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Favole, racconti, osservazioni e chiacchere AMICHEVOLI

di sherazade
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 841 commenti

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  1. 361
    rossana -

    “Sua altezza serenissima fa un viaggio attraverso i suoi Stati e nota tra la folla un uomo che, nell’aspetto imponente, gli somiglia in modo straordinario. Gli fa cenno di accostarsi e gli domanda: Vostra madre è stata a servizio a Palazzo, vero? – No, Altezza – è la risposta – , ma c’è stato mio padre.”
    (storiella citata da Freud)

  2. 362
    Golem -

    Grazie gentile dottoressa MG. Me ne compiaccio. Scoprire questi progressi in un soggetto che sembrava non lasciava soverchie speranze, ripaga di tutti gli sforzi profusi e conferma il valore della Sua tenacia anche quando tutto sembrava inutile.
    Lei dà lustro a questo nosocomio.
    Ossequi sinceri.

  3. 363
    maria grazia -

    La ringrazio Dottor Golem, sono contenta che lei apprezza il mio impegno nei riguardi di taluni soggetti che determinano uno scientifico interesse.
    Ossequi ossequiosi anche a Lei.

  4. 364
    Sofia -

    Mg…si siamo proprio dei bravi dottori qua…ma yog è il direttore?
    Yog sei te il direttore della “clinica”?

  5. 365
    Yog -

    “Direttore” no. Sono solo l’umile primario di neuropsichiatria. Non essendo piddino non sono riuscito a fare più carriera. La presidente della clinica è Scarlet, se ti può interessare. Segue soprattutto gli studenti fuori sede.

  6. 366
    rossana -

    rari sono i giochi di parole che evidenziano un arte umoristica di classe… il resto ricade spesso nel dilettantismo, come per i poeti amati soprattutto da chi ha gusti semplici e non è in grado di apprezzare altre espressioni poetiche.

    «Contrordine compagni! La frase pubblicata sull’Unità: ‘Bisogna fare opera di rieducazione dei compagni insetti’, contiene un errore di stampa e pertanto va letta: ‘Bisogna fare opera di rieducazione dei compagni inetti’.»
    (Giovannino Guareschi)

  7. 367
    Golem -

    Che belle parole. Di classe…altrui.

  8. 368
    maria grazia -

    rossana, spero che la SV possa perdonare questi umili e volgari dilettanti che di certo non sono al Suo livello!

    i miei ossequi anche a Lei.

  9. 369
    Golem -

    Che poi citare Guareschi senza poterne vederne le vignette alle quali queste battute erano collegate – e quindi renderle comprensibili – significa non sapere niente né di Guareschi né di satira e ironia.
    Ma la frase era ad effetto, e qualcuno ci casca in questa “classe”. E così, apparir m’è dolce in questo LaD.

    P.S. Per la cronaca, Guareschi giocava con la satira verso il comunismo post bellico, e nello specifico gli “insetti” erano le “mosche di Mosca”, come chiamava lui i comunisti italiani, ma che in veste di reali insetti – ma col nome di “mosca”, la Capitale del Comunismo – tuttavia infastidivano” i compagni in carne e ossa nelle sedi di partito. Ma erano comunque “compagni”, insetti ma compagni in quanto…Mosche, che però, disturbando il Comintern, andavano “rieducate”. Sterminandole col DDT.

    Guareschi riecheggiava in questo modo i metodi “rieducativi” staliniani. Lo faceva con classe? La satira deve avere classe? “Hma”.
    Giá con questa descrizione si capisce poco, se per di più non si “legge” la vignetta e non si conosce come nasce “quella” satira guareschiana, non si capisce niente. Ma poichè chi normalmente non capisce niente pensa sempre di aver capito, trova raffinata “l’uscita” colta (al volo). E a quelli è diretta, sapendo di fare colpo.
    Conta fare impressione. A me l’ha fatta.

  10. 370
    rossana -

    Maria Grazia,
    se vengo accusata a più riprese di non avere NESSUN senso dello humor, spero mi sia concesso riportare sia il mio pensiero su quanto viene scritto qui sul tema che su quanto riesce talvolta a farmi sorridere.

    c’è chi è critico sulla poesia “infantile” e chi lo è maggiormente su certe modalità d’essere ironici. semplice questione d’inclinazioni e di gusti.

    Cartello stradale

    “Benvenuti a …
    Guidate con prudenza,
    che già siamo rimasti pochi”

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