè non ti conosco, non so chi tu possa essere. io valuto e considero ciò che di te è emerso qui. e tanto mi basta per farmi un’ idea, per quanto virtuale. io ad esempio, a differenza di te, non sarei mai arrivata a usare certi mezzucci squallidi ( come quello della pubblica e inopportuna umiliazione ) per tentare di far fuori l’ avversario forumistico, e non avrei mai fomentato oltre ogni buonsenso una guerra interminabile, quanto sterile, su un qualsivoglia concetto. come quello del vero amore. e sul quale ognuno ha diritto ad avere la SUA idea senza doversi perennemente sentire chiamato in causa se c’è chi non la pensa come lui/lei.
    non rinnego NULLA del mio passato, cara rossana. nè tantomeno le mie storie sentimentali, per quanto sofferte. In QUEL momento non avrei potuto vivere diversamente, data la mia allora eredità strutturale, psicologica e familiare. all’ epoca non avevo gli strumenti e la consapevolezza che ho oggi, cose queste che mi fanno automaticamente evitare le persone e le situazioni deleterie. e comunque queste esperienze mi hanno aiutato a crescere, a capire chi veramente sono e cosa veramente voglio. ma non posso chiamare ciò che ho vissuto vero amore, non sarei onesta verso me stessa prima di tutto. così come non me la sento di definire vero amore le storie che prima o poi hanno una fine, sopratutto se adulterine, e non importa quanto sono durate.
    devo sentirmi colpevole e sbagliata per questo ?? penso proprio di…

  3. 393
    maria grazia -

    ….di no!
    così come tu non devi sentirti colpevole e sbagliata per le tue idee e i tuoi vissuti. qualunque essi siano. La tua colpevolezza semmai nasce dal fatto che non tolleri chi è diverso da te ( a dispetto di quanto dici ) e non rispetti minimamente le opinioni e le visioni altrui. come peraltro fa anche quell’ utente che ho incontrato nel reale. e inoltre, per me, sei una persona che si rifiuta di riconoscere le cose per quelle che sono allo scopo di darti delle giustificazioni agli errori che hai fatto nella vita.
    Un genitore stronzo non è un genitore che “non sempre può comprendere e accettare il modo di essere di un figlio”, ma è semplicemente un genitore stronzo.
    Una suocera invadente e malevola non è una “cara nonnina che cerca di dare un utile contributo alla coppia ricevendo in cambio ingratitudine”, ma è semplicemente una suocera invadente.
    una donna che ha preso tante banane ( almeno secondo i comuni standard di “bananismo” femminile ) , non è un essere infernale che ha sempre torto. ma è semplicemente una donna che ha preso un certo numero di banane. fine.
    Una donna che tradisce il marito, per me resta una traditrice. e quindi un’ incoerente. perchè chi si vuole “divertire” e “sperimentare” evita di sposarsi e di metter su famiglia. punto. mi frega poco del PRESUNTO sentimento che la muove verso queste situazioni.
    Un uomo maschilista è arrogante NON è un uomo forte e deciso. ma è semplicemente un MASCHILISTA ARROGANTE.

    Allo stesso modo, io devo riconoscere I MIEI errori senza trovare sempre delle “scappatoie” per non ammetterli a me stessa. chi pretende di avere sempre ragione è un individuo LETALE per se stesso e per gli altri!

    Mi rendo conto che la gente come me e come Golem da tanto fastidio perchè mettiamo le persone di fronte alla verità. ma avere il coraggio di vedere la verità delle cose, e non solo quello che ci fa comodo, è il primo passo per migliorare le nostre vite e la nostra condizione interiore. quindi dico quello che dico senza nessun intento di offendere o dare giudizi. ma solo sulla base della LOGICA.
    per me questa l’ unica realtà concreta e tangibile. il resto sono chiacchere da sala da thè.
    Buone cose.

  4. 394
    rossana -

    Maria Grazia,
    “Mi rendo conto che la gente come me e come Golem da tanto fastidio perchè mettiamo le persone di fronte alla verità.” – non ho bisogno né di te né di Golem o di altri per conoscere la MIA realtà (virtuale o reale) o per intuire “realtà” non facenti parte del vostro comune spettro di valutazione, realtà che non penso mai, nemmeno lontanamente di presentare come verità. fortunati voi che avete tutte queste belle certezze, su tutto e su tutti!

    continui a passare TROPPO frequentemente dalle idee alla persona/personaggio virtuale, e va bene anche così: le opinioni qui sono tali e tante… e non fanno capo ad alcuni utenti soltanto… neppure sempre a quelli che si sentono al di sopra di altri…

    ricambio l’augurio di buone cose.

  5. 395
    Golem -

    Oggi leggevo distrattamente la rubrica “Questioni di cuore” che la Aspesi tiene sul “Venerdì” di Repubblica riguardo storie simili a quelle che leggiamo su LaD, anche se la qualità di chi scrive è, diciamo, più strutturata di quella che si incontra su queste pagine, e inoltre la giornalista le sceglie sia per le ragioni appena dette che per il “senso” dell’argomento che deve poter interessare il maggior numero di persone.
    Leggendola da anni, ho sempre trovato riscontro al mio modo di vedere il fenomeno amore e come questo venga frainteso, per mille motivi, e oggi mi è stata offerta un’altra indicazione coincidente ad una delle mie visioni più radicali del problema. Forse la più contestata da chi non la pensa come me.

    Una coppia spostata da 27 anni con figli ormai grandi, che non si ama più da anni vivendo da separati in casa, “per i figli” dice lui, attraverso una psicologa alla quale lei- che scrive alla rubrica- si era rivolta per “capire”, e dalla quale era stato anche il marito.
    Questa donna, dopo aver saputo che il marito giudicava il rapporto matrimoniale/d’amore in la loro quel modo ha scritto testualmente : “…a questo punto pensai che nulla era “cominciato” tra noi, ed eravamo separati in casa proprio come egli ebbe modo di dirmi per scherzo tanto tempo fa”.
    Che nulla era cominciato… È inevitabile giungere a queste conclusioni perchè è logico – pur “nell’imprendibilità” semantica del termine – pensare che se fosse stato Amore NON poteva finire, e in questo senso, che si tratti di un rapporto astioso come quello di questa donna, o mio, per fare un esempio paradosso, che ricordo un rapporto di sei anni con una portoghese che ha fatto i c.... suoi con me, ma era simpatica, e io ne ho un piacevole ricordo, non cambia il fatto che è “evidente” che non può essere stato amore, per come PUÒ e dovrebbe diventare l’amore.
    Potrà non essere stato odio, abuso fisico, ma solo illusione per le belle sensazioni che in qualche modo potrebbe aver dato, ma se si è ritenuto che fosse amore e poi è finito, con tutta la buona fede dell’età o dello spirito che ha voluto crederci, non di meno l’amore NON si è compiuto, nè come atto nè come fatto. La parola stessa Amore deriva da “A- mors” cioé “senza morte”, e ciò che è senza morte non può morire. Se “muore” qualcosa che NON può morire è perchè non c’è mai stato. se ci fisse stato NON sarebbe finito, morto. Banale.

    Ricordo una frase del diario di quella “stupida” giovane donna che rifletteva sulla sua “storia d’amore ” con l’inesistente lusitano (inteso come frutto di una visione illusoria): “…ma che nome ha questa farsa d ‘amore?…”
    Durante i momenti di lucidità non poteva che farsi questa domanda, e in quella domanda era già presente l’equivoco tra quello che è e quello che “sembra”. Non diversamente da quella donna di cui ho parlato e che non è chiaramente più una ragazzina di 23 o 24 anni.

  6. 396
    rossana -

    sento la mancanza di Rossella ma, se dovesse non tornare sul sito, potrei capire la sua scelta forse meglio di altri utenti.

    “Se esaminiamo la situazione di chi assume verso altri un atteggiamento umoristico, si presenta ovvia la constatazione […] che costui si comporta verso gli altri come l’adulto verso il bambino, in quanto riconosce l’inconsistenza degli interessi e dei tormenti che a questo ultimo sembrano tanto grandi, e ne sorride. L’umorista deriverebbe quindi la propria superiorità dal fatto che assume il ruolo dell’adulto, si identifica in certo modo col padre, riducendo gli altri alla parte di bambini.”
    (Sigmund Freud, L’umorismo, 1927)

  7. 397
    maria grazia -

    rossana, nessuno qui si sente superiore a nessuno! ma se 2+2 fa 4 e non 5, io e Golem COSA CI POSSIAMO FARE??

  8. 398
    Yog -

    Golem, a-mors è etimo da Baci Perugina. Non regge proprio.

  9. 399
    Golem -

    Ha ragione Sigmund.
    Anche se lo humor non è sempre e necessariamente quello. Sarebbe più giusto chiamarla ironia, alla peggio satira quando si vuole evidenziare un’aberrazione comportamentale. Ancora più grottesca quando è involontaria. Ecco dov’è il “bambino” a cui si rivolge ” il “satironicumorista” (è un anagramma) quando invece si aspetteva di trovare un adulto.

    Manca a tutti Rossella. Secondo me ha l’influenza e mamma la tiene a riposo.

  10. 400
    mario grazio -

    Questi qui discettano sulla parola “Amore” e rompono i co...... al partner, che poi giustamente li manda a stendere. Ma sco.... (sempre se qualcuno vi si piglia)…

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