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Favole, racconti, osservazioni e chiacchere AMICHEVOLI

di sherazade
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 841 commenti

Pagine: 1 32 33 34 35 36 85

  1. 331
    bergo -

    Maria Grazia, penso anch’ io che sei particolare. e PER ME “particolare” significa:
    viva, appassionata, mai banale, stupendamente misteriosa, eccitante, spumeggiante, stimolante, acuta, sensibile ma allo stesso tempo forte. tu sei così, Maria Grazia. è per questo che causi invidia in molte donne e bramosìa in molti uomini. e molti di questi, non avendo potuto averti, si sono vendicati con l’ arma squallida della maldicenza. tipico dei mediocri.
    sei una “Malena” del 2000 Maria Grazia. ma questa non è una sfortuna, MA UN PRIVILEGIO.
    il fato ha ritenuto probabilmente che tu abbia la determinazione e la capacità di sostenere certe lotte. quindi devi esserne contenta, perchè tutto ciò che hai vissuto ti ha permesso di vedere veramente dentro le cose, e non come fanno la maggior parte delle persone che sono solo gambe e stomaci che deambulano.
    io ho una storia simile alla tua MG però bisogna ammettere che per noi uomini effettivamente è sempre un pò più facile. il mondo ha ancora molta strada da fare in fatto di diritti delle donne, ma non credo che si tornerà addirittura indietro, come afferma ( e forse spera ) qualcuno.
    ciao.

  2. 332
    rossana -

    Bergo,
    sono schietta anch’io: non vedo cosa ci sia da vincere o da perdere nel sostenere le proprie idee in un forum pubblico. tanto più quando si è sperimentata l’azione in contrapposizione di multinick.

    non ho la minima intenzione di modificare né il mio modo di essere, né quello di pensare. se dovessi farlo, non sarebbe di certo perché qualcuno che non conosco a fondo o che stimo poco o niente me l’ha suggerito.

    le antipatie e le simpatie sono reciproche. nel reale ho sempre preferito “pochi ma buoni”, secondo i miei gusti. nel virtuale dal più al meno seguo lo stesso criterio, con un filo di superficialità emotiva in più.

    per me va benissimo così!

  3. 333
    Sofia -

    Maria grazia….non mi deludi affatto…so benissimo che per arrivare a essere quello che siamo adesso…tipe come me e te hanno dovuto passare nell’ inferno prima! E ognuna di noi a quel tempo ha fatto quel che riteneva PIÙ giusto per cercare di salvarsi! Proprio come hai fatto tu…non ti incolpare se hai tentato di farlo..anche se non eri assolutamente te il probblema ma la merda di gente che avevi intorno! Molte nostre scelte passate sono state fatte e guidate dalla disperazione e dallo sfinimento.credimi quasi tutto ciò che ho fatto nella mia vita aveva come capo guida…”la disperazione”..se penso a me…spesse volte mi viene da dire che non rifarei PIÙ nulla di ciò che ho fatto….ma poi mi dico che è un pensiero stupido,non avevo scelta..non c’erano ad allora alternative e quindi alla fine mi rendo conto che rifarei quasi tutto quello che ho fatto!
    A scuola nella mia classe tutte donne… c’era una netta divisione…una parte le sfigate( quelle bruttine che non uscivano mai…quelle probblematiche con probblemi di personalità)… Da un altra parte( le cime,i geni prime della classe,sempre con la puzza sotto il naso,sempre schizzinose in tutto ,che miravano sempre a essere le migliori) e in ultimo ( il gruppo delle teppiste,che ne combinavano di tutti i colori,scrivevano sui muri..rubavano..facevano casino e spesse volte si menavano tra di loro)…..non mi sono mai sentita appartenente a nessun gruppo ma per disperazione sono diventata amica delle sfigate e probblematiche…io ero bella ed ero detestata dalle altre…a volte capivano che i professori mi guardavano in un certo modo e allora me lo facevano notare…mi criticavano di continuo…i capelli…i vestiti…la giacca…la gonna…e gli stivali…ero abituata a loro…e ovviamente rispondevo sempre ma ero molto stanca…io ho fatto questa vita già alle elementari…cosi come ho detto mi sono ritrovata con le sfigate…e Sembravano brave…sembravano…
    Abbiamo cominciato a uscire insieme anche alla sera e maria grazia non ti dico il manicomio che succedeva…ti giuro..potrei fare un libro sulla mia vita e sulle mie uscite…loro erano totalmente pazze e andate! Erano timide e avevano paura dei maschi..puoi capire io a quel tempo alla sera ne avevo sempre 5 o 6 minimo che ci provavano e mi chiedevano il numero..io cercavo di coinvolgerle…di presentargli degli amici..ma purtroppo non avevano neanche l’ombra del carisma e carattere che avevo io…io facevo per 5! Inoltre di aspetto estetico non erano belle…andavano vestite in un modo allucinante..tipo felpe enorme di pile lunghe fino al ginocchio..in giro di sabato sera!,e quindi succedevano dei macelli assurdi…..i ragazzi si avvicinavano a me…non cagavano loro…gli amici arrivavano e continuavano a non cagarle …loro si incazzavano…poi scappavano..si nascondevano in bagno dei pub ed erano capaci di stare li per un ora…poi quando uscivano facevano finta di non conoscermi oppure urlavano e si mettevano a piangere

  4. 334
    Sofia -

    Quelle poche volte che i ragazzi le rivolgevano la parola loro a malapena dicevano qualcosa poi si rifugiavano dietro di me…o magari a volte di sera….dalla piazza andavamo al buling a piedi ( ed era un bel pezzo…molta strada c’era da fare)..spesse volte avevamo delle macchine dietro che ci seguivano…o meglio…seguivano me per avere il numero…loro metà scappavano e si andavano a nascondere per la strada altre volte si toglievano le scarpe e le lanciavano addosso alla macchina di questi ragazzi..che ovviamente scendevano incszzati e non ti sto a dire il manicomio di gestire loro e gli altri..a volte ripensandoci non ti sembra vero di aver vissuto certe cose…ero diventata la ragazza fi.. che faceva baby sitter alle schizzate…e la puttana del paese che stava con tutti…( SOLO PERCHE’ VEDEVANO CHE NE AVEVO TANTI INTORNO…MA LORO LO SAPEVANO CHE IO POI ALLA FINE DI TUTTI QUELLI NON DAVO IL NUMERO A NESSUNO …OPPURE LO SAPEVANO CHE NEANCHE CON UNO DI LORO CI ANDAVO A LETTO?? PERCHE’ IO GIA ALLORA STAVO SOLO CON CHI MI PIACEVA E CI DOVEVA ESSERE AFFETTO E SOLO DOPO UN BEL PO CHE CI CONOSCEVAMO…NO! NON LO SAPEVANO…MA BASTAVA ESSERE IN MEZZO A LORO SEDUTI AL BAR…E L’ETICHETTA ERA FATTA!ero stanca e ne avevo le palle piene di tutto..le mie amiche ormai deliravano e non volevano PIÙ uscire,io nel mentre anche per un po ho rinunciato ad uscire,non ero più io,non portavo più minigonne,non uscivo piu’e rifiutavo tutti gli inviti,cercavo di passare meno osservata possibile poi la stessa cosa con te! Un giorno ho pensato che non era giusto! E allora ho cominciato alla sera ad uscire da sola con i miei gruppi di amici,erano tutti maschi,non è stato facile all’inizio,ma poi mi sono abituata,stavo bene con loro sono tornata a essere me stessa a ridere e scherzare,la nomina tanto ormai c’era ma non mi importava più nulla,da li ha iniziato totalmente la mia capacità totale di non fregarmene nulla di cosa dice la gente…poi sono accadute altre cose ovviamente ma è troppo lunga da dire…..ma ho sofferto e lottato tanto nella vita…in tutti i sensi.. Avrei voluto avere un amica come te….
    Non potevamo diventare le donne che siamo adesso senza aver sofferto e lottato…ricordalo…

  5. 335
    maria grazia -

    Sofia, leggendo le tue traversìe mi è sembrato di rivivere la mia storia! hai centrato il punto: certe scelte si fanno per disperazione e per sfinimento. anche se questa consapevolezza non mi consola granchè, perchè avrei voluto riuscire ad essere più forte e reagire al meglio alle vigliaccate di questa gente. la mia fortuna allora è stata quella di trovare un autentico e vero amico ( che mi porto dietro ancora oggi ) che mi è stato vicino e mi ha sostenuto anche nei momenti peggiori, altrimenti francamente con tutto quello che mi è stato ingiustamente buttato addosso, non so oggi dove sarei. Come dici tu bastava un niente per affibbiarti un’ etichetta, bastava che ti vedessero che parlavi in pubblico con un bel ragazzo, ed eri marchiata a vita. anche nel mio caso io ero il “perno” e l’ anima della compagnia, quella che tendeva a fare da “forza trascinante” per via del mio carattere e del mio modo di essere. Ma non lo facevo di proposito, per monopolizzare le conversazioni o le serate, come mi è stato spesso attribuito. io finivo sempre per emergere sugli altri, un pò come nel tuo caso, perchè le persone che uscivano con me erano complessate e non erano in grado di sciogliersi, nonostante io facessi di tutto perchè si sentissero a loro agio. ma in quel caso c’erano proprio questioni di fondo, paranoie inutili a valanga, mentre per me socializzare con gli altri e vivere le situazioni con allegria e con leggerezza, è sempre stata la cosa più naturale del mondo. io insomma mi comportavo come si comportano molte ragazze straniere appena arrivate in Italia, e che non conoscono ancora la mentalità che c’è qui.
    Adesso, arrivata a questa età sono più consapevole, più forte e più matura, più strutturata. A 40 anni, se hai esperienza della vita, conosci i tuoi limiti e i tuoi punti di forza e ti apprezzi per quella che sei. ma allora era diverso. all’ epoca in cui mi succedeva quello che sto descrivendo avevo 24 anni, e a quell’ età vuoi solo essere accettata dagli altri, far parte del gruppo. mentre io ero catalogata come la “diversa”, quella che ha qualcosa che non va. oggi ho capito che non era a me che mancava qualcosa, ma a queste persone. ma allora non lo sapevo e mi sono auto-punita ( rinunciando alla mia femminilità e alla mia vera personalità ) perchè pensavo che qualcosa non andasse in me….

  6. 336
    maria grazia -

    …io provenivo da una grande città, e pensa che quando sono arrivata in questo paesino, nessuna portava la minigonna e le ragazze indossavano terribili tute da pescatore e scarponi in “stile militare”. io con il mio abbigliamento sbarazzino e femminile, avevo un pò “rivoluzionato” le cose, e così facendo mi ero attirata le ire di comari invidiose, maschilisti e benpensanti. Delle etichette non mi è mai importato più di tanto. quello che davvero mi ha fatto male sono stati i tradimenti di persone in cui credevo, e che si sono fatte invece trascinare dalla corrente..
    i problemi maggiori li ho avuti con le amicizie femminili. per me, a un certo punto, optare per la compagnia di amici maschi è stata quasi una scelta obbligata, anche se poi ho visto che effettivamente con gli uomini mi ci trovo meglio che con le donne medie. gli uomini come amici sono persone meravigliose. i problemi con loro sorgono nel momento in cui scatta un’ attrazione da parte di uno dei due.

    anche a me piacerebbe averti come amica! 🙂

    Bergo, grazie per le tue stupende parole… ma purtroppo non sono la Bellucci 🙂
    un grande bacio!

  7. 337
    Golem -

    Bergo tu sei giustamente arrivato alla conclusione che ci sono…
    “persone che sono solo gambe e stomaci che deambulano.”
    Ahia amico. Questa è un’allegoria che uso ogni tanto anch’io seppure con termini diversi.
    Spero che anche tu non finisca per far parte dei tanti nick fasulli che mi vengono attribuiti. Se accadesse non preoccuparti più di tanto. É una pratica innocua per chi la subisce, ma consolatoria per chi la pratica.

    In positivo, considerata l’uniformità di giudizio su certa umanità, concordo anche con la descrizione che hai fatto di MG. È una “donna” e non un simulacro. E per una così ci vuole un “uomo”, e non i simulacri, che come le “simulacre” sono sempre in esuberanza.

  8. 338
    bergo -

    Golem, non so perchè dovrebbero scambiarmi per qualcun altro ma se succedesse pazienza, vivrò lo stesso 🙂
    per “simulacro” immagino tu intenda uno che finge e si atteggia.. eh sì! di costoro è pieno il mondo. si chiama “insicurezza”.

  9. 339
    Sofia -

    Maria grazia…ti rispondo domani…baci!

  10. 340
    Golem -

    Perchè dovrebbero scambiarti per me? Semplice. In un certo momento storico di LaD, durante una polemica scoppiata in maniera imprevista, di cui io ero uno dri protagoonisti, i miei oppositori hanno cercato omofonie, omologie e omostilemi per accorparli in un unico enorme multiforme Golem. Questo serviva a dare una spiegazione a cose che non si volevano o potevano capire. É umano. Si deve avere sempre una spiegazione a un fenomeno che non si comprende.
    Come vedi nel post di risposta che ha preceduto il mio si parla di multinick. Serve a trovare un perchè diverso da quello vero, per non mettere in discussone certe sicurezze. Anche questo è umano .
    Tutto qui.
    Si il simulacro è la riprouzione di un originale. Letteralmente “che sembra ma non è”. Sí certo, massima insicurezza de sè.

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