In risposta al malevolo omaggio poetico di cui di recente sono stata fatta oggetto su altro thread, pur essendo soltanto me stessa e non facendo riferimento a nessuno:
“Ci sono due uomini nel mondo, che
costantemente m’incrociano la strada,
l’uno è colui che amo,
l’altro colui che mi ama.
L’uno è un sogno notturno
e abita nella mia mente buia,
l’altro sta alla porta del mio cuore
ed io mai gli apro.
L’uno mi ha dato un primaverile soffio
di felicità che subito dispariva,
l’altro mi ha dato tutta la sua vita
e non è stato mai ripagato di un’ora.
L’uno freme del canto del sangue
dove l’amore è puro e libero,
l’altro ha a che fare con il triste giorno
in cui affogano i sogni.
Ogni donna si trova tra questi due,
innamorata e amata e pura…
una volta ogni cent’anni può succedere
che essi si fondano in uno.”
(Tove Ditlevsen, poetessa danese, 1917-1976)
se solo mi si lasciasse in pace, non sarei sempre costretta ad reagire di tanto in tanto, in difesa…
Rossana, capisci Rossella ma non Yeats.
Non era malevolo per niente. E non c’era nessun riferimento alla tua età nei termini che lasci intuire, (considerato che la divulghi con dovizia di altri particolari) ma solo al significato che il poeta irlandese dava dell’amore.
Rileggi questo passo: “…in molti amarono i tuoi attimi di felice grazia
e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,
ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,
e amò le pene del viso tuo che incessante mutava.”.
Un “solo uomo ” che l’ha amata veramente e lei ORA lo sa, distingue tra amore vero e falso, e dove potrà ritrovare, lei, quel volto ormai scomparso? Chi si cerca tra le stelle?
Perorava la mia visione filosofica dell’amore, certo, ma non mirava ad essere malevolo.
(Ognuno lo core altrui dal suo mensura. Leonardo da Vinci)
“Quando la primavera se ne parte
tutti i fiori muoiono
ma quando ritorna sorridono lieti.
Nei miei occhi tutto passa,
sulla mia testa tutto imbianchisce.
Ma non bisogna mai credere
che all’agonia della primavera
tutti i fiori muoiano
perchè,
proprio la scorsa notte,
un ramo di pesco fioriva.”
Certo che non c’entrava, si era su una chat infatti, un thread fuori tema, e io ricordavo quella poesia di Yeats solo perché ispirato da una certa atmosfera che si era creata. Ma come ho detto stavo perorando la mia solita causa in un area “fuori tema”- e riproposto in più di un thread – a proposito di una coincidenza di vedute tra un fesso sconosciuto come me è un riconosciuto poeta irlandese, che mi piace molto, e non malevolo, lo ribadisco. Solo questo.
(Bravo il vietnamita)
Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.
E dopo quel mirabile d’esempio, di poesia che riscalda il core, una notizia debbo divulgare, che infin le cose qui dovrem chiarire.
Che lo scrittor che io conobbi al saggio, se il poeta proprio volle fare, di certo “ammor” lui dovè parlare, se ogni sera a casa vuol tornare.
È per vestirsi un pó con la decenza, avere un tetto sopra quella testa ed ogni giorno,
dopo il novellare, sedersi al desco e alfin mangiare.
Ma te l’immagini, o popolo volgare, che il buon
Wilelmo metta a novellare, di corna, becchi e femmine “magliare”,
più che decidere la donna far sognare?
Quella mogliera che lui ha amato sempre,
per le eccezion che ogni norma veda,
in casa mai non lo farebbe entrare, se finalmente non v’entra
con la spesa.
Perché se soldi a casa vuoi portare, giammai il vero devi poter dire,
ma l’illusion tu devi alimentare e solo quella ti farà cenare.
Per cui capisco il nobile pensiero, del figlio di Albione e d’Inghilterra, che l’arte indusse a fare poetare, nei modi che abbiam visto in pace e in guerra. Diversamente non poteva fare, per far che resti vivo il “suo” d’amore. Sennó la moglie, che lui dicea d’amare – da quando la incontró dentro una serra – senza ragione, almeno all’apparenza, col cul lo Sciacchespir l’avrè lassato a terra.
“Lo mondo sarà fatto pure tondo, ed ogni verità ci sembrà sola, como il Sol che nasce lì da Oriente, e mai ciò si vedrà da l’Occidente.
Ognuno si fa ver le sue ragioni, seppur si trovan mille e più eccezioni, le cose vere son cosi scarse che ci creiamo cento, mille farse, per dare un senso “bello” a’nostre cose, e farle diventar così rare e “presiose”.
E per lo stesso modo di pensare, sentendone impellente ora il bisogno, se sono qui seduto ad aspettare, è perchè so ben che alfin potrò c…..e”
In risposta al malevolo omaggio poetico di cui di recente sono stata fatta oggetto su altro thread, pur essendo soltanto me stessa e non facendo riferimento a nessuno:
“Ci sono due uomini nel mondo, che
costantemente m’incrociano la strada,
l’uno è colui che amo,
l’altro colui che mi ama.
L’uno è un sogno notturno
e abita nella mia mente buia,
l’altro sta alla porta del mio cuore
ed io mai gli apro.
L’uno mi ha dato un primaverile soffio
di felicità che subito dispariva,
l’altro mi ha dato tutta la sua vita
e non è stato mai ripagato di un’ora.
L’uno freme del canto del sangue
dove l’amore è puro e libero,
l’altro ha a che fare con il triste giorno
in cui affogano i sogni.
Ogni donna si trova tra questi due,
innamorata e amata e pura…
una volta ogni cent’anni può succedere
che essi si fondano in uno.”
(Tove Ditlevsen, poetessa danese, 1917-1976)
se solo mi si lasciasse in pace, non sarei sempre costretta ad reagire di tanto in tanto, in difesa…
Rossana, capisci Rossella ma non Yeats.
Non era malevolo per niente. E non c’era nessun riferimento alla tua età nei termini che lasci intuire, (considerato che la divulghi con dovizia di altri particolari) ma solo al significato che il poeta irlandese dava dell’amore.
Rileggi questo passo: “…in molti amarono i tuoi attimi di felice grazia
e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,
ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,
e amò le pene del viso tuo che incessante mutava.”.
Un “solo uomo ” che l’ha amata veramente e lei ORA lo sa, distingue tra amore vero e falso, e dove potrà ritrovare, lei, quel volto ormai scomparso? Chi si cerca tra le stelle?
Perorava la mia visione filosofica dell’amore, certo, ma non mirava ad essere malevolo.
(Ognuno lo core altrui dal suo mensura. Leonardo da Vinci)
“Ogni donna si trova tra questi due,
innamorata e amata e pura…
una volta ogni cent’anni può succedere
che essi si fondano in uno.”
può succedere molto più di frequente, se si prende coscienza e si imparano a vedere le cose senza il VELO DELLE NOSTRE PROIEZIONI.
cara amatissima “coppia virtuale più bella di LaD”
(mai che al primo non segua a rinforzo la seconda),
quella poesia, di cui ognuno interpreta, com’è logico che sia, i passaggi che preferisce come meglio preferisce,
non c’entrava un fico secco nel dialogo fra M e Almost, e nemmeno nel breve intermezzo fra M, Almost e me.
cerco di reagire il meno possibile ma a volte proprio non mi va di farne a meno.
le proiezioni ci sono sempre, ovunque le si voglia trovare e comunque si desideri concepirle.
ringrazio per entrambe le lezioni, di cui non avevo affatto bisogno.
Omaggio alla MIA vecchiaia
“Quando la primavera se ne parte
tutti i fiori muoiono
ma quando ritorna sorridono lieti.
Nei miei occhi tutto passa,
sulla mia testa tutto imbianchisce.
Ma non bisogna mai credere
che all’agonia della primavera
tutti i fiori muoiano
perchè,
proprio la scorsa notte,
un ramo di pesco fioriva.”
(Anonimo del Vietnam)
“coppia virtuale più bella di LaD” è fantastica! ho riso. ti ringrazio di questa perla 🙂
per quanto invece riguarda il dialogo a due di cui fai menzione, c’erano anche ALTRE COSE che non centravano un fico secco..
Certo che non c’entrava, si era su una chat infatti, un thread fuori tema, e io ricordavo quella poesia di Yeats solo perché ispirato da una certa atmosfera che si era creata. Ma come ho detto stavo perorando la mia solita causa in un area “fuori tema”- e riproposto in più di un thread – a proposito di una coincidenza di vedute tra un fesso sconosciuto come me è un riconosciuto poeta irlandese, che mi piace molto, e non malevolo, lo ribadisco. Solo questo.
(Bravo il vietnamita)
Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.
(Shakespeare, sonetto 116)
E dopo quel mirabile d’esempio, di poesia che riscalda il core, una notizia debbo divulgare, che infin le cose qui dovrem chiarire.
Che lo scrittor che io conobbi al saggio, se il poeta proprio volle fare, di certo “ammor” lui dovè parlare, se ogni sera a casa vuol tornare.
È per vestirsi un pó con la decenza, avere un tetto sopra quella testa ed ogni giorno,
dopo il novellare, sedersi al desco e alfin mangiare.
Ma te l’immagini, o popolo volgare, che il buon
Wilelmo metta a novellare, di corna, becchi e femmine “magliare”,
più che decidere la donna far sognare?
Quella mogliera che lui ha amato sempre,
per le eccezion che ogni norma veda,
in casa mai non lo farebbe entrare, se finalmente non v’entra
con la spesa.
Perché se soldi a casa vuoi portare, giammai il vero devi poter dire,
ma l’illusion tu devi alimentare e solo quella ti farà cenare.
Per cui capisco il nobile pensiero, del figlio di Albione e d’Inghilterra, che l’arte indusse a fare poetare, nei modi che abbiam visto in pace e in guerra. Diversamente non poteva fare, per far che resti vivo il “suo” d’amore. Sennó la moglie, che lui dicea d’amare – da quando la incontró dentro una serra – senza ragione, almeno all’apparenza, col cul lo Sciacchespir l’avrè lassato a terra.
Pasquale Zambuto. Versetto 69.
Scafati (Na) 15 . IX . 15
“Lo mondo sarà fatto pure tondo, ed ogni verità ci sembrà sola, como il Sol che nasce lì da Oriente, e mai ciò si vedrà da l’Occidente.
Ognuno si fa ver le sue ragioni, seppur si trovan mille e più eccezioni, le cose vere son cosi scarse che ci creiamo cento, mille farse, per dare un senso “bello” a’nostre cose, e farle diventar così rare e “presiose”.
E per lo stesso modo di pensare, sentendone impellente ora il bisogno, se sono qui seduto ad aspettare, è perchè so ben che alfin potrò c…..e”
Anonimo Circasso
(letto nei bagni pubblici di Baku)