Come si può non ironizzare su certe frasi che trasudano tanta retorica. È Natale solo il 25 dicembre, e non é neanche vero del tutto, perché era l’antica festività pagana del “Sole Invictus” che Costantino dopo l’editto trasformò nella nascita di Cristo. Dovrebbe essere Natale sempre se è per questo. E non con le dichiarazioni ad effetto a partire dall’Immacolata. Essere, non voler apparire. Questo sarebbe un bel Natale. La retorica lacrimevole e la “carità verbale” è fastidiosa tanto quanto disturbi più espliciti.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Il testo che ho riportato negli ultimi giorni, pur non avendo il dono della fede, è di Madre Teresa di Calcutta.
A mio avviso, retorica o meno, merita rispetto, ed è stato il mio modo per ridurre la festa alla sua essenza e augurare serenità nella ricorrenza dedicata ai bambini e alla famiglia.
“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Gli disse che l’amore era un sentimento contro natura, che dannava due sconosciuti a una dipendenza meschina e insalubre, tanto più effimera – quanto più intensa.
Nessun pazzo è pazzo se ci si adatta alle sue ragioni.
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
(G. Garcia Marquez)
Mai mettere gli oppressi ai margini. Potrebbero scappare (Machiavelli N. – Il Principe).
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
Come si può non ironizzare su certe frasi che trasudano tanta retorica. È Natale solo il 25 dicembre, e non é neanche vero del tutto, perché era l’antica festività pagana del “Sole Invictus” che Costantino dopo l’editto trasformò nella nascita di Cristo. Dovrebbe essere Natale sempre se è per questo. E non con le dichiarazioni ad effetto a partire dall’Immacolata. Essere, non voler apparire. Questo sarebbe un bel Natale. La retorica lacrimevole e la “carità verbale” è fastidiosa tanto quanto disturbi più espliciti.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Il testo che ho riportato negli ultimi giorni, pur non avendo il dono della fede, è di Madre Teresa di Calcutta.
A mio avviso, retorica o meno, merita rispetto, ed è stato il mio modo per ridurre la festa alla sua essenza e augurare serenità nella ricorrenza dedicata ai bambini e alla famiglia.
Cui prodest?
“Si nasce tutti pazzi. Il problema è che alcuni lo restano.”
Samuel Beckett.
Il cinico Golem augura a tutti un Natale sereno.
È Natale ogni volta
che Yog l’autorevole
fa gli auguri a molti.
“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Gli disse che l’amore era un sentimento contro natura, che dannava due sconosciuti a una dipendenza meschina e insalubre, tanto più effimera – quanto più intensa.
Nessun pazzo è pazzo se ci si adatta alle sue ragioni.
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
(G. Garcia Marquez)